Turismo, si guarda al futuro

di ARISTIDE BAVATurismo nella Locride, bisogna guardare al futuro e dare vita ad un piano turistico strategico e, anche, di rivitalizzazione dei comuni. È lo stimolo principale di un progetto denominato Ita-Ca e del brand “Riviera Cristallina”, del quale la giunta comunale di Siderno, con una deliberazione  dell’11 aprile (n° 80), ha approvato lo schema sottoscrivendone l’adesione con un Memorandum of Understanding. Si tratta di un’idea progettuale – informa una nota dell’amministrazione comunale – del console onorario d’Italia a Cancun in Messico (seconda destinazione turistica al mondo per numero di visitatori) Filippo Strano che punta a far diventare la fascia Ionica reggina «un polo turistico internazionale, nazionale e locale di altissimo livello, con spiagge paradisiache, stabilimenti balneari eccellenti, ricco in cultura e storia, ideale per lo sport, vivace, attivo e incentrato sul benessere e la ecosostenibilità, sia per i turisti che per i residenti tutto l’anno, attirando una clientela esclusiva, in particolare per la balneazione, la ristorazione, lo shopping e le esperienze culturali uniche».

Il progetto mira a coinvolgere, ognuno per la propria parte, le amministrazioni comunali, le imprese del territorio, i cittadini e gli investitori e  parte anzitutto dalla rigenerazione del tessuto sociale, dalla riattivazione dei paesi e dei loro centri, sviluppando il marchio identificativo “Riviera Cristallina” e il business plan per il lancio commerciale del prodotto turistico, sfruttando al meglio la trentennale esperienza maturata dal suo ideatore a Cancun per ottenere importanti ricadute economiche legate al turismo tutto l’anno. Siderno, centro più popoloso del comprensorio in cui si vuole sviluppare il progetto, aderisce in maniera convinta a ogni proposta tesa alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico, potendo contare su un territorio capace di un’offerta turistica completa, che va dalla spiaggia al centro storico collinare e si estende fino al monte Ginarra, con la sua necropoli che testimonia un insediamento preistorico.

Lo stesso Console Strano, dopo la sottoscrizione ha voluto dichiarare che «la firma del Memorandum of Understanding con il Comune di Siderno rappresenta un importante passo avanti nella realizzazione della visione della Riviera Cristallina come una destinazione turistica di eccellenza e un centro di innovazione sostenibile».

«Questa partnership – ha detto – rafforza il nostro impegno nell’incanalare risorse e sforzi verso lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra regione, offrendo opportunità uniche per residenti e visitatori di vivere esperienze indimenticabili e contribuendo alla promozione di uno sviluppo armonioso e responsabile del nostro territorio. Sono fiducioso – ha concluso – che insieme possiamo realizzare grandi cose e lasciare un’impronta positiva per le generazioni future».

È innegabile che un progetto di questo tipo possa servire al rilancio del territorio, soprattutto se suffragato da una strategia complessiva capace di guardare con attenzione al futuro e programmare un coinvolgimento complessivo dei Comuni della Locride che si qui si sono mossi in maniera autonoma. Il territorio è dotato di ricchezze turistiche di notevole portata ed è forte di strutture archeologiche molto apprezzate dai turisti e di centri interni ricchi di fascino, di storia e di cultura. Un territorio, dunque, che attende solo di essere valorizzato per come merita e questo progetto potrebbe costituire un primo importante passo per la sua rivitalizzazione turistica e il suo rilancio economico. (ab)

 

Sinergia tra enogastronomia e cultura per valorizzare il territorio della Locride

di ARISTIDE BAVALa delegazione della Locride – Costa dei Gelsomini, dell’Accademia Italiana della cucina, riprenderà domenica il suo percorso culinario alla scoperta delle realtà gastronomiche del territorio della Locride, indirizzato anche ad incentivare un settore turistico strategico  dal punto di vista economico, ovvero il turismo enogastronomico. 

Il delegato dell’importante associazione, Giuseppe Ventra, ha infatti programmato per il 10 marzo un incontro degli Accademici della Associazione a Caulonia dove, in contrada Marano, presso la trattoria “Da Marcello” è previsto un pranzo  a base di prodotti tipici del territorio accompagnato dal buon vino di una cantina  calabrese riservato ,appunto, ai soci della delegazione locridea.

Con questo primo incontro del 2024 riprende, quindi, la strategia promozionale del territorio attivata dall’Accademia della cucina nell’ottica di una rilettura attualizzata del turismo enogastronomico che non si limita solo  alla componente culinaria ma, come precisa il delegato Giuseppe Ventra , indirizzato ad una precisa sinergia anche con l’aspetto culturale del territorio.

