SANTA CATERINA DELLO IONIO (CZ) – In 5 mila a visitare il borgo in occasione delle Giornate Fai

Sono state oltre 5 mila le persone che hanno visitato il centro storico di Santa Caterina allo Ionio, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, organizzate dalla delegazione di Catanzaro.

«Quella delle Giornate Fai è davvero una grande opportunità per far conoscere il nostro patrimonio storico-artistico-culturale oltre i confini locali», ha commentato il sindaco, Francesco Severino che, assieme alla Giunta e in sinergia con gli uffici del Municipio, i dipendenti, i ragazzi del Servizio Civile, la Pro Loco e le Confraternite del territorio, hanno realizzato una due giorni incentrata sulla valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale del borgo.

«L’iniziativa rappresenta il coronamento di una progettualità politica e rende merito – ha aggiunto – alla virtuosa azione amministrativa che da qualche anno punta a valorizzare e rilanciare le bellezze di questo paese. Intendo ringraziare la delegazione del Fai per la preziosa collaborazione nell’organizzare l’evento e per aver scelto Santa Caterina dello Ionio».

Sono stati visitati, maggiormente, la chiesa Matrice, San Pantaleone, Santa Caterina VMA, SS.Rosario e la Chiesa Sconsacrata, di recente ristrutturazione e riqualificazione da parte del Comune. Anche i numerosi Palazzi gentilizi sono stati meta di visitatori. Tra tutti il Palazzo Di Francia, quartier generale dell’economia del secolo scorso in fase di recupero e dove sorgerà un nuovo Polo Culturale Regionale, o anche il Palazzo del Barone Del Balzo Squillacioti, oggi in concessione alla famiglia Ferri, che custodisce un’architettura del tutto originale. E poi Palazzo Giannini e Palazzo Badolato.

Protagonista anche il paesaggio e la natura. Tantissime, infatti, le attività proposte alla riscoperta di luoghi naturali incontaminati, che hanno coinvolto siti come l’Avamposto Autonomo Agricolo o anche la senia, quale sistema idraulico del passato. Spazio alla cultura e l’arte attraverso mostre fotografiche e laboratori di scultura. 

La bellissima Torre S.Antonio, oggi di proprietà della famiglia Badolato, ha pure contribuito a rendere la due giorni unica nei suoi dettagli. Il presidio, infatti, è stato il luogo di un’emozionante rievocazione storica degli attacchi per mare ed

attraverso un raccordo con il Centro abitato, mediante il suono dei campanili, come avveniva all’epoca dei fatti, l’intera comunità è stata allertata e messa al riparo dai nemici. 

«Un’evento che ha visto protagonisti anche i nostri giovani, ma anche tantissimi cittadini di ogni fascia d’età – ha rimarcato il sindaco Severino – quando vi è comunità d’intenti e quando tutti si sentono parte di un unico grande progetto, si può andare lontano».

«Oggi parte una nuova fase per questo paese – ha concluso –. Intendo ancora ringraziare gli alunni dei plessi scolastici che hanno aderito insieme ai loro dirigenti e professori impegnati anche nelle varie attività di Apprendisti Ciceroni, le Forze dell’ordine, i presidi di primo soccorso della Croce Rossa Italiana, tutti gli operatori commerciali e coloro che hanno contribuito per la riuscita della manifestazione. Santa Caterina dello Ionio si è dimostrata all’altezza di grandi eventi. Il mio augurio e quello della mia amministrazione è che questo sia l’inizio di una lunga serie. Grazie a tutti per esserci stati!». 

SANTA CATERINA DELLO IONIO (CZ) – Successo per le Giornate Fai

Ha fatto il pieno di turisti Santa Caterina dello Ionio, grazie alle Giornate Fai organizzate dalla delegazione di Catanzaro. La manifestazione, infatti, ha previsto un tour guidato per le antiche chiese e i vetusti palazzi del Centro Storico, la rievocazione storica dell’attacco del Saraceni che ha avuto luogo presso la Torre Sant’Antonio nella zona Marina, la passeggiata all’Avamposto tra asinelli e palmenti rupestri e il laboratorio di scultura del maestro Antonio Tropiano, che ha permesso ad una moltitudine di visitatori di impugnare gli attrezzi del mestiere e scolpire in un tronco d’albero un borgo.

Nel pomeriggio di sabato le viuzze sono state animate dagli sbandieratori e nella serata un nutrito gruppo  ha fatto il giro dei catoj per degustare buon vino e specialità enogastronomiche del territorio.

