«Ci tengo a ribadire che la Calabria, che è terra di un individualismo importantissimo, riesce anche a vantare esperienze come quella di Goel, in cui far comunità è la stella cometa di tutti gli aderenti al gruppo» ha esordito così, Nicola Morra, presidente Commissione Parlamentare Antimafia, nell’incontro avvenuto a Locri per la firma del protocollo d’intesa Legalitour, percorsi di legalità, formazione e orientamento presso beni confiscati alla criminalità organizzata tra il Ministero dell’Istruzione e la Commissione Parlamentare Antimafia.
Presenti anche il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina e il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri per la prima tappa che ha visto l’inaugurazione dell’Ostello Locride, gestito dal Consorzio Sociale Goel – che da anni si oppone alla ‘ndrangheta costruendo un modello di sviluppo etico per la Calabria – visitato dal ministro e dal presidente Morra.
Obiettivo del protocollo – che prevede attività nei beni sottratti alla criminalità organizzata che sono gestiti dalle Cooperative sociali delle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – sensibilizzare studentesse e studenti, di guidarli per fare di loro sentinelle attive nel contrasto di tutte le mafie.
Il Protocollo, infatti, si articola in un Piano pluriennale che prevede la collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e la Commissione Parlamentare Antimafia per attività formative e informative che coinvolgano docenti e studenti, con percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, visite didattiche e gemellaggi. Ma anche convegni, seminari di studio, manifestazioni, occasioni di confronto mediante la condivisione delle esperienze di chi combatte la mafia quotidianamente e di chi gestisce beni confiscati, con progetti formativi anche al di fuori delle aule scolastiche
«Tutti giovani – si legge in una nota del Ministero dell’Istruzione – che conosceranno dal vivo la realtà dei beni confiscati e potranno vedere con i loro occhi come luoghi sottratti a chi danneggiava il tessuto socio-economico del loro territorio possano avere nuova vita e diventare parte di una economia legale. Undici le cooperative che organizzeranno i campi».
«Con questa intesa – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina – diamo la possibilità ai nostri ragazzi di partecipare gratuitamente ai campi estivi organizzati all’interno dei beni confiscati e gestiti da cooperative sociali. Un piccolo ritorno alla normalità, dopo i mesi che abbiamo vissuto e in attesa di fare rientro a scuola, a settembre, in presenza e in sicurezza. È un progetto che guarda anche alle famiglie provate economicamente in questi mesi dall’emergenza sanitaria e spesso impossibilitate a organizzare anche una piccola vacanza».
«Ma vogliamo dare, anche – ha ribadito il ministro – un segnale forte con questa iniziativa, ribadiamo l’importanza della presenza della Scuola e dello Stato nei territori. Stiamo dicendo ai ragazzi che devono sempre scegliere la legalità, rifiutare ogni forma di corruzione, perché agire secondo le regole rende liberi. Mentre chi cade nella rete della criminalità organizzata diventa pedina di un sistema che non vuole il bene delle persone, ma le vede come strumenti per raggiungere i propri obiettivi».
«Porteremo giovani e studenti – ha commentato Nicola Morra – a conoscere e vivere la realtà dei beni confiscati alle mafie. Potranno toccare con mano come sia possibile fare economia legale ed etica in un territorio mortificato dalla criminalità organizzata. Daremo in concreto ai nostri ragazzi la possibilità di comprendere le differenze e scegliere in futuro la strada giusta, fatta di cultura e legalità. Inoltre siamo veramente soddisfatti di questa perfetta sinergia con il Ministero dell’Istruzione perché tra i compiti della Commissione Antimafia c’è proprio la promozione della cultura della legalità per le scuole. Questo progetto sui beni confiscati di così ampio respiro, è solo un primo tassello di iniziative che con la Ministra Azzolina si andranno a concretizzare a breve».
«Oggi sono qui perché ci credo. Sono fortemente convinto – ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri – dell’importanza e dell’utilità di questo progetto. Siamo riusciti finalmente a fare rete, fare sistema. Per questo ringrazio il Ministero dell’Istruzione, la Commissione Antimafia e le tante cooperative sociali protagoniste di quest’iniziativa. Gestire un bene confiscato alla mafia è molto difficile, qui si fa impresa solidale. Questo è un grande insegnamento di antimafia vera e concreta».
«Sogno – ha aggiunto Gratteri – una Scuola con strutture belle, colorate, moderne, che riesca a trattenere i bambini e i ragazzi anche di pomeriggio, dove leggere, discutere, capace di non lasciare questi ragazzi da soli, non diventare figli della strada. E insieme ai progetti per la legalità sogno anche un progetto sulla lingua italiana».
La deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Casa, in un post su Facebook ha ribadito come «l’uso di beni confiscati per finalità educative è una pratica già diffusa in tutta Italia. Molte sono le esperienze positive, anche in Sicilia» e di come «questi beni potrebbero essere un’importante soluzione per recuperare spazi scolastici, sia per il rispetto delle nuove misura di sicurezza, sia per attività di sperimentazione e pomeridiane».
Per la senatrice del Movimento, Bianca Laura Granato, quella di oggi «per la lotta alla mafia oggi a Locri è stata una giornata storica».
«È stato stipulato – si legge in una nota – un protocollo d’intesa tra il ministero dell’Istruzione e la presidenza della commissione Antimafia per lo svolgimento di campi estivi, in terreni confiscati, proposti da cooperative sociali attive in Calabria, Sicilia, Puglia e Campania. Siamo lieti di aver contribuito ad inaugurare una nuova stagione di legalità in Calabria, con questo progetto che vedrà altre realtà territoriali coinvolte. Il mio ringraziamento va alla ministra Lucia Azzolina, al presidente Nicola Morra e al magistrato Nicola Gratteri, testimoni di questa iniziativa di grande portata pedagogica e culturale».
La senatrice e membro della commissione istruzione e della commissione parlamentare Antimafia del Movimento 5 Stelle, Margherita Corrado, «come membro della commissione istruzione del Senato e della commissione parlamentare Antimafia, ma prima ancora come cittadina calabrese e del Mezzogiorno, non posso che plaudire all’iniziativa congiunta del Ministero dell’istruzione e della commissione antimafia che hanno firmato oggi a Locri un importante protocollo d’intesa».
«Con questo atto – si legge in una nota – migliaia di studenti potranno utilizzare beni confiscati alle mafie per attività ricreative e di socialità. Inoltre in vista della riapertura dell’anno scolastico, si può lavorare affinché tali beni, confiscati alle cosche, possano essere utilizzati dalle scuole per rendere l’attività didattica compatibile con il distanziamento sociale. Insomma, oggi da Locri parte un messaggio importante: l’istruzione e la legalità sono gli strumenti per battere le mafie e dare un futuro ai nostri cittadini. Ringrazio la ministra Azzolina e il presidente Nicola Morra per il loro impegno e per questa importante iniziativa che parte oggi». (rrc)