Sanità Calabria, Saccomanno (Lega): Accertato fallimento dei Governi e dei commissariamenti

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, in merito alla sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’incostituzionalità di alcuni articoli del Decreto Calabria Bis, ha sottolineato come tale decisione «ha accertato che lo Stato non ha supportato l’azione del commissario impedendo conseguentemente un vero risanamento e progetto virtuoso, non evitando, tra l’altro, quella commistione con gli uffici regionali che hanno indotto il Governo ad applicare i poteri sostitutivi».

«Dopo oltre dieci anni – ha detto – vi è, ancora una volta, la certificazione di un fallimento annunciato che ha prodotto ingentissimi danni a carico dei calabresi. Un deficit che non è stato eliminato e dei servizi sanitari che latitano, tanto da costringere il popolo calabrese a rivolgersi a strutture di altre regioni, aumentando, così, i costi e impoverendo il sistema sanitario. Non vi è un solo motivo per proseguire in tale direzione, se non la coltivazione di un sistema clientelare che ha devastato la nostra regione. Si afferma di una riduzione del deficit nell’ultimo periodo, ma questo è un dato falso per la semplice ragione che negli ultimi tempi a causa del Covid le persone hanno rinunciato a servirsi del sistema sanitario e, comunque, vi è stata una pesante riduzione dei servizi in danno del popolo».

«In sostanza – ha proseguito Saccomanno – un vero fallimento che ha ulteriormente distrutto il già precario sistema sanità calabrese e che sta contribuendo a negare ai cittadini la possibilità di curarsi. È fondamentale, pertanto, che si metta fine a questo sistema di provato tracollo e che non solo non ha portato nulla di buono ai calabresi, ma, da una parte, ha aumentato il deficit complessivo, e, dall’altra, ha distrutto quello funzionale esistente».

«Se il Governo non dovesse prendere atto di tali evidenti e comprovate deficienze strutturali – ha concluso – appare più che evidente che i calabresi dovranno assumere una posizione forte e definitiva per stroncare un sistema che appare, allo stato, solo clientelare e con nomine sempre degli stessi soggetti che hanno ridotto la sanità calabrese peggio di quella dei paesi del terzo mondo. Una reazione che sarà sostenuta dalla Lega in ogni luogo, in ogni tavolo, in ogni piazza, pur di riportare la normalità in una terra che è stata fortemente devastata dalla ‘ndrangheta e da un forte e profondo sistema clientelare e di malaffare, spesso sostenuto anche dalle istituzioni per le evidenti omissioni e mancati controlli». (rcz)

Terme Luigiane: una storia di errori commessi frutto di una povertà culturale ed omissioni d’ufficio gravi

di FRANCO BARTUCCI – «Ridateci il nostro lavoro e le nostre cure». Così gridavano ad alta voce i lavoratori e curanti delle Terme Luigiane, durante la manifestazione di protesta organizzata, sabato 10 luglio, dalla Cisl provinciale di categoria e dall’Associazione “Comitato dei lavoratori Terme Luigiane”, sulla via di accesso al compendio termale.

Due giorni dopo, arriva a Cosenza Matteo Salvini, per inaugurare la sede della Lega ed aprire la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, accompagnato dal candidato vicepresidente Nino Spirlì, spalla di Roberto Occhiuto (candidato presidente del centro destra), e una delegazione dei lavoratori delle Terme Luigiane lo pressa chiedendogli giustizia ed un intervento per una immediata apertura della stagione termale delle Terme Luigiane e, di rimando, si sentono dire, con uno Spirlì impassibile lì presente, che non conosce le carte, ma che si impegnava a vederle per poi agire di conseguenza.

