La buona politica a sostegno delle buone prassi di sviluppo locale è stato il titolo del webinar organizzato da Cambiamo Reggio Calabria, dove si è parlato della candidatura della Locride a Capitale italiana della cultura 2025, che è anche sostenuta da Vittorio Sgarbi, componente della VIII commissione Cultura e ospite dell’incontro.
Un progetto ambizioso, sul cui serve la condivisione ed il supporto di tutti affinché possa concretizzarsi e diventare realtà per un territorio che ha tutte le potenzialità per emergere ed aspira a riscattarsi.
Insieme a Sgarbi, hanno partecipato al webinar Francesco Macri, presidente Gal Terre Locridee, Antonio Blandi, Project Manager Locride 2025, Pietro Molinaro, consigliere regionale e Francesco Meduri, responsabile Provinciale Organizzazione e Sviluppo Territoriale di Cambiamo, che ha moderato l’incontro.
«Cambiamo – si legge in una nota – sostiene ed accompagnerà questo percorso così importante per il raggiungimento del prestigioso riconoscimento, in quanto la cultura deve essere un punto di rilancio per questo territorio. La Locride presenta un patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico vastissimo come la Villa romana di Casignana o la Cattedrale di Stilo, solo per citare alcuni siti. I beni architettonici, paesaggistici ed enogastronomici possono essere volano di sviluppo. Anche dal punto di vista medico va evidenziato un microclima eccezionale, favorevole alla cura di diverse patologie. Ringrazio l’On. Sgarbi per la sua presenza e, soprattutto, per il supporto al progetto».
Sgarbi ha evidenziato il suo forte legame con la Calabria che dura da circa trent’anni avendo instaurato un rapporto speciale con Gerace: «Ritengo sia una proposta valida ma, indubbiamente, impegnativa – ha spiegato – poiché parteciperanno diverse città ma in cui riscontro un elemento innovativo: la candidatura non di una città ma di un intero territorio».
«È un’occasione importante – ha spiegato ancora – perché avrebbe un riscontro positivo anche a livello turistico. Il ricco patrimonio culturale distribuito su diversi comuni, le tradizioni e la sua storia unite alla straordinaria accoglienza calabrese sono da traino ad una candidatura significativa. Mi auguro che la Commissione preposta valuti con attenzione la qualità della vostra proposta e non basi le sue decisioni su ragioni prettamente politiche. Credo che le scelte delle città partecipanti dovrebbero rispettare dei criteri precisi legati al numero di abitanti ed alle tradizioni culturali dei territori. Prossimamente tornerò nella Locride per sostenere questa candidatura perché è un territorio che ha tanto da offrire».
«Anche se non riuscissimo in questa grande impresa – ha spiegato il presidente del Gal Macri – avremmo comunque raggiunto un risultato fondamentale, far conoscere un’altra faccia di un territorio ricco di storia e cultura. Non a caso lo slogan scelto è “Locride tutta un’altra storia” che identifica il nostro progetto. Credo sia la prima volta che si porti avanti un’iniziativa che coinvolge i 42 Comuni della Locride. Siamo consapevoli che ci aspetta un percorso lungo ma il Gal si sta impegnando al massimo per ottenere l’ambito riconoscimento».
«Stiamo creando – ha detto ancora – un comitato promotore e scientifico affiancato da piccoli laboratori culturali e sociali. In questo momento abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Il Gal, in questi anni, ha contribuito allo sviluppo di un comprensorio, spesso, abbandonato facendosi promotore di idee innovative. A breve il progetto verrà presentato a Roma. Mi auguro – ha aggiunto – che anche la città Metropolitana di cui Locri fa parte, si decida a investire su questo territorio».
Per Blandi, Project Manager Locride 2025, la candidatura ha diversi obiettivi ma, in primis, la voglia di raccontare la storia di un’area straordinaria: «La Locride ha un patrimonio culturale immenso da scoprire e riscoprire fatto di eccellenze e piccole realtà che assieme formano un grande mosaico. Siamo convinti che abbiamo tutte le capacità per poter competere facendo emergere tutte le potenzialità e gli aspetti positivi. Un obiettivo che deve essere condiviso da tutta la regione e che potrebbe veicolare economia».
«La scelta del 2025 – ha spiegato – è ricaduta per consentirci di portare avanti un progetto serio e che consenta ai giovani di rimanere, in futuro, nella propria terra. Sottolineo con orgoglio che l’adesione dei Comuni è stata corale, anzi, è stata accolta con grande entusiasmo. I grandi obiettivi si raggiungono con la passione ed in questo momento la Locride ne ha tantissima».
A sposare con entusiasmo l’iniziativa, anche il consigliere regionale Molinaro che ha ribadito: «In quanto calabresi dobbiamo sostenere con determinazione questo progetto; solo con un’azione comune riusciremo a centrare questo importante obiettivo. Ognuno di noi deve offrire il proprio contributo per lanciare un territorio che vanta beni culturali di straordinaria bellezza».
«È una candidatura – ha concluso il responsabile Provinciale Organizzazione e Sviluppo Territoriale di Cambiamo Meduri – che coinvolge ben 42 Comuni e richiederà un grandissimo impegno e lavoro, quindi, bisognerà lavorare in maniera costruttiva e trasversale. Un obiettivo che deve essere sposato da destra a sinistra proprio per l’importanza che riveste e per l’enorme impatto che potrebbe avere su tutto il territorio».
«Auspico – ha detto ancora – che riusciremo a vincere questa sfida. È un progetto che va oltre la vittoria, perché la Locride è un territorio che va raccontato e valorizzato facendo emergere i tanti aspetti positivi di cui gode e che attendono la collaborazione di tutti per affiorare».
«Un ringraziamento particolare – ha concluso – a Maricetta Tirrito di Laboratorio una Donna, sempre pronta ad elaborare progetti di rilancio culturale, economico e sociale. Senza il suo contributo non avremmo potuto organizzare questo webinar e promuovere la candidatura della Locride. Ci auguriamo sia ospite del Gal Terre Locridee nei prossimi mesi». (rrc)