Cuzzupi (Ugl Scuola): «La violenza sulle donne non è solo quella che finisce nel sangue»

Il Segretario Nazionale Ugl Scuola nonché Presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro della regione Calabria, Ornella Cuzzupi, partecipando al convegno “Come un fiore” tenutosi oggi a Gioia Tauro in occasione della Giornata Internazionale contro le violenze sulle donne a margine della manifestazione ha tenuto a ribadire alcuni concetti che invitano a profonde riflessioni.

«Proprio in questi momenti, caratterizzati dall’emozione dovuta ad una tragedia il cui uno degli aspetti più agghiaccianti è dato dall’idea di possesso che ha mosso il carnefice, occorre avere la giusta lucidità per analizzare il problema e cercare di individuarne rimedi e, come ho detto poco fa, gli anticorpi necessari. In tale ottica – continua Cuzzupi – accanto alla condanna e alla rabbia occorre si creino le condizioni affinché tali fenomeni non avvengano e non ci riferiamo esclusivamente a quelli caratterizzati dalla bieca violenza ma anche a quelli molto più subdoli e difficili da identificare come, ad esempio, la discriminazione sui luoghi di lavoro e in famiglia».

Ornella Cuzzupi torna ancora una volta sulla necessità che a scaturire le contromisure necessarie sia proprio il sistema sociale moderno: «Sembra anacronistico, eppure ancora oggi siamo spesso al cospetto di considerazioni legate unicamente al genere e le normative servono a poco se, chi subisce, ha paura di rivelarlo perché conscio del rischio che corre. Un rischio terribile, che segna, che lede la dignità come un coltello di fuoco sulla pelle e forse anche peggio. Penso agli alibi tesi a screditare le vittime creati per tentare di “giustificare” l’accaduto o, peggio ancora, per plasmare il terreno idoneo ad agire. Potremmo continuare per ore, ma in realtà la violenza sulle donne è il peggior segnale del degrado che si nasconde tra le pieghe della nostra società. Occorre che sin dalla tenera età la violenza sulle donne, così come per ogni altro essere umano, appaia come la negazione del valore della vita e offesa verso l’intelligenza. Su tale aspetto un sincero plauso va al Ministro Valditara impegnato in maniera decisa e convinta affinché l’istituzione scolastica assuma un rilievo d’assoluta importanza per l’educazione al rispetto della persona di qualunque genere sia. Così come meritano il dovuto rispetto quegli organismi virtuosi, come l’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro istituito in Calabria allo scopo di eliminare qualsivoglia forma di abuso o prevaricazione, che sono chiamati a vigilare, analizzare e cercare di accompagnare la società verso un orizzonte più giusto».

«Le donne – prosegue Cuzzupi – non hanno bisogno di quote garantite, le donne non desiderano corsie preferenziali, le donne vogliono che ad esse siano riconosciute le stesse, uguali, medesime, prerogative degli uomini. Nulla di più, nulla di meno!». (rrm)

A Gioia Tauro nascerà il Parco dei Cardi

A Gioia Tauro nascerà il Parco dei Cardi, grazie ai 6 milioni di euro stanziati dalla Metrocity RC nei Piani Urbani Integrati del Pnrr per la rigenerazione dello storico stabilimento Gaslini.

«Questo è un vero esempio di ottima amministrazione che contribuisce a combattere la narrazione distorta, che purtroppo ancora esiste, sulla capacità di spesa dei Comuni del Sud. Il Parco dei Cardi di Gioia Tauro ci rende orgogliosi». È quanto ha affermato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà nel corso della presentazione, presso il Municipio di Gioia Tauro, del progetto “Il Parco dei Cardi”, inserito nella programmazione Pnrr della Città Metropolitana attraverso il programma “Aspromonte in città”.

L’idea è quella di rifunzionalizzare e rendere produttiva un’area periferica del territorio di Gioia Tauro, trasformando l’ex fabbrica Gaslini, abbandonata dal 1960 ed oggi un reperto importante di archeologia industriale, in un vero e proprio orto botanico con annesse attività utili ad incrementare lo sviluppo e la crescita del comprensorio. All’evento erano presenti il sindaco ed il vicesindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio e Carmen Moliterno, il dirigente della Città Metropolitana, Pietro Foti, il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale gioiese, Francesco Carpinelli, il progettista Luigi Giuseppe Massara e l’entomologa Elvira Castiglione.

