Sanità, Straface risponde a Bruni: La commissione lavora nell’esclusivo interesse dei calabresi

Pasqualina Straface, presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale, ha replicato alla consigliera regionale Amalia Bruni, sottolineando come «la Commissione Sanità lavora nell’esclusivo interesse dei calabresi».

Bruni, infatti, ha accusato che la riunione della terza commissione regionale Sanità, attività sociali, culturali e formative sia stata confusionaria e approssimativa.

«Mi sembra evidente, invece, che abbia partecipato alle quattro ore di dibattito con animo eccessivamente “battagliero”, come si è autodefinita al termine della commissione» ha detto Straface, evidenziando come «durante i lavori sono stati rispettati tutti i termini previsti. Peraltro alcuni emendamenti presentati dalla consigliera sulla proposta di legge per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare, le sono stati approvati».

«Sembra incoerente, piuttosto, un atteggiamento per il quale si contesta una proposta di legge, quella sui caregiver, per poi chiedere di emendarla. La proposta – ha spiegato Pasqualina Straface – è stata portata in commissione con la necessità di regolamentare il lavoro dei caregiver, prevedendone il riconoscimento delle competenze, le modalità e gli istituti autorizzati al rilascio della certificazione che ne attestino anche il valore dei crediti formativi in riferimento alla normativa vigente in materia».

«Una proposta di legge – approvata con nove emendamenti proposti dalle opposizioni – che assume rilevanza sociale – ha continuato – e considera il riconoscimento della figura del caregiver, donne e uomini che dedicano la propria vita ad un parente con disabilità grave».

«Le sue affermazioni cozzano, inoltre – ha proseguito – con le dichiarazioni ed i sentimenti di gratitudine espressi dai colleghi Mammoliti e Lo Schiavo, anche loro all’opposizione, auditi lungamente sulle criticità della rete ospedaliera nel Vibonese e con l’approvazione della proposta di legge per la valorizzazione, promozione e diffusione delle arti di strada in Calabria che incoraggia la libera espressione artistica dei giovani e mira a coinvolgere gli stessi artisti, i cittadini e gli enti, valorizzando il territorio regionale, presentata da Ernesto Alecci, consigliere del Pd e non di certo di Forza Italia».

«Fatti questi, che smentiscono su tutta la linea le critiche alla presidenza di una commissione che guarderebbe al “colore politico” – ha detto ancora Straface –. Vi era, infine, necessità di esaminare un cosiddetto Omnibus per alcuni articoli di proposte di legge che modificano leggi regionali, in esecuzione a impegni assunti dal Presidente della Giunta regionale in sede di contraddittorio con i competenti ministeri, in attuazione del principio di leale collaborazione, per come ritenute opportune per evitare l’impugnativa delle leggi stesse dinanzi alla Corte Costituzionale».

«Se ne faccia una ragione, Amalia Bruni – ha concluso Pasqualina Straface – a cui forse non piace una commissione che sta lavorando: nell’organo che presiedo regna la democrazia e l’unico obiettivo è vagliare proposte di legge che vadano in un’unica direzione: il bene dei calabresi». (rrc)

Le Commissioni Sanità e Anti ‘ndrangheta sulla crisi sanitaria in Calabria: Manca cabina di regia unica

A Palazzo Campanella, le Commissioni Sanità e anti ‘ndrangheta, si sono riunite per analizzare le criticità che stanno emergendo in Calabria in piena crisi pandemica.

Assenti, al simposio, il commissario straordinario alla sanità in Calabria, Guido Longo, e il Dirigente vicario del Dipartimento tutela della salute, servizi sociali e socio sanitari, Giacomino Brancati. Al posto di quest’ultimo, è intervenuto il dott. Pasquale Gidaro, audito, in particolare, sull’edilizia sanitaria Covid. Presente il delegato del soggetto attuatore per l’emergenza Covid, Fortunato Varone.

