L’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, nei giorni scorsi, ha fatto visita all’Istituto Penitenziario di Castrovillari di contrada Petrosa.
Dalla visita, è emerso uno spaccato che restituisce le difficoltà tra le quali sono costretti ad operare agenti e personale della struttura: carenze d’organico e bisogno di interventi di manutenzione straordinaria.
Accolto dal direttore Giuseppe Carrà Maria e dal comandante della Polizia penitenziaria, il dirigente aggiunto Pietro Davide Romano, oltre che il responsabile dell’Area sanitaria, Francesco Montilli, Gallo ha potuto approfondire di persona la realtà del penitenziario di contrada Petrosa.
«Già nel 2018, da consigliere regionale, a seguito degli episodi di violenza di cui alcuni agenti erano rimasti vittima nell’espletamento del dovere – ha ricordato l’assessore regionale al Welfare – ero stato qui per manifestare solidarietà ai tanti eroi silenziosi che prestano servizio tra queste mura. L’impegno prosegue adesso per contribuire a ricercare soluzioni alle difficoltà presenti, per migliorare ancor più la vivibilità di un istituto che rappresenta comunque un modello positivo, grazie al buon lavoro svolto dalla direzione ed al profondo senso del dovere degli operatori, specie degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, ai quali ho ribadito stima e vicinanza».
Al centro del confronto, da un lato le carenze di organico (nel settore amministrativo e tra le fila degli agenti penitenziari) e la necessità di azioni di manutenzione straordinaria dell’immobile. Dall’altro, le sinergie con la Regione sulle iniziative promosse, ad esempio, per la prevenzione del contagio da Coronavirus.
«Occorre sostenere – ha commentato Gallo – chi lavora in condizioni difficili. La Regione, nei limiti delle sue competenze, è impegnata a tutelare la sicurezza di detenuti e operatori, come pure a promuovere azioni formative. È tuttavia indispensabile, per quanto riguarda gli organici e lo stato della struttura, una maggiore attenzione del ministero della giustizia, che solleciteremo a voler porre rimedio a questioni di fronte alle quali non si può rimanere indifferenti». (rcs)