Nei giorni scorsi a Tirana, in Albania, si è svolta la Giornata dell’Arberia, organizzata all’interno del programma della Settimana d’Italia in Albania, dedicata alle minoranze arbereshe (italiani di Albania). In tale occasione, Cataldo Pugliese, promotore di Italia delle Minoranze, si è soffermato sull’importanza che la politica deve dare alla tutela dell’identità arbereshe, patrimonio inestimabile delle bellezze d’Italia.
«La politica ha la responsabilità morale per il mantenimento e lo sviluppo della comunità arbereshe d’Italia, è un valore distintivo ed unico al mondo. Un attento e accurato percorso di marketing culturale e sociale, diventa oggi più che mai fondamentale – continua – Pugliese, affinchè rimanga viva la memoria arbereshe in quei 50 comuni italiani che rappresentano delle vere e proprie isole identitarie, d’oriente dentro l’occidente. Quello degli arbereshe è un patrimonio umanitario che affascina tutti coloro che lo scoprono e lo conoscono».
Per Pugliese «è importante che la Regione Calabria si attivi con determinazione per la definizione della Fondazione Arbereshe regionale, e che il Ministero alla Cultura non sottovaluti queste risorse del paese, e sostiene a gran voce le parole di Monsignor Donato Oliverio, vescovo di Lungro, che ci invita a fare rete e tessere relazioni tra tutti gli stakeholder arbereshe di buona volontà, perché l’Arberia tutta venga sempre più conosciuta e apprezzata per il bene turistico e culturale delle nostre comunità, per il bene dell’economia dei nostri borghi, per il futuro dell’Italia del Meridione, per tutte le Minoranze in Italia, per l’Italia intera».
La giornata ha visto protagonisti centinaia di rappresentanti dei paesi arbereshe presenti in tutta l’Italia del Meridione, la Minoranza più longeva al mondo si è esibita nella terra di origine con le proprie tradizioni che conserva orgogliosamente da oltre 600 anni. Di canti e balli tradizionali, con la presenza di rappresentanti istituzionali, Piazza Italia a Tirana si è colorata di emozioni ed entusiasmo per il piacere di tutti i cittadini albanesi presenti. E’ stata l’occasione di scambi culturali tra i due paesi e tra le varie rappresentanze albanofone giunte da tutta Italia.
L’ambasciatore italiano in Albania, Fabrizio Bucci e la ministra Eva Margariti, hanno manifestato apprezzamenti alle varie esibizioni e soprattutto hanno ribadito il plauso a tutto il popolo arbereshe per come orgogliosamente conserva viva la propria memoria, la lingua, gli usi e i costumi. In rappresentanza della diocesi di Lungro era presente con una folta delegazione il Papas Pietro Lanza, che si sofferma sull’importanza di fare di più per la conservazione della lingua inteso come pilastro di tutto il resto, e che tanto si sta prodigando in Calabria con corsi di alfabetizzazione in tutto il territorio interessato.
La chiesa rimane la colonna portante della conservazione e della valorizzazione di questa affascinante e importante identità. (rrm)