«Siamo noi a dover ringraziare la città di Gioia Tauro – ha affermato Falcomatà – per la qualità della progettazione e la proposta pervenuta agli uffici di Palazzo Alvaro. Questo progetto, che viene finanziato con le risorse del Pnrr, rappresenta, in parte, la lezione che ci ha dato il Covid rispetto al bisogno di recuperare tempo in qualità della vita e dell’abitare. In quegli anni terribili, quando ognuno di noi è stato costretto a limitare la propria libertà di movimento, la natura ha iniziato a riprendersi gli spazi che l’uomo le aveva sottratto. In questo progetto del Pnrr, abbiamo voluto ascoltare quella lezione ed il programma “Aspromonte in città” esprime la necessità di riconnettere le città alle nostre colline e montagne».

«Fare, insomma, la famosa ricucitura invocata dagli architetti più importanti del nostro tempo – ha detto ancora – rendendo i nostri centri urbani sempre più sostenibili ed andando ad aggredire le aree del territorio con una storia che richiama all’identità delle comunità messa a rischio da dimenticanze che hanno reso quel luogo un “non luogo”. È questo quello che è venuto fuori da questa scheda progettuale».

«Noi – ha proseguito il sindaco metropolitano – siamo molto orgogliosi perché questi sei milioni di euro, probabilmente, rientrano fra le misure più importanti dell’intero pacchetto dei Pui. I complimenti vanno fatti all’amministrazione comunale, alla giunta, al sindaco, alla cittadinanza che, in un percorso partecipato, hanno contribuito a dare vita, speranza, futuro al Parco dei Cardi».

«L’importante – ha sottolineato ancora Falcomatà – è guardare oltre quello che è il ciclo politico di un’amministrazione. Noi siamo pro tempore, ma la programmazione che mettiamo in atto, avendo uno sguardo lungo sul futuro dello sviluppo del territorio, può davvero cambiare radicalmente le cose. Anche questo progetto è la dimostrazione di come, nei fatti, si può e si deve rovesciare la narrazione che vorrebbe limitare l’arrivo di risorse esterne, europee o del Pnrr ai Comuni del Sud perché incapaci di spendere e non raggiungere l’obiettivo per il quale quelle risorse erano destinate».

«Il lavoro messo in campo dal Comune di Gioia Tauro, invece, è la dimostrazione chiara di quanto questa narrazione sia sbagliata – ha detto ancora – antistorica, anacronistica, in grado di mettere a repentaglio la programmazione Pon Metro 2021/2027, considerata l’incomprensibile “quota variabile” che il Governo si è riservato sul totale dei finanziamenti. Dunque, in un contesto in cui già mancano le risorse normali, e senza entrare nel tema dell’autonomia differenziata, le risorse che devono servire al Sud, al Mezzogiorno, alla Calabria, ai Comuni della Città Metropolitana per rimettersi al passo con le altre realtà del Paese, sono sempre oggetto di un costante monitoraggio. Dunque, la risposta migliore che possiamo dare è la qualità della progettazione, la visione, l’idea dello sviluppo del territorio che va oltre il ciclo politico delle amministrazioni. Soltanto così si può combattere una narrazione sbagliata. Ed è una cosa che dobbiamo fare giorno per giorno».

Per questo, in conclusione, il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha lanciato un messaggio: «Venite a vedere come si amministra. Venite a vedere dove, nonostante le difficoltà di bilancio, dei numeri e del personale all’interno dell’ufficio, si fanno cose buone. Venite a Gioia Tauro a vedere il programma ed il progetto del “Parco dei Cardi” e, poi, vediamo qual è la vera narrazione che si può fare di questa terra e di questo territorio metropolitano. Oggi si scrive davvero una bella pagina di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi». (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Il Rotary Nicotera-Medma discute sulla evoluzione del Porto

Importante seminario organizzato dal Rotary Club Nicotera Medma che, nella sala comunale di Limbadi, ha tenuto un seminario per verificare le condizioni del Porto di Gioia Tauro, in riferimento all’applicazione dell’Ets.

Dopo i saluti del Presidente Carlo Capria e del Sindaco di Limbadi, Leo Mercuri, è intervenuto Giacomo Francesco Saccomanno, moderatore, che ha introdotto il tema e le pesanti preoccupazioni esistenti per una direttiva che potrebbe causare ingenti e disastrose conseguenze alla stessa esistenza del porto.

L’intervento successivo, del Past President Antonio Orfano, anche dirigente Csm Italia Gate, ha evidenziato l’attuale condizione e l’espansione della struttura negli anni, confermando che tra occupazione diretta ed indiretta oggi vi sono circa 7.000 persone che risultano impegnate e con una movimentazione di circa 3.300 teu, con un piano che prevede il raggiungimento di cifre superiori negli anni a venire.