Precisamente, è trascorsa una settimana e le immagini del compendio termale sono il simbolo di un disinteresse ed abbandono con un ambiente naturale che ne fotografa la solitudine, nel silenzio che ne annuncia un processo di desertificazione; mentre una striscia di schiuma bianca, trasportata dall’acqua, attraversa il territorio lungo il ruscello “Bagni” (dove dallo scorso mese di aprile sono state deviate le acque delle sorgenti termali) per poi sfociare nel mar Tirreno, nella indifferenza delle autorità locali (Comuni, Provincia, Regione), come della Procura della Repubblica di Paola, inconsapevoli forse che ciò, come ha dichiarato il prof. Paolo Veltri, ordinario di Ingegneria Idraulica presso l’Università della Calabria, costituisce una fonte d’inquinamento: «L’acqua calda, ricchissima di zolfo, è sversata, direi meglio buttata – ha detto il docente universitario – nel torrente Bagni, creando seri problemi di inquinamento e nuocendo alla flora e alla fauna».

È il primo bigliettino da visita da consegnare al segretario leghista e non solo.

Tutto questo, grazie alla legge regionale 27 aprile 2015 n.11, con primo firmatario il consigliere Carlo Guccione, del Partito Democratico, e successive deliberazioni, compreso il provvedimento ultimo n° 16199 del 18 dicembre 2019 del presidente Mario Oliverio (impugnato presso il Tar Calabria dalla Sateca), che ha rinnovato quanto stabilito dalla legge di cui sopra, affidando ai due comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese la concessione delle acque termali per un periodo di trent’anni a partire dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 152/2006.

A condizione, comunque, di curarne la tutela ambientale essendo un bene pubblico e contestualmente l’aspetto amministrativo, dietro la presentazione di appositi elaborati gestionali, utili ai fini di un piano di sviluppo del compendio termale. Piani ed elaborati sottesi, tranne uno presentato nel 2018 respinto dagli appositi uffici regionali di competenza causa inconsistenza applicativa.

Una legge regionale e relativo provvedimento ultimo del dicembre 2019, che hanno portato i due sindaci Tripicchio e Rocchetti ad interpretarle, in materia di gestione della concessione, come fosse materia di loro esclusiva competenza, soprattutto nella individuazione del nuovo sub concessionario, data la scadenza dell’accordo sottoscritto l’8 febbraio 2019 presso la Prefettura di Cosenza tra i due Comuni, la Regione e la Sateca, attraverso l’emanazione di un regolare bando ad indirizzo europeo. Questo nelle intenzioni che sono maturate con il trascorrere del tempo.

Nel mese di novembre del 2020, i Consigli  delle due Amministrazioni comunali, con voto contrario dei consiglieri di minoranza, approvano un Regolamento di distribuzione delle acque idrotermali (non sottoposto ad approvazione della Regione Calabria essendo proprietaria delle sorgenti termali), che suona come un duro attacco nei confronti della Sateca nel momento in cui le si riconosce soltanto 18 litri di acqua idrotermale a secondo per lo stabilimento “Terme Novae” e  il parco acquatico “Acquaviva”,  che viene contestato dai lavoratori essendo una minaccia per il loro stato occupazionale ed impugnato dalla stessa Sateca presso il Tar Calabria.

Le parole d’ordine e di giustificazione in quei giorni all’indomani dell’approvazione del regolamento, da parte dei due sindaci, erano legate alla fine di un “Monopolio”, unitamente a comportamenti di “legalità” e  “trasparenza”. La fine di un monopolio significava gestire le acque termali secondo una logica di “spacchettamento” con assegnazione ai migliori offerenti in modo da creare un regime di concorrenza e competizione fra più soggetti interessati, partendo dall’attribuzione del vecchio stabilimento San Francesco con una disponibilità di 40 litri a secondo di acqua idrotermale.

Fin qui un ragionamento che non fa una grinza sul piano degli investimenti e ricavi finanziari a netto beneficio della collettività del posto; ma nella sostanza tutto da verificare sul piano pratico, a cominciare dal regolare deflusso di acqua termale calda e fredda sgorgante dalle tre sorgenti di acqua calda e da una quarta di acqua fredda. Qual è il quantitativo esatto di acqua calda e fredda che fuoriesce dalle quattro sorgenti?

