L’Opi Catanzaro ha celebrato, al Parco della Biodiversità di Catanzaro, la Giornata Internazionale dell’Infermiere, con l’iniziativa dal titolo Eroi sempre, non solo nelle emergenze, per «rafforzare l’idea di un ruolo dell’infermiere moderno, nuovo, professionale e competente».
Ma anche di prossimità e sempre legato ai territori e ai pazienti, il cui benessere rappresenta l’obiettivo primario dell’azione infermieristica. E anche sabato scorso, sia pure in una dimensione ludica, il ruolo è stato interpretato con il solito, costante, coinvolgimento.
A cominciare dall’apertura della “Giornata”, con il Camper della Salute dell’Avis Catanzaro a fare da punto di riferimento per visite e screening di routine: saturazione, pressione arteriosa, battito cardiaco e glicemia.
Nella nuova logica empirica varata da Opi Catanzaro, non è mancata la dimostrazione pratica di primo soccorso con defibrillatore su manichino.
I volontari dell’Associazione Nazionale di Volontariato e Protezione Civile “Angeli Blu” di Borgia hanno attirato l’attenzione di chi, soprattutto giovani, si sono avvicinati agli stand allestiti nella piazzetta del Parco.
In uno di essi, all’ora di pranzo, la degustazione di prodotti tipici calabresi offerti da alcuni ditte del comprensorio.
Cibo mediterraneo per assicurare salute e longevità. In pratica “Corretta alimentazione”, su cui ha discusso il dottor Francesco Iannelli, dietista ed esperto in regimi alimentari.
In scia la dottoressa Emilia Cutullè, responsabile della Formazione e Comunicazione di Opi Catanzaro, con il suo approfondimento su Diabete e alimentazione.
Quindi la “Passeggiata della salute”, tra i percorsi del Parco, per ribadire l’importanza del movimento e, a seguire, la dimostrazione su manichino del dottor Luca Torcasio con un approfondimento intorno a Blsd e disostruzione delle vie aeree.
E poi spazio ai bambini tra animazione e i giochi: intrattenimento assicurato dall’associazione “Trilly” fino a conclusione della “Giornata” culminata nella consegna dei gadget.
«Una “Giornata” in semplicità – ha aggiunto la Cutullè – all’insegna dei rapporti con gli altri. La nostra bellezza è stata quella di rimanere con la gente e per la gente, in un continuo contatto umano in cui ciascuno doveva e necessitava di sentirsi accolto ed ascoltato. Oggi l’Opi di Catanzaro è stata orgogliosa di essere stata per una “Giornata” un eroe “diverso”». (rcz)