Ci sarà anche il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli” alla terza edizione delle Giornate Nazionali delle Case dei Personaggi Illustri, promosse per il 6 e 7 aprile dall’Associazione nazionale Case della Memoria.
Il tema di quest’anno è Memorie in viaggio, che porterà i visitatori a scoprire le case dei Grandi che sono nati o hanno vissuto nel nostro Paese.
In Italia sono quasi 130 le case museo che apriranno le porte: tra queste, in Calabria, c’è il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”- Corigliano Rossano (CS) che nelle due giornate sarà aperto con ingresso gratuito. L’iniziativa organizzata dall’Associazione Nazionale Case della Memoria, anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio di Icom Italia e del Ministero della Cultura. Hanno potuto aderire tutte le case dei personaggi illustri italiani, non solo quelle facenti parte dell’Associazione. È possibile prenotare le visite fino al 5 aprile, collegandosi al sito www.casedellamemoria.it, dove è presente l’elenco delle case partecipanti con le indicazioni per prenotarsi.
«Oltre a promuovere i due giorni di aperture congiunte – ha spiegato Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – abbiamo invitato ogni casa a dedicare un itinerario, un approfondimento o un incontro al tema delle ‘Memorie in viaggio’. Sarà un’occasione, nell’anno del VII centenario della morte di Marco Polo, grande viaggiatore in Cina nel Medioevo e narratore della sua esperienza nel Milione scritto da Rustichello da Pisa, per focalizzare tutti insieme l’attenzione su un argomento di grande fascino che accumuna molti grandi del passato che, proprio per i loro ruoli, hanno spesso attraversato varie parti del mondo».
«Molte case proporranno anche visite guidate e/o strumenti di accoglienza – ha aggiunto Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – secondo una formula che ha riscosso già lo scorso anno, dove sperimentata, grande successo. La terza edizione delle Giornate ha la partecipazione di quasi 130 case, distribuite in 17 regioni. Un patrimonio importante che, con tenacia, la nostra Associazione mette in evidenza per offrire nuove occasioni al turista del terzo millennio, sempre in cerca di nuove emozioni, lontane dai grandi circuiti».
«I visitatori della nostra rete, come è stato osservato – ha concluso – non sono gli stessi che frequentano le pinacoteche: chi visita le Case della Memoria si sente un ospite chiamato a “riabitare”, perché è come se si trovasse a casa propria. È dunque importante, anche da parte delle istituzioni, porre attenzione a questo patrimonio, fatto da ambienti di vita di “quotidiana”, che conservano intatto il fascino di chi li ha abitati e con un valore aggiunto: la partecipazione attiva». (rcs)