Il prof. Paolo Veltri, ordinario di Ingegneria Idraulica presso l’Università della Calabria, che conosce abbastanza bene le proprietà chimiche, fisiche e biologiche delle sorgenti termali avendole studiate in passato, per ragioni di lavoro, ha chiesto di poter entrare nell’area delle sorgenti per effettuare una nuova misurazione sull’afflusso delle acque ricevendo un rifiuto da parte dei due sindaci, che come noto, oltre a riappropriarsi   in modo unilaterale forzoso dei beni comunali esistenti nel compendio termale nel mese di febbraio/marzo 2021, si sono appropriati pure dell’area delle sorgenti impedendo ogni accesso agli estranei. Lo stesso professore in una sua relazione scientifica ha fissato il fabbisogno di 47 litri a secondo di acqua idrotermale per gli stabilimenti della Sateca, in grado di coprire la domanda di 22 mila/25 mila curanti  annui per l’ammontare di 500.000 prestazioni  curative per come effettuate fino al 2019.

A questa domanda sono stati gli stessi sindaci Tripicchio e Rocchetti a rispondere, attraverso le pagine del Quotidiano, affermando di “non poter soddisfare le richieste della Sateca, in quanto dalle tre sorgenti di acqua calda fuoriescono solo 40 litri al secondo ed altri 60 litri a secondo dalla sorgente di acqua fredda”.

Addio, quindi, sogni di gloria per fare delle Terme Luigiane il paradiso della competizione concorrenziale tra stabilimenti ed alberghi come pensati originariamente per sconfiggere il monopolio della Sateca.

Dalle nostre parti esiste un detto molto noto: «Non si possono fare i matrimoni con i fichi secchi», ed è quanto accaduto con il beneplacito della regione Calabria alle Terme Luigiane di questi tempi. Non si può pubblicare un avviso di ricerca di manifestazioni d’interesse (anche questo impugnato dalla Sateca presso il Tar Calabria), con il pessimo risultato che si è avuto, prevedendo per lo stabilimento San Francesco 40 litri di acqua idrotermale riconoscendone soltanto 10 per gli stabilimenti Sateca.

Il concetto di questa situazione è che l’una esclude l’altra e intanto 250 lavoratori, sotto contratto sospeso con la Sateca, gridano vendetta chiedendo: «Dateci il nostro lavoro»; così gli innumerevoli curanti: «Dateci le nostre cure con le nostre acque e i nostri fanghi speciali». C’è in questo Paese un’autorità, sia essa politica, civile  o giudiziaria, in grado di mettere ordine con urgenza a questa materia? Occorre intervenire subito, mentre son trascorsi sette giorni dalla promessa di Salvini,  per fare in modo che dal primo settembre si possa cominciare a dare voce alle domande dei lavoratori e curanti, sempre che la Sateca abbia la volontà di dare spazio alle istanze che da più parti  le giungono. (fb)

In copertina, l’acqua termale nel ruscello Bagni

Saccomanno (Lega): Lo sport per contrastare criminalità e sostenere i giovani

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha reso noto che si è impegnato a sottoporre, al prossimo Consiglio Regionale, un programma che possa valorizzare le imprese calabresi e creare una rete e, nello stesso tempo, a sostenere i giovani anche nel settore sportivo.

Ciò è avvenuto a seguito dell’incontro con l’imprenditore Pippo Caffo,  per una riflessione sullo stato del settore e sui possibili accorgimenti per incrementare l’occupazione, specialmente tra i giovani. Lo scambio di idee e le congiunte considerazioni hanno portato a delle conclusioni univoche: è indispensabile che la regione riesca a costruire un sistema di rete capillare che consenta di sostenere il settore e contribuisca alla innovazione e alla creazione di una progettualità comune e tendente alla valorizzazione della tantissime risorse umane e non presenti nella regione.

