Nella giornata di giovedì 15 settembre, una delegazione del Comitato Civico Spontaneo “Salute Negata” di Palmi ha consegnato, nelle mani del Prefetto di Reggio Calabria, le circa 800 schede elettorali, in segno di protesta per le condizioni in cui verte, da 25 anni, il sistema sanitario della Piana di Gioia Tauro.
All’incontro, a cui erano presenti anche il commissario dell’Asp, Di Furia, l’ing. Gidaro, dirigente edilizia sanitaria regionale e responsabile dell’iter del nuovo ospedale della Piana e il sindaco f.f. della Metrocity RC, Versace, il Prefetto – riferisce il Comitato – ha espresso il proprio rammarico «per la consegna dei certificati elettorali, ha affermato il valore della partecipazione democratica nella selezione dei nostri rappresentanti sottolineando l’importanza del voto come espressione di una partecipazione civica che diventa costruzione di una azione collettiva».
«La delegazione del Movimento – viene spiegato – ha sottolineato come l’iniziativa forte sia nata non da un’osservazione dell’oggi ma dalla consapevolezza che da ben 25 anni si è letteralmente sbriciolato l’aspetto sistemico della sanità nella piana di GT; ha argomentato sul danno subìto con conseguente polverizzazione del sistema sanitario. Gli esponenti hanno ribadito, inoltre, che ciò ha determinato una emigrazione sanitaria senza precedenti, mettendo in difficoltà i cittadini meno fortunati; la declinazione della parola politica si evidenzia esclusivamente da ciò che noi, osservando il territorio vediamo tradotti in servizi e quindi come garanzie e tutele costituzionali».
«Si è appreso, con soddisfazione – riporta il Comitato – che la commissaria Asp RC, dott.ssa Lucia Di Furia, dimostrando grande competenza e pragmatismo, ha già posto in essere azioni volte al miglioramento dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali: ha provveduto ad acquistare diversi ecotomografi, ed altre apparecchiature, da installare nelle varie strutture ospedaliere e territoriali, ha proceduto con l’assunzione di cardiologi, ha bandito le ore di specialistica ambulatoriale e molto altri interventi sono in itinere».
«Tali attività sono di rilevante importanza – viene evidenziato – in quanto atte ad implementare operativamente le Case di Comunità, che saranno i centri di riferimento dove noi cittadini troveremo i nostri medici di famiglia, i nostri specialisti, strumenti idonei ad effettuare indagini diagnostiche di primo livello; sarà insomma nella stragrande maggioranza dei casi ciò per cui prima ed impropriamente si andava direttamente in ospedale. Ecco il motivo per cui queste strutture sono centrali, necessarie e strategiche, ed in ospedale ci andrà solo chi, dalle risultanze diagnostiche, ne avrà effettivamente bisogno».
«La discussione si è spostata, quindi – si legge – sul Nuovo Ospedale della Piana, l’infrastruttura sanitaria sicuramente più importante che il Territorio attende da 15 anni. A tal proposito è stato chiamato a relazionare l’ing. Pasquale Gidaro in modalità remota, il quale ha illustrato lo stato dell’arte del travagliato iter, ribadendo ciò che già si conosce da tempo. Su questo particolare aspetto la delegazione registra, purtroppo, la solita incapacità a rendere più veloci le procedure».
«La lunga riunione è terminata – conclude la nota – con la promessa da parte di tutti gli attori istituzionali di aprire un canale di interlocuzione continua con la delegazione presente. Gli esponenti del Movimento hanno ribadito che fin quando non vedranno sul campo miglioramenti tangibili e significativi della situazione, la loro rinuncia al voto permarrà». (rrc)