«Compito dell’ Accademia della cucina – dice Ventra che ha organizzato l’incontro unitamente al suo diretto collaboratore Luciano Tornese – è certamente quello di esaltare principalmente l’aspetto culinario privilegiando tradizioni e realtà economiche del territorio che ci stiamo sforzando di far conoscere anche nelle altre regioni italiane grazie al “filo diretto” che abbiamo con le altre delegazioni italiane supportato dal  circuito privilegiato della nostra Accademia nazionale».

«Ci siamo resi conto, però – ha aggiunto – e questa è una considerazione pienamente  condivisa da tutta la nostra associazione, che noi, soprattutto nella Locride, possiamo, e dobbiamo, offrire, unitamente ad una buona enogastronomia, anche altri importanti aspetti che possono fare la differenza. Mi riferisco, in particolare, agli aspetti culturali che possono offrire i nostri centri interni».

«Soprattutto in una realtà come questa della Locride – ha prosegito – sarebbe un peccato non sfruttare anche il grande patrimonio  di specifici territori notoriamente  ricchi di indiscutibili  tesori archeologici e culturali oltre che  di una storia millenaria. Noi vogliamo muoverci in questa direzione e ripartiamo da Caulonia dove alcuni nostri accademici offriranno specifici spunti di riflessioni che saranno da canovaccio per questa nuova annata sociale».

Un discorso certamente da condividere, quello di Ventra, anche alla luce di quello che gli esperti del settore chiamano “turismo esperenziale”, indirizzato principalmente ad offrire unicità identitarie e deve anche contare su “ambasciatori” che siano capaci di valorizzare le offerte dei loro territori  a partire dagli stessi cittadini residenti  che si devono sentire orgogliosi della storia e delle bellezze della loro terra e sfruttare al meglio, anche e soprattutto dal punto di vista economico, la sinergia tra cultura e gastronomia.

Un turismo enogastronomico diverso e più completo, insomma, che consente non solo di entrare in contatto con una buona filiera produttiva del cibo ma permette di visitare e comprendere altre interessanti identità culturali con percorsi a dir poco originali capci di stimolare la curiosità dei potenziali turisti. (ab)

Alla Bit di Milano riflettori accesi sulla Locride

di ARISTIDE BAVAAlla Bit di Milano i riflettori si sono accesi, come anticipato, sul territorio della Locride grazie alla presenza e agli interventi del Gal Terre Locridee  nel padiglione di Calabria Straordinaria dove il presidente del Gal, Francesco Macrì, il direttore Guido Mignolli e la dottoressa Maria Elena Filippone, accompagnati dal manager di Officine Delle Idee, Antonio Blandi hanno parlato a lungo delle potenzialità del territorio, con la presentazione del progetto turistico-culturale Locride 2025 – Tutta un’altra storia.

È stato ampiamente spiegato che “Locride 2025”, la cui programmazione è già in corso, è indirizzato a dare vita a un racconto corale, capace di narrare il paesaggio culturale e sociale del territorio per un turismo innovativo e inclusivo. La Locride, già candidata a Capitale italiana della Cultura, è ritenuta infatti un mosaico unico, le cui tessere sono costituite da una grande varietà di beni culturali e ambientali, legati tra loro da un patrimonio immateriale esclusivo, conservato ed espresso in comunità locali anch’esse uniche per antropologia, tradizioni, storia e ambiente.

Alla Bit si è parlato di Turismo delle radici, di Turismo religioso dell’importanza della tutela del patrimonio naturale e del turismo sostenibile e delle arre protette ma anche e soprattutto della rete dei Borghi certamente una risorsa di eccellenza per il turismo regionale  che inseriti nel grande patrimonio culturale, storico e sociologico rappresentano tante piccolo perle incastonate nel cuore dei territori e sono sinonimo di bellezza, peculiarità e tradizioni, tramandate di generazione in generazione. Alla Bit erano presenti anche gli operatori turistici della Jonica Holidays, decisamente soddisfatti per l’attenzione che i tour operator hanno prestato alle offerte della Locride.

Per quanto riguarda  “Tutta un’altra storia” ricordiamo che era lo slogan che si è accompagnato alla candidatura della Locride a Capitale della cultura 2025. Una candidatura che poi non ha superato le selezioni facendo accantonare le speranze del Gal Terre Locridee e della Città Metropolitana che avevano creduto nella possibilità che almeno l’ipotesi progettuale potesse superare la fase di selezione e consentire alal Locride di ritrovarsi tra le finaliste per avere la visibilità che il territorio, per le sue immense potenzialità, avrebbe ampiamente meritato. Così non è andata, ma il Gal Terre Locridee non accantonò l’ambizioso progetto evidenziando che quello era il punto di partenza per dare spinta al territorio e continuò l’ipotesi progettuale.

