TAURIANOVA (RC) – Venerdì s’inaugura la mostra di Salvatore Insana

Venerdì 11 ottobre, alla Biblioteca “Antonio Renda” di Taurianova, alle 18, sarà inaugurata la mostra C’era qualcosa che aspettava il mio arrivo di Salvatore Insana.

L’esposizione, visitabile fino al 29 novembre, è organizzata e curata dalla Fondazione Cesare Berlingeri ETS nell’ambito di Taurianova Capitale del Libro 2024, offrirà al pubblico l’opportunità di intraprendere un viaggio senza tempo alla scoperta della produzione artistica di Salvatore Insana. Le opere in mostra sono quelle realizzate durante una residenza d’artista in Val Camonica in cui l’artista ha esplorato nuove modalità di utilizzo della lente grandangolare, dando vita a visioni originali e fortemente personali.

Come ha sottolineato Tiziana Berlingeri nel testo critico che accompagna la mostra, «molte di queste immagini sono il fulcro attorno al quale l’artista registra lo scorrere della vita in quelli che potremmo definire degli appunti visivi del periodo vissuto lì che, immortalati dall’obiettivo, si trasformano in archetipi di un’esistenza in cui sacro e profano si intrecciano inevitabilmente».

«La Fondazione Cesare Berlingeri Ets nasce con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’arte contemporanea, ponendo particolare attenzione agli artisti emergenti. Crediamo che il loro talento non solo debba essere coltivato ma anche reso visibile perché la crescita individuale degli artisti arricchisce l’intero contesto culturale. Offrire loro opportunità di dialogo con il pubblico significa contribuire al rinnovamento e alla vitalità dell’arte contemporanea», ha commentato Cesare Berlingeri.

«Ancora una volta Taurianova Capitale del Libro sposa l’arte – ha commentato Maria Fedele, assessore alla Cultura di Taurianova e direttore artistico di TCIL – . E lo fa con l’entusiasmo che ha contraddistinto ogni evento fin qui realizzato. Siamo infatti orgogliosi di continuare questa importante collaborazione con la Fondazione Berlingeri, che nel corso di un ottobre ricco di appuntamenti, si è occupata della personale di Salvatore Insana. Artista poliedrico, vivace e profondo, racconterà il proprio percorso attraverso delle interessanti installazioni, rendendo ancora una volta la nostra biblioteca uno spazio attivo di dialogo culturale multidisciplinare». (rrc)

REGGIO – Il 17 ottobre si presenta il Rhegion International Film Festival

Il prossimo 17 ottobre, nella Sala Conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, alle 10.30, sarà presentato il Rhegion International Film Festival,  la rassegna cinematografica organizzata dall’Associazione Culturale Archeovisiva ETS, in partenariato con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission e la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, e il Circolo del Cinema “Cesare Zavattini” di Reggio Calabria e in programma dal 25 al 27 ottobre al MArRC.

Attraverso il cinema e le arti visive, l’evento nasce con l’intento di promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, con proiezioni di documentari, film e cortometraggi di archeologia, storia e antropologia, incontri con esperti del settore e delegazioni artistiche dei film, mostre, masterclass e attività didattiche per i più giovani. 

Direttori artistici della rassegna sono l’archeologa Alessandra Cilio e il regista Lorenzo Daniele, entrambi siciliani, già organizzatori di importanti eventi legati al mondo della divulgazione dell’Antico attraverso le arti visive. 

Nel corso della conferenza stampa i direttori artistici del festival insieme al direttore del MArRC, Fabrizio Sudano, presenteranno la rassegna e anticiperanno i titoli delle 17 opere in proiezione, sottolineando la peculiarità delle pellicole proposte. Tra queste, il documentario prodotto da Rai Cultura e diretto da Eugenio Farioli Vecchioli e Brigida Gullo sui Bronzi di San Casciano dei Bagni, preceduto dall’ “Incontro in Piazza” con l’archeologo Jacopo Tabolli(rrc)

 

TAURIANOVA (RC) – Si presenta il libro “La Scelta” di Sigfrido Ranucci

Domani sera, a Taurianova, alle 20.30, nella Chiesa del Rosario, Sigfrido Ranucci, giornalista, autore e conduttore televisivo di celebri programmi come “Report”, presenterà La Scelta (Bompiani, 2024).