Di notevole interesse è stato, anche, il Palazzo Baronale gentilmente aperto dai proprietari che ospita una mostra permanente. (rcz)

All’Unical le Giornate Fai

di FRANCO BARTUCCIL’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, per le Giornate Fai che si svolgeranno nelle giornate di oggi, sabato 23 e domenica 24 marzo, ha curato un segmento del percorso sulla Storia dell’Università.

L’Associazione è depositaria di numerosi documenti che illustrano nel dettaglio le fasi più salienti dalle origini fino ad oggi. Assieme alla presidente, prof.ssa Silvia Mazzuca, e al socio Luca Chirillo, abbiamo selezionato le notizie di maggiore risonanza storica e le abbiamo trasformate in “pillole”. Cinque titoli, brevi testi e foto dell’epoca caratterizzeranno cinque pannelli espositivi, editati da Aldo Presta, Progettista della comunicazione per l’Università della Calabria.

Il filo conduttore sarà la mission dell’università come realtà innovativa e democratica che aspira a contribuire ad una società di uomini liberi. Curare luoghi speciali per le generazioni presenti e future è uno dei capisaldi della missione del Fai: un impegno di alto profilo, coerente con il concetto di sviluppo sostenibile definito nel 1987 dalle Nazioni Unite.

Partendo da questo assunto, il Fai, quest’anno, promuove il tema della sostenibilità. Ed è proprio perseguendo questo obiettivo, che oggetto di visita, nelle giornate di Primavera, previste per il 23 e 24 marzo al campus di Arcavacata, ci sarà l’opportunità di scoprire, per i visitatori, il laboratorio di Idraulica e Idrologia urbana, diretto dalla prof. Patrizia Piro, in cui verde e acqua sono le risorse strategiche per Città sostenibili e resilienti. Oggi, perseguire innovazione, crescita socio-economica e incremento occupazionale non può prescindere dall’affrontare anche le sfide ambientali. È quindi fondamentale usare le risorse naturali in modo sostenibile, come ci chiede l’Europa che punta alle Nature Based Solution (Nbs), le soluzioni ispirate e supportate dalla natura, che forniscono contemporaneamente benefici ambientali.

Il percorso inizia dal Taua, presentando una mostra sulla storia dell’Unical – con il contributo dell’Associazione Internazionale Amici dell’Unical – e fa tappa al Liu (Laboratorio di Idraulica e Idrologia Urbana) dove sono evidenziate buone pratiche costruttive di sostenibilità ambientale nell’ Unical (tetti vegetati, orti urbani, pareti verdi).

Dal Tau al Parco Tecnologico

Il programma delle giornate Fai all’Università della Calabria prevede per i visitatori una tappa all’Infrastruttura di Ricerca (IR) Star, Southern Europe Thomson Backscattering Source for Applied Research. Questa è un’infrastruttura di ricerca complessa centrata su una sorgente di Raggi X innovativa, che consente l’implementazione di tecniche di indagine normalmente prerogativa di macchine molto più grandi (sincrotroni) ma a costi e dimensioni inferiori di oltre un ordine di grandezza.

Star è una delle infrastrutture di ricerca italiane strategiche, con proiezione internazionale. È stata infatti inserita, sia nel Programma Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca 2014-2020 che in quello 2021-2027, ed è concepita come una facility aperta ad utenti esterni. La missione di Star è la ricerca all’avanguardia nei campi della scienza e della tecnologia dei materiali avanzati. Star, progettata come sorgente di raggi X evolutiva, è unica in Europa in termini di gamma di energia e caratteristiche avanzate dei fotoni di raggi X emessi. Il progetto di upgrade concluso al 31 dicembre 2023 è inserito nell’ambito delle Scienze della Vita, ma Star permette investigazioni non distruttive in molti campi: dal biomedicale alla meccanica avanzata, dai materiali per l’energia a quelli strutturali o dei beni culturali.

Considerato il posizionamento in Calabria, la proiezione internazionale di Star è almeno mediterranea ed europea. Star è allocata nel Campus dell’Università della Calabria, il più esteso d’Italia, ed è organizzata su due livelli: il primo livello è costituito da una potente ed innovativa sorgente di raggi X di nuova concezione, lo Star Lab, complementare alle grandi sorgenti di luce del tipo sincrotrone, dotata di due stazioni sperimentali: μTomo per la microtomografia e SoftX per la microscopia X; mentre il secondo livello comprende 6 laboratori di servizio dedicati alla ricerca applicata: Laboratorio di Caratterizzazione Materiali, di prototipazione Fisica, Laboratorio di Preparazione Materiali, Laboratorio di Modellazione, Simulazione e Visualizzazione, Laboratorio di Spettrografia Avanzata dei Materiali, Laboratorio di Preparazione Materiali Biologici.