Adesso, appunto, alla Bit il Gal Terre Locridee ha trovato il momento per far accendere nuovamente i riflettori sul territorio della illustrando proprio il progetto turistico-culturale “Locride 2025 – Tutta un’altra storia”. Una vetrina di indubbia importanza per l’intero territorio. Gli obiettivi che si portava appresso la candidatura della Locride a Capitale della cultura erano quelli di consentire un contributo in termini di azioni da inserire in un  percorso sinergico  delle comunità del territorio. E più precisamente un’azione strutturale, capace di impegnare e sostenere l’intero processo attraverso la proposta del coinvolgimento permanente della gente alle decisioni tende presente che la partecipazione è considerata azione fondamentale per rafforzare la consapevolezza, ridare entusiasmo e voglia di fare, innescare processi di crescita realmente efficaci.

Quindi azioni di sistema, collegate ai settori indicati, alle relative fragilità, alla forza che ne deriva e alle finalità individuate. Azioni che mettono in campo strutture di governance territoriale e di settore, seguendo un percorso capace di produrre risultati interessanti e proficui Un sistema capace di fare della Locride un insieme di comunità molto compatte, con alto livello di progettualità intorno a indirizzi di intervento coordinati e condivisi. Tutta un’altra storia, dunque, continua. (ab)

L’OPINIONE / Francesco Meduri: Lavorare a un collegamento gratuito tra il Tito Minniti e la Locride

di FRANCESCO MEDURIAd annunciare l’arrivo di  Ryanair ha Reggio Calabria è stato Michael O’Leary, Ceo della compagnia low cost da oltre 180 milioni di passeggeri l’anno. Previste 8 nuove rotte ancora in via di definizione.

È una grande opportunità per tutta la provincia reggina con una stima annua di oltre  400 mila  nuovi passeggeri, oltre 100mila dal solo Aeroporto di Milano Bergamo. E’ chiaro che tutto questo rappresenta per la fascia jonica un’occasione unica ed imperdibile che va sfruttata programmando e stuzzicando, magari anche con piccoli e mirati incentivi, i nuovi viaggiatori.   Il punto di forza di Ryanair è sicuramente rappresentato dalle tariffe low cost e quindi presumibilmente avremo un flusso di turisti che arriverà attratto da prezzi davvero contenuti. La locride, come tutta la fascia jonica reggina, potrebbe puntare a conquistare questo bacino di nuovi utenti attraverso iniziative mirate.

La mia idea è che la politica insieme alle associazioni e le attività commerciali,  possa lavorare per offrire un servizio ai passeggeri che atterrano a Reggio Calabria, proponendo magari un trasferimento gratuito da/per la Locride, soggetto magari ad un requisito minimo di almeno due notti in strutture convenzionate. Un vero e proprio voucher per muoversi gratuitamente da e per l’Aeroporto Tito Minniti. In questo modo probabilmente si riuscirebbe a veicolare nella fascia jonica reggina un numero maggiore di visitatori nuovi, non solo i classici emigranti che ritornano nel periodo estivo.  

Ricordiamoci sempre che la locride ha una grande offerta dal punto di vista del territorio, ma anche dell’enogastronomia e della tradizione culturale. Probabilmente il titolo di Capitale della Cultura avrebbe rappresentato insieme ai nuovi voli, un grande spinta turistica, senza precedenti. Credo comunque che sia una il tempo di questa nuova sfida, che non possiamo pensare di vincere con le armi attuali, bisogna cambiare visione e offrire servizi.

Per la mia iniziativa sentirò i colleghi Presidenti delle Pro Loco limitrofe e solleciteremo i sindaci e i loro organismi, perché si lavori sui collegamenti (in concomitanza con l’orario dei voli) e sull’eventuale voucher gratuito per chi alloggerà almeno due notti in strutture convenzione (b&b, Hotel, ecc).