L’evento rientra nell’ambito di Taurianoir, la kermesse letteraria con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Parallelo 38 dedicata al genere poliziesco, d’inchiesta e investigativo, parte del ricco cartellone di Taurianova Capitale Italiana del Libro 2024.

A presentare l’evento, Emanuela D’Eugenio, Presidente dell’Associazione Parallelo 38, che commenta: «Siamo estremamente felici di ospitare Sigfrido Ranucci, baluardo del giornalismo d’inchiesta in Italia e della libertà d’informazione. Insieme a lui , impreziosiranno la serata Peppino Mazzotta, fresco vincitore del Premio Maschere di Teatro 2024 e Sasà Calabrese, eccezionale compositore, musicista e polistrumentista».

La kermesse culturale sarà moderata da Francesca Orefice, avvocata, editorialista ed arricchita dalle musiche del cantautore Sasà Calabrese e dalle letture dell’attore e drammaturgo Peppino Mazzotta. I saluti istituzionali saranno affidati a Maria Fedele, assessore alla Cultura del comune di Taurianova e direttore Artistico di TCIL.

«Ospitare a Taurianova un giornalista poliedrico come Ranucci ci riempie di orgoglio – commenta Maria Fedele -. Una personalità  di grande spessore che si aggiunge alle tante altre che abbiamo avuto l’onore di incontrare nel corso di questi mesi e che stanno trasformando il nostro paese in un salotto culturale in cui scrittori, giornalisti, attori, musicisti incontrano da vicino una comunità di curiosi e appassionati». (rrc)

GALLICO (RC) – La seconda Giornata di Festa Comunitaria

Giovedì 10 ottobre, a Piazza Reitano Catalano di Gallico, dalle 9 alle 12, si terrà la seconda Giornata di Riappropriazione degli spazi comuni, organizzata nell’ambito del progetto Connessioni divergenti, promosso dal Cereso e finanziato dall’Unione europea – Next Generation Eu-Pnrr M5C3 – Investimento 1.3 – Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore.

La Festa sarà coordinata dall’Associazione Nuova Solidarietà.

«La grande partecipazione della prima giornata – si legge in una nota – lascia presagire un nuovo successo in termini comunitari. Anche in questa occasione bambini, genitori e cittadini sono invitati a dare il loro prezioso contributo insieme agli operatori dell’I.C. Lazzarino e i partner del Terzo Settore (cooperativa sociale Kairós. associazione Abakhi, cooperativa sociale Marta, Ce.Re.So., associazione culturale Demetra)».

«Sono opportunità importanti per il comprensorio galllicese – prosegue la nota –. Dietro la valorizzazione di un luogo c’è molto di più. C’è la finalità ultima di migliorare le condizioni di vita di bambini e ragazzi, che diventano non solo destinatari dei servizi, ma soprattutto protagonisti e soggetti attivi delle iniziative programmate e attivate. Solo riportando i bambini e le loro famiglie al centro dell’interesse pubblico sarà possibile raggiungere questo essenziale traguardo». (rrc) 

CAULONIA (RC) – Inaugurata l’Area Fitness

A Caulonia è stata inaugurata l’area fitness, «un altro importante polmone verde che rientra nel contesto della programmazione di rigenerazione urbana che l’amministrazione sta portando avanti», ha spiegato Francesco Pagliuso, sindaco di Caulonia, sottolineando come «l’area fitness è destinata ai cittadini e alle associazioni che possono praticare attività fisica e sportiva, in un contesto di aggregazione sociale».