Sicuramente – ha affermato il relatore – l’incertezza delle norme porta ad una prudenza che limita il possibile sviluppo dell’infrastruttura, ma sicuramente si troveranno soluzioni che possano garantire il prosieguo di un percorso più che positivo. A seguire, l’altro relatore Antonino Frisina, Sottotenente di Vascello della Marina Militare del Corpo delle Capitanerie di Porto, che ha ribadito la valenza del porto di Gioia Tauro e la possibilità di grande crescita dello stesso, con fondali profondi 17-18 metri, in possesso di pochi altri porti, con un sistema di controlli e sicurezza che ne fanno una delle più sicure strutture italiane. Ecco, pertanto, la necessità di investire su Gioia Tauro per rafforzare la possibilità di crescita e sviluppo, che, naturalmente, verrebbe a garantire ed aumentare l’occupazione.

A seguito delle suddette relazioni si è aperto un sentito dibattito che ha messo in evidenza la necessità, da una parte, che si combatta l’inquinamento ambientale, ma evitando danni alla portualità italiana ed a quella di Gioia Tauro, con la possibilità di una proroga della misura Ets. E, dall’altra, l’importanza delle attività oggi esistenti che non solo consentono una occupazione rilevante, ma contribuiscono fortemente al versamento di oneri rilevanti in favore delle finanze italiane. Un confronto che ha dimostrato – ha riferito Saccomanno – di come sia indispensabile la difesa della struttura e di come non si possa fare polemiche su una situazione che, certamente, si sarebbe dovuta valutare per tempo ed impedire il rischio che si possano creare condizioni di possibile danno per il territorio. Il presidente Capria ha anche augurato che gli sforzi messi in campo, pur dinnanzi ad una condizione difficile, possano portare delle soluzioni accettabili e positive. (rrc)

Anche la provincia di Reggio Calabria si prepara allo sciopero del 1° dicembre

Lunedì 20 novembre, a Gioia Tauro, alle 10, nella Sala consiliare del Comune, si terrà l’attivo unitario delle delegate e dei delegati della Cgil e della Uil di Reggio Calabria.

L’occasione sarà utile per incontrare i rappresentanti degli organi di stampa regionale e spiegare ai cittadini reggini, attraverso l’analisi dei giornalisti, le ragioni che hanno portato i Segretari generali di Cgil e Uil, rispettivamente Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, a proclamare la mobilitazione in tutto il Paese per aree geografiche.

Uno sciopero di otto ore, che impegnerà le strutture sindacali territoriali, per dire basta all’azione di un governo che sta compiendo scelte economiche, sociali e industriali inaccettabili.

Otto ore di sciopero per alzare i salari e garantire la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani.

Nella Legge di bilancio del governo Meloni, infatti, non c’è alcuna risposta all’emergenza salariale e non si stanziano le risorse necessarie a rinnovare i contratti del pubblico impiego e a sostenere e detassare i rinnovi nei settori privati.

Chi ci governa ha dichiarato di voler incrementare la spesa sanitaria, ma continua a indebolire il Servizio sanitario nazionale, mentre taglia le risorse alla scuola pubblica e alle politiche sociali.

Il presidente del Consiglio dei ministri aveva promesso di cancellare la legge Fornero e, invece, è riuscita a peggiorarla, mentre si dimentica di azzerare il precariato e puntare sul lavoro stabile e di qualità.

Non ci sono politiche industriali e di investimento in grado di creare lavoro buono e ben retribuito soprattutto per i giovani; dare risposte a lavoratrici e lavoratori coinvolti nelle tante crisi aziendali aperte a cui il governo non dà soluzioni. Prova ne sia la scelta di puntare sull’istituzione della Zes unica e la disattenzione sulla direttiva europea Ets che rischia di mettere seriamente a repentaglio il futuro di Gioia Tauro e, con esso, quello di migliaia di lavoratrici e lavoratori assestando un colpo mortale all’intero tessuto economico regionale.

Ma, soprattutto, il Governo ha scelto di tagliare gli investimenti pubblici e sulle infrastrutture, dimenticando il Mezzogiorno e rischiando di allargare il divario fra il Nord ed il Sud del Paese e amplificare le inaccettabili diseguaglianze civili e sociali con le quali le cittadine ed i cittadini delle regioni meridionali, in particolare della Calabria, sono costretti a fare i conti ogni giorno. (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Sabato il concerto del duo pianistico Sevilla-Soria

Sabato 18 novembre, a Gioia Tauro, alle 19, a Le Cisterne, è in programma il concerto del duo pianistico Claudia Sevilla – Antonio Soria.