Sono sicuro che si troveranno adeguati fondi per lo sviluppo promozionale e turistico, dando priorità ad iniziative concrete. Allo stesso tempo vanno sbloccati i bandi e le assegnazioni di alloggi e strutture che i vari comuni hanno a disposizione ma che risultano ancora inutilizzate. (fm)

[Francesco Meduri è presidente della Pro Loco di Martone]

La cultura per rilanciare anche il territorio

di ARISTIDE BAVA – «Fare cultura significa anche dare spinta sociale ed economica al territorio». È di questo avviso il presidente del premio letterario “Città di Siderno”, Domenico Catalano che, dopo il grande successo ottenuto dalla cerimonia di premiazione della 19esima edizione di quel concorso  ha voluto rimarcare che il premio ha raggiunto «un respiro sempre più nazionale con uno spessore culturale che s’innalza ancora ulteriormente nel panorama di una cultura vissuta con impegno e passione» e, soprattutto, ha portato indubbio benefico all’immagine della Città, «che oggi più che mai  rimarca la necessità di una rigenerazione culturale ed urbana, capace di far riacquistare quel ruolo di leader che un tempo rivaleggiava con le migliori contendenti territoriali».

Un obiettivo d’altra parte che rimane alla base degli intendimenti del fondatore del premio, il compianto Aldo De Leo che si è sempre posto l’obiettivo  di contribuire con questo premio a costruire una città più evoluta forte di un progetto capace di dare un giusto contributo alla crescita civile e sociale di Siderno. Secondo Catalano è arrivato il tempo di creare un nuovo modo di fare cultura e per questo, anche in previsione del ventennale del premio ci si sforzerà di dare al premio una grade spinta in avanti.

Questa necessità, però, avverte Catalano si porta appresso il bisogno che tutti insieme, in sede locale, a partire dalla civica amministrazione, e ognuno per la propria parte, si sforzino di interagire e creino le strategie utili al rilancio di Siderno e del territorio. In questo contesto Domenico Catalano lancia anche una sua idea: quella di partire dalle piccole cose ma anche di cercare di valorizzare i nostri Borghi antichi.

«Non basta più rispolverare i vecchi palazzi e riportarli all’antico splendore, bisogna andare oltre con costanza. Tanto per fare un esempio, – dice – consideriamo il nostro Borgo Antico di Siderno Superiore: negli anni sono stati  restaurati i palazzi storici, vedi Palazzo De Mojà, Falletti, Botteghe artigiane, anfiteatro, rifacimento in pietra di vie stradine interne ecc.».

Nella sostanza afferma Catalano, che è anche consigliere comunale di minoranza questo risveglio culturale deve servire anche a dare vita ad «uno sviluppo locale», «che significa mettere in atto un insieme di politiche per la gestione del territorio. Ovvero progettualità, azioni che concorrono a rafforzare un determinato territorio, per renderlo più vivibile e attrattivo sotto molteplici aspetti (sociale, economico, ambientale). Si tratta quindi di un quadro di riferimento ampio, all’interno del quale si devono muovere diversi attori locali (pubblici, privati, non profit).

E quindi  supportare i soggetti locali impegnati nella messa a punto di strategie e di percorsi progettuali di crescita, che portino benefici concreti nei contesti sui quali agiscono. Nella sostanza  la spinta propulsiva della cultura  dovrà servire  anche al rilancio  del territorio, del suo turismo e della sua economia. (ab)

Nella Locride i vertici del Distretto Lions

di ARISTIDE BAVA – La Locride ospiterà, sabato 20 e domenica 21 gennaio, i più alti quadri dirigenziali del lionismo meridionale in due distinti incontri che avranno luogo presso presso l’ Hotel Kennedy di Roccella e presso  la sede del Lions Club di Locri, in Piazza stazione. Alla base dei due incontri un incontro di tutti i club della prima, seconda e terza zona, convocati rispettivamente dai presidenti Mimmo Praticò, Vincenzo Mollica e Domenico Leonardo e una riunione della prima circoscrizione con la presenza dei rappresentanti lions dell’intera provincia di Reggio Calabria convocata dal presidente Sandro Borruto.

Ai due incontri è prevista la presenza del Governatore del Distretto Lions, Pasquale Bruscino, del Past Governatore Franco Scarpino, del primo e secondo vicegovernatore rispettivamente Tommaso Di Napoli e Pino Naim. L’incontro di Roccella, previsto per le ore 18.30 di sabato prevede come argomento principale La crescita associativa in primo piano con un ordine del giorno che prevede, tra gli altri argomenti, anche un intervento/confronto  di tutti i presidenti dei club della provincia reggina, degli interventi programmati degli officers distrettuali, una discussione aperta sulle sfide e sui successi dei club e una discussione sul PremioEccellenze di Club“. A questo incontro sarà presente anche la responsabile distrettuale del Global Membership Team, Rita Franco.

