Molinaro: Zuccatelli non ha i titoli per fare il Direttore Generale di Sanità

Il consigliere regionale della Lega Calabria Pietro Molinaro mette in evidenza, in una nota, che il neo commissario alla Sanità calabrese non aveva titolo per ricevere la nomina. Secondo Molinaro, Zuccatelli non è nell’Elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di Direttore Generale nelle Aziende Sanitarie.

«La Sanità della Calabria – ha detto Molinaro –  ha la drammatica necessità che, dopo lo sfascio che ha prodotto Cotticelli, sia guidata da un soggetto qualificato, con competenze e professionalità certificate. Zuccatelli non ha i titoli per fare il Commissario. Il suo è un curriculum da politico non eletto e non da idoneo a dirigere la Sanità in una qualsiasi regione italiana. Pretendo che in Calabria si applichino le leggi dello stato italiano non quelle di casa Speranza, Ministro della sanità, collega di partito del dott. Zuccatelli. Tra le leggi dello stato italiano c’è il decreto legislativo 4 agosto 2016, n.171 che ha istituito l’Elenco nazionale idonei all’incarico di direttore generale Enti del Servizio Sanitario Nazionale.

È l’elenco a cui, per legge, si deve attingere quando si sceglie il direttore generale di un’azienda sanitaria. Ed è un elenco a cui si accede dimostrando di possedere i titoli necessari a garantire la professionalità e la competenza che serve per gestire un’azienda sanitaria.

Ebbene il dott. Zuccatelli che il Consiglio dei Ministri di ieri sera ha indicato per il ruolo di Commissario per la sanità calabrese non è abilitato all’iscrizione nell’elenco degli idonei. Dunque non può essere nominato! Noi calabresi siamo proprio antipatici al duo Conte-Speranza! Prima hanno tentato di rifilarci  il generale Cotticelli per altri tre anni con la conferma dell’incarico di Commissario avvenuta 3 giorni fa. Poi si sono rimangiati tutto, semplicemente perché una trasmissione televisiva del servizio pubblico, ha messo in piazza le oscenità di Cotticelli che stiamo denunciando da anni, e che il Ministro della Sanità non poteva non conoscere.

Ora il duo Conte-Speranza ci riprova a darci la fregatura! Nominando un abusivo! Già nominato peraltro da Cotticelli prima a Cosenza e poi a Catanzaro. Già questo basterebbe! Zuccatelli non può fare il Commissario per la Sanità calabrese perché non ha i titoli per farlo. C’è bisogno di professionalità e non di compagni di partito che non riescono ad essere eletti a casa loro (Cesena) e sono rifilati a noi per compensarli della fedeltà di partito.

Vogliamo professionalità certificata per la sanità calabrese! E se il duo Conte-Speranza non ci ascolta, faremo di tutto per rappresentare la situazione al Presidente della Repubblica». (rrc)

Wanda Ferro (FdI): Le mani del Governo sulla Sanità calabrese

La deputata calabrese Wanda Ferro (FdI) stigmatizza la scelta del Governo a proposito del nuovo commissario della Sanità in Calabria. «Dopo la figuraccia – ha detto – rimediata dal generale Cotticelli, e ancor più dal governo che l’ha nominato alla guida della sanità in Calabria, speravamo che l’individuazione del nuovo commissario rispondesse esclusivamente ai requisiti della professionalità e della competenza, e non a quelli dell’appartenenza politica. Invece il presidente Conte e il suo governo hanno  dimostrato di utilizzare il commissariamento per tenere le mani sulla sanità calabrese. Il generale Cotticelli è stato utilizzato come capro espiatorio, e si è consumato un ribaltone nella stessa maggioranza, con il defenestramento di  un commissario sponsorizzato dai cinque stelle e la promozione di un politico organico all’ala sinistra del governo. Ecco cosa intendevano per Calabria zona rossa. Zuccatelli è stato infatti un amministratore del Pd, vicino a Bersani e candidato alla Camera con Leu. Fallito l’ingresso in Parlamento, Zuccatelli è stato gratificato dal ministro Speranza con una serie di incarichi in Calabria, tra cui quelli di commissario dell’ospedale e del policlinico universitario di Catanzaro. È stato lui ad opporsi, insieme al Pd, alla realizzazione dell’ospedale covid a Catanzaro, entrando in forte conflittualità con il rettore dell’Università. Zuccatelli è responsabile quanto Cotticelli dei ritardi nell’organizzazione della rete ospedaliera per l’emergenza covid. Ma per il Governo poco importa, l’esperienza di Cotticelli non ha insegnato nulla. La salute dei cittadini resta ai margini delle decisioni mentre l’unico obiettivo è quello di mantenere la sanità calabrese in una condizione di precarietà, per giustificare la indebita e ingiustificata sottrazione della gestione al governo regionale eletto dai cittadini. La nomina di Zuccatelli risponde ad una logica di lottizzazione, e dimostra come la proroga del decreto Calabria sia stata un atto di prevaricazione politica, per questo chiediamo al presidente Mattarella di non firmare il decreto». (rp)

