Approvato il Piano Operativo Triennale con interventi di 425 milioni di euro

È stato approvato, all’unanimità, il Piano Operativo Triennale 2020-2022 del Sistema Portuale dello Stretto.

Il documento, che per la prima volta riguarda tutti i porti dell’area dello Stretto – Messina, Milazzo, Tremestieri, Villa San Giovanni e Reggio Calabria – prevede interventi da circa 425 milioni di euro, che saranno utilizzati per sostenere lo sviluppo dei traffici portuali ed avviare la creazione di un sistema portuale integrato a supporto di una moderna mobilità nell’area sia per i passeggeri che per le merci.

Nello specifico, gli interventi saranno suddivisi così: 343.000.000 circa a Messina, 17.000.000 di euro circa a Reggio Calabria, 55.000.000 di euro circa a Milazzo e 10.000.000 di euro a Villa San Giovanni. Tale cifra, non sarà utilizzata solo per le opere infrastrutturali prioritarie da realizzare, ma anche il potenziamento e la riorganizzazione degli uffici, il rilancio del lavoro portuale, la programmazione strategica e l’aggiornamento di tutti i Piani Regolatori dei porti, lo sviluppo delle Zes, l’utilizzo dei fondi dell’Unione Europea, le politiche ambientali ed energetiche e l’integrazione con i territori.

Soddisfatto, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega, che ha definito l’approvazione del Piano Operativo Triennale come la chiusura della «prima fase di vita dell’Adsp dello Stretto», perché «dopo la costituzione degli Organi – ha spiegato – ora disponiamo di un documento guida condiviso da tutti gli attori che consentirà di avviare tante iniziative ed attività. Durante questi primi mesi di mandato ho avuto modo di ascoltare sia i rappresentanti delle Istituzioni che gli Operatori, ma anche molti portatori di interesse e rappresentanti della società civile e delle associazioni di cittadinanza attiva, che hanno fornito spunti e contributi che oggi sono alla base del Pot. Ringrazio tutti della grande disponibilità e dei consigli e sono certo che tutta la rete di relazioni instaurata, che trova nell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare il luogo principe del confronto, continuerà a supportarci nella realizzazione di tutti gli interventi previsti».

Da segnalare che, nel prossimo aggiornamento annuale del Pot, è già previsto che verrà aggiornata la programmazione infrastrutturale per i porti calabresi del sistema per i quali non risulta essere disponibile progettualità pregressa e sui quali sono ancora in corso le attività tecniche di rilevazione dei fondali e di verifica dello stato delle infrastrutture marittime che sono condizioni preliminari per stabilire il quadro esigenziale.

Su tutti l’intervento di realizzazione del nuovo Porto per il traghettamento dei mezzi rotabili da trasferire dal porto di Villa San Giovanni per cui è previsto che si avvii al più presto un apposito studio di fattibilità per l’individuazione della migliore localizzazione.

«L’ approvazione del Pot dell’ Autorità di Sistema Portuale dello Stretto – ha dichiarato Mimmo Battaglia, rappresentante della Città Metropolitana di Reggio Calabria – apre una fase storica importante per le Città metropolitane di Messina e Reggio, nel segno di una più compiuta conurbazione. Il documento programmatico definisce una prima fase di interventi atti a migliorare le condizioni dei nostri Porti, per poter assicurare un sempre più efficiente “sistema di mobilità”. Ad avviso di Battaglia “lo Stretto, nodo strategico nazionale, può rappresentare una importante occasione di sviluppo del nostro Meridione e dell’ intero Sistema Paese».

Per Alberto Porcelli, rappresentante della Regione Calabria, è importante tenere presente che «dallo sviluppo dei porti può ripartire il rilancio dell’economia e del turismo dei nostri territori, che della loro posizione in riva allo stretto possono e devono farne una risorsa».

«La rimodulazione delle intere aree dei porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni – ha aggiunto – così come quelle siciliane, con la realizzazione di siti turistici, e con l’eliminazione di strutture inutilizzate, permetterà di impiantare attività imprenditoriali, ludiche e di servizi con destinazione prettamente turistica, integrandosi con le infrastrutture delle città. Infine, sollecita l’integrazione tra porto ed aeroporto affinché ci possa essere una intermodalità rapida e più efficiente per l’intera utenza dell’Area dello Stretto».

Il rappresentante della Città metropolitana di Messina,  Caldarera ha dichiarato che «il Piano, seppur tarato sul triennio, in realtà si proietta oltre tale orizzonte temporale perché le tematiche organizzative e di sistema affrontate superano tale ristretto limite operativo».

«In particolare – ha proseguito – mette conto evidenziare che oltre agli aspetti strettamente attinenti ai tratti caratteristici del sistema portuale (anch’essi proiettati in ottica futura) vengono affrontati i problemi di conurbazione delle varie realtà portuali e di integrazione con i territori, in un’ottica che trascende la mera gestione dei porti e dei loro traffici. In questa prospettiva si segnalano ad esempio, per quanto riguarda il territorio messinese, gli interventi di valorizzazione e recupero della Real Cittadella o di recupero dell’area dell’ex Fiera Campionaria oltre alle iniziative per mitigare gli impatti ambientali delle attività portuali anche attraverso l’uso di nuove fonti energetiche».