Particolarmente interessante anche il tema dell’incontro di domenica che avrà luogo a Locri ovvero Valorizzazione e sviluppo del territorio attraverso la Mission, la visione e l’azione affidabile e concreta dei Lions. In questo caso dopo l’intervento introduttivo del presidente di Circoscrizione Sandro Borruto e del presidente del Lions Club di Locri ( club Ospitante dell’importante incontro) Antonio Zuccarini sono previsti interventi dei vari presidenti dei club della provincia reggina, dei Responsabili distrettuali e dei Coordinatori circoscrizionali Glt, Rodolfo Trotta, Gst, Gianfranco Ucci, e del responsabile Marketing, Bruno Canetti. Interverranno anche l’immediato Past Governatore Franco Scarpino e i due vice, Tommaso Di Napoli e Pino Naim.

I lavori saranno poi conclusi dal Governatore Pasquale Bruscino. Ai due incontri è prevista anche la partecipazione dell’intero staff distrettuale, composto dal segretario Andrea Castaldo, dal Tesoriere, Gennaro Nebbioso, dal cerimoniere Aldo Antonio Cobianchi e dall’ officer telematico, Andrea Colonna(ab)

Il Gal per la valorizzazione dei prodotti del territorio

di ARISTIDE BAVA«La valorizzazione dei prodotti del territorio passa attraverso un disciplinare di produzione che ne dia il riconoscimento, in base al quale il prodotto stesso diventa riconoscibile nella sua specificità tra tanti prodotti che potrebbero apparire uguali. È così anche per la produzione del formaggio caprino d’Aspromonte». Una considerazione attenta e precisa emersa nel corso di un incontro che ha avuto luogo presso la sede del Gal Terre Locridee, a Locri, dove specialisti del settore e allevatori si sono trovati, per dare il via, nell’ambito del progetto “Terre di Calabria” (misura 19.3 del Psr Calabria 2014-2020), all’elaborazione del disciplinare di produzione, proprio del formaggio di Capra d’Aspromonte, presente anche Roberto Rubino, presidente di Anfosc (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo).

Per l’occasione pascoli, alimentazione e trattamenti degli animali e metodi di lavorazione dei formaggi sono stati al centro dell’incontro al quale hanno partecipato il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, il direttore Guido Mignolli e il consulente Anfosc, Adriano Gallevi. Dall’incontro è emerso che «un prodotto è legato a un dato territorio per alcuni fattori ben precisi, individuabili, che ne esprimono la specificità e che devono essere riconosciuti dal consumatore. Fattori che fanno di un certo prodotto un prodotto “specifico” e devono essere controllabili in maniera semplice, non attraverso costi insostenibili. Si tratta, allora, di condividere con i produttori poche ma importantissime regole, quelle giuste».

Il Presidente Roberto Rubino ha spiegato, partendo dalla considerazione iniziale che «si tratta di condividere con i produttori poche ma importantissime regole, quelle giuste. Quindi, in primis, parlando di formaggi, l’alimentazione degli animali è fondamentale per un prodotto di qualità. Non esistono pascoli degradati o erbe infestanti, anzi, la diversità genera quella specificità delle molecole che il latte trasmette. In un dato territorio, a una data altezza, c’è una certa vegetazione, salendo o scendendo lo scenario cambia e cambiano anche il gusto e la qualità del prodotto finale. Quindi bisogna vedere cosa mangia l’animale e definire i limiti dell’alimentazione, ridurre o eliminare i “concentrati” dei mangimi perché aumentano la quantità ma non la qualità del latte. Mettere, infine, i produttori in condizione di fare meglio quello che già fanno, perché non si perda la qualità al latte di partenza e si ottenga così un grande formaggio».

Dal canto suo il presidente del gal, Francesco Macrì, ha affermato che «il progetto vuole accrescere il valore economico delle produzioni locali, dando risalto alle specificità legate al territorio, in un percorso globale che coinvolge storia e cultura, oltre alla qualità degli alimenti. I prodotti della Locride, per gusto e proprietà nutrizionali, hanno tutte le carte in regola per primeggiare sul mercato nazionale e internazionale, ma per fare questo è necessario darsi delle regole di riconoscibilità. I disciplinari andranno a valorizzare un paniere di prodotti d’eccellenza, individuati sul territorio del Gal Terre Locridee. Il passaggio successivo sarà mettere in rete le aziende, generare importanti sinergie e circoli virtuosi di cooperazione e sviluppo».

