di FRANCO CACCIA – Il successo convincente, conquistato domenica 15 dicembre, dai giallorossi nel prestigioso stadio Barbera di Palermo, ha un valore particolare.
Come risaputo la squadra siciliana è stata costruita in estate con acquisti importanti allo scopo dichiarato di vincere il torneo di serie B. Ed è proprio su questo campo che la compagine di Caserta ha ottenuto la prima vittoria fuori casa, successiva alla vittoria di una settimana prima contro un’altra big: il Brescia.
È ragionevole pensare, visti anche i miglioramenti registrati sul campo, che il Catanzaro, dopo l’inevitabile fase di assemblamento dei tanti innesti registrati nei diversi settori: dirigenza, area tecnica e giocatori, stia trovando la quadra per far funzionare al meglio i meccanismi, fuori e dentro il rettangolo di gioco.
L’obiettivo della salvezza tranquilla, a cui ha fatto riferimento il presidente Noto all’inizio del torneo, sembra essere raggiungibile senza grossi patemi d’animo. Il popolo giallorosso, presente in massa in ogni stadio d’Italia, come attestato anche da recenti rilevazioni effettuate a livello nazionale, è infatti la tifoseria con il maggior numero di presenze nelle partite giocate fuori casa, spinge con ineguagliabile entusiasmo, verso altre mete.
La vittoria contro il Palermo ha permesso di fare un bel salto in avanti in classifica al punto da superare gli stessi siciliani ed avere sotto tiro il Bari, oggi solo ad un punto di differenza, per una stimolante competizione tra le squadre del Sud impegnate nel campionato cadetto. Come risaputo il calcio nel mezzogiorno d’Italia si vive con ardente passione e partecipazione.
Non è un caso se proprio le partire di queste squadre registrano un elevato numero di spettatori a testimonianza di un legame che si nutre di ricordi di fasti passati in tanti anni vissuti in serie A. La squadra del Catanzaro parte da dimensioni territoriali ed ambizioni sportive ben diverse da quelle di Bari e Palermo.
Si tratta di compagini le cui tradizioni e strutture (leggasi stadi capienti ed accessibili), impongono programmazioni ed investimenti idonei per raggiungere il salto di categoria. Ma, come avviene, in tanti altri settori, i successi si ottengono grazie all’apporto di tante componenti, tra cui il clima di stima e fiducia che si riesce a respirare.
Il presidente Noto, da esperto ed apprezzato imprenditore, conosce bene questi principi cardini del management ed ha costruito un ambiente sportivo in cui il fattore umano ricopre un ruolo centrale. Società piccole come il Catanzaro possono competere con successo al cospetto di squadre di ben altra portata, proprio nella misura in cui ogni persona (giocatori, tecnici, dirigenti, collaboratori, tifosi) è portato a dare il meglio di sé ed ottenere risultati impensabili in altri contesti. Da cosa nasce cosa.
Dopo le due belle vittorie di fila arrivano i nuovi impegni ed a breve il derby con il Cosenza, in un ritrovato clima di rispetto tra società e tifoserie. (fc)