L’OPINIONE / Gianni Papasso: Con metropolitana leggera tra Sibari e Crotone si supererebbe isolamento

di GIANNI PAPASSO – È tornata agli onori della cronaca in questi giorni la proposta di istituire un treno shuttle, o una metropolitana leggera che dir si voglia, tra Sibari e Isola di Capo Rizzuto per rilanciare l’aeroporto di Crotone.

Il mio appoggio a questa proposta non può che essere totale e favorevole per diversi motivi. Il primo, senza avere velleità di primogeniture, è dovuto proprio al fatto che, per primo, lanciai la proposta da Cotronei quando, nell’agosto del 2022, eravamo in campagna elettorale per le Politiche. In quell’occasione parlammo chiaramente di velocizzare i collegamenti tra il Crotonese e l’aeroporto pitagorico e la Sibaritide attraverso l’istituzione di una metropolitana leggera. Ora come allora, vista l’assenza di un aeroporto nel nord Calabria, bisogna assolutamente fare in modo che il progetto vada in porto e lo si può fare creando tra la stazione di Sibari e l’aeroporto di Crotone una sorta di metropolitana leggera.

Un sistema – sostenibile – che colleghi più volte al giorno le due città storiche della Magna Grecia. Allora usai come esempio quello che avviene col Malpensa express tra la stazione di Milano Centrale e l’aeroporto di Malpensa o il Leonardo Express che collega Roma all’aeroporto di Fiumicino. Un esempio calzante che ancora oggi fa al caso nostro.

In questi anni abbiamo registrato che i vettori aerei, recependo anche i fondi messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione, sono meno restii a investire sullo scalo crotonese e per questo che ora bisogna lavorare proprio per assicurare una utenza importate adatta a supportare uno scalo che è fondamentale per tutta la fascia jonica. E qui che le istituzioni, ora più che mai, devono fare la loro parte e noi ci siamo.

Il secondo motivo, più importante del primo, è che sarebbe solo con la realizzazione di una proposta del genere si supererebbe davvero quell’isolamento a cui sono stati costretti la Sibaritide e l’Alto Ionio negli anni.

Ma ora bisogna fare di più e pensare oltre: bisogna lavorare, contestualmente, al collegamento, sempre con un treno shuttle, di Sibari alla stazione ferroviaria di Taranto. Dalla città pugliese partono treni AV, in particolare, per Milano, Roma, Torino, e tante altre città importanti.

Queste due realizzazioni segnerebbero l’inizio per davvero di una rivoluzione culturale e strutturale (e questo è il terzo e fondamentale motivo per cui proposte come queste vanno supportate) tanto attesa nella Calabria orientale dall’Alto Ionio al Crotonese passando per la Sibaritide. (gp)

[Gianni Papasso è sindaco di Cassano allo Ionio]

 

CROTONE – La mostra “Axioma” di Andrea Valleri

Fino al 16 agosto, al Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna di Crotone si potrà visitare Axioma, la mostra di pittura-scultura di Andrea Valleri.

“Axioma”, da cui in italiano assioma o postulato, rinvia etimologicamente a ciò che ha una dignità, è degno di essere considerato nel suo valore, pone un ponte bidirezionale tra cultura scientifica e cultura umanistica, porta il visitatore a riconnettersi con la matrice storica unitaria da cui provengono le differenze.

Andrea Valleri ha scelto Crotone e nello specifico il Museo Archeologico di Capo Colonna, perché è il naturale percorso di tre sue precedenti mostre, negli anni 2022 e 2023, nell’isola di Samos in Grecia, l’isola dove nacque e visse inizialmente Pitagora; Crotone quindi rappresenta il luogo di destinazione dove Pitagora insegnò e fondò la scuola fino a terminare la sua vita nella vicina Metaponto. Costituisce un chiaro richiamo al pitagorismo ma, simultaneamente, anche a tutta quella tradizione connessa alle figure di Parmenide e Platone, figure che rappresentano ancora oggi il richiamo alla fondatezza del mondo intellegibile.

L’artista è un autentico esponente del linguaggio della pop art. Utilizza immagini familiari, dando loro un significato profondo. Mette in relazione le sue opere contemporanee con opere e sculture del nostro patrimonio culturale. La prospettiva di Andrea Valleri evidenzia il valore universale della antichità greca, vista come imprinting di una cultura dinamica in continua evoluzione.

Le opere di pittura, dense di archetipi e segni alfabetici, esprimono una memoria contemporanea comunicativa e modulare, offrono al pubblico occasioni di reinterpretare in modo sempre originale e sempre nuovo i frammenti del passato.

Le opere di scultura, nel richiamare ai miti antichi attraverso decostruzioni, permettono anche allo spettatore di avere conoscenza dei materiali della loro composizione, svelano autenticamente il messaggio che il senso della realtà è la stessa critica del presente.

