Con l’odierna terza e ultima lezioni si conclude a Reggio il ciclo che lo storico reggino prof. Pasquale Amato ha voluto dedicare al grande meridionalista Umberto Zanotti Bianco, presso quella che era la sua casa di Reggio (denominata Cipresseto) e oggi diventato l’Auditorium intitolato a suo nome. Zanotti Bianco è poco conosciuto dai ragazzi eppure la sua straordinaria per non dire immensa attività a favore delle popolazioni del Mezzogiorno merita di avere ampio risalto. A Zanotti Bianco il prof. Amato aveva dedicato il capitolo Una vita per il Sud nel bel libro (ormai introvabile) edito nel 1981 da Marsilio (Il Sud di Zanotti Bianco) e sta per pubblicare com Media&Books un nuovo importante saggio sulla figura di questo grande meridionalista.
Com’è nata questa grande passione lo ha spiegato lo stesso prof. Amato a Calabria.Live: «Ho scoperto Umberto Zanotti Bianco in un piovoso pomeriggio d’Autunno del 1967 nella Casa del Libro di Gangemi sul Corso di Reggio Calabria. Ero studente di Scienze Politiche a Messina e cercavo novità nei Libri Remainders a metà prezzo. Mi indicarono due nuovi arrivi: lo studio di Sigmund Freud del caso del Presidente USA Wilson e quell’autore sconosciuto ma con un titolo accattivante: “Tra la perduta gente”. Dopo averlo comprato e letto quella stessa sera, rimasi colpito dall’anima nobile e dall’affascinante racconto di quell’autore e nel contempo provai una forte rabbia nel constatare che nessuno me ne avesse fatto cenno negli anni della scuola. Allora decisi che avrei fatto di tutto per studiare e diffondere quell’intensa vita di un intellettuale laico che aveva dedicato tutte le sue energie e risorse personali agli emarginati ed esclusi della società. Per questo motivo ho chiesto che questo ciclo di Lezioni fosse aperto ai giovani delle scuole. Per dare loro un’idea di questo personaggio che, venuto da lontano, divenne per sua scelta un reggino e un meridionale di adozione, dando tutto e non pretendendo nulla. E per gli stessi motivi sono disponibile a farlo conoscere agli studenti di Reggio Metropolitana se i Docenti più sensibili e i Dirigenti scolastici lo riterranno utile». (rrc)