60 mln per i treni a idrogeno in Calabria, il Comitato H2KR: Regione avvii progetto dell’Hydrogen Valley dello Ionio

Con l’assegnazione a Trenitalia 200 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni a idrogeno e, di questi, 60 milioni sono destinati per l’acquisto sette treni bimodali per i collegamenti intercity Reggio Calabria-Taranto, il Comitato H2KR ha sottolineato la necessità, da parte della Regione, di avviare la progettazione di quello che hanno chiamato Hydrogen Valley dello Ionio.

«Attorno a questo investimento su i treni ad idrogeno, va sviluppata, adesso, tutta la filiera locale dell’idrogeno. Va creata la rete tra imprese, ricerca e istituzioni, per essere attori della transizione ecologica e crescere in questa ottica di rispetto dell’ambiente» ha spiegato Otello Chimenti, presidente del Comitato, sottolineando questa «grande opportunità per il trasporto pubblico e per la crescita della nostra regione».

Tale opportunità, è stata data dal ministro alle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che ha firmato due decretiche prevedono il rinnovamento del parco treni, sia regionali che intercity, nel Sud Italia e lo sviluppo della filiera per la produzione di autobus non inquinanti nel nostro paese.

Secondo il Ministro Giovannini, «Il miglioramento dei servizi ferroviari nelle regioni del Sud è un tassello fondamentale dell’impegno del Ministero per il rilancio del Mezzogiorno, per incentivare le persone a fare un uso minore dell’auto privata e utilizzare il treno negli spostamenti di media e lunga percorrenza, contribuendo alla transizione ecologica. Il nostro impegno non è rivolto soltanto all’alta velocità ferroviaria».

«I nuovi treni di ultima generazione, a emissioni zero – ha aggiunto – impiegati nelle tratte a media e lunga percorrenza miglioreranno la qualità anche dei servizi intercity, che hanno un costo del biglietto più contenuto e sono utilizzati per gli spostamenti quotidiani da studenti e lavoratori».

Per il Comitato «Crotone, baricentrica nella tratta interessata dall’investimento, ha le caratteristiche per candidarsi ad eseere il cuore logistico, industriale e culturale, della Hydrogen Valley dello Ionio. L’istituzione di un polo di ricerca e di incubatore di start-up promossi da accordi tra le istituzioni locali e gli stakeholder imprenditoriali del settore, come già accaduto il altre regioni, rappresenterebbe la pietra angolare della prima Hydrogen Vallei della Calabria e le fondamenta su cui costruire un risveglio culturale di tutta la fascia ionica calabrese».

«Il Comitato H2KR – conclude il presidente Chimenti – chiede alle istituzioni regionali, al Presidente Occhiuto e all’Assessore Orsomarso, in particolare, di attivarsi al più presto, rendendosi disponibile a condividere il proprio know how e la rete di contatti costruita negli ultimi anni, al fine di accelerare questo percorso e non correre il rischio di perdere i finanziamenti stanziati o ritrovarsi con le ennesime cattedrali nel deserto». (rkr)

Chimenti (Comitato H2Kr2): È ora di definire la Hydrogen Valley della Magna Graecia

Otello Chimenti, presidente del Comitato H2KR, ha ribadito la necessità di definire la Hydrogen Valley della Magna Grecia.

«Sono passati cinque mesi – ha spiegato – da quando il Comitato H2KR, per la promozione della filiera dell’idrogeno in Calabria, ha sollecitato il Comune di Crotone a farsi promotore della Hydrogen Valley della Magna Grecia (progetti per creare delle filiere dell’idrogeno che combinino produzione, infrastruttura e utilizzo in un’unica regione)».

«Poco dopo – ha spiegato – siamo stati convocati ad una riunione della V Commissione Consiliare Permanente durante la quale abbiamo potuto esporre le prospettive di sviluppo per il territorio, con il progetto di una Hydrogen Valley.
Da allora, non abbiamo visto alcun riscontro. Non si è mossa foglia. Eppure, in Europa, sono tutti affannati al lavoro su progetti che portino alla transazione ecologica, con l’abbattimento della produzione di CO2».

«In questi giorni, tramite la stampa locale – ha proseguito – ho appreso di una proposta di due progetti per la produzione di energia da fonti “green”, a zero emissione di CO2, che dovrebbero alimentare un elettrolizatore per la produzione di “idrogeno verde”. Come cittadino di Crotone sensibile alle questioni ambientali e come presidente del Comitato H2KR, accolgo con piacere la proposta di questi due progetti».

«L’energia elettrica – ha continuato – è alla base di qualsiasi processo di produzione o consumo quotidiano. Se vogliamo salvare il mondo dall’inquinamento da CO2, ed evitare che la temperatura terrestre continui ad innalzarsi, provocando lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento dei mari, l’aumento degli incendi estivi e variazioni climatiche sconvolgenti per l’intera umanità, non si può restare inermi, bisogna agire, ricercare, progettare, realizzare e migliorare le tecnologie con cui produciamo e consumiamo l’energia che ci serve».

«La proposta del Comitato H2KR è quella che, innanzitutto – ha spiegato ancora – si guardi alla ricerca, applicandola alla sperimentazione diretta. Riteniamo che gli impianti di produzione di energia, gli elettrolizzatori e tutto l’indotto debbano essere visti come un campo di sperimentazione e che, il primo passo sia quello di creare un polo di ricerca, sviluppo e progettazione a Crotone, con il coinvolgimento di un’università, come è stato fatto in altre realtà italiane.
Questi progetti, per essere integrati con il territorio, devono essere inseriti in un progetto più ampio, che  potrebbe essere, appunto, la Hydrogen Valley della Magna Grecia».

«Crotone – ha evidenziato – potrebbe diventare il polo di ricerca e sviluppo di nuovi elettrolizzatori, accumulatori di idrogeno, di celle combustibili (fuel cell), di veicoli ad impatto zero. Non possiamo perdere altro tempo!».

«Come presidente del Comitato H2KR – ha concluso – metterò in rete tutti i soggetti, imprenditoriali, istituzionali ed associativi, affinché Crotone e la Calabria siano attori protagonisti della transizione ecologica che salverà la nostra Terra». (rkr)