L’assenza del commissario Longo, per il consigliere regionale Raffaele Sainato, «è un fatto grave, che stigmatizzo con determinazione. Un vero e proprio sgarbo istituzionale nei confronti della massima assemblea legislativa e rappresentativa della nostra Regione. I calabresi pretendono risposte da chi è stato incaricato di gestire la sanità, un servizio fondamentale per la vita di ciascuno e per la società».

«Siamo stanchi – ha aggiunto – di essere ignorati e trattati da colonia, che non merita nemmeno la dignità di essere ascoltata. Ora basta. Da chi si è presentato sotto le insegne della legalità, i calabresi vogliono trasparenza e una interlocuzione chiara e costante. I calabresi devono sapere che la Regione Calabria, in materia di sanità e campagna vaccinale, è spogliata di ogni competenza, che sono in capo alla struttura commissariale, guidata oggi da Guido Longo. Il Governo del Paese intervenga e ponga fine a questo stato di grave indifferenza e approssimazione».

Nel corso dell’incontro, dunque, si è discusso del piano vaccinale a rilento, della reale disponibilità dei vaccini, dell’implementazione dei centri per la somministrazione del siero immune, delle intese con i medici di famiglia e i farmacisti per l’inoculazione, della questione ‘’Altri’’, con più di 82mila fiale somministrate non si sa a chi. In più, le criticità che la popolazione incontra sulla piattaforma per le prenotazioni.

«L’obiettivo – hanno dichiarato il presidente dell’antimafia, Antonio De Caprio e il collega della commissione Sanità, Sinibaldo Esposito – non era quello di puntare il dito contro la gestione commissariale, per ciò che concerne i disagi sul fronte vaccinazioni e crisi pandemica. Il nostro intento era quello di essere propositivi e attuare una collaborazione, necessaria per uscire fuori dal tunnel nel più breve tempo possibile».

«Manca una cabina di regia unica – hanno chiosato De Caprio ed Esposito –. Molti dubbi sono rimasti in sospeso, alla luce dell’assenza degli attori principali. Bisogna capire cosa non va, ad esempio, per ciò che concerne la piattaforma di prenotazione dei soggetti fragili, conviventi, coloro che usufruiscono della Legge 104, dei soggetti in età pediatrica. Non è possibile che ogni Asp percorra una direzione diversa, rispetto all’unicità degli intenti che dovrebbe caratterizzare le buone pratiche lavorative e soprattutto dare risposte univoche ed omogenee su tutto il territorio regionale».

«Ognuno – hanno aggiunto – deve prendersi le proprie responsabilità e remare insieme, uniti, verso un unico obiettivo: il sollievo dei nostri concittadini, stretti nella morsa della crisi sanitaria ed economica. Continueremo ad essere propositivi e collaborativi. Lo dobbiamo a tutti i calabresi. A tal proposito, su input di tutti i componenti delle due commissioni, sarà nostro compito cercare una interlocuzione con il commissario Longo, allo scopo di indire incontri che vogliono mettere al centro una sinergia di azione nell’interesse supremo dei calabresi e non momenti inquisitori nei confronti di nessuno. Inoltre, entrambi auspichiamo, laddove i temi lo consentano, di poter continuare a lavorare insieme con i due organismi consiliari».

«Già nei prossimi giorni – hanno annunciato – si provvederà alla convocazione di una nuova commissione, eventualmente congiunta, per audire tutti i commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Alla luce di alcune domande rimaste senza risposta nelle sedute odierne, si procederà alla convocazione del management dell’Asp di Cosenza, dell’Ao bruzia e dell’Asp di Catanzaro per ciò che concerne il reale numero di somministrazioni sotto la voce ‘’Altro’’,  avendo saputo dal dottor Varone che tali aziende, ad oggi, non hanno prodotto una risposta alle sue richieste».

«In più – hanno affermato De Caprio ed Esposito – si procederà, in tempi brevi, alla convocazione dei vertici delle altre aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, ai quali chiederemo anche lo stato dell’arte, circa tematiche estremamente sensibili ed importanti quali la situazione dei vari presidi con la saturazione dei posti letto in area medica, terapia intensiva e sub intensiva. Siamo preoccupati per la situazione in cui versa la Calabria. Lo stesso sentimento è stato condiviso, oggi, con tutti i colleghi consiglieri regionali presenti nelle 2 commissioni».