«L’area fitness è un altro buon esempio di rigenerazione urbana del territorio comunale – ha dichiarato l’assessore Antonella Caraffa – questo spazio verde ha messo al centro i cittadini e le belle realtà del nostro territorio. Si è pensato di renderlo idoneo ad accogliere una disciplina, l’atletica leggera, che da qualche anno ormai porta tanto lustro al nostro territorio e che ora, inserita in uno dei nostri magnifici polmoni verdi, ha invaso di vita, gioia, energia il nostro abitato».

A tal proposito l’assessore Caraffa ha aggiunto: «Questa è una partenza per favorire la ripresa del percorso formativo sportivo che negli anni ha visto, grazie all’ associazione sportiva Atletica Ulimp, guidata da Alina Grigore, l’affermazione di tanti talenti in una disciplina, l’atletica leggera, che ci ha regalato e ci regalerà tante soddisfazioni, portando lustro a Caulonia e a tutto il comprensorio».

«Quest’area verde qualifica ulteriormente le azioni promosse dall’amministrazione in favore dell’ambiente e della rigenerazione urbana, mettendo al centro i cittadini e promuovendo l’inclusione sociale, con uno sguardo sempre rivolto, in particolare, alle nuove generazioni adottando azioni a misura di ragazzi e bambini. L’intervento, così concepito, che si va ad aggiungere all’area destinata allo sgambamento per i cani, completa un progetto di rigenerazione degli spazi già urbanizzati di Caulonia Marina, dei quali si è assecondata la vocazione  naturale restituendogli vita e restituendoli, funzionali, ai cittadini, e si inserisce perfettamente tra le azioni di crescita promosse  dalla Fee per l’ottenimento della Bandiera Blu e della Bandiera Verde che promuove la creazione di spazi a misura di famiglie con bambini, due vessilli di prestigio dei quali Caulonia si fregia da ormai 3 anni e che puntiamo a riconfermare in futuro», ha concluso l’assessore Caraffa.

Presentata l’Ottobrata Sidernese

di ARISRTIDE BAVA – «Sarà una grande manifestazione che ci consentirà di valorizzare e far conoscere a tutti le bellezze e il patrimonio architettonico di Siderno superiore, un borgo che è anche un “tesoro” da scoprire ricco di storia , di cultura e di tradizioni. L’ottobrata sidernese assumerà l’aspetto di un palcoscenico di eventi forte anche di una grande parte impregnata di cultura». La sindaca di Siderno, Maria Teresa Fragomeni, ha presentato così l’importante manifestazione prevista per il 19 e 20 ottobre a Siderno Superiore.

Una “ottobrata sidernese” che quest’anno si è arricchita della collaborazione di nuove associazioni e che si prevede supererà ulteriormente il successo dello scorso anno che, pure, è stata una delle manifestazioni  maggiormente riuscite dopo una serie di ottimi eventi estivi. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento tenutosi ieri mattina nella sala del consiglio comunale subito dopo il primo cittadino ha preso la parola il vicesindaco Salvatore Pellegrino, che è anche assessore ai servizi sociali che ha tenuto a precisare che oltre agli eventi culturali e artistici si lascerà spazio anche agli aspetti sociali con la presenza delle associazioni “I Girasoli della Locride”  e “Camminando uniti”, strutture che si occupano della disabilità. A collaborare ci sarà anche Emma Serafino, garante della persona disabile presso il Comune di Siderno. Poi è stata la volta dell’assessore alla Cultura Francesca Lopresti, che ha evidenziato la decisione di coinvolgere i Palazzi storici di Siderno superiore, da Palazzo Falletti a Palazzo De Moja per l’allestimento e l’esposizione di mostre fotografiche e pittoriche con il coinvolgimento dagli studenti del Liceo Mazzini di Locri e l’allestimento, anche, di un museo dedicato alla  scuola a cura dell’Associazione I Care.

«Ci è sembrato doveroso chiedere ed ottenere la collaborazione delle associazioni ma ci è parso necessario “aprirsi” alla Scuola – ha detto – e siamo sicuri che gli studenti daranno una grossa mano ai  tanti artisti, poeti e musicisti che arricchiranno l’ottobrata».

