La senatrice del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Cultura, Margherita Corrado, ha chiesto, in una interrogazione, al ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, di fare chiarezza sul progetto di riqualificazione dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo di Carlopoli.
La senatrice, infatti, ha sollecitato il ministro a nome della comunità scientifica calabrese e nazionale, «allarmata che il carattere invasivo del progetto definitivo-esecutivo approvato dal Comune lo scorso 17 ottobre, a due giorni delle elezioni amministrative, senza che i pareri degli altri Enti coinvolti fossero stati acquisiti, possa alterare irreparabilmente il monumento e corrompere l’atmosfera incantata che regna nel sito».
Dunque, ciò che chiede la senatrice Corrado è se il ministro Franceschini «se non ritenga di sollecitare gli uffici centrali del dicastero non solo ad un’attenta verifica della qualità del progetto di restauro in ordine alla compatibilità con i valori paesaggistici e architettonici del sito, ma anche della correttezza dell’iter amministrativo interno alla Sabap, senza trascurare di approfondire le motivazioni del dirigente o dei dirigenti dell’ufficio che hanno assentito al descritto percorso».
«E poiché la lettura della delibera di giunta (n. 97) – ha spiegato la senatrice Pentastellata – che ha sancito l’approvazione genera ulteriori perplessità, in queste ore ho inviato al Segretario Regionale per la Calabria e alla Soprintendente per le province di Catanzaro e Crotone una nota che declina puntualmente proprio le perplessità relative agli spetti tecnici relativi all’Accordo di cooperazione Comune-Soprintendenza Abap richiamato in quel testo e alle tre determine, datate 8 settembre, di affidamento della progettazione e dei servizi tecnici (anche di supporto al Rup, Giuseppe Mazza, responsabile del servizio tecnico che l’ha validata) ad altrettanti professionisti: gli architetti Nicolazzo, Renzo e Lopetrone. Una consulenza, per la quale nelle Somme a disposizione dell’Amministrazione sono appostati quasi 17.000 euro, è dunque assegnata anche al funzionario della Soprintendenza che il 12 agosto scorso presentò ai media il progetto preliminare e fu insignito ‘disinvoltamente’, dall’ormai ex Sindaco, della cittadinanza onoraria (senza la necessaria delibera)».
«Un gioiello dell’architettura monastica calabrese – ha concluso la Corrado – qual è S. Maria di Corazzo, sito dove si materializzano e si percepiscono come in pochi altri luoghi i molteplici valori del patrimonio culturale italiano, avrebbe meritato che la Soprintendenza promuovesse l’intervento senza avere un ruolo diretto nella progettazione, auspicabile risultato di un concorso di idee di respiro internazionale». (rp)