L’evento è stato organizzato da Ama Calabria in collaborazione con l’Associazione Musica Insieme. La manifestazione si realizza con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e con i fondi delle risorse risorse Pac 2014/2020 erogate ai sensi dell’Avviso Pubblico “eventi di promozione culturale” emanato dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Claudia Siviglia, docente presso la “École International de Musique et Danse” di Casablanca (Marocco) dal 2018 al 2021, è entrata a far parte del gruppo di insegnanti di musica e arti dello spettacolo nel giugno 2021, con destinazione al CPM “Torrejón y Velasco” ad Albacete. Specializzata anche in fortepiano e musicologia, si è formata presso il CSM “Rafael Orozco” di Córdoba, École Normal “Alfred Cortot”, Université de la Sorbonne di Parigi (Master di interpretazione del fortepiano), studiando con Ramzi Yassa, Paul Blacher, Jeanne Roudet, Edoardo Torbianelli Albert Attenelle, Christopher Elton, David Kuyken, Hortense Cartier-Bresson, Denis Pascal e Antonio Soria, con il quale esegue concerti a quattro mani in Belgio, Italia, Francia e Spagna. Si è esibita in prestigiose sale tra cui l’Abbazia di Royaumont, Cité Internationale Universitaire (L’uccello di fuoco di Stravinsky), il teatro di La Coupole sotto la direzione di Adrian McDonnell, la Buñuel Hall del Colegio de España della Cité Universitaire de Paris.

Antonio Soria formatosi a Barcellona e Bordeaux con Ramón Coll (piano) e Francis Chapelet (organo), è stato influenzato da Vlado Perlemuter, Germaine Mounier, Ma Joao Pires, Alexis Weissenberg e Alicia de Larrocha, che descrive la sua registrazione del lavoro per pianoforte di Joaquín Turina, in 16 CD, come “Integral Histórica”. Si esibisce come solista in più di venti paesi con numerose orchestre e al fianco di artisti come Elena Obraztsova, Paul Meyer o Paul Badura-Skoda. Vincitore del concorso internazionale di interpretazione musicale “Paper de Música de Capellades” (Barcellona), ha un master e un dottorato presso l’Università di Valencia, un master in musicologia presso l’Università di La Rioja e professore di pianoforte presso l’Università di Valencia. CSMCLM e il Forum University Center Music di Madrid. E’ regolarmente memdro di Giuria in concorsi pianistici internazionali: Clara Haskil (Vevey), Porto, “Chopin” di Roma. In qualità di ricercatore ha pubblicato sull’International Journal of Music Education dell’ISME (International Society of Music Education).

Il programma dal titolo Rapsodie Espagnole prevede l’esecuzione della Sonata a 4 manos para piano en Sol M. di Joaquín Tadeo de Murguia, de La Procession du Rocio, op. 9 (nella trascrizione di Jacques Lerolle) di Joaquín Turina, Zapateado di Antón García Abril, Tres divertimentos sobre temas de autores olvidados di Xavier Montsalvatge, Sueño y Danza di Jorge Diego Fernández Valera e la Rapsodie Espagnole di Maurice Ravel(rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Giornate del Fai alle Cisterne

Archeologia, antiche torri, architetture, siti e testimonianze che rivelano una storia di eccellenza che – dalla Piana di Gioia Tauro – ha conquistato la Liguria dalla fine dell’Ottocento sino agli anni Sessanta del Novecento: un secolo da scoprire e “gustare”, con le Giornate FAI d’Autunno 2023.

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 ritornano puntuali, anche nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, le Gfa a cura della Delegazione del Fondo Ambiente Italiano di Reggio Calabria, guidata dalla capodelegazione Dina Porpiglia, e del Gruppo Fai Giovani. Un evento di primissimo piano con il quale, come di consueto, si rende possibile visitare luoghi normalmente non aperti al pubblico, se non totalmente inaccessibili.

Il percorso proposto per l’Autunno 2023 del Fai è da non perdere: prenderà le mosse dall’edificio delle “Cisterne” a Gioia Tauro – con la visita al Museo archeologico Metauros – e si svilupperà all’interno del nucleo urbano storico di “Pian delle Fosse”, lungo l’antica cinta muraria – con le sue torri e i suoi suggestivi paesaggi.
I racconti dei luoghi saranno curati dal Direttore e dal personale del Museo, da esperti e studiosi della cultura locale e soprattutto dai nostri “Apprendisti Ciceroni”.

Autentica chicca delle Giornate sarà la visita alla vecchia raffineria “ex Gaslini”, adibita alla lavorazione delle sanse: una storia affascinante, che affonda le sue radici alla fine dell’Ottocento, quando nacque la raffineria Mazzorana, filiale di una società con sede a Bari – Industria di oli, saponi ed affini.

