Ogni anno, in ogni parte d’Italia, c’è un appuntamento quasi irrinunciabile: l’Infiorata, la manifestazione che si svolge in occasione della festività cattolica Corpus Domini e che consiste nel realizzare tappeti con fiori o parti di essi. Quest’anno, a causa della pandemia, questa tradizione, insieme alle celebrazioni del Corpus Domini erano state rimandate ma, poi, c’è stata la volontà di fare, almeno e in forma ridotta, l’Infiorata, sopratutto per dare un segno di speranza per il futuro.
Un segnale, che arriva molto forte dalla Calabria, dove diverse città hanno voluto – anche se in forma ridotta – mantenere la tradizione dell’Infiorata: a Monasterace, per esempio, l’Associazione Pro Loco Monasterace Il Tempio ha realizzato un solo tappeto davanti al sagrato della Chiesa di S. Giuseppe Lavoratore. A Giffone, invece, gli Amici del Presepe di Giffone Rc hanno voluto mantenere in toto la tradizione, realizzando un lunghissimo tappeto – dove ci sono tanti richiami al tema Covid, tra cui l’immagine della dottoressa che cura l’Italia ammalata – che, partendo da quello che sembra essere un sole, sale fino alla Chiesa parrocchiale.
Nemmeno a Gallico Marina si è potuto fare a meno della tradizionale Infiorata: il Laboratorio Artistico Gallico e l’Associazione Cattolica hanno realizzato un omaggio floreale che è stato installato in Piazza Chiesa della Parrocchia di Santa Maria di Porto Salvo, e da meno non è stata nemmeno la città di Cosenza, i cui cittadini hanno realizzato, con l’Infiorata, l’immagine della Cattedrale di Cosenza. Rimanendo nel cosentino, anche nella città di Paola la Cricca Sette Canali – mantenendo le dovute distanze – ha realizzato un bellissimo tappeto di segatura.
A Catanzaro, l’Infiorata è stata realizzata davanti la Parrocchia Santa Maria Assunta; a Gasperina (CZ) un bellissimo tappeto che percorre tutta la navata della Chiesa; anche a Filadelfia (VV) è stata mantenuta la tradizione, anche se, rispetto all’anno scorso, è stato realizzato un solo “quadro”. (gsp)
In copertina, l’Infiorata realizzata davanti alla Cattedrale di Cosenza.
