Sono state presentate, a Cosenza, le attività dell’anno sociale 2019/2020 del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Cosenza.
Tema di quest’anno sociale, Educare all’Umanesimo solidale per edificare una civiltà dell’Amore, partendo dalla populorum progressio, l’en l’enciclica sociale di Papa Paolo VI, scritta nel 1967.ciclica sociale di Papa Paolo VI, scritta nel 1967.
«Il tema di quest’anno – – ha dichiarato la Presidente della Commissione cultura del Comune, Alessandra De Rosa – è altamente stimolante. Non è un caso che le attività del Convegno inizino proprio ad ottobre, il mese in cui si celebra la festa di San Francesco d’Assisi che è il Santo che lega tutto il mondo, cattolici, non cattolici, credenti e non credenti, perché è colui che viene definito l’alter Cristo».
«Il Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia” – ha aggiunto De Rosa – è un’associazione con una matrice prettamente cattolica. E l’amore di Francesco d’Assisi ci darà quest’anno la possibilità di andare oltre i canoni classici dell’associazionismo e della cultura nella città di Cosenza. Sarà certamente tracciata la strada della condivisione e dell’ascolto di quelle che sono le vere problematiche di una città, perché, altrimenti, non avrebbe senso l’esistenza di un’associazione culturale se non sradica i vecchi pregiudizi».
I temi che saranno sviluppati nel corso dell’anno sociale sono stati illustrati dalla Presidente regionale del Convegno “Maria Cristina di Savoia”, Angela Gatto, e spaziano dalle nuove emergenze educative ai grandi temi culturali dell’oggi, come l’interculturalità, il mondo digitale e delle reti sociali, le sfide dell’ambiente e la salvaguardia della terra.
«C’è un problema di educatività e di educazione – ha sottolineato Angela Gatto – perché, con ogni probabilità, non siamo in grado di cavalcare bene la modernità. Il progetto è quello di seminare amore e di occuparsi di educazione. È un compito importante cui non può sottrarsi un’associazione di matrice cattolica come la nostra».
L’anno si aprirà venerdì 11 ottobre, al Cinema “Italia-Tieri”, con il concerto Ho visto cose… dei Faber Quartet. Ad accompagnare il gruppo, la voce narrante di Roberto Pititto, presidente dell’Associazione Medici Volontari della Calabria, a cui saranno devoluti i fondi raccolti durante l’evento.
In programma, nel fitto cartellone, anche conferenze come quella sul concetto di verità propugnato da Papa Francesco e che investe i temi, divenuti di stringente attualità, della comunicazione che ha completamente cambiato i suoi codici e delle fake news.
Quest’anno, inoltre, ci sarà il Premio Nazionale “Maria Cristina”, istituito dal 1963 con l’obiettivo di premiare, ogni due anni, gli scrittori che, nella loro opera, in piena libertà di espressione artistica, si siano dimostrati sensibili ai valori umani e cristiani.
Tra i vincitori del premio, Anna Maria Ortese, Gianrico Carofiglio, Stefano Zecchi e Carmine Abate.
Infine, è prevista la settima edizione del Premio “Antonio Alimena”, che viene assegnato a un calabrese che si è distinto in Italia o nel mondo per il suo impegno in un settore specifico.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, al gran completo, il direttivo della “Maria Cristina di Savoia” composto, tra le altre, dalle vicepresidenti Anna Scorza e Rosa Alimena e da Lisa Addante, Lucia Nicosia, Maria Pugliese e dalla neosegretaria Gabriella Coscarella Rodighiero.
Da Lisa Addante è venuto l’annuncio dell’imminente conclusione del percorso, iniziato nell’anno sociale trascorso, volto a “brevettare” e commercializzare il cioccolatino “Federico”, dedicato a Federico II di Svevia (perché a lui era dedicato l’anno sociale 2018/2019). Migliorato nel ripieno, che conterrà il fico dottato di Cosenza, si prepara al “debutto” ufficiale in occasione della prossima Festa del cioccolato.
Sempre da Lisa Addante è venuta anche la proposta di un concorso nelle scuole sul tema del bullismo. Prima della conclusione dell’incontro con la stampa, ancora un annuncio, da parte di Angela Gatto e Alessandra De Rosa: imminente l’intitolazione a Maria Cristina di Savoia dello slargo panoramico di fronte all’Istituto delle Suore Guanelliane a Portapiana. Un modo per cementare la partnership con il Comune di Cosenza. (rcs)