REGGIO – Mercoledì l’evento “La Natività di Gesù nella Storia dell’Arte”

Mercoledì 18 dicembre, a Reggio, alle 16.45, nella Sala Giuffrè della Villetta De Nava, si terrà l’incontro La Natività di Gesù nella Storia dell’Arte, organizzato da AiParC in collaborazione con la Città di Reggio Calabria, l’Associazione Culturale Anassilaos e la Biblioteca Pietro De Nava.

L’evento, che rientra nell’ambito del Ciclo di Incontri “Il Simposio del Mercoledì” ideato dal Presidente nazionale A.I.Par.C., dott. Salvatore Timpano, è una conversazione arricchita da  supporto video del  Dott. Salvatore Timpano, esperto e studioso d’Arte.                                 

Saluti istituzionali  dell’avv. Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città di Reggio Calabria, della dott.ssa Daniela Neri, Responsabile della Biblioteca Pietro De Nava, del dott. Salvatore Timpano, Presidente nazionale A.I.Par.C., del dott. Stefano Iorfida, presidente Associazione Culturale Anassilaos.

In questo primo incontro che inaugura il ciclo de “I Simposi del Mercoledì” verrà tracciata, dal relatore dott. Salvatore Timpano, una vasta panoramica sull’arte tra il IV ed il XVIII secolo.

I temi dell’Annunciazione, della Natività e dell’Adorazione dei Magi hanno stimolato la fantasia di pittori e scultori che, su commissione o liberamente ispirati, interpretarono gli episodi sacri nei modi più diversi.

Un viaggio affascinante nell’arte dei maggiori autori europei quali Giotto, Simone Martini, il Beato Angelico, Giorgione, Perugino, Botticelli, Correggio, fino a Caravaggio e Edward Coley Burne, il tutto supportato anche dalla lettura dei testi sacri. Un’indagine sull’iconografia dei temi legati alla  Natività per scoprire gli intenti  più profondi degli artisti, ora rivolti a stimolare intime riflessioni nell’osservatore, ora intenzionati a soddisfare committenti raffinati desiderosi di farsi ritrarre nelle vesti di Madonne e Re Magi. (rrc)

A Catanzaro “Berlinguer – La grande ambizione” racconta una storia ancora attuale

È stata una riflessione profonda e appassionata sulla politica italiana degli anni ’70 e sulla figura di Enrico Berlinguer, quella fatta dal regista Andrea Segre nel corso di una serata al Teatro Comunale di Catanzaro, dove è stato proiettato il film Berlinguer – La Grande ambizione.

L’evento è stato fortemente voluto anche dai dirigenti locali del Partito Democratico, molti dei quali erano presenti in sala.

«L’idea del film nasce dalla voglia di raccontare un pezzo di paese, un pezzo di popolo italiano e un pezzo di storia che non era mai stato al centro di un film del cinema di finzione – ha spiegato Segre –. Sia la figura di Berlinguer che il PCI non erano mai stati raccontati nel cinema di finzione. Ma il motivo che davvero mi ha trascinato per questi quattro anni di fatica è stato che studiando quel mondo e quella persona, ho capito che c’era dentro il materiale per poterci interrogare su cosa è successo oggi, sul rapporto tra società e politica e tra comunità e collettività».

«Vedere quella comunità così grande di persone che si sono attivate, nel bene e nel male – ha aggiunto – ma dentro un progetto comune, era anche un modo per interrogarci su come stiamo oggi. E questa era la mia speranza: il successo del film e la grande partecipazione di tante generazioni diverse al film. Credo che abbia intercettato questa urgenza, questa esigenza, e credo che questa sia un po’ l’emozione più grande del film, sia in distribuzione che durante le riprese».

Il regista si è soffermato anche sulla scelta di affidare a Elio Germano il ruolo di Berlinguer: «Nessun altro poteva fare Berlinguer. Ero talmente convinto che fosse necessario che fosse davvero Elio e non venisse trasformato in Enrico, per cui nessuna maschera. Tu vedi la faccia di Elio ed è Elio che racconta. Segui la sua forza interpretativa, non solo la mimesi di Enrico, ma proprio il condurre lo spettatore, tutti noi, a pensare le cose che succedono. Quindi, non ti chiedi più se assomigli o no ad Enrico, non stai a guardare se raffigura bene Enrico, ma sei condotto al pensiero, all’interrogarti su cosa succede, a sentire le emozioni, a sentire le paure, a sentire i silenzi».