Quindi la presidente Antonella Scabellone della Pro Loco, indicata come co-partner della amministrazione comunale per la fase operativa ha evidenziato l’importanza dell’evento che “ riuscirà ad aprire le porte della città ai turisti e ai visitatori  e offrirà la possibilità di far conoscere le bellezze del territorio e le stesse tradizioni locali con un preciso obiettivo: promuovere la cultura del turismo fuori stagione ed esaltare le bellezze e le tipicità del borgo antico.

I lavori sono stati conclusi dal consigliere Carmelo Scarfò, accreditato come  ideatore e coordinatore della manifestazione. Scarfò ha subito esaltato la grande partecipazione delle associazioni più rappresentative  che si sono attivate per la organizzazione ottimale dell’ Ottobrata ovvero, a parte Comune di Siderno, Pro Loco e Regione Calabria che ancora una volta ha concesso un contributo per lo svolgimento della manifestazione, la Consulta Comunale, il Gal Terre Locridee, la Riviera Cristallina, la Consulta giovanile, il Comitato Sideroni «ognuna delle quali –ha precisato – svolgerà un ruolo particolare che consentirà, speriamo, di accrescere il già grande successo dello scorso anno». Scarfò si è anche soffermato sull’importanza di manifestazioni di questo genere ricordando anche l’antica l’ottobrata romana, che è anche una specie di omaggio alla  ben nota e antica tradizione tedesca, ma precisando che, certamente, l’evento sidernese si può distinguere  per tutta una serie di iniziative  che fanno della bellezza naturale del borgo storico, delle sua forza attrattiva, della sua storia e della sua cultura. un luogo fortemente ideale per una manifestazione di questo genere.

Scarfò ha anticipato che tra qualche giorno sarà diffuso il programma dettagliato della manifestazione. I lavori sono stati coordinati e chiusi da Gianluca Albanese, che ha voluto ricordare che i colori scelti per l’ottobrata sono volutamente quelli dell’autunno quasi a voler significare  che sarà un vero e proprio festival dell’autunno durante il quale saranno privilegiati molti aspetti essenziali dalle mostre alle  presentazione di libri, convegni, mercatini dell’artigianato.  divertimenti per i bambini, musica,  balli e  quindi tanta enogastronomia tradizionale. Epicentri dell’ottobrata oltre agli antichi Palazzi saranno l’Anfiteatro, sede naturale degli spettacoli previsti,  e Piazza S. Nicola dove non mancheranno mostre artigianali ed enogastronomiche. (ab)

SANTA DOMENICA DI PLACANICA (RC) – La Giornata Diocesana di preghiera per la conversione dei mafiosi

Domani pomeriggio, a Santa Domenica di Placanica, dalle 14.30, si terrà la Giornata diocesana di Preghiera per la conversione dei mafiosi, indetta con un proprio decreto monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, terra difficile, terra di ‘ndrangheta, sequestri di persona, faide e narcotraffico, ma anche di forti iniziative di riscatto che vedono la Chiesa protagonista.

Alla Giornata di preghiera parteciperà, come sempre, Fratel Cosimo, fondatore del santuario della legalità e delle istituzioni, si celebrerà non solo nel Santuario “Nostra Signora dello Scoglio” a Placanica, in provincia di Reggio Calabria, ma anche in tutti i Santuari diocesani in occasione delle feste in essi commemorate.

L’importante iniziativa, la prima in Italia, nasce, come si legge nel decreto del vescovo «accogliendo l’invito di papa Francesco a pregare il Signore, perché gli uomini e le donne delle diverse mafie smettano di fare il male, si convertano e, cambiando vita, riconoscano che il denaro degli affari sporchi e dei delitti mafiosi è ignobile, puzza e produce un potere iniquo che, sfruttando carenze economiche, sociali e politiche, dà origine a deplorevoli progetti criminali».