«In altri termini – ha aggiunto il rappresentante della Città metropolitana di Messina – il Piano prende atto della realtà fattuale costituita dalla esistenza di porti “incastonati” all’interno di centri urbani e della conseguente necessità che tutte le iniziative di sviluppo dei porti debbono essere condivise e coordinate con le realtà urbane che ospitano i sistemi portuali in un rapporto di mutua “alleanza” tendente a realizzare l’interesse pubblico comune».

Il contrammiraglio Giancarlo Russo, direttore marittimo della Sicilia orientale, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di procedere secondo una programmazione strategica in ordine agli interventi sugli immobili e sugli arredi portuali tenendo conto delle esigenze collegate all’uso degli stessi, ai servizi resi e prioritariamente all’operatività e alla sicurezza dei porti.

Alla riunione del Comitato di Gestione ha partecipato l’on. Roberto Traversi, sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti, in questi giorni in Sicilia per una visita istituzionale presso l’Adsp dello Stretto per acquisire informazioni sull’attività amministrativa dell’Ente e per confermare l’attenzione sua e del governo nazionale allo sviluppo dei Porti dello Stretto.

«L’approvazione del Pot per un’Autorità di Sistema Portuale  – ha dichiarato Traversi – è un momento importante e per quella dello Stretto lo è ancora di più perché si tratta del primo documento di programmazione da porre alla base delle future azioni. Il piano proposto appare completo e pieno di contenuti interessanti con l’indicazione delle priorità da affrontare per avviare concretamente un sistema di mobilità marittima sullo Stretto di cui beneficeranno non solo gli abitanti di Messina e di Reggio Calabria ma tutti quelli che per lavoro o per turismo dovranno raggiungere la Sicilia».

«Il governo ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha aggiunto – che mi onoro di rappresentare in questa sede, sosterranno questa nuova Autorità di Sistema Portuale che sta dimostrando, anche grazie all’attività attenta e professionale del suo presidente Mario Mega, quanto fosse corretta la scelta di avere un unico ente a gestire lo sviluppo dei Porti dello Stretto. Istituzioni pubbliche ed operatori delle due sponde hanno contribuito attivamente alla costruzione del Pot e questo è il miglior viatico per avviare la soluzione di tanti problemi che ancora oggi a volte rendono difficoltoso e critico l’attraversamento dello Stretto di Messina». (rrm)

Verso l’approvazione del Piano Operativo Triennale dell’Autorità Portuale dello Stretto

Oggi il Piano Operativo Triennale dell’Autorità Portuale dello Stretto, nella sede della nuova Authority a Messina, sarà «oggetto di discussione per la sua approvazione nel Comitato di gestione».

Inoltre, il sottosegretario alle Infrastrutture e Traporti, Roberto Traversi, farà visita al presidente Mario Mega e al Comitato di gestione.

«Il Piano – si legge in una nota dell’Autorità di Sistema Portuale – che ha ottenuto l’approvazione unanime dell’organismo di partenariato della risorsa mare nella prima, molto partecipata seduta del 5 agosto, contiene le principali strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche che l’Authority intende perseguire nel prossimo triennio, ed è frutto di un intenso confronto attivato nei mesi scorsi con gli stakeholders del territorio».

Il Comitato di gestione, tra l’altro, nella fase di stesura del Piano, aveva deciso di coinvolgere anche i cittadini invitandoli a inviare eventuali contributi.

L’obiettivo, infatti, è quello di realizzare un «sistema portuale compiuto sullo Stretto» sulla base di sei linee guida: infrastrutturazione sostenibile, eccellenza operativa, alleanza con i territori, affidabilità istituzionale, trasformazione digitale, posizionamento sui mercati. Tra gli interventi a lungo termine, previsti la rifunzionalizzazione dei porti di Reggio e Villa, in quanto «bisogna unificare, in un’unica visione strategica ed operativa, le attività di porti frontalieri della Sicilia e della Calabria che, fino a qualche mese fa, operavano in maniera autonoma e molto spesso non coordinata».

In particolare, per Reggio – dopo aver scartato l’idea dei Tir al porto – si profila il rilancio della destinazione crocieristica.

«Speriamo che, finalmente, si apra una fase di confronto vero e coordinamento gli altri Enti pubblici territoriali e tutti i portatori di interessi» ha dichiarato Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina, che aveva esternato malumore per la mancanza di un reale coinvolgimento del territorio.

«Appare evidente – si legge nella bozza del documento, composto da 46 cartelle – che il sistema portuale attuale non sembra assicurare, pienamente, le funzioni di continuità territoriale che dovrebbe assolvere, creando molte situazioni di criticità per la mobilità di passeggeri e merci non solo tra le aree metropolitane di Reggio Calabria e Messina, ma sopratutto per i collegamenti tra la Sicilia e il resto del Paese». (rrm)