La chiacchierata con il regista condotta dal direttore artistico del Teatro Comunale, Francesco Passafaro, si è arricchita di spunti e di domande del pubblico che si è lasciato condurre per le vie della storia tracciata da Segre.

Durante la serata, Segre ha spiegato la sua motivazione principale per aver realizzato il film, ovvero la volontà di raccontare un pezzo di storia italiana che non era mai stato raccontato nel cinema di finzione. La sua ricerca è stata spinta anche dal desiderio di interrogarsi su cosa sia successo oggi, nel rapporto tra società e politica. Il regista ha parlato della fatica emotiva che ha vissuto durante la realizzazione del film, ma anche dell’emozione più grande che ha provato: quella di vedere un gruppo di persone unite in un progetto comune, proprio come accadeva nei movimenti politici degli anni ’70.

La pellicola si concentra sugli anni cruciali della vita politica di Berlinguer, dal tramonto dell’ideologia di Salvador Allende al drammatico attentato che lo colpisce in Bulgaria, passando per le sue sfide politiche e personali. Segre non si limita a raccontare un biopic, ma esplora la “democrazia zoppa e bloccata” dell’epoca, una democrazia che ancora oggi presenta le stesse sfide e le stesse domande irrisolte.

La storia non si ferma alla figura di Berlinguer, ma offre un affresco della Sinistra italiana, dei suoi limiti, dei suoi conflitti e delle sue difficoltà nel rispondere alle sfide del capitalismo mondiale e alle influenze straniere. Berlinguer – La grande ambizione è un film che interroga il presente e il passato, portando il pubblico a riflettere sulle dinamiche politiche e sociali attuali. Il successo del film, che ha raccolto un’ampia partecipazione di generazioni diverse, conferma quanto sia viva la voglia di comprendere la nostra storia e di trarne insegnamenti per il futuro. (rcz)

A Siderno successo per il premio Letterario ” Città di Siderno”

di ARISTIDE BAVAEnnio Tomaselli con il romanzo “Uno come tanti” ha vinto la 20esima edizione del Premio Letterario ” Città di Siderno” per la sezione narrativa.

La città  ha celebrato in maniera decisamene positiva il ventennale della fondazione del Premio con una manifestazione che ha richiamato presso l’aula magna dell’Istituto “ Marconi” il pubblico delle grandi occasioni con la presenza di uomini e donne di cultura dell’intero territorio della Locride. Il primo premio per la sezione narrativa, dunque, è stato assegnato all’ex giudice e pubblico ministero torinese Ennio Tomaselli, fiorentino di nascita e torinese di adozione, per il romanzo “Uno come tanti”, edizioni Manni, libro in parte ambientato anche  in Calabria. Il libro come riporta la motivazione con cui è stato assegnato il premio «invita a riflettere su un recente passato storico della nostra Italia. Gli anni ’70/’80, anni in cui la magistratura ha dovuto fronteggiare le sfide del terrorismo e della criminalità organizzata».

Al secondo posto si è classificata Camilla Ugolini Mecca con “Tu sorgerai di nuovo” (ed. Fara). Il podio è stato completato con l’assegnazione del terzo premio a Francesco Carofiglio con “La stagione bella” (edita da Garzanti). Tre scrittori di notevole spessore che hanno impreziosito questa ventesima edizione del premio letterario. I premi delle altre due sessioni previste dal città di Siderno sono stati assegnati a Mirko Grasso per la “saggistica – Aldo De Leo” per il libro “L’oppositore Matteotti contro il fascismo” edito da Carroccio – un volume frutto di una certosina ricerca  sui principali aspetti dell’uomo e del politico Matteotti –  mentre per la sezione speciale “Premio dei ragazzi”  è stato premiato Pietro Criaco con “L’idea che ci univa”, un romanzo che narra una vicenda di popolo ambientata in terra di Calabria  che ha come epicentro Africo e l’eterna lotta per i diritti della gente.