Klaus Davi: la politica romana e il Governo centrale distruggono la Calabria

Il massmediologo Klaus Davi, ormai voce fuori dal coro per tutto cià che riguarda la Calabria, ha fatto conoscere la sua opinione sulla vicenda commissariamento.

«I governi centrali – ha detto – in tutti questi anni non  hanno saputo frenare lo strapotere della ‘ndrangheta  con il loro atteggiamento sprezzante e colonialistico verso questa regione. La Calabria è diventata una palestra per le carriere, una vetrina ,  ma non un luogo dove la politica investe a medio termine, al netto delle gravi responsabilità locali che pure ci sono. L’ultimo episodio in questo senso  è il balletto tragicomico  dei vari commissari, con la grottesca  promozione a un neo ‘supervisore’ della salute dei calabresi, il dottor Zuccatelli, convinto  negazionista, in una regione che poi il Governo colloca di  imperio  fra le regioni rosse. Poi se qualcosa non funziona si può sempre dire che è colpa delle mafie, come hanno già detto alcuni politici mettendo le mani avanti». (rp)

Confartigianato Imprese Catanzaro: perché non un manager calabrese alla Sanità?

Presa di posizione di Confartigianato Imprese e Turismo Catanzaro sulla nomina del dott. Zuccatelli a super commissario della Sanità in Calabria. In una nota firmata dal presidente Confartigianato Imprese Enzo Bifano, Confartigianato Turismo Innocenza Giannuzzi e dal segretario provinciale Confartigianato Imprese Raffaele Mostaccioli esprimono la delusione della mancata nomina di un manager calabrese. «In queste ore – si legge nella nota – vi è tutto fuorché silenzio per quanto concerne il nuovo commissario ad acta Giuseppe Zuccatelli, a cui (dopo le chiacchieratissime dimissioni del predecessore Saverio Cotticelli) è stata affidata la gestione della sanità calabrese in una fase che definire “critica” è un eufemismo. La Calabria è una regione in costante “codice rosso”, che da ormai 11 anni sembra essere destinata a soccombere al continuo e inesorabile commissariamento. Quest’ultimo, però, non è riuscito nell’intento di salvare dal baratro la nostra sanità, nonostante tagli, accorpamenti, la mancanza di oltre 4mila assunzioni, aumenti degli addizionali. Tutto ciò – sembra assurdo dirlo – non ha sanato la voragine, anzi, l’ha dilatata ulteriormente, portando il nostro sistema a un flebile lumicino incapace di fronteggiare l’emergenza pandemica attualmente in corso. Questo non per mancanza di competenze, ma per la mancanza di risorse che, anche quando sono state disponibili, non sono state sfruttate.