Nel 1908 l’opificio fu ceduto alla società Calabro-Lombarda e in seguito, nel 1933, fu acquisito dalla nota olearia ligure Gaslini (da cui prese il nome con cui ancora oggi l’edificio viene riconosciuto).
La raffineria venne potenziata e restò attiva fino alla Seconda Guerra Mondiale, per poi chiudere definitivamente alla fine degli anni ‘60.

Saranno, quindi, eccezionalmente aperti al pubblico i seguenti siti: Palazzo “Le Cisterne” con ambienti anticamente adibiti a depositi oleari, le vasche del sapone, il Museo della Civiltà contadina “Pelmar” e il sito di archeologia industriale “ex Gaslini”.

E tanti nuovi Apprendisti Ciceroni saranno i più preziosi protagonisti di queste giornate, pronti a disseminare la conoscenza acquisita insieme al Fai di Reggio Calabria, grazie alla convenzione firmata a Gioia Tauro, presso l’Istituto Severi lo scorso 20 settembre tra il D.S. Prof. Fortunato Praticò e il Direttore Generale del Fai, Davide Usai – rappresentato dalla Capo Delegazione reggina Dina Porpiglia.

Grazie alla collaborazione della Delegazione reggina, i ragazzi avranno l’occasione di accompagnare il pubblico alla scoperta del patrimonio di arte e natura del proprio territorio e di sentirsi direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità, diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari.

«Questa edizione delle Gfa 2023 ci riempie di orgoglio – è il commento di Dina Porpiglia, Capodelegazione Fai Reggio Calabria – per tante ragioni. Il nostro tema dell’anno “Coltivare Capolavori: l’olio, le essenze, la seta e l’argento a Reggio Calabria” non poteva non partire da Gioia Tauro con la storia e le testimonianze legate alla produzione dell’olio. Nella giornata di venerdì 13 un convegno che si svolgerà a Palazzo “Le Cisterne” alle ore 17,00 racconterà la ricchezza di un territorio originata attorno alla produzione olivicola e testimoniata dalle architetture che saranno al centro delle visite del Fai».

«Una nuova occasione per riappropriarsi del proprio territorio, della sua storia, delle sue eccellenze tutte da indagare e portare alla luce – sono le parole di Rocco Gangemi» delegato regionale ambiente Fai Calabria.

Le giornate Fai d’autunno reggine contano sull’impegno e la competenza dei Volontari Fai, ancora una volta al servizio dei visitatori per illustrare e far scoprire i dettagli più originali e poco noti della storia materiale di luoghi che spesso si svelano per la prima volta, proprio grazie al più importante evento di piazza dedicato ai beni culturali in Italia.

Un appuntamento che consentirà ai visitatori di conoscere, come forse mai prima d’ora, i lati più incantevoli e nascosti dell’antica Metauros. L’orario delle visite seguirà il seguente ordine: sabato e domenica 10:30 – 17:30.

Le Giornate Fai d’Autunno sono state presentate alla stampa presso la Sede di Comune di Gioia Tauro, da Dina Porpiglia, Capodelegazione Fai Reggio Calabria, e Rocco Gangemi, Delegato regionale Ambiente Fai Calabria, dopo il caloroso saluto delle autorità: il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, l’assessore alla cultura Carmen Moliterno, e con gli interventi del Direttore del Museo Metauros Arch. Simona Bruni e del Dirigente scolastico del F. Severi di Gioia Tauro prof. Fortunato Praticò. (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Il Fai cerca nuovi giovani Ciceroni

Tanti nuovi Apprendisti Ciceroni pronti ad acquisire e seminare conoscenza, con il Fai di Reggio Calabria: firmata a Gioia Tauro, presso l’Istituto Severi, la convenzione per l’attivazione del progetto. Si riparte verso un futuro di bellezza e cultura, grazie al progetto del Fondo Ambiente Italiano – “Apprendisti Ciceroni” – e alla sinergia tra l’Istituto di Istruzione Superiore “F. Severi” e la delegazione Fai di Reggio Calabria, guidata da Dina Porpiglia, in occasione delle prossime Giornate Fai d’Autunno che si terranno a Gioia Tauro con un focus particolare sulla storia materiale dei luoghi legata alle produzioni locali.

Il 20 settembre 2023, presso l’Istituto F. Severi di Gioia Tauro, in coincidenza con la prima sessione di formazione, è stata siglata dal D.S. Prof. Fortunato Praticò e dal Direttore Generale del Fai, Davide Usai – rappresentato dalla Capo Delegazione reggina – la Convenzione che ha ufficializzato un nuovo cammino di formazione per gli studenti gioiesi: un percorso che doterà la città di una nuova e vigorosa compagine di Ciceroni al servizio del Patrimonio culturale della città e dei cittadini.