Star è un’importantissima area di collaborazione per i Dipartimenti di Fisica, Chimica e Tecnologie Chimiche (Ctc), Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale (Dimeg); Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DiBest); Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (Dimes); Matematica e Informatica (DeMacs), ed è supportata dai centri di servizio di ateneo quali il Liaison Office (Lio), l’Ufficio Speciale Supporto ai Processi Gestionali e Informativi per i Progetti d’Ateneo e il centro Ict.

I sistemi di microtomografia e di microscopia X di Star permettono di ricostruire in modo non distruttivo campioni di dimensioni tipiche che vanno da qualche millimetro a qualche decina di centimetri con una risoluzione spaziale anche sub micrometrica. I raggi X utilizzati permettono l’analisi sia di materiali “duri”, grazie all’alta energia dei fotoni X prodotti, da 20KeV fino a 350KeV, che della materia biologica, come organi ex-vivo o tessuti umani o animali, grazie alla possibilità di operare sia in assorbimento che in contrasto di fase.

Star è concepita come una “User facility” aperta agli scienziati provenienti dall’Europa, ma anche dai Paesi del Mediterraneo e dal resto del mondo, estendendo di fatto il parco servizi italiano nel campo delle sorgenti a Raggi X, in questo momento reso disponibile dal Sincrotrone di Trieste. È un motore di progresso scientifico, tecnico ed economico per i Sud d’Italia e per l’Italia intera con l’obiettivo esplicito di rafforzare la collaborazione mondiale nel campo della scienza e della tecnologia dei materiali.

La scoperta dell’Orto Botanico dell’UniCal 

Uno dei punti salienti della visita del 23 marzo, aperta a tutti, sarà la scoperta dell’Orto Botanico, un vero e proprio tesoro di biodiversità che ospita più di 400 specie spontanee di piante vascolari tipiche della flora calabrese. Questo luogo unico è stato designato come Zona speciale di conservazione e rappresenta un patrimonio naturalistico da preservare, nato nel 1981 per merito del prof. Giuliano Cesca, proseguito nel tempo dal prof. Pietro Brandmayr. Ed è una storia che vale la pena conoscere in quanto parte integrante della storia dell’Università della Calabria. (fb)

Giornate del Fai, ecco i beni da visitare in Calabria

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate Fai d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano ets dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi Fai Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese. Un patrimonio sorprendente e inaspettato, che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono fascino, culture e tradizioni, e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Settecento proposte in oltre 350 città d’Italia, in tutte le regioni. Settecento meraviglie da scoprire che raccontano, ognuna a suo modo, l’Italia. Oltre ai luoghi del sapere, sarà possibile visitare palazzi storici, ville, chiese, castelli, ma anche esempi di archeologia industriale, laboratori artigiani e siti produttivi, ricchi di storia e curiosità. E ancora musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche. Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Insomma: archeologia e architettura, arte e artigianato, tradizione e memoria, antico e moderno, città e campagna. Tutto questo è il patrimonio culturale dell’Italia, il “nostro patrimonio”, che il Fai svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento. A chi desideri partecipare verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del Fai.

Le Giornate Fai d’Autunno sono l’evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del Fai”, promossa dalla Fondazione a sostegno del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese. A partire dal 2023, infatti, ottobre sarà per il Fai e i suoi iscritti “il mese del patrimonio”. Che è di tutti, e verso cui tutti hanno una responsabilità. Non a caso, lo slogan di Ottobre del Fai è “Fai la tua parte”: perché il destino dell’Italia è nelle nostre mani, e tutti possiamo esserne protagonisti.

Durante le Giornate Fai d’Autunno tutti gli iscritti al Fai potranno beneficiare degli accessi prioritari in ogni luogo aperto, di aperture e visite straordinarie in molte città e altre opportunità e iniziative speciali.
In occasione di Ottobre del Fai, a chi si iscriverà per la prima volta al Fai – sia online che presso i luoghi aperti – sarà dedicata una agevolazione di 10€ in meno su ogni tipologia di quota.