Il libro è stato selezionato dagli studenti del Polo Tecnico Professionale “Marconi-Ipsia” coordinati dalla docente Rita Commisso, presenti alla manifestazione che hanno spiegato, con soddisfazione, il perché della loro scelta. La serata, ben coordinata da Gianluca Albanese è stata impreziosita dalla voce di Manuela Cricelli, ben nota artista di Roccella che con alcuni intermezzi canori ha deliziato il pubblico.

Ospiti della serata anche i poeti Franco Futia, Maria Capece e Martino Ricupero, anch’essi moto applauditi. I lavori sono stati introdotti dal presidente del Premio Letterario Domenico Catalano che ha ripercorso i suoi vent’anni di storia da quando il compianto Aldo De Leo ideò il premio che nel corso degli anni ha acquisito una notevole valenza culturale anche a livello nazionale, testimoniata, peraltro, dalla partecipazione di tanti scrittori molto noti al grande pubblico e di case editrici di primo piano.  

Accanto a Catalano anche la vedova di De Leo, Graziella Multari, che ha voluto fortemente continuare a mantenerlo in vita sino ad arrivare a questo importante traguardo. Presente anche la sindaca della città, Mariateresa Fragomeni, che nel corso del suo intervento ha parlato di una importante iniziativa che unitamente all’assessora alla Cultura Francesca Lopresti è in corso di valutazione, ovvero costituire all’interno della biblioteca comunale uno spazio per raccogliere tutti i volumi che hanno caratterizzato la vita del premio letterario. Iniziativa non facile – ha precisato la sindaca – ma che si cercherà di attuare in maniera decisa.

Nel corso della manifestazione sono anche intervenuti, per colloquiare con i premiati la seconda e il terzo classificato della “narrativa”, Camilla Ugolini Mecca e Francesco Carofiglio, collegati in videochiamata,  Pina Cappelleri e Vincenzo Naymo, componenti della giuria nonché  il dirigente scolastico Gaetano Pedullà che ha espresso il suo apprezzamento per il coinvolgimento degli studenti  e il presidente dell’Anpi, Giuseppe Oppedisano che ha colloquiato con Mirko Grasso. Sono stati consegnate anche delle targhe ricordo al presidente dell’Associazione Pro Piazza Cavone, Aldo Caccamo, autore di un libricino sulla Chiesa di San Carlo Borromeo di Siderno superiore il cui ricavato sarà devoluto a favore della Chiesa che quanto prima sarò oggetto di un importante restauro, e al poeta Martino Ricupero per la sua ormai costante partecipazione annuale al premio letterario. (ab)

A Copanello di Stalettì attivata la Stazione Metereologica

È stata attivata, a Copanello di Stalettì, la prima e unica Stazione Metereologica della zona, realizzata grazie all’impegno della Stazione Meteorologica Sant’Elia di Catanzaro, diretta da Francesco Benevento.

L’inaugurazione della stazione meteorologica di Copanello, rappresenta un traguardo importante per la meteorologia calabrese e per la comunità locale. Grazie all’impegno della Stazione Meteorologica Sant’Elia e all’Associazione Insieme per Copanello, guidata da Danilo Sorrenti, questa località nota in tutto il mondo si prepara a diventare un punto di riferimento per la ricerca climatica e la salvaguardia ambientale.

La stazione meteorologica, finanziata interamente con fondi privati, è stata installata in un punto strategico per raccogliere dati sul clima locale, influenzato dalla vicinanza al mare e dai rilievi circostanti.

Questo progetto non rappresenta solo un’innovazione tecnologica, ma anche un contributo essenziale alla rete regionale di monitoraggio climatico. La collaborazione con l’associazione Insieme per Copanello, ha giocato un ruolo determinante nell’individuazione del sito e nella logistica dell’installazione. L’associazione si è impegnata per garantire il successo dell’iniziativa.

«La stazione di Copanello rappresenta un grande passo avanti per il monitoraggio climatico in Calabria»,  ha sottolineato Francesco Benevento.

«Siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto così significativo per la nostra comunità – ha dichiarato il presidente Sorrenti. –. Questa stazione non solo aiuterà a monitorare il clima, ma rappresenta un esempio di come la cooperazione possa portare valore aggiunto al nostro territorio».

Il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, ha evidenziato come tutte le iniziative, mirate alla valorizzazione e tutela della Costa Jonica, vadano salutate con gratitudine e riconoscenza nei confronti di tutti i meritevoli promotori.

La stazione è dotata di strumenti avanzati per rilevare parametri come temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, pressione atmosferica e pluviometria. Grazie a un sistema di trasmissione dati via satellite, i risultati saranno disponibili in tempo reale, fornendo informazioni essenziali per la prevenzione di eventi meteo estremi, come mareggiate e piogge torrenziali, che spesso colpiscono la zona. (rcz)

REGGIO – Martedì l’evento “Un parco in linea”

Martedì 17 dicembre, a Reggio, alle 17.30, al Villaggio dei Giovani in contrada Ragaglioti, alle spalle della Stazione FFSS Omeca, si terrà il dibattito dal titolo Un parco in linea. Narrazioni, dialoghi, visioni organizzato dai Comitati di quartiere “Torre Lupo” e “Ferrovieri-Pescatori.

I lavori si apriranno con l’intervento di Gabriella Caridi, Presidente del Comitato “Quartiere Torre Lupo” e Filomena Malara, Presidente del Comitato “Ferrovieri-Pescatori”. Seguiranno i saluti di Alfredo Pudano, presidente dell’Associazione ospitante “Attendiamoci”.

L’evento, moderato da Antonella Postorino, si snoderà in due momenti, la prima sezione “Narrazioni” sarà dedicata ai contributi di studiosi e storici, con gli interventi di Giuseppe Livoti, Presidente dell’Associazione “Le Muse”, Franco Arillotta, Presidente dell’Associazione “Amici del Museo, Stefano Iorfida, Pesidente dell’Associazione “Anassilaos” e Giuseppe Zangari, studioso di torri e castelli. La narrazione si concluderà con gli interventi del musicantore Fulvio Cama e dello scultore Filippo Malice, responsabile del collettivo di artisti “L.A.B.1”.

La seconda sezione “Dialoghi e Visioni” ospiterà professionisti e dirigenti che si confronteranno sui temi legati allo sviluppo del Parco Lineare in funzione dei servizi e delle funzioni dello stesso, interverranno Antonella Postorino, presidente del “Gruppo Xiphias. Associazione di sviluppo culturale”, Lucia Zavettieri, Dirigente Scolastico del Liceo Artistico “Preti-Frangipane”, Antonino Malara, Presidente dell’Associazione Dopolavoro Ferroviario, Fabio Colella, Dirigente del “Circolo Velico RC”, Domenico Stilo, Presidente dell’ASD “Pianeta mare”. Alla sezione parteciperà l’attore reggino Gigi Miseferi.

CATANZARO – Inaugurata la 3° edizione di “RaccontArti”

Fino al 30 dicembre, nella Sala esposizioni dell’Ex Stac di Catanzaro si terrà la terza edizione di RaccontArti, il Festival delle arti e dei mestieri, promosso da Confartigianato Imprese Calabria, e realizzato con il sostegno economico di Ancos Confartigianato, Camera di commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ed il patrocinio gratuito del Comune di Catanzaro, in collaborazione con le strutture territoriali calabresi.

La formula vincente delle edizioni precedenti, che hanno registrato oltre 5000 presenze, sarà ulteriormente potenziata. Il programma di quest’anno si presenta ancora più ricco, con iniziative pensate per coinvolgere tutte le età, dai più piccoli agli adulti. A tagliare il nastro della Terza edizione il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace; l’assessore comunale alle Attività economiche, Giuliana Furrer; il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo, Pietro Falbo; il coordinatore dell’evento William D’Iuorno; il presidente nazionale di Ancos Enrico Inferrera.