Un particolare ringraziamento è stato rivolto dal Capodelegazione Fai all’Amministrazione comunale, al sindaco Alessio, all’assessora Carmen Moliterno, al Dirigente scolastico prof. Fortunato Praticò e al Direttore del Museo Metauros Arch. Simona Bruni presenti alla firma della convenzione. L’assessora con delega alla Cultura Moliterno, ha espresso grande plauso all’iniziativa, ritenendola «perfettamente in linea con il progetto di rinascita culturale e sociale della Città intrapreso sin dall’insediamento dell’Amministrazione, mediante la valorizzazione delle nostre risorse locali e dei luoghi che, se adeguatamente pubblicizzati, sono in grado di svelare bellezza intrinseca capace di affascinare, stuzzicando la curiosità e l’attenzione dei visitatori».

Le prossime Giornate Fai di Autunno, e le successive iniziative culturali del Fondo, saranno accompagnate dai giovani studenti dell’Istituto Severi che hanno aderito al progetto. Questi giovani, con l’appoggio entusiasta del corpo docente, saranno formati dai docenti-volontari della Delegazione Reggina del Fai, in particolare dal delegato scuola prof. Salvatore Palmeri e dalla delegata alla formazione dei volontari prof.ssa Francesca Masseo, insieme a numerosi “amici” del Fai e a studiosi locali, che si sono offerti di condividere gratuitamente i propri saperi con i ragazzi. Sono previste comunicazioni del Dott. Edoardo Macino, Studioso e grande esperto della storia locale; dell’Arch. Giuseppe Massara, progettista dell’intervento di recupero dell’area dell’ex Gaslini; dell’Arch. Simona Bruni, Direttrice del Museo Metauros, e del prof. arch. Franco Prampolini, docente del Dipartimento Pau ed esperto in digitalizzazione del patrimonio culturale.

L’impegno degli Apprendisti Ciceroni è certificato dal Fai con un attestato di partecipazione. Gli studenti della scuola secondaria di II grado possono far valere la propria partecipazione ai fini dell’acquisizione di crediti scolastici. ll Fai continua a guardare alle nuove generazioni, coerentemente con la mission che lo connota sin dalla sua nascita.

«Oggi continuiamo a dare concretezza al percorso che vede impegnate con continuitàscuole del territorio con il progetto “Apprendisti Ciceroni” – ha detto la capodelegazione Fai di Rc, Dina Porpiglia, nel corso della presentazione del progetto. Apprendisti Ciceroni è un progetto di formazione nato nel 1996 e cresciuto negli anni, fino ad arrivare a coinvolgere oltre 50.000 studenti ogni anno. Grazie alla collaborazione delle Delegazioni e dei Beni Fai, i ragazzi hanno l’occasione di accompagnare il pubblico alla scoperta del patrimonio di arte e natura del proprio territorio e di sentirsi direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità, diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari. «La formazione degli studenti è pensata come una esperienza continuativa durante l’anno scolastico che, concretamente, vede la partecipazione dei ragazzi sul campo, presso istituzioni museali pubbliche o private, in occasione di eventi organizzati dal territorio e nei principali eventi nazionali Fai: le Giornate Fai di Primavera, le Giornate Fai di Autunno e le Giornate FAI per le scuole. Le giornate Fai di primavera e le Domeniche Fai – ha concluso Porpiglia – avranno in questi giovani i più efficaci e appassionati portavoce. Scopriranno cultura e bellezza per offrirle agli altri e per divenirne, insieme ai volontari e a tutti i cittadini, custodi amorevoli. Arrivederci alle vicine Giornate di Autunno 2023 Fai con le tante iniziative in via di realizzazione!».

Alla memoria di Luigi Ioculano intitolato lo spazio verde a Gioia Tauro

Il parco verde antistante la scuola dell’infanzia “San Filippo Neri” di Gioia Tauro porta il nome di Luigi Ioculano, medico ucciso dalla ‘ndrangheta 25 anni fa. Alla cerimonia, in rappresentanza della Regione, l’assessore regionale Giovanni Calabrese, sottolineando come «a 25 anni dal barbaro omicidio del medico gioiese Luigi Ioculano, come Regione Calabria esprimiamo la vicinanza alla famiglia, che ha dovuto sopportare un dolore così profondo, e il plauso all’Amministrazione comunale di Gioia Tauro che, con l’intitolazione di questa mattina, vuole ricordare il sacrificio delle vittime innocenti della ‘ndrangheta e continuare a ‘svegliare le coscienze’ con l’iniziativa ‘Toponomastica della legalità’ che prevede l’intestazione di altre vie e piazze durante l’anno scolastico».