Numerose le aperture e gli itinerari previsti dal FAI in Calabria per la valorizzazione e conoscenza del territorio caratterizzato da un sorprendente patrimonio ambientale, culturale, storico ed artistico.
Queste le proposte dei volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano per le Giornate Fai di Autunno 2023:

GIRIFALCO (CZ)
a cura del Gruppo FAI Giovani di Catanzaro
Ex Ospedale Psichiatrico di Girifalco
Visite sabato 14 ottobre, dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00, domenica 15 ottobre, dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00
L’ex ospedale psichiatrico di Girifalco, già convento dei frati minori riformati e divenuto in tempi recenti complesso monumentale, è un imponente edificio storico di Girifalco tutelato dal codice dei beni culturali e del paesaggio. Il complesso monumentale è solitamente chiuso al pubblico, se non in occasione di particolari eventi, in quanto ospita attualmente delle residenze sanitarie specifiche, ma durante le Giornate Fai d’Autunno sarà possibile passeggiare all’interno del chiostro e visitare l’archivio storico.
Borgo di Girifalco
Visite sabato14 ottobre, dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00, domenica 15 ottobre, dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00
Una caratteristica passeggiata per le vie del borgo di Girifalco porterà a scoprire le meravigliose chiese del centro storico, in particolare quella barocca di S. Rocco, che conserva il tesoro dell’omonimo Santo, quella di S. Maria delle Nevi, della Madonna del Rosario e il Convento dei frati minori, oggi complesso monumentale. Continuando per lo straordinario quartiere di Pioppi vecchi – riqualificato nell’ambito del progetto Borg@arte – sarà possibile ammirare una serie di palazzi storici, tra cui Palazzo De Stefani-Ciriaco, Palazzo Ducale, Palazzo Staglianò, la Prima Casa Comunale e il Palazzo Municipale, unitamente alla fontana barocca di “Carlo Pacino” e a quella della Cannaletta, a sei cannali. Infine si terrà una passeggiata naturalistica che porterà verso il centro ornitologico.

CROTONE (KR)
a cura della Delegazione FAI Di Santa Severina e del Marchesato
Giardino di Villa Berlingieri
Visite riservate ai soli iscritti FAI e su prenotazione, sabato 14 ottobre, dalle ore 14:30 alle 16:30,
All’interno della cinta muraria vicereale del centro storico di Crotone, Villa Berlingieri costituisce un’aticipità nel tessuto medievale e moderno: nata a fine XIX sec. fuori dal reticolo urbano, poggia sulle mura cittadine e alcuni suoi bastioni. La visita prenderà corpo nel lussureggiante parco intorno alla villa, il quale si estende dal colle della Capperina fino al Bastione Toledo sul lato occidentale delle Mura, ed è caratterizzato dalla presenza di imponenti e secolari piante, da una antica cisterna e da un gazebo liberty. Attraverso l’elegante androne della villa sarà possibile accedere anche a un caratteristico “giardino segreto” situato sugli spalti delle mura, dal quale si godrà di uno spettacolare affaccio sui bastioni e sul Castello di Carlo V.
Palazzo Berlingieri
Visite domenica 15 ottobre, dalle ore 09:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 16:30,
Il palazzo Berlingieri, conosciuto a Crotone come l’ospizio di Santa Veneranda, si trova nel cuore del centro storico di Crotone. Esso è fortemente addossato alla piccola chiesa, ormai sconsacrata, di Santa Veneranda, dalla quale avrà inizio la visita, per poi proseguire verso il caratteristico androne del palazzo, fino a raggiungere la corte con il pozzo. Una scenografica scala collega il piano superiore dove sarà possibile visitare le sale con soffitti decorati di particolare pregio e affacciarsi sul complesso monastico di Santa Chiara.

CAULONIA (RC)
a cura del Gruppo FAI Giovani della Locride e della Piana
Fatti, misfatti e mirabilia: itinerario tra protagonisti e luoghi della storia di Castelvetere
Visite domenica 15 ottobre, dalle ore 10:00 alle 17:00,
Un racconto dell’antica Castelvetere incentrato sui protagonisti più e meno noti della sua storia, in un percorso che vedrà aperti eccezionalmente due beni privati, solitamente non visitabili: il Castello normanno e il Palazzo Asciutti Rodinò. Emergeranno, così, le testimonianze delle origini di Castelvetere e della famiglia che più a lungo visse fra le sue mura, i Carafa, insieme ai celebri esponenti della Famiglia Asciutti e dello scrittore Edward Lear, fino all’eccezionale storia dell’inventore e pioniere del volo Vincenzo Raschellà, nato a Caulonia, che già nel 1883 lavorava alla realizzazione della sua prima macchina volante (ben venti anni prima dello storico volo dei fratelli Wright).

