Il presidente di Copagri Calabria, Francesco Macrì, ha chiesto che la Regione Calabria «richieda al Ministero competente la convocazione urgente di un tavolo della filiera olivicola che, oltre agli attori di rappresentanza del settore, includa la G.D.O.», affinché «le scelte che avverranno, potranno avere ricadute sul territorio».
La richiesta è avvenuta in quanto «la campagna olearia 2021/2022 ha preso avvio, a pieno regime, oramai da qualche settimana e, come avviene spesso durante la raccolta, in virtù dell’urgenza di vendita della materia prima, olive, e dell’esigenza di fare liquidità delle aziende agricole per far fronte ai costi, si verificano situazioni di speculazione sui prezzi di vendita di olive e olio all’ingrosso».
«Tale situazione, non garantendo una remunerazione minima adeguata, compromette la redditività lungo la filiera e la sostenibilità della stessa, con una ricaduta diretta sui territori» ha aggiunto Macrì, spiegando che «quest’anno la situazione è ancora più grave poiché si è verificato un aumento di molti costi, quali i costi energetici, che la filiera ha dovuto e deve sostenere. A ciò si aggiunga la mancanza di manodopera specializzata e, la difficoltà generale, di trovare manodopera contrattualizzata problema comune a tutto il comparto agricolo».
«Tutto ciò, vede in bilico la campagna olearia in corso – ha proseguito – con molte aziende che si chiedono se convenga economicamente continuare con la propria attività produttiva o fermarsi. Inoltre, molti olivicoltori stanno pensando di abbandonare gli uliveti e la produzione di olio in virtù delle problematiche esposte. Tali difficoltà, stanno colpendo tutta la filiera olivicola italiana, dalle aziende agricole, ai frantoi, agli stoccatori, ai confezionatori passando dalle Cooperative territoriali che organizzano il prodotto».
Per questo si rende necessario il tavolo, già richiesto da altre Istituzioni e organizzazioni, nazionali e regionali, «affinché si definiscano prezzi equi lungo tutta la filiera nei contratti di vendita stipulati e si possano dare risposte concrete agli attori della filiera stessa».
«Come Copagri Calabria – ha concluso il presidente – rinnoviamo la fiducia e la disponibilità a collaborare e costruire un percorso che rilanci la filiera olivicola calabrese, in quanto asset strategico regionale da tutelare e valorizzare, consapevoli che la sfida è grande e richiede confronto e impegno costante e quotidiano. Siamo pronti per immaginare l’olivicoltura calabrese di domani e studiare e porre in essere gli strumenti integrati adeguati, fra Pac, Ocm e Pnrr per rinnovare la filiera in ottica sostenibile sia in termini ambientali, sia sociali che economici». (rcz)