«In tutto il territorio – hanno concluso – la curva del contagio da Sars Cov – 2 si è alzata vertiginosamente. Dobbiamo agire velocemente. Lo dobbiamo ai nostri concittadini». (rrc)

 

Commissione Sanità regionale: Necessario mantenere alta l’attenzione sul Sant’Anna Hospital

La Commissione “Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative” del Consiglio regionale della Calabria, guidato da Sinibaldo Esposito, si è riunita per discutere della situazione delicata del Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

Ascoltati il direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro, Francesco Marchitelli e il direttore sanitario facente funzioni Manfredo Tedesco, per le organizzazioni sindacali sono intervenuti Luigi Veraldi, segretario regionale Cgil Calabria, Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area Vasta Cz – Kr – Vv, Luigi Talarico, in rappresentanza della Cisl Calabria, e Antonio Jiritano, Confederazione Unione Sindacale di Base.

Un’approfondita interlocuzione che ha permesso di sviscerare le problematiche sul tappeto che avversano il futuro di una realtà sanitaria ai primi posti in Italia nelle terapie cardiochirurgiche. I rappresentanti sindacali hanno ribadito «la necessità di mantenere i livelli occupazionali e la risposta sanitaria sul versante del diritto dei calabresi alle prestazioni cardiochirurgiche, anche per scongiurare un aumento del già pesante dato della spesa per mobilità passiva fuori regione e valutare un’eventuale rivisitazione delle politiche di accreditamento nonché l’introduzione di clausole di salvaguardia per le professionalità che la nostra regione non può permettersi di disperdere».

«In continuità con il lavoro avviato nella scorsa seduta con l’audizione dei vertici del Sant’Anna e del Dipartimento ‘Tutela della Salute’ – ha dichiarato il presidente Sinibaldo Esposito – abbiamo affrontato oggi con il management dell’Asp e i sindacati di settore, la grave crisi che afferisce il Sant’Anna Hospital, avendo a cuore: il mantenimento dei servizi sanitari alla cittadinanza-utenza e la salvaguardia del patrimonio occupazionale, ancor di più nell’attuale fase pandemica».

«Facendo sintesi – ha aggiunto – ed in perfetta sintonia con le organizzazioni sindacali che hanno definito preminenti tali aspetti, riteniamo importante l’incontro odierno anche alla luce degli sviluppi positivi che la delicata vicenda, auspichiamo possa avere, considerato che Cda del Sant’Anna Hospital, politica e sindacati ripongono fiducia nelle interlocuzioni con il commissario alla Sanità Longo».

«È tuttavia necessario – ha rilanciato il Presidente della Commissione ‘Sanità’ – mantenere al massimo il livello di attenzione sulla tematica, fino al raggiungimento della normalizzazione della situazione burocratico-amministrativa ed al consolidamento per l’avvenire. Infine, ho accolto la proposta del collega Graziano di tenere alta l’attenzione della Commissione – in questa delicata fase che stiamo attraversando a causa dell’emergenza Covid-19 – in merito ad una serie di strutture ospedaliere che soffrono difficoltà a livello generale». 

Alla seduta hanno preso parte i consiglieri Libero Notarangelo, Filippo Mancuso, Francesco Pitaro, Giuseppe Graziano e Giacomo Pietro Crinò(rrc)

 

Baldo Esposito: Dai lavori Commissione Sanità avanzate tre proposte per situazione Sant’Anna Hospital

Si è conclusa, al Consiglio regionale della Calabria, la seduta della Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative, presieduta da Baldo Esposito, convocata per discutere della situazione del Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

Il presidente Esposito, a tal proposito, ha spiegato che sono emerse delle proposte, durante la seduta: «la convocazione di un Consiglio regionale ad hoc, naturalmente d’intesa con il Presidente del Consiglio regionale; la sollecitazione al Dipartimento e alla Struttura Commissariale di lavorare alla stesura di una nuova rete per le acuzie cardiache; e non ultimo, la necessità proseguire con ulteriori audizioni, partendo dalle organizzazioni sindacali».