«E proprio oggi – ha proseguito – con i giovani, dai più piccoli ai più grandi, è fondamentale vivere questa giornata non solo nel ricordo ma principalmente per far conoscere chi era l’uomo e il professionista Luigi Ioculano. È importante ricordare quanto conoscere. Conoscere chi era il medico e per ciò che si batteva. Ioculano era un professionista che si occupava della vita pubblica, uno di quei cittadini attivi che non si piegava, lottava anche in solitudine a difesa dei diritti e denunciava le ingiustizie e le sopraffazioni. La sua morte, come quella di altre vittime innocenti di ‘ndrangheta non è stata vana, ma quel ‘risveglio di coscienze’ deve esserci e non solo a parole».

«Oggi, il destino ha voluto, che mentre siamo qui a ricordare il sacrificio di un uomo – ha detto ancora – abbiamo notizia della morte di uno dei più potenti criminali, Matteo Messina Denaro. Nessun perdono per chi ha agito con crudeltà e colpevole di orribili omicidi, fautore di stragi e collusioni che hanno annichilito uomini e donne oneste. Lui che con la sua spietatezza ha manipolato operazioni terrificanti e sanguinose creando attorno a lui un sistema che ha causato vittime innocenti, costruendo attorno a lui un modus operandi che ha determinato per molti aspetti la storia del nostro Paese e la vita di molte persone innocenti. Ma noi, oggi, dobbiamo rimarcare e dire grazie ai tanti esempi di legalità che sono con noi».

«Oggi è una giornata che i giovani vivono in festa – ha aggiunto –. La festa è per la libertà di pensiero e di espressione, la festa dell’intitolazione è la festa di una città che non si piega, di una città che reagisce e non si spaventa. E così dobbiamo fare tutti in ogni angolo della nostra Calabria. Come a gran voce sta “urlando” l’imprenditore Antonino De Masi».

«Viviamo in contesti in cui si è normalizzato il male – ha detto ancora Calabrese – ci siamo assuefatti al potere criminale, restando impassibili e non reagendo”. Sono parole forti, di sconforto, di un uomo “privato della libertà di agire e di vivere”. Queste parole racchiudono il suo stato d’animo che non dovrà essere più, mai più, umiliato. Non dovremmo, miei cari ragazzi, Istituzioni, ritrovarci a “ricordare”. Non li vogliamo gli eroi».

«Vogliamo cittadini liberi di poter lavorare nella propria terra – ha sottolineato – senza piegarsi alla ‘ndrangheta, senza piegarsi all’usura, al malaffare. Per questo, per come già anticipato dal Governo Occhiuto e dal Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, come Regione Calabria siamo pronti a valutare una proposta di legge che possa prevedere agevolazioni, attraverso delle misure premiali nelle gare pubbliche, agli imprenditori, alle imprese, che hanno subito attentati per come proposto dall’imprenditore Antonino De Masi di Rizziconi, che con coraggio e determinazione non ha piegato la testa e si è ribellato ai potenti clan della piana di Gioia Tauro».

«Siamo e saremo sempre dalla parte di chi denuncia – ha concluso – di chi coraggiosamente scrive e denuncia il potere mafioso, chi non si piega ma alza la testa. Oggi alziamo tutti la testa e denunciamo ogni forma di ingiustizia. Non voltiamoci dall’altra parte di fronte all’arroganza». (rrc)

I Lions per stimolare la soluzione delle problematiche locali

di ARISTIDE BAVAI Lions della provincia di Reggio Calabria appartenenti alla prima circoscrzione  hanno partecipato, in maniera compatta, alla prima  riunione convocata dal presidente Sandro Borruto presso la sala “Le Cisterne” di Gioia Tauro ed è stato un incontro decisamente positivo anche perché hanno espresso la necessità che i loro programmi  affrontino nella nuova annata sociale le problematiche dei loro territori facendo particolare riferimento anche ad alcuni problemi di grande attualità oggi esistenti.

In particolare alla scontata chiusura della strada a scorrimento veloce Ionio Tirreno, ma anche ad altri problemi molto sentiti dalle  cittadinanze quali la carenza della sanità, la mancanza di infrastrutture ( a partire dalla necessità del completamento della nuova SS. 106) e della opportunità che si spinga per la valorizzazione dei territori, specialmente sotto il piano turistico, con particolare riferimento alle positive opportunità che vengono offerte dalla presenza di vari borghi antichi. Su questo argomenti, peraltro, si sono intrattenuti, in particolare, i presidenti dei club di Siderno, Caterina Origlia, di Locri, Toni Zuccarini e di Roccella, Lorenzo Maesano oltre al responsabile distrettuale Achille Morcavallo.

