Il consigliere comunale di Reggio Calabria, Demetrio Marino, in una lettera inviata al sindaco Giuseppe Falcomatà, al presidente del Consiglio e all’Asp di Reggio, ha chiesto di «individuare, con urgenza, nel territorio comunale, locali idonei alla effettuazione della vaccinazione di massa anti Covid-19 in condizioni di massima efficienza e sicurezza ed in zone facilmente accessibili ai soggetti da vaccinare».
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, la soluzione più facilmente attuabile è quella di «identificare e rendere disponibili almeno un sito per Circoscrizione (es. ex Delegazioni Municipali e Centri civici) dove i Medici di Medicina Generale possano effettuare, privilegiando quelli con ampi spazi, anche all’aperto, e dove possano stare le persone mantenendo le corrette distanze di sicurezza» e contemporaneamente «confermare ad Asp di Reggio Calabria, a cui è in capo la somministrazione dei vaccini, la disponibilità a collaborare per individuare soluzioni idonee nel caso di necessità di spazi o locali extra-ospedalieri, nelle fasi della campagna vaccinale, destinate alla popolazione generale».
Queste azioni devono essere affiancate – secondo Marino – da una efficace e chiara comunicazione verso la popolazione, con il coinvolgimento «delle Circoscrizioni, affinché vengano rese note tutte le informazioni utili a conoscere quanto riguarda i vaccini in distribuzione, i locali dove la vaccinazione sarà effettuata e le modalità in merito a detta effettuazione».
«Indubbiamente – ha proseguito Demetrio Marino – esistono Istituzioni Nazionali (Ministero della Sanità) e Provinciali (Asp) alle quali compete la formulazione delle disposizioni essenziali, ma riteniamo che il Comune, Ente in vitale connessione con le famiglie, debba assumersi il compito di facilitare l’organizzazione generale della grande operazione individuando idonei locali dove sia assicurata efficienza e sicurezza e, nello stesso tempo con percorsi favorevoli per raggiungerli».
«Risulta chiaro – ha aggiunto ancora – che dovranno essere accuratamente evitate scelte di tipo provvisorie, farneticanti o improponibili. Spetta dunque al Comune l’obbligo di dare alla gente dettagliate informazioni sia sugli indirizzi generali dell’operazione in corso, sia sulle modalità logistiche della stessa contribuendo in maniera forse determinante ad attenuare quella sensazione di vera e propria angoscia oggi ancora presente». (rrc)