AIELLO CALABRO (CS)
a cura della Delegazione FAI di Cosenza
Palazzo “Cybo-Malaspina”
Visite sabato 14 ottobre, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, domenica 15 ottobre, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00,
L’eccezionale apertura del Palazzo “Cybo Malaspina”, di proprietà privata, documenta come un piccolo borgo calabrese, ai più sconosciuto, abbia vissuto secoli di ricchezza e di potere, grazie alle importanti famiglie che durante le varie dominazioni ne individuarono la valenza strategica e la possibilità di sfruttarne la fertilità. Si potrà accedere all’interno del Palazzo visitando i locali del pianterreno, caratterizzati da un elegante gioco di volte nei soffitti e nell’ingresso ai vari vani, da nicchie finemente scolpite e da suggestive testimonianze della destinazione a carcere fino ai primi del secolo scorso. Sarà accessibile anche il giardino, dal quale si gode uno splendido panorama.
Laboratorio artigianale Aloisio
Visite sabato 14 ottobre, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle ore 17:30, domenica 15 ottobre, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle ore 17:30,
I visitatori potranno eccezionalmente conoscere il processo di lavorazione dei prodotti più significativi dell’azienda ottenuti dalla trasformazione del fico Dottato cosentino, e assistere alle varie fasi del processo produttivo.

RICADI (VV)
a cura del Gruppo FAI Giovani di Vibo Valentia
Passeggiata fra le torri e i musei di Capo Vaticano…con Donna Canfora
Visite sabato 14 ottobre, dalle ore 15:00 alle 18:30, domenica 15 ottobre, dalle ore 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle ore 18:30,
Un ricco percorso lungo una delle zone più caratteristiche della Costa degli Dei permetterà di ammirare i resti delle antiche Torri di avvistamento, in particolare Torre Marrana e Torre Ruffa, insieme alle bellezze naturalistiche e panoramiche del borgo di Ricadi. Il racconto storico e culturale è completato da un tour dei musei diffusi, partendo dal Museo delle Torri, che illustra la storia e lo stato delle torri, fino al Museo demo-etnoantropologico dell’olio, per poi arrivare al Museo del Mare, proprio sul belvedere di Capo Vaticano.
Casa Berto
Visite riservate ai soli iscritti FAI, sabato 14 ottobre, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:30, domenica 15 ottobre, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle ore 18:30,
Eccezionalmente aperta al pubblico, la suggestiva abitazione del celebre scrittore Giuseppe Berto è immersa in un panorama scenografico mozzafiato a picco sul mare, proprio sulla punta più estrema del promontorio di Capo Vaticano. La visita consentirà di scoprire gli ambienti privati dell’autore, curati e preservati nella loro integrità.

GIOIA TAURO (RC)
a cura della Delegazione FAI di Reggio Calabria
Le Cisterne: i depositi ipogei dell’olio a Gioia Tauro
Visite sabato 14 ottobre, dalle ore 10:30 alle 17:30, domenica 15 ottobre, dalle ore 10:30 alle 17:30,
Il percorso attraversa la storia di Gioia Tauro legata all’olivicoltura e all’industria che ne derivò tra il XIX e il XX sec. Si partirà dall’edificio delle “Cisterne” con la visita al Museo Archeologico e si svilupperà all’interno del nucleo urbano storico di “Pian delle Fosse”, lungo l’antica cinta muraria con le sue torri. È prevista una tappa al Museo della civiltà contadina “Pelmar” e sarà eccezionalmente aperto e raccontato al pubblico il sito di archeologia industriale “Ex Gaslini, grande opificio di fine ottocento tra i più importanti della Calabria. (rcz)

Giornate Fai d’Autunno, in treno a vapore alla scoperta dei Giganti della Sila

In occasione delle Giornate Fai d’Autunno, in programma sabato 16 e domenica 17 ottobre, è stato organizzato, per sabato 16, un un “viaggio nel tempo” a bordo dello storico treno a vapore della Sila, alla scoperta dei Giganti della Sila.

Ben due itinerari che includono il viaggio sulle carrozze a terrazzini anni ’20 delle Ferrovie della Calabria , trainate dalla mitica locomotiva a vapore FCL353 del 1926 , transfert in Bus ed ingresso con visita guidata alla riserva naturale.
Presso le stazioni e sul treno animazione musicale con il gruppo folk Osteria di Giò(rcs)

 

Questo weekend tornano le Giornate Fai d’Autunno: 9 i ‘beni’ aperti in Calabria

Sono nove i luoghi che si potranno visitare, in Calabria, in occasione della decima edizione del Giornate Fai d’Autunno, in programma il 16 e 17 ottobre, quest’anno dedicata ad Angelo Maramai, già direttore del Fai.