«Nomi eclatanti di manager e generali si sono avvicendati negli anni al vertice della nostra sanità, ma tutti provenienti da “fuori”, come se non esistessero calabresi meritevoli e di spessore, dotati di curriculum di livello e soprattutto di passione per la propria terra, che avrebbero potuto tirar fuori la Calabria da questa situazione di stallo. Ma probabilmente il fatto che non appartenessero alla sfera politica e soprattutto a una sfera in particolare, quella che sta al vertice, ha impedito loro di poter prendere in mano la situazione. E quindi ci troviamo ancora qui, oggi, dopo il disastro degli anni passati a immaginare cosa potrà accadere in quelli futuri.

«Nulla quaestio sul curriculum di Zuccatelli e non vogliamo neppure azzardar parola sul suo approccio al Covid-19 o sulla sua capacità gestionale dell’emergenza di Villa Torano.

Chiediamo però che si vada oltre i confini della politica, che vi sia la massima trasparenza sulla situazione sanitaria calabrese, ormai divenuta una pantomima, e che sia fatta una volta per tutte chiarezza.

Abbiamo bisogno di gente che ci tenga davvero a questa regione e a salvarla dal baratro. Abbiamo bisogno di qualcuno che si rimbocchi le maniche veramente per farla rinascere. E vogliamo ricordare che non sono i numeri che compongo la squadra a portare i risultati, ma le capacità e la passione con cui si affrontano le cose: solo quelle potranno far risorgere la sanità calabrese e garantire ai cittadini le cure adeguate senza timore di arrivare in un pronto soccorso con i nostri medici in prima linea, ma a mani nude!

«Chiediamo che la Calabria, questa volta, venga considerata davvero e che non sia lasciato tutto al caso com’è accaduto in passato, chiediamo attenzione e costanza, passione e meticolosità, ma soprattutto tutele per i calabresi, che per troppo tempo sono stati completamente dimenticati dal sistema». (zc)

Nella foto Raffaele Mostaccioli segretario provinciale di Confartigianato Imprese

La fonte di Cotticelli è l’usciere… Ore contate per il Commissario alla Sanità

Provenendo dall’Arma dei Carabinieri, il gen. Saverio Cotticelli, attuale commissario della Sanità in Calabria, sa bene cos’è la dignità, quindi il minimo che gli si richiede, dopo l’allucinante intervista andata in onda ieri sera su Rai 3, è non di annunciare le dimissioni, ma di raccogliere immediatamente le sue cose e salutare tutti, subito. Senza aspettare o indugiare per raccogliere la richiesta di dimissioni che, a gran voce, sono richieste da tutti, in maniera trasversale.

Il Fatto Quotidiano- sul presidente ff Spirlì

Non bastavano le imbarazzanti esternazioni del presidente facente funzioni Nino Spirlì, al quale oggi il Fatto Quotidiano dedica un ampio servizio oggi, ai calabresi tocca pure inorridire davanti all’assoluto candore del Commissario Cotticelli a giustificare le cose non fatte nell’intervista televisiva del programma Titolo V. Il video dell’intervista sta diventando virale, e sarebbe esilarante se non fosse così drammatica la situazione: la fonte del Commissario sui posti letto in terapia intensiva un preparato funzionario «no, io sono l’usciere…!». E la domanda, facile facile, è: ma chi ha nominato Cotticelli? È questa la strada che che ha in mente di percorrere il Governo con la proroga dell’infame decreto Sanità? E la considerazione finale: con quale faccia, in Parlamento, si continuerà a parlare di commissariamento della sanità in Calabria?

Ci sarà il coraggio e la determinazione di affrontare il ministro della Salute e l’intero Governo per interrompere questo orrido scempio nella sanità calabrese? La parola passa ai 32 deputati e ai 12 dodici senatori eletti in Calabria o di origine calabrese, alla Giunta e al Consiglio regionale, a tutti i sindaci e gli amministratori locali. L’indignazione non basta, occorre produrre una formale contestazione al ministro Speranza e al presidente del Consiglio Conte: la Calabria non vuole più commissari incompetenti e scelti dalla politica. Ci sono in loco le professionalità giuste che saprebbero cosa fare. Non è difficile, provateci, ma senza timori o esitazioni: i calabresi non ne possono più. (s)

Ecco l’intervista integrale andata in onda nel programma Titolo V, ieri sera su Rai 3:

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