di FRANCO BARTUCCI – Sono circa 20 anni che presso l’Università della Calabria, ed in particolare, oggi presso il dipartimento di Ingegneria Civile ed ieri del dipartimento di Difesa del Suolo della Facoltà di Ingegneria, per impegno costante e grande lungimiranza della prof.ssa Patrizia Piro, oggi Pro Rettore dello stesso Ateneo, con delega di Presidente del Centro Residenziale, si studia e si sviluppa ricerca sul ruolo e sulla funzione dei tetti verdi nella gestione delle strategie di gestione sostenibile delle acque piovane nelle aree urbane, grazie alla sperimentazione praticata sui tetti dei cubi della cittadella universitaria con la relativa impiantistica e strumentazione tecnica.
Oggi quel lavoro trattato da varie testate giornalistiche, sia a livello regionale che nazionale, raccogliendo negli anni la collaborazione di tanti giovani laureati e ricercatori facenti parte della squadra costituita dalla prof.ssa Patrizia Piro, trova giustamente un premio ed un riconoscimento europeo con l’assegnazione del Premio “Water 2021 Best Paper Award”, a seguito dello studio HydrologicalEffectiveness o fan Extensive Green Roof in MediterraneanClimate.
La ricerca pubblicata sulla rivista Water 2019 ha visto come autori la prof.ssa Patrizia Piro, Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia, nonché i ricercatori Stefania Anna Palermo, Michele Turco, Francesca Principato.
Lo studio presentato, condotto presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e nel Laboratorio di Idraulica e Idrologia Urbana (Liu), di cui la professoressa Patrizia Piro è responsabile scientifico, analizza il ruolo dei tetti verdi nelle strategie di gestione sostenibile delle acque piovane nelle aree urbane. Il paper presenta gli esiti di un monitoraggio condotto sul comportamento di un tetto verde estensivo realizzato all’interno del Campus di Arcavacata per valutare gli effetti di questa soluzione nelle aree a clima mediterraneo.
Dalla ricerca pura a quella applicata nei vari settori ed ambiti urbanistici dei centri urbani calabresi, come degli antichi borghi del territorio cosentino, partendo dalla sperimentazione applicata all’interno del campus universitario facente parte del disegno dell’Università della Calabria, è stato il desiderio e gli sforzi compiuti dalla prof.ssa Patrizia Piro e della sua squadra di ieri e di oggi perché si desse valore a tale potenzialità, con opportuni investimenti finanziari, nel rispetto della tutela ambientale e di promozione culturale e sociale.
Promotrice di importanti Convegni internazionali all’interno dell’Università della Calabria su argomenti legati all’ingegneria idraulica e sanitaria, al dissesto idrogeologico e tutela ambientale, si è distinta ottenendo sostanziosi finanziamenti mediante adeguati progetti europei, che hanno trovato grande attenzione e campi applicativi attraverso la costituzione di agenzie ed imprese del settore nell’area del cosentino e non solo. Il tema dei “tetti verdi” potrà trovare altrettanta attenzione e stimolo se nascerà una classe politica calabrese attenta e cosciente che il futuro e la sopravvivenza dell’umanità è legata allo sviluppo delle energie alternative a tutela dell’ambiente in cui queste idee e progetti trovano residenza. Argomenti che le stanno molto a cuore e che certamente si avranno in avvenire ulteriori sviluppi.
La prof.ssa Patrizia Piro, ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia, lo scorso 26 marzo è stata riconfermata all’unanimità, per un secondo mandato triennale 2021/2024, Presidente del Centro Studi di Idraulica Urbana (Csdu). Trattasi di un’associazione nazionale di ricerca – nata 30 anni fa – senza scopo di lucro il cui obiettivo è coordinare e sviluppare ricerche su molteplici aspetti inerenti i sistemi idrici integrati e la tutela dei corpi ricettori, con particolare riferimento ai sistemi di idraulica urbana e al loro impatto ambientale. Il Csdu promuove un approccio multidisciplinare ai temi affrontati, coinvolgendo esperti dei settori non solo idraulico e ambientale, ma anche territoriale, urbanistico ed economico. La struttura organizzativa dell’associazione si articola in unità operative localizzate presso varie sedi universitarie, distribuite omogeneamente su tutto il territorio nazionale e coordinate fra loro da un comitato direttivo composto da docenti universitari del settore. Al momento partecipano alle attività del Csdu circa 80 esperti fra professori, ricercatori e cultori della materia, afferenti a più di 23 differenti sedi universitarie italiane.
In ultimo, è il caso di ricordare che con il Rettore Giovanni Latorre ha svolto un ruolo di delegata al settore orientamento studenti ed accesso all’Università, distinguendosi per progetti di forte impatto emotivo e stimolo per tanti giovani calabresi a scegliere il Campus universitario di Arcavacata come meta dei loro progetti di studio; mentre da quasi quattro anni ricopre pure l’incarico di Presidente dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, bloccata da oltre un anno, per effetto della pandemia Covid-19, ad esercitare le sue funzioni di animazione e conoscenza culturale e sociale della storia dell’Università della Calabria. (fb)