In queste giornate, dunque, oltre 5.000 tra delegati e volontari Fai sono pronti a far innamorare tutti gli italiani dell’Italia. L’opportunità, ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato e policromo, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del Fai: diffondere e coltivare la consapevolezza che l’Italia custodisce tesori inestimabili, fondamento dell’orgoglio che ogni cittadino prova davanti all’eccezionale bellezza del Paese e solida base su cui costruire la prosperità del futuro. Le Giornate FAI sono, dunque, un incontro sentimentale, un abbraccio collettivo tra i visitatori e l’ambiente che li circonda, prodigo di natura, arte e storia. In una parola: cultura.

In Calabria, nella Provincia di Reggio si potranno visitare il 16 e 17 ottobre il Quartiere Giudecca di Bova, abitato tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI da una piccola comunità ebraica. Quasi del tutto dimenticata, questa suggestiva porzione di spazio urbano è stata inserita all’interno di una sezione del Museo della Lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs e valorizzata dall’installazione di arte contemporanea dell’artista Antonio Puija Veneziano.

L’insediamento ebraico a Bova sembra risalire alla cacciata dei giudei dalle terre di Spagna, nel 1492. In quell’anno degli ebrei di Sicilia si trasferirono a Reggio Calabria, dove due anni dopo furono smistati in tutto il circondario. Il secondo editto di Ferdinando il Cattolico (1511), che decretò l’espulsione degli ebrei dal Regno di Napoli, determinò l’abbandono della Giudecca di Bova. Nonostante ciò una cronaca bovese, redatta del 1774 dall’erudito Domenico Alagna, ricorda che gli ebrei furono scacciati solo nel 1577, con l’accusa di aver diffuso la peste.

La disamina della fonte storica è la tematica prescelta dall’artista, immortalata sulla ceramica mediante la struttura a spirale delle iscrizioni che induce il fruitore dell’opera a prestare attenzione al testo, soffermandosi sull’interpretazione e il significato della scrittura stessa, così come fa lo storico di fronte alle carte d’archivio. Segni e impronte di antiche ritualità, realizzati in ceramica e collocati lungo i muri della Giudecca, sono il frutto di un singolare laboratorio di arte partecipata che Pujia ha curato coinvolgendo direttamente i bambini di Bova. La Menorah, il melograno e il nodo di Salomone evocano un tassello di cultura ebraica nella plurisecolare storia di Bova. Interessante è inoltre la presenza di un pozzo, oggi inglobato nella corte di Palazzo Mesiani, elemento indispensabile ai bagni rituali e alla macellazione di carni kosher.

A Gerace, il Borgo Maggioreil 17 ottobre, dalle 10 alle 12, dalle 14 ale 16.

Situato fuori le mura di Gerace, il Borgo Maggiore era il nucleo più popolato dopo il centro città, tanto da costituire una comunità a sé. La sua esistenza, come la città stessa di Gerace, capitale di una turma dell’impero di Bisanzio, è documentata sin dall’antichità. L’itinerario partirà dalla piazza dove sorge la chiesa di Santa Maria del Mastro alla scoperta delle architetture che hanno scritto la storia di questo luogo. La prima tappa sarà appunto la chiesa di Santa Maria del Mastro, nata su un nucleo originale risalente al 1083, per proseguire verso il Palazzo dei Conti del Balzo, una delle sette famiglie più antiche e nobili del Regno di Napoli. A seguire la chiesa di San Giorgio, interamente ricostruita nel 1876 a seguito del terremoto del 1783 che ne distrusse l’impianto medioevale. Al suo interno si possono ammirare le sculture lignee raffiguranti San Francesco d’Assisi, San Felice da Cantalice e quella della Madonna delle Grazie. Pregevole è anche una scultura lignea raffigurante una delle prime immagini della Madonna di Pompei realizzata dall’ultimo scultore della scuola napoletana, Salvatore Salerno. La visita si concluderà presso la chiesa della Madonna del Carmine, sede della più antica confraternita esistente a Gerace fin dal XVI secolo. 

Nella Provincia di Crotone, l’area esterna del Faro di Capo Colonna, domenica 17 alle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.