In questo modo si vuole ulteriormente ribadire “che la ‘ndrangheta e la mentalità mafiosa sono espressione di una cultura di morte, che si oppone radicalmente alla fede cristiana e al Vangelo”. (rrc)

REGGIO – Si presenta il libro dello storico Giuseppe Caridi

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nella Sala Perri di Palazzo Alvaro, sarà presentato, in prima assoluta, il libro Il cardinale Ruffo e la straordinaria avventura del 1799 di Giuseppe Caridi ed edito da Rubbettino.

L’evento ès tato organizzato dal Circolo Culturale Rhegium Julii, guidato da Pino Bova.

Ne parleranno il Prof. Antonino De Francesco ordinario di Storia moderna all’Università Statale di Milano e il prof. Salvatore Bottari, professore associato di Storia moderna all’Università di Messina. I saluti introduttivi saranno del Dott. Pino Bova del Rhegium Julii e del sindaco Giuseppe Falcomatà.

Nel testo, molto importante dal punto di visto storico, sono ricostruite, con il supporto di una vasta documentazione, le vicende del Cardinale Fabrizio Ruffo dalla nascita – avvenuta il 16 settembre 1744 a San Lucido – sino alla conclusione della spedizione da lui condotta e che nell’arco di quattro mesi, dal febbraio al giugno 1799, avrebbe contribuito il modo determinante alla riconquista del Regno di Napoli per conto di Ferdinando IV di Borbone.

Esponente di una illustre casata della nobiltà calabrese, Fabrizio Ruffo, dopo avere ricoperto importanti incarichi presso la Santa Sede, nel 1794 è nominato cardinale e si trasferisce a Napoli.

Con l’avvento della Repubblica napoletana e la fuga in Sicilia di Ferdinando IV, il Ruffo intraprende la spedizione che in quattro mesi dal febbraio al giugno 1799 porta alla riconquista del Regno di Napoli. Sarebbe stata l’insegna della Croce posta in evidenza negli stendardi con l’intento di mostrare che si combatteva in difesa della Chiesa e del Sommo pontefice, imprigionato dagli invasori francesi, a caratterizzare questa spedizione, definita perciò sanfedista. Il suo impegno di salvare la vita ai giacobini napoletani viene però disatteso dai sovrani borbonici con l’avallo dell’ammiraglio.

Sulla figura e la spedizione del cardinale Ruffo è stata espressa una dura condanna gli storici repubblicani coevi, Pietro Colletta, Carlo Botta e Vincenzo Cuoco. Un giudizio più equilibrato è invece quello di Benedetto Croce, che riconosce al vicario regio il merito di essere stato promotore, della stipula di una capitolazione con i repubblicani assediati nei castelli che «loro assicurava l’incolumità, la vita civile e la protezione delle leggi».

Partito fra lo scetticismo generale con pochi uomini e scarsi mezzi economici, il cardinale Fabrizio Ruffo, sebbene oggetto di controverse interpretazioni, rimane un personaggio di rilievo indiscutibile per avere compiuto una straordinaria impresa militare e politica. (rrc)

Successo a Locri per Miticu, il Festival del mito e della cultura greca

di ARISTIDE BAVA I tre giorni in cui si è svolto Miticu, il festival del mito e della cultura Greca presso il Palazzo della cultura di Locri hanno registrato la partecipazione  di un folto pubblico con la partecipazione  di insigni studiosi, e lo svolgimento di ottime manifestazioni teatrali, arte e prodotti identitari.

È stata una prima edizione intensa tra approfondimenti scientifici, teatro, arte e convivialità. L’evento, promosso dal Gal Terre Locridee, nell’ambito del progetto di cooperazione regionale “Santi, briganti e…”, curato con professionalità e passione da Francesco Riccio e patrocinato dalla Città di Locri e dal Comune di Portigliola, ha registrato la partecipazione di un pubblico numeroso e molto attento, proponendosi da subito come appuntamento destinato a diventare punto di riferimento per la promozione della cultura classica.

