24 settembre – Un viaggio, quello del Presidente del Consiglio Nicola Irto, alla Silicon Valley che ha poco il sapore della visita istituzionale, ma rivela grandi intenti propositivi. La tecnologia in Calabria ha molte, tantissime, applicazioni possibili: agricoltura, turismo, ricerca scientifica: il ponte con la California, con la Silicon Valley fondamentale, occorre intessere nuove relazioni, creare rapporti commerciali, sviluppare progetti di grande respiro. Considerando anche che ci sono tanti manager calabresi di successo proprio nella Silicon Valley su cui contare per favorire interscambio di studenti universitari, avviare progetti comuni, alternare professionalità da entrambe le parti. In Calabria, non si dimentichi, c’è all’Unical un centro di eccellenza in campo informatico che sta facendo importanti progressi anche nel campo dell’intelligenza artificiale.
La missione istituzionale negli Stati Uniti del presidente Irto punta quindi ad allacciare rapporti nello sviluppo di nuove tecnologie applicate all’agricoltura, la promozione del turismo attraverso i più importanti player della sharing economy mondiale, la creazione di nuove relazioni commerciali tra la Calabria e la California. Sullo sfondo, la grande partita del porto di Gioia Tauro.
Il presidente Irto ha gettato le basi di un progetto concreto incontrando a San Francisco il console generale d’Italia Lorenzo Ortona e, successivamente, a Palo Alto, un gruppo di imprenditori e professionisti di origini calabresi che si sono stabiliti lì, in un meeting promosso da Jeff Capaccio, presidente dello Sviec (Silicon Valley Italian Executive Council).
Gli uffici di diretta collaborazione del presidente Irto sono già al lavoro per dare immediato seguito a quanto delineato negli incontri in California che potrebbe portare, nel breve-medio termine, a favorire lo scambio di studenti universitari, professionalità e flussi di capitale tra lo Stato americano più dinamico, nel quale hanno sede alcune delle più importanti società mondiali dell’IT (Facebook, Twitter, Youtube, Google, Apple, Airbnb, Uber) e la Calabria. Già nella prima parte del 2019 sono attesi sviluppi.
«Ho incontrato tanti calabresi negli Stati Uniti. – dice il presidente Irto – Sono orgoglioso di loro. Donne e uomini che ce l’hanno fatta, che hanno aperto società oggi affermate e che non dimenticano le loro origini. Dobbiamo ringraziarli e farli diventare modelli per i nostri giovani. Nella Silicon Valley ho toccato con mano l’approccio rivoluzionario, in termini di mentalità e organizzazione produttiva, che ha reso unica al mondo quella realtà. Dobbiamo trarne ispirazione e, al tempo stesso, lavorare per costruire serie relazioni commerciali che non possono prescindere dalla soluzione dei problemi del porto di Gioia Tauro, la nostra unica finestra sul mondo. Negli incontri istituzionali abbiamo discusso della possibilità di attrarre investitori americani in Calabria ma dobbiamo lavorare perché la nostra regione interessi loro. E per fare questo occorre fornire un quadro economico e istituzionale che sia chiaro e stabile».
«La Calabria – rileva il presidente del Consiglio regionale – ha molte opportunità ma bisogna moltiplicare gli sforzi. Abbiamo un problema oggettivo rappresentato dai livelli esigui delle nostre produzioni. La sola qualità non basta. Parlare di ‘eccellenze’ senza cogliere le dimensioni dell’economia globalizzata significa condannare la Calabria all’irrilevanza. Per questo dobbiamo mettere a sistema le università, le aziende e le istituzioni affinché lo sviluppo della tecnologia, a cominciare dall’agritech, sostenga le produzioni e renda la Calabria protagonista sui mercati».
Gli incontri di San Francisco e della Silicon Valley sono stati preceduti dalla partecipazione del presidente del Consiglio regionale alla Festa italiana di Salt Lake City. In questa prima tappa, Nicola Irto è stato accompagnato dal consigliere regionale Orlandino Greco, assieme al quale ha incontrato i rappresentanti del governo dello Stato dello Utah, con cui saranno avviate relazioni istituzionali e commerciali.
«La festa italiana, magistralmente diretta dal calabrese Nick Fuoco – conclude il presidente Irto – è stata un momento molto intenso di celebrazione della nostra identità in uno Stato americano che sta conoscendo una fase di impetuoso sviluppo. Con la folta comunità calabrese rafforzeremo questo filo diretto che è costruttivo e non meramente nostalgico». (rrc)
Nella foto di copertina: il presidente Nicola Irto col console generale d’Italia Lorenzo Ortona