D’altra parte filo conduttore della convocazione circoscrizionale era Valorizzazione e sviluppo del territorio attraverso la Mission, la vision e l’azione affidabile e concreta dei Lions. Ospite dell’incontro è stato anche il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, che ha portato il saluto della città all’assise Lions unitamente alla presidente del club Gioia Tauro-Piana, Rossella Gemelli. Erano tra gli altri presenti il past governatore Mimmo Laruffa, (significativo il suo intervento che ha toccato anche il tema della “spiritualità”) il responsabile distrettuale del Glt, Rodolfo Trotta che si è soffermato sulla necessità che siano gli stessi presidenti dei club a dettare le linee guida dell’attività programmatica, il Coordinatore scientifico della Fondazione distrettuale Giuseppe Ventra, che ha voluto affrontare il tema della Shoah, i presidenti di zona 1, zona 2 e zona 3, rispettivamente Mimmo Pratico, Vincenzo Mollica e Domenico Leonardo, che hanno affrontato i temi organizzativi della annata sociale, oltre ai presidenti dei club della circoscrizione, numerosi officers distrettuali e allo stesso secondo vicegovernatore Pino Naim che è stato chiamato a chiudere i lavori.

Il Governatore Pasquale Bruscino si è collegato in via telematica per portare il suo saluto all’assise e per augurare un inizio ottimale del nuovo anno sociale dando appuntamento ai lions calabresi per venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 settembre a Praia a Mare, dove si svolgerà il congresso di apertura e saranno indicate le linee programmatiche della nuova annata lionistica.

In questa sede congressuale  ci sarà anche l’occasione per ribadire le  necessità espresse dai Lions a Gioia Tauro e per indicare nei programmi dei singoli club l’opportunità di affrontare le problematiche più importanti  delle comunità di appartenenza. A conclusione dell’incontro di Gioia Tauro Sandro Borruto che è anche autorevole esponente della Prefettura di Reggio Calabria ha espresso il suo compiacimento per le tematiche affrontate dai rappresentanti dei club Lions della provincia reggina e la sua soddisfazione per la larga partecipazione all’assise di Gioia Tauro.

Pino Naim, dal canto suo, si è soffermato sui temi più attuali dell’attuale lionismo non mancando di fare riferimento alle indicazioni del presidente internazionale Patti Hill che stimola i lions di tutto il mondo con il suo motto “cambiamo il mondo” ad attivarsi anche sul piano personale attraverso piccole scelte per diventare protagonisti di questo cambiamento.

L’appuntamento, adesso, è per il congresso di Praia dove si ritroveranno i Lions di Calabria, Campania e Basilicata per mettere a fuoco le iniziative concrete che dovranno caratterizzare l’attività dell’importante associazione in questa nuova annata sociale. (ab)

GIOIA TAURO (RC) – Guardia costiera al Porto, lascia Zagarola, arriva Rendina

Con la tradizionale e suggestiva cerimonia militare di cambio del Comando, si è tenuto ieri mattina presso la Capitaneria di porto di Gioia Tauro, alla presenza del Direttore marittimo della Calabria e Basilicata Tirrenica Capitano di Vascello (Cp) Giuseppe Sciarrone e delle più alte Autorità istituzionali del territorio, l’avvicendamento al vertice della Guardia Costiera gioiese.

Dopo due anni di intenso lavoro in cui le redini dell’Autorità marittima sono state tenute dal Capitano di Fregata (Cp) Vincenzo Zagarola, succede nel delicato incarico di Capo del Compartimento marittimo e Comandante del porto di Gioia Tauro il Capitano di Fregata (Cp) Martino Rendina.

Un biennio quello vissuto dal Comandate Zagarola contrassegnato dai numerosi primati che lo scalo gioiese ha continuato ad inanellare, tra cui il record di navi presenti in porto e la gestione della prima manovra di sorpasso tra le più grandi portacontainer da 400 metri nel canale portuale. Anche nell’emergenza, che tutti ben ricordano nei complicati giorni dell’incaglio di un mercantile all’imboccatura del porto, la pronta reazione del “sistema porto” coordinato dall’Autorità marittima ha consentito di risolvere rapidamente una situazione di potenziale e pericoloso stallo per il grande hub portuale calabrese.

Al Comandante Rendina, che proviene dalla Direzione marittima di Livorno – dove ha avuto modo di lavorare in una realtà portuale certamente e altrettanto complessa – sono stati rivolti i tradizionali auguri di “buon vento” dal Comandante Zagarola, destinato a ricoprire un importante incarico a Roma presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. (rrc)