Studiosi di alto profilo accademico, come Sotera Fornaro, Maurizio Paoletti, don Nicola Commisso Meleca, Cristina Pace, Carlo Fanelli e Raffaella Viccei, con una presentazione introduttiva da remoto di Luciano Canfora, nel convegno sul tema “Antigone, tra mito e attualità”, hanno esplorato la figura della giovane eroina di Sofocle che attraverso i secoli è diventata simbolo di resistenza e ribellione contro l’autorità costituita, analizzando anche l’evoluzione dell’impatto del mito sulla cultura contemporanea. Al termine del convegno, condotto  da Giulia Fiore e Laura Bigoni, i relatori hanno replicato alle numerose domande poste dal pubblico. All’incontro hanno aderito gli istituti superiori locresi, guidati dalla dirigente Carmela Serafino. Inoltre, sono stati ricordati e omaggiati con una targa consegnata ai familiari tre illustri docenti locresi, cultori del mondo classico: Paolo Guarneri, Raffaele Speziale e Teseo Tavernese.

Accanto alla riflessione accademica, il festival ha offerto anche una ricca e apprezzata programmazione teatrale con artisti di grande talento. Ad aprire la rassegna, “Di me ricorderai il telaio” di e con Maria Pia Battaglia, un’intensa discesa dentro l’anima di Penelope; poi “Antigone. Il sogno della farfalla”, potente esplorazione dei temi dell’amore e dell’odio, della Compagnia Officine Jonike Arti, con Maria Milasi e Americo Melchionda; e infine “Le verità di Medea”, rilettura in chiave contemporanea dell’eroina di Euripide, della Compagnia Teatro del Carro, con Anna Maria De Luca per la regia di Luca Michienzi.

Grande successo ha riscosso anche il reading di Roberto Mussapi, tra i massimi poeti e letterati contemporanei, che ha presentato “Il filo di Arianna. Poesia e mito da Saffo ai giorni nostri”, accompagnando il pubblico in un viaggio nella poesia classica. La gioranta conclusiva è stata arricchita da espressioni identitarie produttive e creative del territorio sull’enogastronomia del territorio, in linea con l’offerta delle aziende partecipanti: Rupes, Barone G.R. Macrì, Consorzio dei Vini reggini, Azienda Agricola Meri Pizzata, Bergold, Scaglione olio e limoni e pastificio Santa Chiara. Il tutto  con l’allestimento di stand di prodotti tipici e di una mostra d’arte e  l’incontro con Laura Delfino, specialista del mondo antico, sul tema “Il cibo e il gusto in Magna Grecia”, ha messo in luce l’influenza della cultura greca sull’enogastronomia del territori.

Il Festival è stato accompagnato anche da uno spazio artistico con opere di Alberto Trifoglio, Manuela Futia e gioielli di Roberto Tomei. Nelle tre giornate, oltre al presidente e al direttore del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì e Guido Mignolli, al consigliere d’amministrazione del Gal, Ettore Lacopo, e al curatore Francesco Riccio, sono intervenuti il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, e l’assessore alla cultura, Domenica Bumbaca.

«Grazie alla presenza di insigni studiosi e di un cartellone così ricco vogliamo proiettarci verso le prossime edizioni, con l’intento di far diventare Locri e la Locride punto di riferimento del dibattito sulla cultura classica», ha sottolineato Francesco Riccio, che con generosa disponibilità è stato anima dell’ideazione e organizzazione dell’evento.

«Il festival ha avuto un forte valore didattico e ha visto la partecipazione di numerosi studenti, in particolare, per il convegno. Il Gal ha una particolare attenzione verso il mondo della scuola, con progetti Erasmus e altre iniziative, ritenendo i giovanissimi vero motore dello sviluppo dei luoghi. Un evento così importante non poteva prescindere da questo impegno generale e per noi prioritario, da far crescere nel tempo attraverso festival come questo e altri progetti associati», ha dichiarato il direttore del Gal Terre Locridee, Guido  Mignolli.