Tra i presenti, Salvatore Ascioti, vice presidente regionale e componente della Giunta nazionale di Confartigianato; il presidente di Confartigianato Cosenza, Carlo Angotti; il segretario provinciale di Confartigianato Catanzaro Raffaele Mostaccioli; Francesco Filice, coordinatore Ancos Calabria.

«RaccontArti, giunto alla sua terza edizione, è un evento che anche quest’anno Confartigianato Imprese Calabria ha voluto confermare nella città di Catanzaro, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’artigianato calabrese – ha esordito il segretario regionale, Silvano Barbalace –. Il nostro scopo è avvicinare l’artigianato alla comunità, ai visitatori e al pubblico, permettendo loro di scoprire da vicino le bellezze di quest’arte».

«In questa edizione – ha concluso – abbiamo voluto rappresentare le diverse forme di artigianato, da quello tradizionale a quello artistico e pittorico, includendo anche l’artigianato musicale, grazie a un ricco programma di eventi di intrattenimento. Inoltre, sono stati organizzati laboratori dedicati sia ai più piccoli che agli adulti, per offrire un’esperienza concreta e coinvolgente sui mestieri artigianali».

Uno degli aspetti più significativi di quest’anno è rappresentato dalle cinque giornate interamente dedicate agli incontri con i ragazzi delle scuole, che si terranno la prossima settimana: «L’obiettivo è stimolare la loro curiosità e far conoscere loro il mondo dell’artigianato, un settore che può offrire opportunità preziose e inaspettate», ha detto ancora Barbalace ringraziando i partner che hanno reso possibile questa iniziativa.

«Oltre alla straordinaria squadra che ha lavorato con impegno e passione. L’evento, che sarà visitabile fino al 30 dicembre, è il frutto di un lavoro corale, realizzato grazie alla collaborazione tra artigiani, associati e dirigenti», ha concluso Barbalace.

«La Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo è entusiasta di partecipare a questo evento che riunisce le eccellenze dell’artigianato calabrese – ha affermato il presidente Pietro Falbo –. Essere arrivati alla terza edizione è un segnale di continuità e crescita che rende l’evento un punto di riferimento per la città e il territorio. Eventi come questo offrono visibilità agli artigiani dei borghi storici, contribuendo a far emergere le eccellenze calabresi. La nostra missione è aiutare le piccole imprese a crescere, per misurarsi con i mercati internazionali».

L’evento è cresciuto e si è radicato nel territorio. Lo ricorda Giuliana Furrer, assessore alle Attività economiche del Comune di Catanzaro che nella veste di presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato ha creato e fortemente voluto questa manifestazione, tre anni fa, organizzandola con grande impegno e passione. Fino a questo terzo appuntamento.

«La presenza di numerose persone e l’entusiasmo manifestato dimostrano l’attesa che c’è intorno a questa manifestazione – sottolinea Furrer –. Quest’anno abbiamo scelto di concentrarci su due settimane, migliorando le attività grazie all’esperienza accumulata».

«Un aspetto fondamentale – ha sottolineato – è il coinvolgimento delle scuole, per avvicinare le nuove generazioni all’artigianato, un settore che offre opportunità uniche. Il mio impegno è anche quello di riportare un tessuto artigianale stabile nel centro storico, facendo del nostro patrimonio un attrattore turistico».

Il “testimone” dell’organizzazione dell’evento è passato a William D’Iuorno, presidente regionale dei Birrifici artigianali che ha rimarcato: «La terza edizione di RaccontArti ospita 18 espositori provenienti da tutta la Calabria. L’obiettivo è valorizzare le diverse forme d’arte e di manualità della nostra regione».

«La prima settimana – ha spiegato – è dedicata ai laboratori scolastici e abbiamo organizzato un concorso per premiare l’artigiano del futuro. È fondamentale dare visibilità al lavoro artigianale, far comprendere al pubblico il processo che sta dietro a ogni prodotto. I workshop sono essenziali per avvicinare le persone al mondo dell’artigianato».

A tenere a battesimo la terza edizione di “RaccontArti” è stato il presidente di Ancos Enrico Inferrera: «Sono felice di partecipare a questo evento che unisce i valori dell’artigianato, della solidarietà e della cultura, che rappresentano anche i principi di Ancos».

«Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a questo progetto e invito tutti a sostenere Ancos – ha continuato –, che opera su tutta Italia per progetti che spaziano dall’aiuto alla disabilità al restauro di opere d’arte. Come il colibrì che fa la sua parte durante l’incendio, anche noi, con piccoli gesti, possiamo migliorare il mondo».

Oltre alla esposizione di opere artigianali, il festival offrirà una vasta gamma di attività, che spazieranno dalla moda alla pittura, dai laboratori creativi alle esibizioni musicali, con l’intento di promuovere il legame tra arte, cultura e comunità. Questo evento, inserito nel periodo natalizio, sarà un’occasione imperdibile per riscoprire i valori della tradizione, della solidarietà e della bellezza condivisa.

La serata è proseguita con l’intrattenimento musicale di Francesca Lupis e Antonio Politano, voce e pianoforte. (rcz)

GIOIOSA IONICA (RC) – Successo per l’evento “Turismo delle Radici”

Ha riscosso successo, a Gioiosa Ionica, l’evento dedicato al Turismo delle Radici, un’importante occasione di confronto tra enti pubblici, imprese, associazioni e cittadini, finalizzata alla promozione di un progetto turistico sostenibile.

L’iniziativa, svoltasi nella Biblioteca Comunale “Mario Pellicano Castagna”, si inserisce in un percorso più ampio per trasformare il legame con le proprie origini in un’opportunità di crescita per tutta la Calabria.

L’evento è stato introdotto dai saluti istituzionali del sindaco,  Geppo Femia e dell’Assessore alle Attività Produttive Giuseppe Romeo, ha offerto un ricco spazio di approfondimento.

Giovanni Calabrese, assessore al Turismo della Regione Calabria, ha presentato due nuovi bandi in pre-informazione dedicati al settore turistico, spiegandone le potenzialità per sostenere iniziative innovative e rafforzare il legame tra territorio e comunità di emigrati calabresi nel mondo.

La dott.ssa Tiziana Nicotera, docente di Turismo delle Radici all’Università degli Studi Internazionali di Roma, ha sottolineato l’importanza di valorizzare le storie familiari come strumento per rilanciare il turismo locale. Michele De Stefano, Presidente di Obiettivo Turismo Italia, ha illustrato le prospettive del progetto Italia nel Mondo, mentre il dott. Armando Bossio, sindaco di Cleto e Presidente Aicotur, ha condiviso esperienze concrete di sviluppo territoriale basate sulla riscoperta delle radici.

L’incontro ha visto anche un collegamento dal Sud America con Vittoria Gioffrè, responsabile del progetto Italia nel Mondo, che ha evidenziato come il turismo delle radici possa essere un ponte per riunire le comunità calabresi sparse nel mondo con la loro terra d’origine. A moderare l’evento è stata la giornalista Maria Teresa Criniti.

La partecipazione attiva della cittadinanza ha confermato l’interesse verso un turismo innovativo e identitario, capace di generare sviluppo economico e culturale. (rrc)

Lunedì all’Umg tavola rotonda “Per un invecchiamento sano e attivo”

Lunedì 16 dicembre, a Catanzaro, alle 14.30, nell’Aula ‘Salvatore Venuta’ del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Per un invecchiamento sano e attivo: il nuovo campo della Gerontologia sociale”.

L’incontro è organizzato dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Invecchiamento Sano e Attivo (C.R.I.S.A.) con il patrocinio della Sezione di Sociologia della Salute e della Medicina – Associazione Italiana di Sociologia (AIS) ed è fruibile anche online .

