Giornata mondiale Alzheimer, l’assessore Capponi: Regione impegnata in questa battaglia

«La Regione Calabria è fortemente impegnata in questa battaglia contro l’Alzheimer, con iniziative concrete che includono programmi di sensibilizzazione, supporto psicologico e servizi sanitari specializzati per offrire un’assistenza adeguata e continuativa». È quanto ha detto l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Caterina Capponi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, una giornata in cui «siamo chiamati a riflettere e a sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia che colpisce milioni di persone nel mondo».

«In qualità di Assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria – ha detto – desidero esprimere la mia più profonda vicinanza e sostegno a tutte le famiglie e ai pazienti che affrontano ogni giorno questa sfida complessa. L’Alzheimer non riguarda solo il malato, ma coinvolge l’intera rete familiare e sociale. È essenziale che come comunità ci impegniamo a creare un contesto di solidarietà, supporto e comprensione».

«In questa giornata – ha proseguito – è importante ribadire il ruolo cruciale della ricerca scientifica. Solo attraverso l’innovazione e la cooperazione internazionale possiamo sperare di scoprire cure più efficaci e di migliorare la qualità della vita dei pazienti. Invito tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate sul territorio e a sostenere le associazioni che lavorano con instancabile dedizione per combattere questa malattia devastante».

«Un ringraziamento speciale – ha concluso – va a tutti i professionisti della sanità, ai volontari e alle organizzazioni che, giorno dopo giorno, dedicano il loro tempo e le loro energie a prendersi cura dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie. Il vostro impegno è inestimabile e rappresenta una fonte di speranza e conforto per moltissime persone. Insieme, possiamo fare la differenza. Continuando a lavorare uniti, possiamo aspirare a un futuro in cui l’Alzheimer non rappresenti più una condanna, ma una sfida che si può affrontare e superare».

Bruni (PD): La prevenzione, la ricerca e l’assistenza come armi fondamentali per combattere la malattia

«La Giornata Mondiale dell’Alzheimer rappresenta un’occasione per riflettere sulla malattia e rinnovare l’impegno verso la costruzione di un sistema sanitario che metta al centro la persona e la sua qualità di vita», ha ribadito la consigliera regionale del PD, Amalia Bruni, ricordando come «l’Alzheimer non è solo una malattia, ma una condizione che colpisce in modo trasversale milioni di famiglie in tutto il mondo».

«I numeri parlano chiaro: più di 55 milioni di persone soffrono di demenza a livello globale, e in Italia si stima che circa 2 milioni di persone convivano con disturbi neurocognitivi, un dato destinato ad aumentare con l’allungamento della vita media», ha evidenziato Bruni.

Nonostante i decenni di ricerca e gli sforzi economici profusi, non esiste ancora un farmaco in grado di modificare in modo significativo il decorso della malattia. Recenti studi hanno esaminato molecole promettenti, tra cui anticorpi monoclonali capaci di rimuovere placche amiloidi nel cervello, ma gli effetti sul rallentamento del declino cognitivo rimangono limitati e accompagnati da potenziali effetti collaterali.

«Le istituzioni europee sono state prudenti nell’approvazione di questi farmaci – ha proseguito la dem – ma la lotta all’Alzheimer non si ferma. È fondamentale continuare a investire nella ricerca, esplorando nuovi approcci terapeutici, anche sperimentando farmaci già utilizzati per altre patologie che potrebbero rallentare la progressione della malattia».

Bruni ha sottolinea, inoltre, l’importanza della prevenzione: «Uno studio pubblicato su ‘The Lancet’ ha individuato 14 fattori di rischio modificabili, tra cui diabete, ipertensione, obesità e inquinamento atmosferico. Agire su questi fattori può ridurre o ritardare quasi la metà dei casi di demenza. Questo ci conferma che, oltre alla ricerca, possiamo e dobbiamo puntare sulla prevenzione per proteggere il futuro delle nostre comunità. Un’assistenza adeguata è la base per garantire dignità ai pazienti e sollievo alle famiglie». (rcz)