Prestigioso incarico per il calabrese Eugenio Iannelli, che è il primo calabrese a essere stato eletto nel Club Alpino Italiano come consigliere nazionale nel Comitato Centrale di indirizzo e Controllo in rappresentanza delle Regioni del Comitato Cmi (Centro Meridione e Isole).
Si tratta di un organo importante, che esercita funzioni d’indirizzo politico-istituzionale; attua i compiti delegatigli dall’Assemblea dei Delegati; approva i programmi del Club Alpino Italiano da sottoporre alle deliberazioni dell’Assemblea dei Delegati; redige, collaziona e riordina le proposte di modifica dello statuto; adotta il regolamento generale per l’attuazione dello statuto; approva l’ordinamento di ogni struttura periferica del Club Alpino Italiano e altro ancora.
Eugenio Iannelli, fondatore della Sezione Cai di Castrovillari, escursionista e alpinista, unico castrovillarese ad aver scalato il Monte Bianco (4810 metri), ha al suo attivo la salita a 10 cime oltre i 4000 metri, oltre a numerose ascese sui diversi monti d’Italia, affrontato ferrate importanti come la Ricci, Ventricini e la Danesi al Corno Piccolo del Gran Sasso e naturalmente una vasta esperienza di salite e percorsi escursionistici nel Parco Nazionale del Pollino.
Oltre che per 15 anni Presidente di Sezione ha svolto ruoli di Vice Presidente Regionale, di Consigliere Regionale, Segretario Regionale. Attualmente ricopre l’incarico di Presidente della Commissione Regionale Otto escursionismo del Gruppo Regionale della Calabria. Una vasta esperienza costruita in tanti anni d’impegno e dedizione alle montagne, alla natura, all’ambiente a servizio del Sodalizio e dei Soci. Iannelli si è dichiarato orgoglioso e felice di questo riconoscimento ottenuto grazie al sostegno unanime alla sua candidatura di tutte le Regioni del Sud.
«Un grande risultato per la Calabria che parte da lontano – si legge in una nota – ovvero da uno straordinario lavoro collegiale che ha visto protagonisti il Gruppo Regionale, i presidenti di Sezione e tutti i soci della Calabria che con grande affiatamento e coesione hanno svolto, negli anni, una meritevole attività che non è passata inosservata, dimostrando grande competenza, lavoro volontaristico, spirito di gruppo e dedizione». (rrm)