L’evento è rivolto ai professionisti sanitari e sociali (MMG, geriatri, infermieri, assistenti sociali, educatori professionali, fisioterapisti, psicologi) che operano nei servizi per gli anziani in quanto mira ad approfondire il nuovo approccio per un invecchiamento sano e attivo promosso dalla Gerontologia sociale.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore, prof. Giovanni Cuda, Guido Giarelli, docente ordinario di Sociologia all’Università “Magna Græcia” e direttore del C.R.I.S.A., introdurrà i lavori a cui parteciperanno: il dott. Dario Leosco, professore ordinario di Geriatria all’Università “Federico II” di Napoli e presidente della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (S.I.G.G.), il dott. Antonino Cotroneo, vice-presidente dell’Associazione Geriatri Extra-Ospedalieri (AGE); la dott.ssa Lucia Muraca, referente del presidente nazionale della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (S.I.M.G.); il dott. Cosimo Cicia, vicepresidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI); la dott.ssa Elma Battaglia, referente del presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS); la prof.ssa Angela Sciacqua, ordinario di Geriatria dell’Università Magna Græcia; il prof. Andrea Corsonello, aggregato di Geriatria dell’Università della Calabria e Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA) di Cosenza; la dott.ssa Saveria Cristiano, dirigente dell’Unità Organizzativa Autonoma “Assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale – Programmazione e integrazione socio-sanitaria” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

A seguire, sono in programma gli interventi dei componenti del Consiglio Scientifico del C.R.I.S.A.: prof.ssa Donatella Bramanti, ordinaria di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, prof.ssa Giuseppina Cersosimo, ordinaria di Sociologia dell’Università di Salerno, prof.ssa Rita Biancheri, associata di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università di Pisa,prof. Carmine Clemente, associato di Sociologia all’Università di Bari.

Le conclusioni dell’evento sono affidate al dott. Pietro Gareri, geriatra dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e co-direttore del Master in “Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Università “Magna Græcia”. (rcz)

A Reggio Comune e Confindustria a confronto su mobilità e prospettive turistiche

Si è parlato della mobilità e delle prospettive turistiche della Città dello Stretto, nel corso dell’incontro avvenuto a Palazzo San Giorgio di Reggio tra l’Amministrazione comunale e Confindustria Reggio Calabria.

Nella sala giunta, l’assessore alla Sostenibilità e all’Accessibilità, Paolo Malara, ha incontrato Antonino Tramontana e Filippo Arecchi, rispettivamente responsabili delle sezioni Turismo e Trasporti di Confindustria.
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto importante per delineare le strategie future in un ambito cruciale per lo sviluppo urbano ed economico della città.
Si è discusso di mobilità e dell’accessibilità, con un focus particolare sul miglioramento dei servizi di trasporto e sul loro impatto sia per i residenti che per i turisti. È stato analizzato, infatti, come l’evoluzione della rete dei trasporti debba supportare l’afflusso di visitatori, rendendo Reggio Calabria sempre più attrattiva dal punto di vista turistico. Un aspetto fondamentale del confronto è stato l’esame del masterplan della città, che traccia le linee guida per il suo sviluppo futuro.
Un tema centrale è stato il progetto della metropolitana di superficie, elemento cardine per il miglioramento della mobilità urbana. L’assessore Malara ha avuto l’opportunità di illustrare la visione complessiva della città, come delineata nel masterplan, con particolare attenzione agli aspetti legati al miglioramento dell’efficienza dei trasporti pubblici. La metropolitana di superficie, infatti, si configura come una soluzione fondamentale per alleggerire il traffico cittadino, facilitando gli spostamenti quotidiani dei residenti, ma anche quelli dei turisti, in modo da rendere la città più facilmente accessibile.
Un altro punto cruciale discusso è stato quello dell’intermodalità, con un particolare focus sulla connessione tra l’aeroporto, il porto e l’area urbana. La metropolitana di superficie, in particolare, è destinata a migliorare i collegamenti tra queste aree strategiche, agevolando i flussi di persone e avvicinando le periferie al centro della città e viceversa.
L’obiettivo è quindi quello di ottimizzare l’efficienza del sistema di trasporti, riducendo i tempi di spostamento. A seguito di questo primo incontro, è stato deciso di dare seguito alla discussione attraverso un tavolo permanente, al quale parteciperanno, oltre all’Amministrazione comunale e Confindustria, la Regione, rappresentanti di Ferrovie dello Stato e Anas, Università, al fine di coinvolgere tutti gli attori principali che potranno contribuire al successo dei progetti di mobilità e a un’ulteriore valorizzazione del sistema infrastrutturale della città.
La progettazione di una mobilità moderna, efficiente e sostenibile rappresenta una priorità per il futuro di Reggio Calabria, che punta a diventare un punto di riferimento in termini di accessibilità e qualità dei servizi per cittadini e turisti. (rrc)

REGGIO – Inaugurata la Stele Commemorativa dedicata a Matteotti

È stata inaugurata, a Reggio, nel tratto del lungomare compreso tra la Prefettura e Palazzo San Giorgio, la stele commemorativa a Giacomo Matteotti.

