Il 2 e il 3 luglio, a Feroleto Antico, al T Hotel, è in programma la settima edizione del meeting La genetica del pediatra, un appuntamento prezioso e immancabile per gli esperti, per dare risposte mirate alle famiglie e conoscere le più moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche.
L’incontro si aprirà venerdì 2 luglio, alle ore 14.30, con i saluti delle autorità, seguiranno le relazioni sino alle 19, per poi riprendere sabato 3, dalle ore 9 alle ore 17.30, e si rivolge ai medici di genetica medica, neonatologia, neuropsichiatria infantile, pediatria ma anche a biologi, tecnici sanitari di laboratorio biomedico, infermieri pediatrici e professionali.
«Si tratta di un appuntamento molto atteso – ha dichiarato la presidente del Congresso, Daniela Concolino, prof.ssa di Pediatria e direttore della U.O. di Pediatria dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, nonché responsabile del Centro di Pediatria Genetica e Malattie Rare afferente alla stessa Unità Operativa dell’ateneo –. Un incontro che organizziamo ogni due anni e che ci vede uniti con i pediatri di famiglia e ospedalieri per affrontare un argomento che non è più di nicchia».
«Sono felice – ha aggiunto – di poter tornare a fare un evento così formativo e informativo in presenza, dopo tanti appuntamenti on line. Siamo partiti 14 anni anni fa insieme al prof. Pietro Strisciuglio, ordinario di Pediatria all’Università “Federico II” di Napoli, che ancora ci accompagna in questo percorso di crescita. Realizzeremo una condivisione importante grazie alla presenza di relatori che sono tra i maggiori esperti italiani».
«Tante novità di questa edizione – ha raccontato la presidente –. Ci sarà una sessione dedicata alle nuove opportunità terapeutiche. Affronteremo l’analisi di quei segni clinici che sono comuni nei bambini e possono essere spie per malattie genetiche. Parleremo del ritardo diagnostico che dobbiamo assolutamente cercare di anticipare, della sclerosi multipla dell’età adulta ma anche in età pediatrica, del disturbo dello spettro autistico, sia dal punto di vista terapeutico che diagnostico, del bambino che si ammala sempre, delle alterazioni immunologiche».
«Ci soffermeremo – ha detto ancora – sulle implicazioni di natura genetica della terapia del Covid-19 in età pediatrica. Ci sarà anche uno spazio dedicato anche alla presentazione di casi clinici e interattivi a cura degli specializzandi della scuola di pediatria dell’Università Magna Graecia di Catanzaro».
Nella seconda e ultima giornata si terranno due lectio magistralis di alto spessore scientifico sul Pediatra nell’era della medicina di precisione e sulle Malattie rare in pronto soccorso.
«Occorre potenziare questa area – ha aggiunto la prof.ssa Concolino – una delle più devastanti per i nuclei familiari con bambini affetti da malattia genetica rara. È necessario investire in questo campo che è causa di episodi di emigrazione sanitaria ma andare fuori non risolve le problematiche quotidiane delle famiglie. Stiamo facendo una rete ma abbiamo bisogno di essere sostenuti dalle Istituzioni che, al momento, non ci danno molta attenzione». (rcz)