«Senso di responsabilità e di sensibilità istituzionale ci hanno portato a richiamare – ha detto il presidente della Commissione Sanità – accogliendo le sollecitazioni dei componenti la Commissione pervenutemi anche in modo formale, la difficile situazione del Sant’Anna, e soprattutto a non dimenticare le grandi professionalità che hanno contribuito a farne nel tempo una delle realtà più importanti e blasonate in campo nazionale sulle patologie cardio-vascolari ed il loro trattamento».

«Ciò, tuttavia – ha aggiunto – nella consapevolezza del ruolo della Commissione e dei relativi componenti, che è un ruolo politico e non tecnico-amministrativo e, pertanto, non risolutorio sul piano decisorio».

Alla seduta hanno preso parte i consiglieri regionali: Libero Notarangelo, Filippo Mancuso, Francesco Pitaro e Raffaele Sainato.

Al presidente Esposito – che ha riferito che il commissario ad acta per il Piano di Rientro, dott. Guido Longo e la triade commissariale dell’Asp di Catanzaro hanno inviato una e-mail agli uffici della Commissione, motivando la loro assenza – i rappresentanti della clinica catanzarese hanno riconosciuto il merito «di avere aperto, con la convocazione della Commissione Sanità, quello che, ad oggi, resta il primo confronto istituzionale sul tema».

Ha aperto le audizioni odierne, il dott. Giacomino Brancati, in qualità di vicario del direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute, ripercorrendo l’iter dell’autorizzazione e accreditamento per quanto concerne le responsabilità afferenti al Dipartimento Tutela della Salute. Ha maggiormente posto l’attenzione sull’ultimo atto del Dipartimento, riguardante la trasmissione del verbale dell’Ota (organismo tecnico autonomo), all’Asp di Catanzaro in data 30.12.2020.

Successivamente, rappresentanti del Sant’Anna Hospital (il direttore sanitario Antonio Soccorso Capomolla e Giovanni Parisi, presidente del Cda), hanno richiamato «l’iter per il rinnovo dell’accreditamento che risale al 2015. Ma il percorso non si è concluso e non per colpa addebitabile al Sant’Anna Hospital, bensì – hanno detto i vertici – per la scarsa comunicazione tra Asp e Regione. Oggi, abbiamo appreso dal dott. Giacomino Brancati, che è stato trasmesso all’Asp il verbale dell’Ota che ribadiva la persistenza dei requisiti per l’accreditamento con determinate raccomandazioni. Quindi, non comprendiamo i motivi della sospensione della nostra attività formalizzataci dall’Asp». 

Significativa, la testimonianza offerta dal direttore del Dipartimento di chirurgia cardiovascolare, Daniele Maselli, nel ribadire che «il Sant’Anna è una eccellenza che ha dato risposta significativa alla richiesta di pazienti cardiovascolari calabresi».

«Convergenza ed unità d’intenti – ha dichiarato il presidente della Commissione Sanità, Sinibaldo Esposito – sono la sintesi di tutti gli interventi dei componenti della Commissione in quanto all’unisono è stata espressa la gravità della situazione, il grido d’allarme per le ricadute negative soprattutto nei confronti degli anelli più deboli, vale a dire i pazienti ed i lavoratori».

Dopo aver esposto le tre proposte avanzate, il presidente Esposito ha detto che «successivamente, mi confronterò con tutti i componenti della Commissione per definire le ulteriori fasi di lavoro. Dei contenuti della seduta odierna relazionerò alla triade Commissariale dell’Asp e al Commissario ad Acta per il Piano di rientro».  

Sul problema del Centro di farmacovigilanza «soddisfazione è stata espressa dal presidente Esposito per le notizie fornite dal dott. Brancati secondo cui è stata definita una soluzione ‘tampone’ che mantiene in vita il Centro in attesa dell’espletamento di una manifestazione d’interesse, già avviata dal Dipartimento Tutela Salute, per il reclutamento delle dovute professionalità». (rrc)