Dal canto suo il Direttore del Gal, Guido Mignolli ha aggiunto «il formaggio caprino è per la Locride un prodotto identitario, con gusto e aromi tipici. La capra d’Aspromonte è simbolo di energia positiva, emblema di libertà, voglia di conoscenza, amore verso la terra. Raggiunge luoghi meravigliosi e inaccessibili, negati agli altri, per viaggiare oltre. Da questo straordinario animale otteniamo un prodotto speciale, che può divenire un attrattore economico forte, capace di generare iniziative nuove, con effetto moltiplicatore sulla produttività del territorio». (ab) 

In copertina, Roberto Rubino

La Casa di Babbo Natale punta di diamante delle festività natalizie della Locride

di ARISTIDE BAVATra le tane manifestazioni che hanno caratterizzato le festività natalizie nella provincia reggina probabilmente è stata quella che merita di essere maggiormente acclamata non fosse altro perché è stata organizzata dal basso, senza grossi contributi ma iuttosto con l’enorme passione e la forte volontà della comunità locale guidata da una associazione di volontariato nata con il preciso scopo di valorizzare il territorio. 

Un consuntivo decisamente positivo, quindi, per il borgo antico di Siderno superiore, con la Casa di Babbo Natale, una manifestazione che. come ha affermato la sindaca Maria Teresa Fragomeni, è stata la «punta di cristallo del Natale sidernese».

Una affermazione che calza a pennello per il grande successo che ha avuto la manifestazione che si è tenuta a Palazzo De Moja, lo storico Palazzo che ha ospitato la “Casa” e che è stato visitato da migliaia di persone arrivate da vari centri della Calabria e finanche, come ha voluto precisare il presidente dell’Associazione “Pajisi meu ti vogghiu beni”, Claudio Figliomani, da altre regioni italiane.

La Casa di Babbo Natale  è stata chiusa con la visita della Befana che ha fatto registrare un autentico  boom di presenze ed è  stata la degna conclusiuone di un successo ampiamente preventivato. La Befana è stata accolta a Palazzo De Moja, nella dimora del vecchietto con la barba da tantissimi bambini e dai loro genitori per una serata speciale nel corso della quale non sono mancati tanti doni che l’Associazione “Pajisi meu ti vogghiou beni” che anche quest’anno si è fatta carico dell’importante manifestazione ha fatto trovare a grandi e piccini nello storico Palazzo di Siderno Superiore che, per tutto il periodo natalizio, è stato epicentro della bella manifestazione diventata un vero e proprio richiamo per tanti cittadini della Locride, La “Casa di Babbo Natale” era stata inaugurata il 16 dicembre ma la manifestazione ha vissuto momenti esaltanti per tutto il periodo natalizio all’interno e all’esterno della casa, anche con manifestazioni musicali e altri spettacoli che hanno notevolmente vitalizzato il borgo sidernese.

La manifestazione che già negli anni passati aveva saputo richiamare migliaia di persone ancora una volta è stata molto suggestiva rendendo il Palazzo De Moja, meta attrattiva anche di carattere culturale con mostre e manifestazioni . È stata anche occasione per far scoprire ai visitatori molti angoli del suggestivo borgo antico sidernese. Angoli che hanno un fascino particolare e che confermano l’importanza dei borghi antichi anche a fini turistici.

Alla fine l’incontro tra la Befana e Babbo Natale è stata una ulteriore occasione è stata la classica ciliegina sulla torta che ha esaltato il successo della manifestazione. Dietro l’allestimento della Casa di babbo Natale – ha affermato lo stesso Claudio Figliomeni – c’è stato un grande lavoro che ha comportato, per i componenti dell’ Associazione, tanta fatica, dedizione, sacrificio e grande partecipazione. Devo ringraziare tutti  con un pensiero particolare per Daniela Marzano, Piero Moro, Emanuele Caruso e Roberto Romeo che hanno condiviso con me  in maniera incondizionata lunghi periodi di fatica e notti insonni nell’allestimento  della dimora del vecchietto con la barba bianca, ma voglio anche ricordare il grande contributo dato all’organizzazione della manifestazione da tanti abitanti della Siderno Antica che pur non facendo parte della Associazione che rappresento, hanno comunque voluto aiutarci con passione e con entusiasmo.

Figliomeni ha ricordato anche il fatto che l’amministrazione comunale ha creduto fortemente nella manifestazione alla quale ha dato il suo patrocinio e un sostegno economico ed ha ripreso l’affermazione della sindaca. Maria Teresa Fragomeni ha definito la nostra 2Casa di Babbo Natale” punta di cristallo del Natale sidernese e questo fa certamente onore alla manifestazione e ci stimola a continuarla anche negli anni futuri.

