Oggi il Piano Operativo Triennale dell’Autorità Portuale dello Stretto, nella sede della nuova Authority a Messina, sarà «oggetto di discussione per la sua approvazione nel Comitato di gestione».
Inoltre, il sottosegretario alle Infrastrutture e Traporti, Roberto Traversi, farà visita al presidente Mario Mega e al Comitato di gestione.
«Il Piano – si legge in una nota dell’Autorità di Sistema Portuale – che ha ottenuto l’approvazione unanime dell’organismo di partenariato della risorsa mare nella prima, molto partecipata seduta del 5 agosto, contiene le principali strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche che l’Authority intende perseguire nel prossimo triennio, ed è frutto di un intenso confronto attivato nei mesi scorsi con gli stakeholders del territorio».
Il Comitato di gestione, tra l’altro, nella fase di stesura del Piano, aveva deciso di coinvolgere anche i cittadini invitandoli a inviare eventuali contributi.
L’obiettivo, infatti, è quello di realizzare un «sistema portuale compiuto sullo Stretto» sulla base di sei linee guida: infrastrutturazione sostenibile, eccellenza operativa, alleanza con i territori, affidabilità istituzionale, trasformazione digitale, posizionamento sui mercati. Tra gli interventi a lungo termine, previsti la rifunzionalizzazione dei porti di Reggio e Villa, in quanto «bisogna unificare, in un’unica visione strategica ed operativa, le attività di porti frontalieri della Sicilia e della Calabria che, fino a qualche mese fa, operavano in maniera autonoma e molto spesso non coordinata».
In particolare, per Reggio – dopo aver scartato l’idea dei Tir al porto – si profila il rilancio della destinazione crocieristica.
«Speriamo che, finalmente, si apra una fase di confronto vero e coordinamento gli altri Enti pubblici territoriali e tutti i portatori di interessi» ha dichiarato Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina, che aveva esternato malumore per la mancanza di un reale coinvolgimento del territorio.
«Appare evidente – si legge nella bozza del documento, composto da 46 cartelle – che il sistema portuale attuale non sembra assicurare, pienamente, le funzioni di continuità territoriale che dovrebbe assolvere, creando molte situazioni di criticità per la mobilità di passeggeri e merci non solo tra le aree metropolitane di Reggio Calabria e Messina, ma sopratutto per i collegamenti tra la Sicilia e il resto del Paese». (rrm)