Il Gruppo Avanti Mendicino ha denunciato che la città di Mendicino è tra i 9 Comuni che non hanno aderito al progetto dell’Anpr – Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, strumento con cui i cittadini possono ottenere un certificato anagrafico o effettuare un cambio di residenza con un semplice “clic”, con uno smartphone o davanti ad un pc.
Una mancanza grave, sopratutto perché si tratta di un progetto che snellisce la pubblica amministrazione e accorcia le distanze tra comuni e cittadini partito circa 5 anni fa. Nel 2016, infatti, il comune di Bagnacavallo (Ravenna) fu il primo d’Italia ad aderirvi. Alla fine del 2019 i comuni presenti in Anpr erano 5000, a fine 2020 circa 7000.
«Oggi, a fine 2021, solo 9 comuni in tutta Italia non sono presenti in Anpr e Mendicino, fanalino di coda della Nazione, rientra fra questi» si legge in una nota –
«Il sindaco Palermo e l’assessore all’innovazione tecnologica ed alla digitalizzazione informatica Bucarelli sono i diretti responsabili di questo primato (negativo) nazionale – dichiarano i consiglieri di Avanti Mendicino in una nota – e pensare che il Ministero degli Interni aveva previsto anche dei finanziamenti ad hoc per far partire l’Anpr in tutti i comuni».
«Insomma, un’ennesima dimostrazione – continua la nota – dell’incapacità amministrativa che caratterizza l’azione amministrativa di questa giunta comunale che purtroppo relega Mendicino tra i 10 peggiori comuni d’Italia per quello che concerne l’erogazione di servizi pubblici on line! Evidentemente l’innovazione tecnologica per il sindaco e gli assessori significa solo pubblicare su facebook post autocelebrativi in cui ci si vanta per aver rattoppato una buca o ripulito una villetta o allestito un albero di natale in piazza, nel maldestro tentativo di far apparire Mendicino una cittadina efficiente e moderna».
«Tentativo maldestro – ha proseguito – perché i mendicinesi non vivono sui social, ma nella realtà e vedono con i loro occhi una città degradata e abbandonata a sé stessa, dove le strade sono ridotte un colabrodo, dove manca l’acqua per giornate intere, dove l’asilo nido e la mensa scolastica partono a novembre, dove i lavori pubblici durano anni e anni, dove non si è capaci di spendere neanche i finanziamenti ottenuti».
«Mai la nostra comunità aveva conosciuto prima d’ora un tale declino – concludono i consiglieri di Avanti Mendicino – Speriamo a questo punto che le profonde divisioni che hanno spaccato in tre gruppi la maggioranza facciano concludere anticipatamente questa dannosa esperienza amministrativa. I mendicinesi non possono aspettare altri due anni e mezzo di governo guidato d quella che è ormai nota come la peggiore giunta di sempre». (rcs)