L’Associazione ‘A Filanda di Lamezia, diretta da Giorgio Ventura, denuncia i troppi disagi per i passeggeri dello scalo di Lamezia Terme. «In più occasioni – si legge in una nota – la nostra Associazione è intervenuta per segnalare alle competenti autorità particolari situazioni che destano disagio o problematiche alla cittadinanza. Ancora una volta, fedeli al nostro impegno sociale, che al primo posto mette l’amore per la città e per il territorio, ci permettiamo di segnalare, quanto ci viene giustamente sottoposto da alcuni nostri associati.
Il problema non riguarda direttamente la città capoluogo in quanto tale, ma coinvolge tutti i cittadini che in un modo o nell’altro, per viaggiare devono servirsi dei mezzi di trasporto sia pubblici che privati. Nel caso specifico, la segnalazione si riferisce allo scalo aeroportuale di Lamezia Terme che, vanta il fatto di essere un aeroporto internazionale, e, certamente, almeno per ora, il più importante della Calabria.
Quanto ci è stato riferito non richiederebbe da parte dei gestori aeroportuali sforzi economici particolari o investimenti di chissà quale importo, ma soltanto una maggiore attenzione e rispetto nei riguardi dei viaggiatori, siano essi calabresi o forestieri, che vengono in Calabria per ragioni di lavoro o di turismo.
Ci riferiamo alla sala d’attesa del suddetto aeroporto che non ha niente di accogliente: viaggiatori o accompagnatori, infatti, non trovano nessuna poltrona o che dir si voglia sedia, per poter attendere comodamente sia chi arriva, ma anche chi deve partire. Eppure prima della pandemia la sala d’attesa era ben fornita e chiunque poteva sostare senza troppi disagi.
Ma anche i tabelloni informativi, collocati sulle pareti, sembrano ninnoli decorativi tanta è la loro scarsa visibilità, a meno che non ci si avvicini proprio davanti ad essi.
Nulla di nuovo sotto il sole ci verrebbe da dire, visto che quanto stiamo segnalando è sotto gli occhi di tutti, compresi i nostri amministratori pubblici, comunali e regionali, che, a volte, per svolgere i loro compiti istituzionali transitano per l’aeroporto lametino. Eppure basterebbe poco per rendere fruibile l’area di attesa, spesso snervante. Tutto ciò dimostra una assoluta mancanza di sensibilità nei riguardi dei viaggiatori, anziani, malati, o ancora peggio portatori di disabilità.
Catanzaro, come città capoluogo, paga già lo scotto di essere stata negli anni penalizzata dal punto di vista dei trasporti pubblici. Ricordiamo, al riguardo, la chiusura della stazione centrale del capoluogo, sostituita con una edificata nel nulla, in un quartiere periferico, senza servizi di trasporto correlati. Vedremo se la realizzazione della tanto sbandierata metropolitana di superficie riuscirà a colmare le difficoltà causate dalla chiusura della stazione ferroviaria di Catanzaro Sala.
Il Governo centrale pare abbia a cuore la viabilità della nostra Regione, tanto che si ri-favoleggia della realizzazione del ponte tra Calabria e Sicilia. Non compete a noi ricordare che la Calabria ha un sistema viario a dir poco vergognoso, così come anche la Regione Sicilia.
Nel nostro piccolo il minimo che possiamo fare è pretendere, in questo caso ci riferiamo all’aeroporto di Lamezia Terme, che non vengano trascurati i servizi a favore dei viaggiatori, i quali, peraltro, pagano il prezzo del biglietto al pari degli utenti degli altri territori, senza avere gli stessi servizi. (rcz)