La consigliera regionale Pasqualina Straface ha specificato che «sono infondate le notizie uscite sulla stampa nella giornata odierna che accennano alla prossima chiusura del Punto di Primo Intervento di San Marco Argentano e alla privatizzazione del servizio».
«Ritengo necessaria questa precisazione perché non è corretto generare nell’opinione pubblica confusione a proposito di un tema così delicato come quello del diritto alla salute», ha detto Straface, spiegando come «da interlocuzioni con il direttore Sanitario dell’Asp Cosenza dr. Martino Rizzo, ho avuto conferma del fatto che al momento non esiste alcun atto che preveda la chiusura del PPI di San Marco Argentano».
«Anzi, è stata rilevata dall’Asp – ha aggiunto – la disponibilità di alcuni medici di medicina d’urgenza di passare alla dipendenza e garantire il proprio servizio nel Punto di Primo Soccorso. Inoltre, il personale dell’ultimo concorso non è stato dirottato verso altre strutture».
«Un’altra inesattezza contenuta nel comunicato dei Comitati di San Marco Argentano – ha proseguito – riguarda il ruolo e il funzionamento delle Aggregazioni Funzionali Territoriali. Tali aggregazioni, composte da medici di medicina generale, non comportano alcun costo poiché i professionisti aderenti sono già retribuiti dall’Asp di riferimento».
«Al contempo, però – ha concluso –, essi forniscono un servizio alla popolazione maggiore di quello che oggi i singoli medici di base riescono a garantire di fatto agendo a supporto della sanità pubblica. Quindi non siamo di fronte ad alcuna concessione al privato, semmai al potenziamento del servizio sul territorio». (rcs)