Per il presidente della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, «con lo straordinario patrimonio ereditato e custodito tanto nei suoi due centri storici quanto sulla costa e nella sua estesa montagna, la Città d’Arte di Corigliano-Rossano può essere a tutti gli effetti considerata come un grande e competitivo set all’aperto, candidandosi naturalmente ad essere location privilegiata e di riferimento regionale delle produzioni cinematografiche».
Grande, infatti, lo scorso sabato è stato nella città in una visita di scouting culturale e di marketing territoriale, accompagnato dal candidato a sindaco, Pasqualina Straface.
Dal Castello Ducale uno dei più belli e meglio conservati castelli esistenti dell’Italia meridionale al Ponte Canale, lo storico acquedotto di tipo romano, costruito cinque secoli fa e legato al nostro San Francesco di Paola, dai vicoli e dalle principali chiese ed emergenze architettoniche del centro storico di Corigliano. – Dall’oratorio bizantino di San Marco, recentemente inserito grazie all’impegno della Regione Calabria nella lista propositiva dei siti candidati dall’Italia a diventare patrimonio Unesco alla Cattedrale dell’Achiropita alla Panaghia fino al Codex Purpureus che è un unicum al mondo, custoditi nel centro storico di Rossano, già capitale del Mezzogiorno bizantino e con i suoi oltre 100 palazzi gentilizi.
«Corigliano-Rossano – ha detto Pasqualina Straface – non è soltanto una grande Città d’Arte e forse l’unica con tre centri storici di cui uno marinaro a Schiavonea ed alla Torre S.Angelo di Rossano con i resti Torre S.Angelo con i resti del Fondaco, uno dei più importanti centri doganali e fulcri dell’economia marittima calabrese e meridionale dei secoli scorsi».
«Questa nostra terra – ha scandito – rappresenta oggi anche l’area storica e geografica che eredita il maggior numero in assoluto di quei Marcatori Identitari Distintivi della Calabria Straordinaria, quella Calabria che, come ricorda spesso il Presidente Roberto Occhiuto, l’Italia ed il mondo ancora non si aspettano».
«Lo stesso Erodoto di Turi, considerato da Cicerone il padre della Storia ed uno dei Mid sarebbe sepolto sotto la nostra Città il cui patrimonio archeologico ancora da far emergere – ha sottolineato – potrebbe addirittura far riscrivere libri e prospettive».
«E proprio sulla riscrittura della narrazione mai fatta prima di questo straordinario patrimonio identitario e sulla grande storia universale che questa terra oggi può disvelare e raccontare ai visitatori di tutto il mondo e di tutte le stagioni – ha concluso il candidato a Sindaco – insieme alla Fondazione Calabria Film Commission, progetteremo e realizzeremo docufilm e cortometraggi facendo di Corigliano-Rossano una delle più importanti location regionali di produzione cinematografica ed una delle più attrattive destinazioni cine-turistiche».
Ed è esattamente con questa visione e con questo spirito che Pasqualina Straface ha voluto far concludere lo speciale tour del commissario della Calabria Film Commission, attraversando l’importante ed affascinante patrimonio montano e boschivo che si affaccia sull’antica Sybaris ed abbraccia i due centri storici collegandoli alla Sila, allo straordinario ed affascinante Monastero del Patire, anch’esso un importante marcatore identitario della Calabria, un altro pezzo unico, perché dal XII fino al XV secolo è stato uno dei più importanti monasteri dell’Italia meridionale, il più ricco scriptorum del Sud normanno. (rcs)