Da visitare, ad Acri, presso il MACA – Museo Arte Contemporanea, la mostra Tra Dadaismo e Nouveau Rèalisme di Mario Sposato.
La mostra, che rientra nell’ambito del progetto Bancartis indetto da BCC Mediocrati, attraverso il quale, con scadenza annuale, l’istituto bancario rendese e il museo di Acri rivolgono la loro attenzione alla scena artistica del territorio calabrese, dando spazio ad alcuni dei suoi interpreti più interessanti, è composta da cinquanta opere, frutto della creatività esuberante di un artista poliedrico dotato di un approccio ironico e originale.
«Mario Sposato mette a frutto la sua creatività e la sua competenza tecnica per l’arte – scrive Anselmo Villata, curatore della mostra -, un’arte che nasce dalla composizione, dalla ricostruzione. La sua arte, nonostante l’utilizzo di oggetti comuni, l’impiego di assemblaggi, la presenza costante e discreta di un’ironia pungente non va inserita in contesti che vogliano riprendere esperienze dadaiste o avvicinarsi al Nouveau Réalisme, ma è da considerarsi come una personale elaborazione di un linguaggio ricco e variegato che affronta la realtà cercando un approccio diretto, fluido e sincero».
«Questa coscienza del rifare – aggiunge Boris Brollo, curatore esterno del MACA -, del riciclo, evidentemente lo pone all’attenzione del pubblico per la duttilità delle trasformazioni di un’idea in un’altra, ma di questo si tratta esattamente, cioè del mutamento della percezione che ne dimostra un motivo di novità e dall’altra un elemento di facilità, il che fa di lui un apprezzato artista Kitsch».
La mostra si potrà visitare fino al 12 maggio. (rcs)