«Abbiamo bisogno di strumenti e di attenzione politica che siano al passo con la domanda di chi a noi si rivolge». È questo l’appello lanciato dal Centro Antiviolenza Demetra di Lamezia, sottolineando come «la collaborazione stretta con i presidi ospedalieri, con le Forze dell’ordine, con le categorie professionali di psicologi e avvocati, con l’Amministrazione si è rivela importante tanto quanto la comunicazione e la formazione mirata all’interno delle scuole».
«Un altro valore importante, – hanno detto – che abbiamo messo in campo è l’avviamento e l’inserimento lavorativo: la violenza cosiddetta economica è uno scoglio da superare di cui la politica potrebbe farsi carico con un fondo dedicato che metta insieme aziende, donne e centri anti violenza».
La rete del Centro Anti violenza Demetra è presente nei tanti appuntamenti che da oggi a fine novembre sollecitano le comunità alla sensibilizzazione sui temi della violenza di genere in occasione del 25 novembre. Data fissata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Appuntamento simbolico che invita i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare per quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne e che serve, a 23 anni di distanza dalla sua istituzione, ad accendere i riflettori su un’emergenza sociale da affrontare con strumenti e azioni qualificare sia sui territori che a livello centrale.
«Abbiamo detto sì agli inviti arrivati e alle iniziative concordate con molte associazioni lametine e regionali – hanno detto dal Centro Demetra – e saremo presenti in maniera multidisciplinare in ogni tavolo e ogni piazza per confermare l’impegno che per trecentosessantacinque giorni l’anno il Centro anti violenza Demetra presta a favore delle donne».
«Negli anni – hanno concluso – e sono dodici quelli di Demetra, molto è cambiato nell’approccio, nella comunicazione, nella consapevolezza della violenza di genere. Siamo passati anche dal dizionario che individua alla voce femminicidio la strage, oramai quotidiana, perpetrata sulle donne, e dalla pandemia da Covid 19 che ha generato e sta generando cambiamenti comportamentali sia delle vittime che dei carnefici». (rcz)