Sono entrati nel vivo, a Catanzaro, i lavori di acquisto e recupero del Teatro Masciari di Catanzaro, «integralmente sostenuti dall’Amministrazione per far rinascere un simbolo storico e identitario della città» ha sottolineato il sindaco Sergio Abramo.
La procedura, infatti, rientra nell’ambito dei progetti di Agenda Urbana, coordinata da Antonio De Marco, e già avviata nel 2018, e «rappresenta uno degli obiettivi più importanti che l’amministrazione comunale ha messo al centro del proprio programma per la rigenerazione urbana e la rivitalizzazione del centro storico» ha proseguito il sindaco Abramo.
«L’impegno finanziario – ha proseguito il sindaco Abramo – grazie al quale sarà possibile restituire il Teatro Masciari alla città è stato integralmente sostenuto dal Comune, assumendone tutti i costi, tra le attività di promozione e valorizzazione della cultura e dell’inclusione sociale. Lo storico teatro tornerà a nuova vita – arricchendo, in modo non concorrenziale, l’offerta culturale già proposta dal Politeama e dal Comunale – grazie ad una gestione fondata sulla cooperazione tra pubblico e privato, al fine di destinare l’utilizzo dell’immobile esclusivamente ad interventi di animazione sociale e di inclusione di soggetti svantaggiati, come previsto dai requisiti di Agenda Urbana».
«Il Teatro Masciari – ha proseguito il sindaco Abramo – rappresenta l’investimento più significativo inserito in Agenda Urbana con la forte volontà di far rinascere quello che è un simbolo storico e identitario della città. Ma il programma complessivo da 32 milioni di euro comprende numerosi altri interventi – per cui è in corso la procedura di affidamento degli incarichi di progettazione – che daranno nuovo respiro al tessuto economico e sociale del Capoluogo. Una programmazione che, al di là delle sterili polemiche, ha trovato la piena condivisione di maggioranza e opposizione in Consiglio comunale nell’interesse della città».
Il Teatro Masciari, infatti, ha “colpito” il cuore dei catanzaresi e non: basta fare un giro su Tripadvisor, sulla pagina dedicata al teatro, e vedere come gli utenti siano rimasti dispiaciuti per un teatro che è – o era – un «piccolo grande cuore culturale in centro città», come scrive Lelo_79 nel 2015.
E ancora, mentre Ivan9791 scrive dispiaciuto che sia un peccato «che le istituzioni lo hanno abbandonato», c’è Giochumolina che, invece, oltre a scrivere che sia «davvero un peccato che tale struttura sia chiusa», rievoca «l’odore di pop corn che ti invadeva appena si entrava», e lancia un appello: «Riaprilelo!». (rcz)
In copertina, foto di Catanzaro è la mia città