Il presidente del Gal Francesco Macrì, dal canto suo, ha affermato: «MitiCu! ha offerto un riuscito mix di riflessione accademica e festa popolare, come ai tempi della Magna Grecia, creando un ponte tra la tradizione classica e la contemporaneità. Ringraziamo tutti quelli che hanno collaborato e il numeroso pubblico che ha apprezzato il nostro lavoro. A breve ci metteremo all’opera per la prossima edizione, nel solco della progettazione di Locride2025, tesa appunto alla valorizzazione della storia e della cultura del territorio, per riappropriarci della nostra identità e, quindi, del nostro futuro». (ab)

A Reggio intitolata a Luigi Aliquò Lenzi la strada di fronte alla Biblioteca Comunale

La strada di fronte alla biblioteca comunale “De Nava” di Reggio Calabria è stata intitolata a Luigi Aliquò Lenzi, scrittore, giornalista e meridionalista.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Giuseppe Falcomatà, il presidente della Commissione comunale toponomastica Domenico Cappellano e tanti familiari e discendenti dell’illustre reggino. È stata la pronipote Daniela a ricordare brevemente i tratti più salienti della vita di Luigi Aliquò Lenzi, vissuto tra il 1875 e il 1944 a Reggio, dove ha ricoperto l’importante ruolo di direttore della biblioteca comunale, intessendo rapporti anche con Giuseppe De Nava.

«Cerchiamo, con le intitolazioni – ha spiegato Falcomatà – grazie al lavoro della commissione toponomastica, di recuperare la memoria delle persone che nella loro vita, con il loro impegno, nella cultura, nel giornalismo, nelle professioni hanno lasciato una traccia indelebile nella nostra città con una testimonianza di amore. E in questa attività cerchiamo anche di individuare delle aree che raccontino questa testimonianza nella consapevolezza che è il nome che fa la via e non viceversa, nella consapevolezza che ci sono dei luoghi che hanno un’anima e una vocazione naturale. Era già in qualche modo inevitabile che questo luogo fisico, davanti alla biblioteca comunale, portasse il nome di Luigi Aliquò Lenzi proprio per la presenza, per la simbiosi con Giuseppe De Nava».

«Aliquò – ha aggiunto – è stato giornalista come ce ne sarebbero bisogno tanti ancora oggi. C’è una frase che mi ha colpito leggendo qualche suo scritto: l’idea cioè che il giornalismo rappresenti un bene superiore a tutto, alle persone e ai personalismi, l’idea che attraverso il giornalismo si renda un servizio al territorio, alle città, alle persone. Un giornalismo libero da pregiudizi, da valutazioni poco imparziali, libero da ciò che non lo rende bene supremo a disposizione delle collettività, rendendo, di fatto, il mestiere e il ruolo del giornalista come una sorta di bene comune».

«Luigi Aliquò – ha continuato il sindaco – è stato anche un grande meridionalista, forse tra i primi, considerato il periodo. Egli parlò dell’importanza e della necessità che dalla Calabria partisse una riscossa di carattere morale, prima ancora degli investimenti nelle strutture, nei trasporti. Il riscatto deve essere qualcosa di immateriale, di morale, di interno a noi, un moto interiore, in un momento in cui dire queste cose aveva un significato ancora maggiore. Lui rifiutò anche di dirigere il Secolo, salvaguardò la propria libertà di giornalista in un momento in cui questo poteva significare mettere a repentaglio la propria vita, ma senza mai subordinare il valore estremo della libertà di giornalista ad altro».

«Lo ricordiamo fisicamente con questa targa – ha concluso il primo cittadino – intitolandogli questa via, ne ricordiamo l’esempio, siamo convinti che quest’intitolazione possa essere fonte di ispirazione per chi decide di percorrere una strada al servizio delle istituzioni, del territorio e credo che così possiamo restituire una parte piccolissima di tutto quello che lui ha fatto per la nostra città». i(rrc)