«Anche per questo – aggiunge – noi chiediamo a lei, con forza, e con l’abituale stima, di continuare a sostenerci più di quanto sia stato fatto, in modo di trasformare veramente la Casa di babbo Natale punta di diamante del Natale di tutto il comprensorio Locrideo. Sappiano che c’è anche qualcosa da correggere, come ad esempio, vista  la notevole affluenza di visitatori e le caratteristiche del nostro borgo antico,  un necessario e più completo servizio d’ordine. I nostri volontari hanno fatto quello che hanno potuto ma l’affluenza ha superato ogni aspettativa e certamente sarà necessario migliorare questo aspetto con un dettagliato coordinamento  della Polizia Municipale».

Ma siamo fiduciosi, però, che in futuro anche questo problema sarà affrontato e risolto in maniera positiva. La Casa di babbo Natale è diventata, ormai, una realtà irrinunciabile per il borgo antico e per la stessa Siderno. È una grande manifestazione che può, e deve, continuare a crescere,  perchè finalmente riesce a dare la giusta visibilità al nostro centro storico».

Una manifestazione, dunque, decisamente azzeccata quella “inventata” dall’associazione diretta da Claudio Figliomeni anche perché la valorizzazione dei borghi antichi – e questo è uno dei motivi per i quali è stata organizzata – passa anche dalla capacità di offrire manifestazioni di grande impatto sociale che fanno conoscere meglio, e di più, i vari siti di cui il territorio abbonda. E questo è, certamente, un pregevole esempio di “rivitalizzazione” del centro storico “fiaccato” da uno spopolamento che si è  trascinato per molti anni ma che, negli ultimi tempi, proprio grazie ad alcune importanti iniziative di grande impatto pubblico sta ritrovano nuova vita. Certamente la Casa di babbo Natale dovrà essere accompagnata anche da  ulteriori iniziative indirizzate a confermare la  grande voglia di tornare a vivere del borgo antico  ( come dovrebbero fare tanti altri borghi della Locride, falcidiati dallo spopolamento) perché siamo certi che sono proprio i borghi antichi il punto di forza di quello che viene indicato come il “nuovo turismo”. (ab)

Princi: Da Locride deve partire un grande progetto di sviluppo culturale

Dalla Locride «deve partire un grande progetto di sviluppo culturale, economico e sociale», ha evidenziato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, nel corso di un incontro promosso da Gal Terre Locridee.

«La Locride, area dalle forti radici identitarie, è un impegno prioritario per la regione Calabria», ha ribadito Princi, ricordando che «come Regione Calabria stiamo investendo tanto in campo culturale, abbiamo stanziato oltre trenta milioni di euro che ci permetteranno di stilare una programmazione virtuosa per i prossimi anni che darà vitalità alle aree della Locride affinché il comprensorio possa davvero diventare Capitale della Calabria e della cultura».

«La Locride può portare nel mondo la grande identità storica e culturale che le appartiene – ha detto ancora –. Stiamo già programmando significativi percorsi culturali, con il presidente Occhiuto e con gli assessori Gallo e Calabrese. Ed è già in via di realizzazione il parco letterario dedicato a Corrado Alvaro, finanziato con un milione di euro, che include anche tappe in nome di Saverio Strati e Mario La Cava».

«Il nostro nuovo PdA è stato ispirato dall’intuizione dell’assessore Gianluca Gallo che ha chiesto ai Gal di progettare non occupandosi più solo di agricoltura ma di sviluppo essenziale del territorio. La presenza della vicepresidente Princi con deleghe importanti come quelle alla cultura, consapevoli che senza la cultura non si va da nessuna parte, ci dà lo stimolo per continuare a lavorare al nostro progetto, complesso e articolato, che abbiamo chiamato “Un sogno per la Locride”, per far sì che questo territorio cresca, seguendo le linee socio-culturali già tracciate con “Locride 2025”. Per questo contiamo sull’unità dei sindaci e sull’impegno della Regione e della Città metropolitana, di tutti quelli che possono dare un contributo serio al rilancio della Locride» ha detto il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì.

«È importante che la Regione tenga in considerazione il lavoro che il Gal Terre Locridee e i  comuni del territorio hanno messo in atto con il progetto “Locride 2025 – Tutta un’altra storia”, dando vita ad una grande aggregazione che, attraverso la cultura e il coinvolgimento attivo delle comunità locali, mette in campo azioni di sviluppo, di coesione e di innovazione sociale», ha sottolineato il project manager di Officine delle idee, Antonio Blandi.