Il senso fondamentale delle sue opere richiama al senso dell’esistenza e del pensiero autentico che, nella giusta combinazione, ci danno il senso della vera bellezza. Le sue opere di scultura e pittura si ispirano a grandi modelli del passato, contenuti nella letteratura e nelle arti visive del mondo classico. Questi prototipi sono di per sé evolutivi si dispiegano nella storia, affondano le loro radici in Omero ed Esiodo, attraverso le opere dei grandi maestri del pensiero (Platone, Fidia, Policleto), essi culminano nel dinamismo del periodo ellenistico e passano quindi nella civiltà romana, che li ha resi archetipi della stessa civiltà in tutto il mondo.

Egli ritiene che l’archeologia sia idonea a promuove un confronto tra la storicità del pensiero e l’arte contemporanea. Le sue opere, che indagano sistematicamente nell’antichità e interpretano aspetti della storia e della tradizione, offrono al visitatore un contesto intimo per il dialogo tra creatività antica e contemporanea. (rkr)

CROTONE – Al via la rassegna “E io ci sto – Il cinema sotto le stelle”

Prende il via venerdì 12 luglio, a Crotone, all’Orto Tellini, la quinta edizione di E io ci sto – Il cinema sotto le stelle, realizzata grazie al contributo di Calabria Film Commission, Comune di Crotone, Bossi annunziata Agency (port of Crotone), Istituto Sant’Anna, Trony, Farmacia Caputo. Partner: Provincia di Crotone. Partner tecnico: Officina Kreativa.

La kermesse, in programma fino al 15 luglio, è inserita nel cartellone estivo del comune di Crotone: Crotone Summer 2024, e promette un’immersione nel mondo del cinema documentario con dibattiti e spunti di riflessione,  trasformando la riqualificata area di Orto Tellini in un palcoscenico sotto le stelle. 

Ad aprire la manifestazione, il panel Antica Kroton, quando l’archeologia incontra il cinema, in cui si parlerà di come il progetto Antica Kroton potrebbe diventare un volano per l’economia crotonese attraverso la divulgazione audiovisiva. L’incontro sarà moderato dal giornalista Procolo Guida, con la presenza del dirigente del progetto Antonio Senatore, del dott. Alberto Giordano, del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone Gregorio Aversa e della regista Alessandra Cataleta (ore 19). La serata prosegue alle 21 con la proiezione di “Semidei”, documentario di Alessandra Cataleta e Fabio Mollo, che racconta il ritrovamento dei Bronzi di Riace nel loro 50esimo anniversario, attraverso interviste ai protagonisti di allora e a gente comune del luogo. Prodotto da Palomar e Calabria Film Commission. Seguirà un dibattito con la regista Alessandra Cataleta.

Si prosegue sabato 13 luglio con il live podcast Ma ora basta parlare di me”, ideato e condotto dal vivo dall’autore, sceneggiatore, nonché regista e attore Valerio Desirò. Primi ospiti del format di successo, che consiste in una conversazione amichevole e spassosa con domande esilaranti ma anche spunti di riflessione a un personaggio del panorama artistico italiano, saranno l’attore romano Claudio Colica, componente del duo comico Le Coliche e Ludovico Tersigni, conosciuto per la serie Netflix Skam e la conduzione di X-Factor nel 2021, che ora sta promuovendo il suo primo romanzo: “Ci vediamo oltre l’orizzonte” edito da Rizzoli (ore 19.30).

A seguire, alle 21, la proiezione de “Il giovane Berlusconi”, mini docu-serie di Simone Manetti, prodotta da B&B Film e in onda su Netflix che racconta la vita imprenditoriale di Silvio Berlusconi fino al 1994. Un racconto vero e controverso, attraverso le testimonianze di parenti e amici, di uomini e donne che, per motivi diversi, hanno conosciuto Silvio Berlusconi,  che ripercorre la vita imprenditoriale e il ritratto dell’ex premier, dagli esordi degli anni ‘70, da Milano 2 all’invenzione della tv commerciale fino alla discesa in campo. Per l’occasione sarà proiettata la prima puntata “Il Pizzone” a cui seguirà un dibattito con gli autori Piergiorgio Curzi e Matteo Billi.

Domenica 14 luglio, l’Orto Tellini ospiterà Matteo Garrone, regista pluripremiato, vincitore del David di Donatello e del Leone d’Argento a Venezia, che sarà protagonista del podcast condotto da Valerio Desirò Ma ora basta parlare di me. A seguire, alle 21 la proiezione di Io Capitano, suo ultimo film che racconta, in un’odissea contemporanea, la storia di due giovani senegalesi – Seydou e Moussa – che lasciano Dakar attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare, per raggiungere l’Europa e una vita migliore. Presentato all’ 80esima Mostra del Cinema di Venezia, “Io Capitano” ha vinto il Leone d’Argento per la Miglior Regia, il Premio Mastroianni a Seydou Sarr come Miglior attore emergente; candidato nella cinquina come miglior film internazionale sia ai Golden Globe che agli Academy Awards; ha vinto 7 David di Donatello ed è stato distribuito in tutto il mondo da Pathé. A seguito della proiezione il regista salirà sul palco per ricevere un omaggio da parte dell’associazione e salutare il pubblico. Sarà presente il Commissario Straordinario Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.