Il faro di Capo Colonna sorge su uno degli otto promontori che si affacciano nell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, otto chilometri a sud di Crotone e su cui insiste l’unica colonna dorica del tempio di Hera Lacinia. Accanto al faro sorge la Torre di Nao, risalente al XVI secolo e il santuario dedicato alla Madonna di Capo Colonna. Un contesto paesaggistico di alto valore con un mare cristallino, sabbia finissima, scogliere scoscese e selvagge che si confondono con i colori del cielo. Ultimato nel 1865, si presenta come una struttura alta circa 20 metri, di forma ottagonale, dotata di due grandi vani utilizzati come abitazione. Per molti anni a luce fissa e visibile da tutte le direzioni, è oggi dotato di luce “intermittente”, visibile ogni 5 secondi. Prima di essere automatizzato, il faro funzionava a “carica manuale”, operazione da ripetersi ogni 5/6 ore. Nel 1904 il faro divenne a tutti gli effetti di proprietà della Marina Militare e oggi è un bene del Ministero della Difesa-Ministero della Marina, normalmente non visitabile e chiuso al pubblico per inagibilità.

In virtù di tale impedimento il 17 ottobre 2021 nell’area antistante l’ingresso del faro sarà possibile effettuare una visita esterna in cui ci si soffermerà a descriverne l’eccezionalità storica, architettonica e ambientale. Le Giornate Fai offriranno inoltre l’opportunità di ascoltare la viva testimonianza di Salvatore Sestito – Assistente Tecnico Nautico della Marina Militare – attuale custode e settimo di una stirpe di faristi che da tre generazioni si prende cura del faro. Sarà un’occasione unica per ascoltare aneddoti, curiosità e vicende storiche che sono intimamente legate a questo bene. 

A Belvedere Spinello, è previsto un itinerario alla scoperta dell’architettura religiosa di avvistamento, con visite sabato 16, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17, e domenica 17 ottobre, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.

Una visita guidata tra arte, storia, natura e paesaggio quella organizzata in occasione delle Giornate FAI d’Autunno. Il percorso parte dal santuario della Madonna della Scala di Belvedere Spinello, piccolo comune dell’entroterra crotonese, e attraverso il suggestivo parco, si arriva ai ruderi del romitorio, da cui si può godere una bella veduta panoramica, che spazia dalla valle del Vitravo a quella del Neto fino al mar Ionio.

Uno scenario immerso nella natura incontaminata, che ospita al centro del parco una maestosa quercia secolare che svetta per circa venti metri di altezza. Il luogo sacro è in perfetta simbiosi con le bellezze naturalistiche: sono presenti ulivi, querce, pini, gelsi, erbe selvatiche e arbusti tipici della macchia mediterranea. Il complesso riveste grande importanza non solo per i dati materiali, che testimoniano la sua lunga storia architettonica, dal medioevo a oggi, ma soprattutto nella capacità di documentare le relazioni di controllo del territorio, essendo ubicata lungo un antico tratturo interno, parallelo alla costa, come sistema di segnalazione, integrato con i presidi militari della fascia collinare del crotonese. La Chiesa, parte preponderante di tutto il paesaggio, ha subito tra il XVII e il XX secolo varie riparazioni e ampliamenti in aderenza al nucleo originario.

All’interno si presenta con un’unica navata con rientranze laterali a formare una inconsueta Tau, nella nicchia dietro l’altare è collocata la statua della Madonna, che poggia su una base di legno, il tronco di gelso, dove la leggenda narra che la Vergine si sia mutata in statua. All’esterno, accanto alla Chiesa, sul piazzale si aprono quattro edicole di culto, a poca distanza sul lato nord-est troviamo i ruderi del romitorio, insediamento rupestre e religioso, probabilmente del X secolo il cui campanile a vela, simile alle chiese dell’Egeo, presenta ancora il foro per la campana che consentiva le segnalazioni. 

Nella Provincia di Cosenza, la Caserma “Paolo Grippo”, sabato 16 e domenica 17, dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.

La storica Caserma “Paolo Grippo”, una delle più antiche e prestigiose dell’Arma dei Carabinieri, si trova in pieno centro urbano di Cosenza, all’inizio di Corso Mazzini, vivace arteria principale della città moderna, L’edificio, risalente, come l’adiacente Chiesa del Carmine alla fine del sec. XVI, in principio ospitò il Convento dei Padri Carmelitani dell’Antica Osservanza; gravemente danneggiato dai terremoti del 1635 e del 1783, dopo la soppressione degli ordini ecclesiastici fu adibito a quartiere della Guardia Provinciale, quindi ad “ospizio dei trovatelli” ed infine, subito dopo l’Unità d’Italia, a sede del Comando della Divisione dei Carabinieri Reali di Cosenza, e poi a sede del Comando Provinciale di Cosenza.

