di MASSIMO MASTRUZZO – Sull’attuazione di progetti e riforme previsti dal Pnrr non c’è alcun ritardo. Lo assicura il ministro Raffaele Fitto nella conferenza stampa seguita alla “cabina di regia” sul Pnrr che si è riunita oggi a palazzo Chigi.
Mi preme però ricordare e sottolineare al ministro Fitto che il Pnrr doveva servire a ridurre i divari nel paese, che i fondi, ad esempio, sarebbero dovuti essere usati per dotare dell’Alta Velocità anche il Sud, ed invece al Sud ci si muove ancora come agli inizi del novecento con la beffa di pagare di più perché fanno viaggiare i cittadini su treni per l’Alta Velocità ma su binari che non sono mai stati adeguati per l’Alta Velocità.
Ed bene ricordare a Fitto&co. che anche per quanto riguarda gli asili nido, sono tutti al Sud i territori che hanno un’offerta di asili nido inferiore a 10 posti ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni: Ragusa, Caltanissetta, Cosenza, Caserta. E non arrivano al 20% nelle aree di Crotone, Trapani e Reggio Calabria, contro l’80% di molte zone del Nord, gli edifici scolastici dotati di accorgimenti per il risparmio energetico. È un’Italia incostituzionalmente tagliata in due, e non a caso è principalmente in base a questi tre criteri: Direttamente proporzionale alla Popolazione; Inversamente proporzionale al livello del Reddito pro-capite; Direttamente proporzionale al tasso di disoccupazione medio degli ultimi 5 anni; che all’Italia sono stati attribuiti i 209 miliardi di euro del Pnrr, con il chiaro intento di ridurre la forbice della disomogeneità territoriale. (mm)
[Massimo Mastruzzo è del direttivo nazionale Movimento Equità Territoriale]