La serata conclusiva del festival, lunedì 15 luglio è affidata alla visione di Lux Santa documentario del regista crotonese Matteo Russo, in prima assoluta in città e in Calabria. La tradizione e il mito di Santa Lucia narrati attraverso le gesta degli adolescenti del rione Fondo Gesù di Crotone sono al centro di questo documentario che ha avuto la sua prima proiezione al Torino Film Festival. Prodotto da Naffintusi, in collaborazione con Rai Cinema con il supporto di Fondazione Calabria Film Commission. Seguirà un dibattito con il regista e l’autore, Carlo Gallo. (rkr)

 

CROTONE – Al Museo e Parco Archeologico di Capo Colonna la mostra “Nostoi”

Domani, al Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna di Crotone, alle 11, s’inaugura la mostra Nostoi, rientri condivisi, organizzata dai Parchi archeologici di Crotone e Sibari per rendere conto dell’imponente patrimonio sottratto nel territorio calabrese a mercanti d’arte e tombaroli negli ultimi anni grazie al prezioso lavoro dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone.

L’organizzazione della mostra è stata curata in prima persona dal direttore Filippo Demma, mentre il progetto scientifico è di Gregorio Aversa, responsabile dei siti crotonesi afferenti al nuovo Istituto, con la collaborazione dei dottori Marianna De Matteis ed Ernesto Salerno, mentre Ramona Marrella ha curato i restauri. La mostra rimarrà aperta al pubblico con ingresso libero sino al prossimo 31 ottobre tutti i giorni (escluso lunedì) dalle 9 alle 19.

L’esposizione illustra, in sintesi, le principali operazioni d’indagine tra le quali spiccano in particolar modo quelle denominate “Tempio di Hera” e “Achei”. La prima ha visto coinvolto il sacro promontorio di Hera Lacinia, la seconda ha permesso di recuperare importantissimi documenti della cultura krotoniate.

Alla presentazione, insieme al direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, dott. Filippo Demma, interverranno il Prefetto di Crotone dott.ssa Franca Ferraro, il Capitano Giacomo Geloso, comandante del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Cosenza, il Sindaco di Crotone, Vincenzo Voce.

Tra i pezzi più significativi uno specchio in bronzo con impugnatura a forma di fanciulla panneggiata databile alla prima metà del V secolo a.C. prodotta da officine di metallurghi di Crotone ed una grande lekythos – brocca per oli e balsami – decorata a figure nere, prodotta in Attica, la regione di Atene, intorno al 500 a.C., e attribuibile al Pittore di Edimburgo.

«Non meno raffinati – ha spiegato il direttore Demma – appaiono altri oggetti di cui non è sicuro individuare la provenienza, ma che verosimilmente possono attribuirsi a contesti locali. Tra questi una splendida hydria – vaso per contenere e versare acqua – a figure rosse di produzione italiota con raffigurazione di una quadriga guidata dal dio Eros, alcune eleganti epychiseis (contenitori per oli e balsami profumati) apule e in stile Gnathia, una lekane – bacino per cibi cotti – a figure rosse con profili femminili e palmette sul coperchio. Tutti oggetti che dipingono un interessante scorcio delle principali produzioni ceramiche in territorio magnogreco e nel contempo dimostrano il grave danno che le attività criminali di scavatori clandestini arrecano sottraendo alla collettività elementi fondamentali per ricostruire la sua storia, informazioni che purtroppo non potranno più essere recuperate, come è invece stato possibile con i reperti». (rkr)

CROTONE – Il 14 luglio lo spettacolo “Decimo – Come foglie d’acanto”

Il 14 luglio, a Crotone, alle 21, alla Villa Comunale, andrà in scena Decimo – Come foglie d’acanto della Compagna Teatrale CarMa di Reggio Calabria.

L’evento musico-teatrale a sfondo storico è promosso dall’Associazione Sorridi Konou Africanarra le gesta di Antonio Cassalia, fante reggino della Brigata Catanzaro, che ha vissuto sulla propria pelle le atrocità della Prima Guerra Mondiale.

L’ambientazione della “Grande Guerra”, che ha segnato drammaticamente la storia del nostro Paese, offrirà un momento di riflessione sull’orrore che, tutt’oggi, sta sterminando tante popolazioni in vari angoli del mondo, dall’Ucraina sino a Gaza.

