L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, è intervenuta in merito al ritardo del pagamento dei servizi socio-assistenziali del Comune di Reggio alle cooperative che se ne occupano in convenzione, chiedendo al Comune di sbloccare, al più presto, a sbloccare i fondi.
Per Minasi, infatti, si tratta di «un problema che non solo colpisce drammaticamente le famiglie dei lavoratori, che attendono da mesi, alcuni addirittura da oltre un anno, di ricevere le loro mensilità, ma mette anche a rischio servizi essenziali per la collettività».
«So che la Prefettura reggina si era impegnata, facendo da tramite con Palazzo Chigi, per ottenere le risorse entro il 15 aprile, ma anche questa data è trascorsa senza successo. Il Comune deve garantire – ha ribadito Minasi – la tenuta del sistema socio-assistenziale, percorrendo ogni strada possibile per reperire le risorse necessarie, provvedendo peraltro a rinnovare le convenzioni scadute o stipularne di nuove con fondi certi da mettere a bilancio, così da evitare, da qui ai prossimi mesi, che questo problema si ripresenti. Intanto, faccia in modo di sbloccare i finanziamenti promessi e dati per imminenti, come i fondi Poc, ancora mai arrivati».
Le cooperative, affiancate dai sindacati, sono pronte a scendere nuovamente in piazza, per protestare contro una situazione che per loro (che vanno avanti anticipando le spettanze) non è più sostenibile.
«Cosa succederebbe se le cooperative sospendessero le loro prestazioni?», si è chiesto l’assessore, che continua: «Non possiamo permettercelo. Né Reggio né il resto della Calabria può permettersi di fare a meno di un servizio così complesso e delicato, com’è quello della cura delle persone fragili, che solo operatori specializzati possono effettuare. Mi auguro che l’amministrazione reggina non ritardi ancora nella sua azione, riuscendo a trovare a strettissimo giro una soluzione, anche alternativa, per i pagamenti attuali e per quelli futuri. È necessario rispettare i diritti dei tanti lavoratori che da anni, con dignità, amore e abnegazione, si occupano delle persone deboli loro affidate, e, al tempo stesso, garantire le cure a chi ne ha bisogno».
«Dalla Regione daremo ogni supporto possibile, siamo pronti e aperti al confronto – ha concluso – ma ognuno intanto deve adempiere al meglio a quanto gli compete». (rrc)