Domani pomeriggio, a Villa San Giovanni, alle 17, a Piazza Valsesia, è in programma la presentazione del libro A Sud del sud – Viaggio dentro la Calabria tra i diavoli e residenti di Giuseppe Smorto.
L’evento rientra nell’ambito del Correnti Festival d’Arte e Cultura promosso dal Comune di Villa San Giovanni.
La Calabria è una regione data per perduta nell’immaginario del Paese, afflitta da un’eterna emergenza criminale. Ma il suo problema è anche quello di non sapersi raccontare, di essere raccontata male, di non essere raccontata per niente. Perché la Calabria è fatta anche di mille storie positive, di realtà resistenti che la cronaca nera spesso oscura. L’autore svela l’altra faccia della terra dell’emergenza.
Là dove è mancato lo Stato, dove le cosche hanno comandato a lungo, è nata una generazione dell’impegno e del coraggio: coraggio è aprire un ristorante, coltivare un terreno confiscato, organizzare un mondiale di vela nel mare con l’onda perfetta, o un festival sulla spiaggia. Sono forme di ribellione cresciute sottovoce, lontane da stereotipi e da una politica miope e indifferente, se non corrotta e collusa con la ’ndrangheta. Storia dopo storia, il libro diventa un viaggio oltre i numeri dell’economia, quasi sempre spietati, alla scoperta della bellezza che le statistiche non vedono, tra luoghi e progetti di rinascita, tra tante vite finora sconosciute.
Giornalista reggino, ha iniziato a Repubblica oltre quarant’anni fa. È stato caporedattore dello Sport, del Venerdì, della redazione di Torino, per poi dedicarsi all’online: è stato responsabile e poi direttore di Repubblica.it. Ha chiuso la sua carriera in redazione come vicedirettore del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari.
«È la cronaca di un viaggio nella sua Calabria, la realtà di un territorio colta sul campo. Che la Calabria sia una delle regioni più povere e malandate d’Europa è noto. Io stesso ho avuto occasione di dire che nelle condizioni date non sembrano molte le possibilità che quel lembo di penisola, benedetto dalla natura e scempiato dagli uomini, venga recuperato. La sorpresa che Smorto fa con questa prova intitolata A sud del Sud (Zolfo editore) è che tentativi di recupero – a chiazze, più o meno riusciti, spesso eroici, quasi sempre ignorati – sono invece in corso, i buoni risultati esistono e, se li vogliono vedere, si vedono», ha scritto Corrado Augias nella sua recensione su La Repubblica. (rrc)