La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha convocato per giovedì 7 settembre, in Cittadella regionale, i presidenti delle Province e la Città Metropolitana, che devono approvare entro il 30 settembre i piani di dimensionamento della rete scolastica provinciale per l’anno 2024/25.
A scanso di equivoci, la vice presidente chiarisce che la regione non “ha licenziato” alcun piano di dimensionamento, ma che ai sensi dell’articolo 139 comma 1 del d.lgs.112/1998, sono attribuiti alle province, in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole. La regione attraverso le linee guida, ha deliberato i criteri su cui gli Enti locali predisporranno il dimensionamento scolastico.
La vice presidente Princi, raccomanda a tutti i Presidenti, nel lavorare i piani, ad attenersi alla ratio regionale che è quella di salvaguardare i piccoli Comuni e le aree interne. I criteri contenuti nelle linee guida regionali, a cui si dovranno adeguare gli Enti sono, infatti, quelli di promuovere gli accorpamenti nei grossi centri, mantenendo le autonomie scolastiche nei piccoli comuni, nelle aree interne e nelle aree periferiche che si caratterizzano per condizioni di particolare disagio.
Princi, visti anche i tempi ristretti, invita le realtà provinciali a promuovere conferenze di ambito con i comuni, ricadenti nei propri territori, che insieme alle province dovranno redigere i piani. I passaggi sono, infatti, i seguenti: entro il 15 settembre le province dovranno acquisire i piani proposti dai comuni (diventa obbligatorio per gli enti locali acquisire preventivamente le delibere degli organi collegiali delle scuole), entro il 30 settembre adozione delle delibere dei Consigli provinciali/Città metropolitana.
Dopo l’acquisizione del parere da parte dell’Ufficio scolastico regionale, la Giunta regionale, entro il 30 novembre sarà chiamata ad approvare il dimensionamento della rete scolastica e l’offerta formativa calabrese. Acquisiti i Piani di dimensionamento provinciali, la Regione Calabria verificherà la coerenza con gli indirizzi contenuti nelle Linee guida e in caso di incoerenza notificherà i relativi rilievi alle Province/Città Metropolitana che dovranno riscontrare nei termini stabiliti. Nel caso di persistente inadempienza, la Regione eserciterà poteri sostitutivi.
«Confido nella serietà del lavoro da parte delle province – la dichiarato Princi – sono certa, che conoscendo le rispettive realtà, opereranno al meglio a tutela dei propri territori, ottemperando alle scadenze con spirito di confronto interno. Per supportare gli enti locali equilibrando le diverse istanze territoriali, afferma la vice presidente, abbiamo previsto la costituzione di tavoli decentrati interistituzionali che si insedieranno dopo la prima decade di settembre». (rcz)