Nella Chiesa del Crocefisso di Reggio Calabria, si è svolta la Messa in onore di San Sebastiano Martire, patrono della Polizia Municipale.
La funzione religiosa, celebrata da Mons. Giuseppe Morosini, Arcivescovo metropolita, ha fatto registrare la presenza delle autorità civili e militari, dsl aindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e degli assessori comunali alla Polizia Municipale a Attività produttive, Paolo Brunetti e Irene Calabrò.
Particolarmente sentita da tutto il corpo della Polizia Municipale reggina, la ricorrenza è stata caratterizzata dalle significative parole dell’arcivescovo Morosini che, nella sua omelia, ha rivolto l’invito ad una riflessione basata su una profonda lettura di fede, attingendo ai valori e alla testimonianza di San Sebastiano Martire.
«Se doveste soffrire per la giustizia, non sgomentatevi – ha poi affermato il presule richiamando le parole di San Pietro – ma continuate ad adorare Cristo, poiché è meglio soffrire operando il bene che praticando il male. Non si può uccidere l’anima, intesa come orientamento forte della vita e senso profondo della nostra esistenza. E’ proprio in questa direzione che tutti noi, cittadini, educatori, rappresentanti della cosa pubblica – ha sottolineato Morosini – dobbiamo orientare la vita delle persone, e in particolar modo dei giovani».
«Una comunità cresce anche onorando le proprie tradizioni» ha poi evidenziato il sindaco Falcomatà nel suo intervento al termine della funzione religiosa, ringraziando lo stesso Morosini per la testimonianza di fede, il sostegno e la vicinanza autentica alla comunità reggina.
«Dentro le difficoltà del tessuto sociale – ha aggiunto il primo cittadino – c’è l’impegno quotidiano e costante degli agenti della polizia municipale a garanzia dei diritti, della legalità e della sicurezza di ciascuno di noi. L’incertezza di questa fase storica, aggravata dalla pandemia ancora in atto, può essere affrontata solo stringendosi attorno ai propri punti di riferimento, siano essi religiosi o laici».
«Proprio l’immagine di San Sebastiano Martire – ha proseguito Falcomatà – rappresenta il momento difficile che la nostra città sta attraversando, segnato anche dalle spinte di quanti ne vogliono bloccare la crescita. Ma Reggio è una città ancora in piedi che vuole guardare al proprio orizzonte con fiducia e speranza. Una città che spesso nell’ombra e nel silenzio, racconta storie straordinarie di umanità e impegno».
«È intorno a questi valori – ha concluso – che la nostra comunità deve ritrovarsi, onorando ogni giorno le testimonianze di tanti servitori dello Stato come gli agenti Macheda e Marino e continuando a lavorare per il raggiungimento del bene comune». (rrc)