La Calabria è la prima regione, in Italia, per numero di partecipanti alle Olimpiadi Italiane di Astronomia: su 7417 partecipanti, 3058 sono calabresi.
In questa classifica seguono il Lazio, con 754 allievi, la Lombardia con 652, la Sicilia con 578. Chiude la classifica delle venti regioni il Trentino Alto Adige, con sette allievi.
Nella nostra regione gli istituti che hanno abbondantemente superato “quota 100” di allievi partecipanti sono, per la scuola secondaria di secondo grado il Liceo Scientifico Alessandro Volta (RC), il Liceo Scientifico Michele Guerrisi (Cittanova), l’Istituto Superiore d’Istruzione Oliveti -Panetta (Locri), l’Istituto d’Istruzione Superiore Francesco La Cava (Bovalino), l’Istituto Superiore d’Istruzione Pietro Mazzone (Roccella).
Nella secondaria di primo grado guidano la carica dei 100 gli Istituti Comprensivi: Carducci-da Feltre (RC), Giovanni XXIII (Villa San Giovanni), Falcomatà Archi (RC), Nosside Pitagora (RC).
«Questi risultati – ha dichiarato la prof.ssa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria – partono da lontano e poggiano sulla lungimiranza delle istituzioni calabresi: della Regione Calabria dal 1987 al 1995, della Provincia di Reggio Calabria, oggi Città Metropolitana, che dal 1995, venuto meno l’apporto della Regione Calabria, sta investendo in cultura scientifica ed ha affidato le attività didattiche e la gestione scientifica del Planetario Pythagoras alla Società Astronomica Italiana, ente morale e referente del Paese per quanto concerne le attività legate all’astronomia e all’astrofisica».
«Le attività sono molteplici – ha spiegato – e sono indirizzate alla formazione e alla divulgazione scientifica in favore degli studenti e all’orientamento dei giovani particolarmente interessati all’astronomia. Si aggiungono i corsi di aggiornamento e di alta formazione, anche a carattere residenziale, per insegnanti e giovani studiosi».
«A Stilo-Riace – ha aggiunto – si svolge da 26 anni la scuola residenziale, nazionale, di formazione per i docenti e da 12 anni lo stage, anche questo nazionale, finalizzato alla preparazione degli studenti alle fase internazionale delle olimpiadi di astronomia».
«I progetti didattici legati all’astronomia •– ha proseguito –non sono di facile attuazione per svariati motivi: la limitazione delle risorse economiche disponibili, la mancanza di personale specializzato, la cautela degli insegnanti ad intraprendere nuove sperimentazioni, l’organizzazione di attività di laboratorio».
«La Città Metropolitana, attraverso le attività messe in atto dal Planetario – ha concluso – cerca di ovviare a queste difficoltà. Mai come in questo momento storico la regione Calabria ha bisogno di cittadini in cui sia sviluppato un legame emotivo con la cultura e l’astronomia è il veicolo emozionale privilegiato per raggiungere questo obiettivo». (rrc)