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Marineria crotonese

I deputati Barbuto e Torromino a lavoro per risolvere vertenza marineria crotonese

Nella giornata di oggi, i deputati crotonesi Elisabetta BarbutoSergio Torromino, incontreranno il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce e l’assessore regionale per «giungere ad una soluzione che dia una reale boccata di ossigeno alle marinerie» e per «sensibilizzarne un intervento fattivo e concreto».

I deputati, infatti, si sono recati presso il presidio permanente organizzato dalla marineria nell’area portuale per protestare contro la mancata corresponsione delle royalties dal 2014, e si sono lungamente intrattenuti con gli stessi, oltre che per rinnovare la loro solidarietà, anche al fine di confrontarsi sulle azioni da mettere in campo per trovare una soluzione concreta al grave problema che affligge i pescatori crotonesi.

Sul banco degli imputati, l’accordo di programma siglato nel 2017, senza avere sentito preventivamente le marinerie, dalla Regione e dai comuni della Provincia di Crotone che di fatto sta impedendo la corresponsione delle royalties alla marineria dal 2014 e che, restando così com’è, rischia di precluderne anche in futuro la erogazione. Di questo si è discusso l’altra sera presso il Comune di Crotone ove le marinerie hanno presentato una bozza di un protocollo d’intesa alla presenza di tutti i Sindaci dei Comuni interessati senza però che si giungesse ad una soluzione concreta ed immediata, ma solo ad un impegno di istituire un tavolo tecnico con la Regione Calabria.
Tale soluzione non ha soddisfatto assolutamente le marinerie, che chiedono incontri operativi che coinvolgano anche l’Eni non solo per discutere delle gravi limitazioni del pescato a causa delle piattaforme e delle bocche di pozzo presenti nel nostro mare, ma anche per ripristinare i pagamenti interrottisi nel 2014 ed assicurarne la continuità in futuro. Ricordiamo, infatti, che le royalties hanno sempre costituito un sostegno importante al comparto pesca stremato ancor più oggi dagli effetti della pandemia e non è possibile né ipotizzabile che proprio chi subisce maggiormente nel proprio lavoro la presenza delle strutture a mare debba rinunziare ad un ristoro che si è dimostrato fondamentale nel corso degli anni per sostenerne l’attività.
Entrambi i deputati hanno illustrato la loro attività in parlamento ove ognuno di loro si è fatto promotore di provvedimenti per modificare la legislazione a livello nazionale ed assicurare quindi la corresponsione diretta ai pescatori di parte delle royalties corrisposte dall’Eni allo Stato e da questo alla Regione superando così il problema per il futuro.
La deputata Barbuto, infatti, ha ricordato di avere presentato un progetto di legge che, proprio la settimana prossima, sarà rivisto dall’Ufficio legislativo della Camera e, non di meno, il deputato Torromino ha presentato in tal senso degli emendamenti agli ultimi provvedimenti in discussione alla Camera in questi giorni.
«Non ci fermeremo qui – hanno dichiarato i deputati crotonesi –. Continueremo a coltivare le nostre iniziative legislative ed è nostra intenzione portare la problematica anche in sede ministeriale ed in particolare oltre al Mise anche al Mipaaf perché contribuiscano alla soluzione della vicenda, nell’ambito delle rispettive competenze. Il nostro impegno c’è e ci sarà sempre, per il nostro territorio e per i nostri concittadini». (rkr)