Con lo sguardo volto ai più fragili, attraverso il momento culturale di alta qualità, l’associazione Sorridi Konou Konou Africa mira a diffondere una goccia di umanità in un oceano di superficialità e pregiudizi, con la speranza che possa espandersi, coinvolgendo la cittadinanza tutta per apportare un piccolo contributo al progresso di un Paese martoriato da sofferenza e povertà. 

I biglietti, al costo di 10 euro, sono disponibili presso le boutique Lirò su Via Poggioreale e G&G Collection su Via Vittorio Veneto. Si possono acquistare anche la sera stessa dell’evento presso la Villa Comunale. L’intero ricavato sarà devoluto a sostegno di progetti di istruzione scolastica e iniziative in campo sanitario volte a migliorare le condizioni strutturali e strumentali dei presidi sanitari in Benin. (rkr)

CROTONE – Concorso Alla Scoperta di Hera, premiati gli studenti detenuti

All’Istituto Penitenziario di Crotone si è svolta la cerimonia di premiazione degli studenti detenuti, operosi e partecipativi, del Cpia – Centro Provinciale Istruzione per Adulti, aggiudicatisi il primo posto al Concorso “Alla scoperta di Hera”, promosso dal Consorzio Jobel nell’ambito del progetto “Museo di Pitagora Cultural Hub”, sostenuto da 𝐸𝑛𝑒𝑙 𝐶𝑢𝑜𝑟𝑒, la Onlus di Enel Group, Fondazione Con il SudFondazione Vismara.

Il concorso in oggetto, promosso per sensibilizzare gli studenti alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, ha comprovato quanto l’arte, attraverso le sue molteplici espressioni, sia uno strumento di emancipazione.

I ragazzi del Cpia Crotone hanno conquistato il primo posto costruendo fedelmente un modellino su scala dell’antico Tempio di Hera Lacinia presso Capo Colonna, mediante l’utilizzo di materiale di riciclo. Un progetto etico, storico e sostenibile.

“Di questo giorno resterà scolpito nei nostri cuori la felicità di queste persone che, partecipando al concorso e distinguendosi per l’impegno profuso, hanno respirato per la prima volta dopo tanto tempo quella sana normalità di convivialità e gioia che andava ormai dissipandosi in antica nostalgia. Il carcere, lo ricordiamo, deve servire per il recupero della persona alla vita civile” commentano gli operatori di Jobel ringraziando la Direzione della Casa Circondariale che ha reso possibile l’evento, fonte di leggerezza e umanità. (rkr)

A Crotone il seminario sull’impatto dell’ambiente e del clime sulle migrazioni e sulla salute

Domani mattina, a Crotone, alle 9, all’Hotel San Giorgio in località Poggio Pudano, si terrò il seminario L’impatto dell’ambiente e del clima sulle migrazioni e sulla salute della popolazione organizzato dall’Asp di Crotone, dal Dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria, dall’Inmp, l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, con il patrocinio di Omceo, l’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Crotone.

Il seminario nasce con lo scopo di introdurre in modo comprensibile e concreto le criticità della situazione sanitaria, economica ed ambientale locale, nella provincia di Crotone e per favorire il rafforzamento delle reti strutturate per l’offerta clinica integrata, anche nel campo dell’osservazione delle patologie di origine ambientale.

Al centro dell’attenzione i cambiamenti climatici ed ambientali, che contribuiscono ad alimentare il sempre più massiccio fenomeno della migrazione che si stima, entro la fine del secolo, potrebbe coinvolgere addirittura un miliardo di persone. In quest’ottica ed al fine di mettere in atto una strategia integrata di prevenzione, che promuova al tempo stesso l’integrazione sociale, risulta fondamentale il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che, in qualità di “mediatori” tra le istituzioni e i migranti, consentirebbe di raccogliere informazioni in modo tempestivo e preciso su modificazioni “inattese” dello stato di salute della popolazione e dell’ambiente e permetterebbe al Servizio Sanitario di trasmettere un senso di rassicurazione ai cittadini.  

Il focus sarà incentrato in maniera particolare sulla Calabria, seconda porta di entrata dei migranti in Italia e sulla provincia di Crotone, terra di continui sbarchi. 

Il programma dei lavori si pone come obiettivo quello di fornire un quadro puntuale ed aggiornato dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti e dei rifugiati in Calabria, in relazione alla distribuzione in Italia e in Europa; di offrire spunti di riflessione sul ruolo della medicina di prossimità, in una prospettiva di collaborazione ed integrazione, anche e soprattutto in considerazione delle situazioni di emergenza infettiva, ambientale e climatica; di formare dei professionisti medici delle cure primarie, che rispondano al profilo professionale di Medici sentinella per l’ambiente (Msa). Il corso, rivolto a cento medici chirurghi, prevede 7,6 crediti formativi ECM. 