Dal presidente dell’assemblea dei sindaci Vincenzo Maesano e dal presidente del Comitato dei sindaci Giorgio Imperitura il ringraziamento, a nome dei primi cittadini della Locride, per l’attenzione e la sollecitazione a continuare sostenere sempre più un territorio dalle grandi potenzialità legate al mondo della cultura.

La vicepresidente Princi quindi ha aggiunto: «Credo che la parola chiave sia fare squadra, con gli enti, con i cittadini. Vedo che il Gal TL lo sta già facendo con bellissimi risultati. Per esempio, questa mostra; l’arte esprime bellezza in molteplici forme, genera armonia. Apprezzo molto l’estensione che si è dato il Gal TL, integrando azioni legate allo sviluppo agroalimentare con l’impegno per la crescita socio-culturale del territorio. In linea con tutto ciò, la Regione Calabria promuove il turismo esperienziale e intende dare vita a un festival itinerante delle aree interne».

«A supporto di tutto ciò, il nostro impegno per offrire un’immagine corretta della nostra regione all’esterno è massimo – ha concluso – stiamo promuovendo una Calabria moderna e contemporanea che possa contrastare stereotipi e preconcetti». (rrc)

Il sindaco Falcomatà a confronto con Occhiuto su sanità territoriale nella Locride

Il sindaco della Città Metropolitana di Reggio, Giuseppe Falcomatà, assieme ai sindaci della Locride, ha incontrato il presidente della Regione, bRoberto Occhiuto, per discutere dell’edilizia ospedaliera per le strutture di Reggio Calabria e della Piana e sul trasferimento delle funzioni alla Città Metropolitana.

Alla riunione erano presenti anche la direttrice generale dell’Asp reggina, Lucia Di Furia, l’assessore regionale Giovanni Calabrese e una delegazione di sindaci della Locride: Mariateresa Fragomeni (Siderno), Giuseppe Fontana (Locri), Vincenzo Maesano (Bovalino) e Giorgio Imperitura di Martone.

«Come sindaci nel 2020 abbiamo riavviato la conferenza del Comitato dei sindaci dell’Asp che era fermo da troppo tempo – ha detto Falcomatà –, facendo degli incontri sul territorio, dalla Locride alla Tirrenica, dalla Piana all’area dello Stretto e alla Grecanica, per conoscere dalla voce dei primi cittadini, quali erano i problemi relativi alla rete territoriale sanitaria e quindi all’offerta sanitaria sul territorio. Da questi incontri è nata quella che è conosciuta come la ‘Carta di Locri’, ovvero non soltanto una mera descrizione di ciò che era la situazione, ma una serie di elementi dai quali ripartire».
«Devo dire che anche in questo periodo di sospensione, il sindaco al Aldo Alessio, da presidente del Comitato – ha ricordato – ha portato avanti questo questo percorso insieme alla dottoressa Di Furia».
«Oggi, insieme al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto – ha aggiunto Falcomatà – è stato fatto un focus approfondito sulla rete territoriale degli ospedali, delle case della salute, in particolare quelle di Locri e di Siderno.

È stato un confronto sereno, sulle attività portate avanti finora da quando si è insediato come commissario alla Sanità.

«L’incontro – ha evidenziato – è stato anche utile perché i sindaci hanno avuto modo di esprimere quelle che sono le loro preoccupazioni, rispetto a problemi che ancora devono essere risolti. È stato fatto anche un passaggio rispetto anche all’edilizia sanitaria ospedaliera, relativamente alla realizzazione del nuovo ospedale della Piana e del nuovo Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. Gli argomenti avranno un incontro specifico».

«In conclusione – ha concluso Falcomatà – ho apprezzato molto l’apertura del presidente Occhiuto, rispetto all’assegnazione delle funzioni delle deleghe alla Città metropolitana, e contiamo di fare, su questo, un focus nelle prossime settimane».

Giovanni Calabrese, assessore al lavoro e formazione professionale della Regione Calabria, ha ribadito come «continuo a lottare, come ho sempre fatto, con convinzione e determinazione per un ospedale funzionante e per una sanità giusta nella Locride. Anche nel ruolo di assessore regionale, quotidianamente, rivolgo l’attenzione massima nei confronti dell’ospedale della Locride».
«Grazie a tanto impegno e tante battaglie – ha aggiunto – oggi si registra una situazione completamente diversa rispetto a quella di qualche anno fa quando e, lo ricordo a me stesso, si era in procinto di chiudere il nosocomio. Molto c’è ancora da fare, in potenziamento dei servizi e assunzione di personale, per raggiungere la normalità ed è per questo che non abbassiamo la guardia e affrontiamo la situazione con costante confronto e dialogo». (rcz)