Nella città di Reggio Calabria la tradizione dei grandi poeti di lingua dialettale resiste e perdura grazie a grandi figure di spessore umano e culturale come Salvatore Marrari.
In un recente incontro con l’Unione Poeti Dialettali Calabresi, Marrari, ha dato lustro alle tradizioni reggine declamando poesie tratte dalle sue tante pubblicazioni, stampate senza scopo di lucro, come: ‘A me terra si chiama Calabbria (volutamente con due b). Vagabundandu tra li me pinzeri, ‘Ra barcunata (volume primo), ‘Ra barcunata (volume secondo).
I versi di Salvatore Marrari trasudano da tutti i pori amore verso la città di Reggio, accompagnati da un impegno civile e umano di elevato spessore. Del resto la poesia a casa Marrari è di famiglia, infatti Salvatore è nipote del capostipite dei poeti reggini: Matteo Paviglianiti.
In tutti gli incontri culturali Salvatore, con dovizia di particolari, narra con orgoglio la storia del suo grande predecessore, forse poco celebrato, ma che merita un posto di prestigio nella storia della nostra città. Paviglianiti è stato un punto di riferimento di Nicola Giunta e di tanti altri prestigiosi autori reggini che si riconoscevano nell’arte poetica del loro grande maestro.
Salvatore Marrari non poteva essere da meno e, con grande umiltà, si propone nel panorama culturale reggino come erede di una pregevole scuola di pensiero basata principalmente sulla libertà di espressione e che ha da sempre l’obiettivo di denunciare soprusi, diseguaglianze, volgarità e, soprattutto, brutture che oggi sono, purtroppo, diffuse nella città di Reggio.
In questi disvalori non può riconoscersi chi ha vissuto un’epoca in cui il senso civico, le bellezze naturali, l’appartenenza, l’impegno civile e la solidarietà porta a porta, erano la base della convivenza della città di Reggio, dove era diffusa la povertà economica, ma era ricca la cultura e stratificati i valori etici. I poeti di lingua dialettale e non solo, devono ringraziare personalità come Salvatore Marrari che, in silenzio e con grande trasporto morale, si battono per salvaguardare le tradizioni positive e l’immagine dei cittadini di Reggio, popolazione che oggi è sofferente anche per l’errata narrazione delle sue eccellenze culturali.
Tra le personalità di prestigio contemporanee, senza alcun dubbio, occupa un posto di rilievo il poeta Salvatore Marrari, riservato, ma brillante protagonista della cultura del nostro territorio. (rrc)