Oggi sede del Comando Stazione Cosenza Centro. Benché l’antico complesso carmelitano sia stato, nei secoli, continuamente modificato, la struttura mantiene ancora oggi un’impronta unitaria. L’ultimo intervento di restauro, fra il 2010 e il 2012, ha garantito il recupero del valore storico-architettonico della struttura. L’esterno dell’edificio presenta i tratti tipici dell’architettura neoclassica di fine Ottocento, con linee semplici ed essenziali dallo schema seriale. Le aperture a piano terra sono caratterizzate da pseudo-conci, che richiamano le bugne rinascimentali secondo una decorazione di stile “eclettico”.

Nel prospetto principale, rivisitato nei primi due decenni del ‘900, il monumentale ingresso presenta ai lati due colonne sormontate da un balcone balaustrato e inquadrato da lesene. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, oltre alla visita agli ambienti interni della Caserma e al chiostro, verranno esposti i documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Cosenza e si potrà ascoltare la storia dei Carabinieri a Cosenza.

Nella Provincia di Catanzaro, per domenica 17, dalle 10 alle 12, il percorso Fra il perduto e il salvato. Pellegrinaggio sul Monte Reventino percorso dal fuoco.

Il Monte Reventino è il più alto (m. 1417) fra i rilievi che compongono il Gruppo del Reventino-Mancuso, massiccio montuoso posto nell’immediato entroterra del Golfo di Sant’Eufemia, sul versante tirrenico della Calabria, che annovera alberi monumentali, formazioni litiche, gole fluviali, cascate e numerose specie di flora e fauna. Ricco di foreste di latifoglie e conifere, rappresenta un meraviglioso balcone sul mare, che offre, tuttavia, anche splendidi panorami verso l’interno. Il percorso di visita proposto in occasione delle Giornate Fai consente di attraversare la foresta sommitale del Monte Reventino sia nella parte distrutta dal fuoco durante gli incendi della scorsa estate, sia in quella che si è salvata.

Due punti eccezionalmente panoramici consentiranno di contemplare il paesaggio, verso sud, della Piana di Sant’Eufemia e del golfo omonimo con le montagne delle Serre, dell’Aspromonte sino all’Etna, e verso nord, della valle del Savuto e della Sila. Lo scopo della visita è innanzitutto quello di responsabilizzare le persone sul fenomeno degli incendi boschivi e, più in generale, sulla cura, la sorveglianza e la tutela del patrimonio ambientale e culturale. Durante la camminata si parlerà di aspetti naturalistici e culturali, di paesaggio, di problemi di conservazione e valorizzazione.

Il borgo antico di Simeri Crichi, con delle passeggiate in programma il 16 ottobre a Simeri alle 16 alle 19 e domenica 17 a Crichi dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.

I maestosi resti della Collegiata e del Castello ed i ruderi del Monastero di Simeri esercitano uno speciale fascino così come le numerose grotte in cui si rifugiavano gli eremiti e i resti degli antichi quartieri della Grecia e Giudecca. Archeologi, esponenti delle associazioni locali, apprendisti ciceroni e studiosi locali ci accompagneranno in questo speciale itinerario, narrandoci una storia lunga, complessa e coinvolgente. Sarà, inoltre, possibile fare una passeggiata anche a Crichi per ammirare gli antichi palazzi. 

Per la Provincia di Vibo Valentia, infine, Tropea. Visite sabato 16, dalle ore 15.30 alle 18, e domenica 17 ottobre, dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Scelta dagli Dei come loro dimora, Tropea, detta anche “La Nobile” e Borgo più Bello d’Italia per il 202, si affaccia su una roccia di arenaria, alta circa 70 metri, direttamente a picco su un mare cristallino. Il suo centro storico, dall’antico fascino medioevale, è ricco di vicoli e piazzette; chiese e palazzi nobiliari si susseguono interrotti, a tratti, da scorci e affacci a strapiombo sul mare. E in cima ad una roccia il Santuario di Santa Maria dell’Isola, icona del borgo e dell’intera Calabria.

Passeggiando per vicoli e stradine, i visitatori scopriranno i palazzi nobiliari dai bellissimi portali, l’antica facciata della Cappella di Santa Margherita, la Cappella medievale del Monte di Pietà con i suoi affreschi del ‘400, la Chiesa di san Giuseppe, e ancora la Cappella dei Nobili della Congrega dei Bianchi, i palazzi Fazzari, Gabrielli e l’ex convento della Pietà, infine l’affaccio dalla balconata per ammirare lo splendido panorama dello Stromboli. (rrm)

In copertina, il Monte Reventino, a Platania.