I lavori inizieranno con l’introduzione ed i saluti di Antonio Brambilla, Commissario straordinario Asp di Crotone e Maria Giuseppina Lecce, direttore Uoc f.f. Uoc Integrazione sanitaria e socio-sanitaria per l’Equità nella salute dell’Inmp, seguiti dai saluti istituzionali del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Seguono, poi, gli interventi di Enrico Ciliberto, presidente Ordine dei Medici Chirurgi e Odontoiatra della Provincia di Crotone, Carla Cortese, dirigente medico dell’Uoc di Oncologia dell’Asp di Crotone, Emilio Errigo, commissario straordinario per la Bonifica Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, Domenico Flotta, dirigente medico dell’Uo di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp di Crotone, Michelangelo Iannone, commissario straordinario Arpacal, Ferdinando Laghi, vicepresidente nazionale Associazione Medici per l’Ambiente Isde – Italia, Paolo Lauriola, responsabile scientifico Rete Italiana Medici Sentinella per l’Ambiente, Francesco Lucia, dirigente del Settore Prevenzione e Sanità Pubblica” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria e Carmelo Nobile,prof. ordinario d’Igiene all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Diversi gli argomenti che saranno trattati da autorevoli relatori: dall’impegno della Regione Calabria su Salute e Ambiente; alle migrazioni in relazione all’ambiente, al clima ed alla salute; agli strumenti di rilevazione dei cambiamenti climatici sul territorio regionale; alle ricadute sulla salute dei fenomeni migratori; all’accoglienza e all’integrazione dei migranti e dei rifugiati in Calabria ed alla gestione dell’emergenza dei flussi migratori. E ancora, si discuterà del Sin, il Sito d’interesse nazionale, “Crotone – Cassano – Cerchiara”, del contesto epidemiologico della provincia di Crotone e delle opportunità e delle prospettive relative ai medici sentinella. (rkr)

CROTONE – Giovedì si presenta il libro di Igor Colombo

Giovedì 20 giugno, a Crotone, alle 17.30, alla Casa della Cultura, sarà presentato il libro Sarà l’aurora – La mia lotta contro il cancro di Igor Colombo ed edito da Grafichéditore.

L’evento,  come spiega una stessa nota inviata alla stampa dal Comune di Crotone, Assessorato alla cultura, rientra nella rassegna culturale Autori d’estate che, annualmente, si svolge quale appuntamento fisso nella città pitagorica. Ad inaugurare la rassegna sarà il libro di Igor Colombo che racconterà alla città di Crotone la sua esperienza di lotta contro questa brutta malattia che lo ha colpito.
Relatori dell’evento che affiancheranno l’autore lametino saranno, il sindaco della città di Crotone, Vincenzo Voce, l’attivista politica Paola Turturo, la dottoressa Tullia Plantera, primario oncologia facente funzioni, Giovanni Marsala presidente dell’Associazione “Vivere sorridendo” a moderare il tutto sarà l’addetto stampa del Comune di Crotone dott. Francesco Vignis.
Così come è avvenuto per Lamezia Terme, i proventi del libro saranno donati dall’autore al reparto di oncologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. (rkr)

CROTONE E SALINE SICURE OPPORTUNITÀ
DI RIGENERAZIONE AMBIENTALE E MARINA

di EMILIO ERRIGODalle previste, approvate, in parte finanziate e da molto tempo attese opere di completamento, riguardanti la realizzazione degli urgenti e non più rinviabili interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale delle aree contaminate private e pubbliche, dalla riqualificazione e valorizzazione ambientale dei territori, delle acque di falda ora contaminate, dalla caratterizzazione delle aree e dei fondali marini da attualizzare accertando lo stato della reale contaminazione, dal completamento infrastrutturale delle banchine e delle due vasche di colmata situate interne al Porto, dall’adeguamento funzionale e  dalla realizzazione degli interventi di dragaggio dei sedimenti portuali, dalla messa in sicurezza permanente di alcune individuate aree Cic, fosforite e Cubilot ancora presenti in molti ambiti territoriali di Crotone, partirà la crescita economica imprenditoriale e industriale, sia della Provincia di Crotone che della compromessa realtà costiera marittima e portuale di Saline Joniche, rientrante nel Comune di Montebello Jonico della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Le azioni e gli interventi necessari e urgenti, pianificati, programmati e in parte assistiti da copertura finanziaria, da completare e realizzare, andranno a totale beneficio economico e occupazionale, non solo della Città di Crotone, ma anche di tutte le altre province della Regione Calabria e delle regioni del meridione d’Italia.

Prevedo un positivo riposizionamento strategico nel Sud Italia, con particolare riferimento alle due aree portuali e industriali di Crotone e Saline di Montebello Jonico in Calabria. 

Realtà territoriali costiere similari sotto diversi aspetti, da ritenersi uniche al mondo sotto il profilo storico, archeologico, architettonico e paesaggistico, ma anche con gli stessi punti di debolezza, che possono diventare sicure opportunità per la rigenerazione urbana e la riqualificazione economico – ambientale.