All’evento per ricordare il deputato socialista assassinato nel 1924 erano presenti il sindaco Giuseppe Falcomatà, il segretario nazionale del Partito socialista Enzo Maraio, il segretario provinciale Giovanni Milana, il Presidente Uci, Mario Serpillo e tanti esponenti del Partito, politici e amministratori. Presenti, anche, le Associazioni antifasciste Alioscia, Ampa venticinqueaprile e Anei. La stele è stata donata dalla Federazione provinciale del Partito Socialista italiano.

«Sono orgoglioso di come la città ha vissuto e sta vivendo questo centenario dalla scomparsa di Giacomo Matteotti – ha evidenziato Falcomatà –. Questa è l’ennesima iniziativa, la più importante certo, ma che arriva dopo un anno denso di incontri, manifestazioni e presentazioni di libri che hanno coinvolto le scuole, che hanno reso protagoniste le associazioni culturali, le forza politiche, la cittadinanza attiva, insomma le energie produttive non solo nel commemorare la figura di Matteotti, ma anche nel seguire l’esempio del sacrificio, la lotta e le sue idee soprattutto in un momento storico come quello che vive il nostro Paese, l’Europa o il mondo nel quale i valori della democrazia sono a serio rischio. Per questo è ancora più importante che emerga l’esempio di chi ha sacrificato la propria vita per difendere quei valori».

«Con la collocazione della stele – ha aggiunto – si pone finalmente fine a un dubbio che in città c’è sempre stato rispetto alla toponomastica cittadina: da un punto di vista strettamente amministrativo la strada è sempre stata Corso Matteotti, invece nel gergo cittadino si chiama generalmente via Marina Alta: oggi riusciamo a restituire dignità e certezza».

«La presenza della stele certifica il reale nome del corso Matteotti», ha aggiunto il sindaco, evidenziando poi come geograficamente la stele guardi ai palazzi del governo «in cui vengono prese le decisioni per il futuro del territorio: palazzo San Giorgio, il palazzo del Governo e palazzo Alvaro. È importante che la stele guardi a questi luoghi come a volerli proteggere, ma a lei i palazzi devono altresì guardare con sentimenti di esempio e monito qualora l’esempio dovesse rischiare di essere offuscato».

Durante la cerimonia il sindaco ha anche annunciato l’intitolazione di uno scranno dell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio al deputato socialista assassinato nel 1924.

«Matteotti era una persona che nonostante la sua provenienza benestante si è occupato dei problemi delle persone umili e per questo è stato tanto amato dai suoi contadini che ha sempre difeso. Quest’anno è stato un susseguirsi di eventi, speriamo che in un futuro questi martiri, a cui noi come società dobbiamo tanto, possano essere ricordati come fatti importanti della storia e non solo come esempio», ha precisato Milana.

«Grazie all’Amministrazione per la condivisione del progetto che abbiamo voluto – ha affermato il segretario nazionale Maraio – apporre una lapide qui significa ridare centralità a una città come Reggio rispetto alla figura di Matteotti, a cui so che è intitolata anche la strada su cui ci troviamo».

«E vuole essere – ha concluso – un impegno per rilanciare da Reggio l’impegno politico: ricordare Matteotti vuol dire non solo ricordare un socialista, ma una figura importante dell’intera sinistra italiana che ha combattuto contro le prevaricazioni, contro il fascismo e per le libertà, ma significa riportare al presente l’impegno in un momento in cui si affacciano nella società nuovi totalitarismi e rischi di degenerazione democratica». (rrc)