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strage di Gioia Tauro

Gioia Tauro ricorda le vittime del “Treno del Sole” nel 50esimo anniversario

Mercoledì 22 luglio, sono 50 anni dalla strage di matrice terroristico-mafiosa di Gioia Tauro, in cui persero la vita 6 persone a seguito dell’esplosione di un potente ordigno, che provocò il deragliamento del Treno del Sole (il direttissimo Palermo – Torino) a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro.

Per l’occasione, l’Amministrazione comunale di Gioia Tauro, guidata dal sindaco Aldo Alessio, ha deciso di commemorare le vittime con una due giorni di eventi.

«La Gioia Tauro civile di oggi – si legge in una nota del Comune – consegna così all’esercizio della memoria collettiva il dramma delle vittime e del sangue versato, auspicando che la ferita subita incoraggi a porre le basi in cui verità e giustizia siano per le nuove generazioni un’eredità e un impegno, per comprendere e varcare le tensioni del passato e rafforzare pienamente la democrazia del presente».

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Si parte domani, martedì 21 luglio, alle 19.00, allo slargo antistante il Palzzzo Santippolito, del convegno Il Treno del Sole, un’ombra lunga 50 anni – Gioia Tauro 22 luglio 1970 – 22 luglio 2020. Relazionano Aldo Alessio, sindaco di Gioia Tauro, Carmen Moliterno, assessore alla Cultura del Comune di Gioia Tauro, Vincenzo Macrì, già Procuratore della Generale della Corte d’Appello di Ancona, il dott. Michele Di Stefano, scrittore, Arcangelo Badolati, giornalista e scrittore calabrese, il prof. Enrico Caterini, docente ordinario presso l’Università della Calabria. Modera Luigi Mamone, componente Anpi – sezione Taurianova.

Mercoledì 22 luglio, alle 11.00, alla stazione di Gioia Tauro, un momento di ricordo e preghiera officato da Mons. Francesco Milito, vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi. Nel corso dell’evento, sarà scoperta una targa affissa al muro dell’edificio principale, nello spazio prospiciente il primo binario, quale atto di ossequio della città alla memoria delle vittime del tragico attentato. Ai piedi della targa, inoltre, verrà deposta la corona fatta pervenire dalla Camera dei Deputati, quale omaggio alle vittime del grave fatto criminoso.

È prevista la partecipazione delle più importanti autorità civili, militari e religiose, nonché delle rappresentanze del mondo dell’associazionismo e della scuola della città, oltre dei sindaci e rappresentanti di diversi Enti, anche di profilo nazionale. (rrm)