Senza addentrarci in fuorvianti analisi statistiche e volgendo lo sguardo con attenzione, direttamente ai due contesti ambientali similari, sento di poter affermare senza rischiare di essere smentito dai fatti, che, proprio il loro storico degrado ambientale e, a mio modo di interpretare gli scenari ambientali, a forte rilevanza economica, possa trasformarli in due centri di forza produttiva e di futuro benessere generale per il Meridione d’Italia.

Due aree industriali simili e con differenti complessità ambientali e urbanistiche, da gestire unitariamente, nel segno del cambiamento, con mirate azioni programmatorie rilevando in analisi di contesto, un reale potenziale di forza economica industriale, non ancora strategicamente espressa.

Si è convinti nel sostenere che in un prossimo e medio futuro, la crescita economica complessiva omnidirezionale delle due aree grecaniche joniche sarà intensa.

La realtà post industriale della antica Kroton, patria della Magna Grecia ed oggi città di Crotone, risulta positiva sotto ogni punto di vista economico, finanziario e sociale.

Osservando i dati espressi, in estrema sintesi, dell’area vasta peraltro ricadente nel perimetrato (Sin), Sito di Interesse Nazionale e contemporaneamente situato all’interno della Zona Economica Speciale Unica Meridionale, (Zes Unica Meridionale), si registrano dati significativi con molte opportunità da cogliere e valorizzare senza altri ritardi. 

Si legge nel commento della scheda di mercato una evidente bassa congiuntura economica, ingenti risorse di capitale umano in attesa della prima occupazione, un bassissimo reddito pro-capite, (ultimo o penultimo in Italia), una manodopera a basso costo, un eccesso di disponibilità di forza lavoro giovanile, qualificata e specializzata, una lievitazione crescente della base culturale individuale. 

La città di Crotone in particolare, oggi contesto ambientale degradato e deturpato, ma riparabile, recuperabile e riqualificabile, è da valorizzare a totale carico finanziario e in danno delle società multinazionali ora proprietarie delle aree, subentrate in ogni modo e a seguito di provvedimenti legislativi, giudiziari esecutivi, per volontà del Governo, al management delle società industriali storicamente presenti sul territorio crotonese. 

Realtà storiche, rivelatesi a posteriori pericolosamente insalubri e dannose, sia per la salute dei lavoratori impiegati nelle ex industrie metallurgiche e chimiche, che per i cittadini abitanti nei territori adiacenti alle industrie storiche, ex Pertusola, ex Agricoltura, ex Fosfotec ed ex Sasol. Tutte le società  fortemente impattanti per l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi terrestri e marittimi, risultati contaminati dai residui dei processi di produzione delle industrie metallurgiche dello zinco e suoi derivati, (Cic) e delle industrie chimiche sottoforma di prodotti dannosi residuali (Fosforite);  materie prime di base,  allora impiegate per la produzione di anticrittogamici, antiparassitari, diserbanti, detergenza e abrasivi, venduti sul mercato nazionale ed estero, che fino agli anni novanta del secolo scorso, cubavano una forza lavoro complessivamente intesa, tra ingegneri, chimici, amministrativi e manodopera qualificata e altamente specializzata, pari se non molto superiore alle 2500 unità di forza lavoro diretta e indiretta, creativa e produttiva.

L’ignoranza e l’errore umano, si dice che siano la madre e il padre dell’esperienza, così come l’intelligenza, possa essere definita come la capacità di risolvere nuove e complesse problematiche apparentemente irrisolvibili, in assenza di risorse culturali e tecnologiche.

Ora le azioni amministrative e le attività necessarie per la realizzazione e completamento degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale delle aree allora industriali e oggi da decontaminare, sono in avanzato stato di risoluzione, grazie alla ferma volontà manifestata dallo Stato e dal Governo, che hanno cercato di favorire l’unione di intenti delle forze economiche industriali e imprenditoriali, con azioni propositive a Crotone e Provincia. Le attività legislative del Parlamento, la decretazione di urgenza del Governo Italiano e l’impegno costante dei Presidenti di Regione e di tutti i Presidenti e Consiglieri del Consiglio Regionale della Regione Calabria, hanno creato diritto nazionale e regionale idoneo per la crescita, ripartenza economica e lavorativa in Calabria, in aderenza e recepimento del diritto ambientale europeo e ratifica del diritto convenzionale internazionale.

Ora, a mia convinzione e analisi economica predittiva, ritengo che dobbiamo essere molto fiduciosi, in attesa di una vita in un ambiente migliore per tutti i Cittadini Calabresi, in particolare per quelli residenti e abitanti in quel centro economico industriale energetico di Crotone.

Non comprendere il vento economico – finanziario favorevole che è in rotazione sul territorio, mare e porto di Pitagora, seguendo la Rosa dei Venti, a favore del territorio, non credo sia un accettabile segno di ottimismo pro sviluppo e rigenerazione urbana.

