Grande successo per l’evento finale – svoltosi online – della 34esima edizione del Premio Mondiale di Poesia Nosside, fondato dal prof. Pasquale Amato.
Un’edizione difficile ma, che tuttavia, ha raccolto un bilancio positivo, evidenziato dal prof. Amato: «nell’anno del tremendo Coronavirus che sta ancora sconvolgendo le vite dei popoli dell’intero pianeta, il Premio Nosside – dopo la consueta suggestiva apertura a febbraio nella Fiera Internazionale del Libro dell’Avana a Cuba – si è adattato senza piegarsi all’emergenza della pandemia. Ed ha superato se stesso. Ha rinnovato i suoi canali di comunicazione via internet. Ha incrementato le adesioni, ampliando la sua apertura senza confini alle diverse lingue e culture del mondo e toccando la quota di 100 Paesi partecipanti. Ha, infine, confermato la sua strategia culturale grazie ai riconoscimenti assegnati dalla Giuria Internazionale presieduta dall’emerito prof. Giuseppe Amoroso».
«Insomma – ha detto Amato – il Nosside ha consolidato il suo ruolo di eccellenza sul versante della cultura, allargando i suoi orizzonti da Reggio Città Metropolitana all’intero pianeta Terra. Partendo, comunque, dalle salde radici del suo trittico magno-greco: la poetessa Nosside di Locri al cui nome è intitolato il Premio; il genio futurista Umberto Boccioni di Reggio Calabria, di cui abbiamo adottato l’opera “Figure” come logo; l’arte orafa del Maestro crotonese Gerardo Sacco, che offre una sua creazione ai Vincitori».
I due vincitori di questa edizione sono l’italiano Stefano Baldinu con una poesia in lingua sarda, e il messicano Francisco Azuela con una composizione dedicata a un popolo originario dell’America pre-colombiana. La prof.ssa Rosamaria Malafarina, segretaria della Giuria del Premio, ha letto le motivazioni dei maggiori premiati, affiancata da Giada Amato che ha offerto la visione dei Premi virtualmente consegnati.
L’evento, di grande respiro, ha visto numerosi interventi, cominciati con la relazione del presidente Amato, che ha ricostruito il percorso accidentato dell’edizione più complicata e difficile della sua storia. Poi, si sono susseguiti, in momenti diversi dell’evento gli interventi del vicesindaco di Reggio Calabria, Tonino Perna, del direttore del Museo Archeologico Nazionale, Carmelo Malacrino, del Rettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, Antonino Zumbo, del Maestro orafo Gerardo Sacco, di Mimmo Nisticò, consigliere Nazionale Avis, di Teresa Timpano, direttore artistico del “Festival Miti Contemporanei”, di Angelo Musolino, presidente dei pasticceri italiani Conpait, di Davide De Stefano, responsabile nazionale gelatieri Conpait, dello chef internazionale Filippo Cogliandro, del presidente della Camera di Commercio, Antonio Tramontana, del segretario generale di Bova-Life, Luca Micheletta e del giornalista Santo Strati, direttore di Calabria.Live.