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PoeCity Crotone

CROTONE – Un successo PoeCity, la festa della poesia urbana di strada

È un successo contagioso la terza edizione di PoeCity, la festa della poesia urbana di strada che ha animato le strade e la città di Crotone dall’11 al 16 febbraio.

Creata dall’Associazione MutaMenti, Poecity è stato un tam tam contagioso che non ha risparmiato nessuno: dalle vetrine dei negozi alle fermate degli autobus, dalle scuole alle Istituzioni, dalle bacheche social dei crotonesi alla sala parto dell’ospedale.

È stata una piccola ribellione silenziosa, che ha avuto come fine quello di portare tra la gente la poesia, e la letteratura, come uno strumento capace di trasmettere e diffondere l’amore nella nostra città. La poesia come mezzo di risveglio, di riscatto sociale per non accettare in maniera passiva la realtà così com’è.

L’hashtag scelto per l’occasione è stato #lasciaunsegnodiVerso, coinvolgendo scuole, cittadini e commercianti che nella settimana dedica a PoeCity hanno lasciato un segno poetico postando foto e video sulla pagina Facebook di MutaMenti. Altra iniziativa poetica, portata avanti nel corso della settimana, è stata MutaMenti alla fermata dell’autobus, fermate poetiche per coloro che aspettano autobus. Venerdì 15 febbraio gli amici di Access point, insieme a MutaMenti, hanno organizzato San Faustino in rima, poetry slam non competitiva aperta a chiunque volesse declamare le sue poesie preferite.

Presso il Parco Pitagora, il 16 febbraio, i volontari di Mutamenti hanno dato vita, sulla spianata antistante il museo di Pitagora, al flash mob L’infinito all’infinito, per celebrare il bicentenario della poesia più nota della letteratura italiana, il testo più celebre di Giacomo Leopardi, quello che tutti abbiamo imparato a memoria a scuola, e amato.

L’associazione MutaMenti ha invitato la cittadinanza a partecipare, e a celebrare L’infinito secondo la fantasia di ognuno, proprio come recita la poesia, a oltrepassare i limiti della banalità quotidiana per raggiungere la bellezza. I volontari di MutaMenti, armati di gessetti colorati, hanno usato la spianata di cemento dei Giardini di Pitagora come una lavagna, per scrivere a terra L’infinito all’infinito. Poi, la poesia è stata trascritta dai partecipanti sulle scale del Parco, sulle vetrate del Museo. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Anna Frank” hanno declamato L’infinito per tutto il Parco. E c’è stato anche chi ha pensato di celebrare L’infinito con una bella torta, naturalmente a tema infinito. (rkr)