Le risorse energetiche rinnovabili e non, petrolifere e gessifere, idriche, idroelettriche, ambientali, agricole, la presenza dell’ “Area Marina Nazionale Protetta” di Isola Capo Rizzuto, considerata una delle più grandi e ricche di biodiversità d’Europa, le reti viarie intermodali sostenibili su ferro, gomma, potenziabili per vie aerea e marittima, le crescenti capacità ricettive portuali e retroportuali, in corso di potenziamento infrastrutturale, faranno della Provincia di Crotone del 2030, una realtà economica anche industriale e imprenditoriale, potenzialmente pronta per competere sul mercato euro mediterraneo ed internazionale.

Occorre crederci e compartecipare per un prossimo futuro migliore, credete in fede e diritto; il benessere generalizzato è possibile e raggiungibile a Crotone, convincersi che esistano buone prospettive economiche, non costerà nulla e consentirà di affrontare le realtà della vita con la forza invincibile dell’ottimismo.

Partendo dalla Stazione Ferroviaria, dall’Aeroporto, dal Porto di Crotone, o dalle strade in ampliamento, rese ancora più sicure e percorribili velocemente, si potrà decidere se dirigere in latitudine nord verso Taranto e il Mare Adriatico, oppure orientare la propria libertà di scelta, convergendo in direzione jonica, verso Reggio Calabria.

Immagino un viaggio in treno di ultima generazione tecnologica, veloce, in alternativa al più lento viaggio a bordo della tradizionale “Littorina”, su una linea finalmente elettrificata, seguendo il mare dei Greci, ammirando i luoghi e i paesaggi costieri della Magna Grecia. 

Uno spettacolo unico, travolgente, colmo di bellezze paesaggistiche a cielo aperto, come fu nell’antichità per la Sicilia e la Calabria colonizzate dai Greci, con i loro mille e forse anche molti di più, tesori storici e architettonici, solo per citarne alcuni, simboli della colonizzazione grecanica e tanti altri dominazioni di civiltà antiche; Selinunte, la Valle dei Templi e Teatro Greco di Taormina in Sicilia,  Squillace, Caulonia, Gerace, Stilo, Locri, Bova, Roccaforte del Greco, Roghudi borgo antico, il borgo millenario di Pentidattilo, Saline di Montebello Jonico in Calabria.

Giunti a Reggio di Calabria, dopo aver camminato per pochi centinaia di metri, fissare in religioso silenzio gli immortali Eroi ritratti nei Bronzi di Riace rigenerandosi poi, con la vista incantevole del Lungomare Italo Falcomatà, un giardino storico liberamente e gratuitamente fruibile, ricco di storia e considerato da Gabriele D’Annunzio, come il kilometro il più bello d’Italia.

Un viaggio ricco di testimonianze storiche delle numerose civiltà, colonizzatori e spesso anche predatori di ogni provenienza, che inevitabilmente, per fortuna, lasciarono ai posteri i segni artistici e architettonici del loro passaggio dominante. 

Durante questo viaggio virtuale però, chiedo di soffermare la vostra attenzione sul territorio e sul mare di Saline Joniche, realtà SIC (Sito di Interesse Comunitario), area di studio e ricerche scientifiche universitarie, considerata dai botanici e ornitologi unica al mondo, per la ricchezza di biodiversità e la imponente nidificazione della avifauna migratoria Mediterranea, oggi in via di estinzione.

Camminando in quei luoghi ci si rende subito conto che questo territorio, che nelle sole buone intenzioni, si doveva industrializzare e rendere produttivo, si trova a vivere, con molte similitudini, con lo stesso stato di incuria e di contaminazione ambientale – industriale di Crotone.

Sono due simboli emblematici dello stesso stato di degrado ambientale, concepito e prodotto da insediamenti industriali insalubri. Sono le tristi conseguenze, dannose e pericolose, di scelte di politiche economiche industriali per il Sud Italia, risultate a posteriori economicamente e ambientalmente, fallimentari.

L’’industria “Liquichimica Biosintesi” di Saline Joniche, realizzata negli anni ’70, con tanto di porto industriale-commerciale, non è mai entrata in esercizio lasciando sul territorio le infrastrutture metalliche, ora vistosamente arrugginite e pericolanti, compresa l’altissima ciminiera colorata visibile ai naviganti del mar Jonio.

Il porto Industriale di Saline Joniche non è stato mai utilizzato ed oggi, la sua bocca d’entrata è insabbiata; un’opera infrastrutturale inqualificabile di pessima qualità ed errata progettualità di ingegnera marittima. Si tratta in argomento, di un ambito costiero bruttissimo a vedersi per come è ridotto a causa di una pluriennale assenza di alcuna manutenzione infrastrutturale marittima.

Tutte le aree e le falde acquifere dei territori ex industriali di Saline Joniche, andrebbero sottoposte ad interventi di caratterizzazione per accertare, sulla base dei risultati, quali e quanti interventi di rigenerazione urbana e messa in sicurezza di emergenza, bonifica dei contaminanti, ripristino-riparazione ambientale e attività di monitoraggio, dovrebbero essere necessari e urgenti da eseguire. 

A poca distanza da questo cimitero metallico, sono state realizzate le imponenti opere e infrastrutture delle Ferrovie dello Stato, le “Officine Grandi Riparazione” di Saline Joniche.

Le officine furono inaugurate nel 1989 e vi vennero affidate le riparazioni di locomotive elettriche, nonostante la linea non risultasse allora elettrificata; dopo 12 anni di attività l’impianto fu soppresso nel 2001 in conseguenza del processo nazionale di razionalizzazione degli impianti di manutenzione. L’impianto è dunque rimasto cosi, in stato di totale abbandono. Una impattante realtà infrastrutturale in ferro e cemento armato, fatta costruire espropriando ai proprietari terrieri, migliaia di ettari di aree agricole produttive pregiate che occorre al più presto, se tecnicamente possibile e prima che sia troppo tardi, proporre quale area da perimetrale e far rientrare in un Sito di Interesse Nazionale, (Sin), da bonificare, rigenerare e riparare dai danni ambientali arrecati al territorio grecanico costiero dello Jonio. 

Un’area che doveva essere protetta, vincolata paesaggisticamente e dichiarata area Sic per via dei vicini Laghetti di Saline Joniche più noti alla generalità delle persone, come i Pantani di Saline Joniche. (ee)

(Emilio Errigo, docente universitario di Diritto Internazionale del Mare ed Europeo dell’Ambiente, è Commissario Straordinario Delegato di Governo del Sito contaminato di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano e Cerchiara di Calabria)

A Crotone la nuova sede di Sabir

L’Associazione Sabir ha finalmente un posto da chiamare casa. È stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì 14 giugno la nuova sede che ospita l’associazione crotonese, impegnata dal 2017 nell’ambito dell’educazione, della lotta alla povertà educativa, dell’inclusione sociale, della lotta alle disuguaglianze, del contrasto alla povertà, della solidarietà e della cooperazione internazionale.

Si trova a Crotone, al civico 16 di viale Stazione: un edificio a due piani per complessivi 500 metri quadrati, dotato di un accogliente spazio esterno per le attività ludiche e il relax.

Al piano terra dello stabile, che è stato completamente ristrutturato, trovano spazio i locali che accolgono operatori e volontari impegnati nei progetti e dell’attività dell’associazione: lo sportello di ascolto, la sartoria solidale, la stanza per l’ascolto protetto di minori vittime o testimoni di violenza, il centro ‘A Casa di Iulia’ che offre servizi psicoeducativi e logopedici per bambini e ragazzi con disturbo del neuro-sviluppo. Al primo piano, invece, sono ubicati gli uffici amministrativi, una ampia sala riunioni e una piccola cucina per sentirsi davvero a casa, anche mentre si è al lavoro.

A tagliare il nastro, circondati dall’affetto di tantissimi amici, collaboratori e rappresentanti di altre realtà associative del territorio, sono stati la presidente e il vicepresidente di Sabir, Manuelita Scigliano e Giuseppe Di Gioia, che hanno ripercorso lo straordinario percorso dell’associazione nei suoi primi sette anni di vita. 

«Il nostro – ha dichiarato Manuelita Scigliano – non è un semplice lavoro, ma una vera e propria missione. Abbiamo attraversato tante difficoltà e probabilmente ne attraverseremo ancora, ma la convinzione di potercela fare non ci ha mai abbandonato. Ed eccoci qua: in un territorio abituato alla rassegnazione, stiamo dimostrando che le belle realtà come la nostra possono non solo continuare, ma possono anche migliorare, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità».

Giuseppe Di Gioia ha ringraziato tutti per la presenza, spiegando che «il terzo settore diventa forte se è unito, stando insieme e facendo rete, con l’unico obiettivo di portare avanti le istanze delle persone più fragili».

All’inaugurazione, ha partecipato anche il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha ricordato il fondamentale ruolo del terzo settore sia dal punto di vista di intervento sociale che di opportunità occupazionale. Presente, anche, il vicario del questore di Crotone, Leonida Marseglia, che ha sottolineato l’importanza dell’associazionismo e del volontariato nei territori, perché intervengono in quegli spazi in cui spesso le amministrazioni pubbliche non riescono a inserirsi.  

Non ha voluto mancare alla festa neanche il consigliere comunale Enzo Poerio, in rappresentanza dell’amministrazione di Casabona, che ha messo a disposizione il terreno su cui nascerà la fattoria terapeutica per la produzione di latte d’asina e l’onoterapia, prevista da Bosco, ultimo progetto promosso da Sabir e sostenuto da Fondazione con il Sud(rkr)