Un programma ben realizzato, che possa consentire ai tanti e valenti giovani calabresi di poter iniziare un’attività con un progetto ampio e che venga indirizzato e sostenuto dalla P.A. Altra profonda riflessione è stata indirizzata con il Pippo Caffo amante dello sport e del calcio ed, in particolare, come presidente della Vibonese, militante in serie D. Anche su tale settore vi è stata una unicità di conclusioni: lo sport è fondamentale per far maturare i giovani, renderli liberi e consapevoli delle proprie forze, abituarli alla lealtà ed alla lotta, condividendo il concetto di unione e di squadra.

Un modo per consentire una crescita sana e per sradicare i giovani dalla strada e, quindi, facili prede della ‘ndrangheta. La competizione sportiva irrobustisce e forma sia nel fisico che nell’anima, inculcando quei concetti e principi sani che sono alla base dello sport. (rcz)

Elezioni regionali, Matteo Salvini da lunedì è in Calabria

Lunedì 12 luglio, il leader della LegaMatteo Salvini, arriverà in Calabria per un tour elettorale composta da quattro tappe, in vista delle elezioni regionali.

Salvini arriverà a Lamezia Terme dove, alle 14.30, al Lido “La Marinella”, terrà una conferenza stampa, per poi spostarsi a Gizzeria. Si prosegue, poi, a Cosenza, con l’inaugurazione della sede della Lega in piazza 11 Settembre-Corso Mazzini, alle 16,30. Anche qui il leader della Lega terrà una conferenza stampa ed incontrerà i simpatizzanti in un gazebo allestito in zona.

Subito dopo, l’ex ministro si recherà a Trebisacce dove, alle 18,30, incontrerà ad uno stand realizzato nella cittadina jonica i simpatizzanti. Sempre nella stessa cittadina, alle 19 Salvini parteciperà alla sottoscrizione del protocollo tra il Consorzio e la Sorical e seguirà poi l’incontro stampa al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali dello Jonio Cosentino, Via XXV Aprile S.S. 106. (rrm)

Saccomanno (Lega): Dossier Mare Monstrum di Legambiente deve far riflettere

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha sottolineato come i dati emersi dal dossier Mare Monstrum di Legambiente, sulla Calabria, debbano far riflettere, sopratutto perché l’ambiente «è una risorsa fondamentale per la crescita della Calabria, che deve assolutamente cambiare pagina e passo».

«Ancora una volta – ha detto Saccomanno – la Calabria esce distrutta e mortificata dal dossier annuale di Legambiente! Nessun miglioramento nel tempo e sempre negli ultimi posti nelle classifiche nazionali sia per i reati ambientali e per le denunce (quinto posto, dopo Campania, Sicilia, Puglia e Lazio), che per l’inquinamento marino e la pesca illegale (quarto posto)».

«Ma, quello che fa maggiormente paura – ha aggiunto – è il continuo abusivismo edilizio e l’inerzia delle amministrazioni che dovrebbero procedere alle relative demolizioni! Le ordinanze di demolizione, infatti, nei comuni costieri sono state eseguite solo nel 24,3%. Una assoluta mancanza di azioni che, naturalmente, non solo lascia in piedi oltre il 75% dei manufatti abusivi, ma stimola ad eseguirne altri, visto che le sanzioni non si attuano. Una pagina ancora più pesante per l’inquinamento legato a depuratori inesistenti o mal funzionati o, comunque, agli scarichi fognari abusivi, sversamenti illegali di liquami e rifiuti. In sostanza, una situazione di estrema e profonda illegalità che regna sovrana da moltissimi anni e mai nessuno delle autorità competenti è riuscito ad intervenire per cercare di mettere fine ai tantissimi reati e per tentare di migliorare una condizione con rilevanti danni per la Calabria».

«L’ambiente – ha ribadito – ha necessità della dovuta attenzione che, però, nella nostra regione manca e tutti quelli preposti ai controlli spesso preferiscono voltarsi dall’altra parte ritenendo che non sia un campo d’interesse. Si tratta, invece, di una risorsa fondamentale per la crescita della Calabria che deve assolutamente cambiare pagina e passo. La politica deve fare il proprio dovere fino in fondo con la individuazione di persone competenti, capaci e oneste culturalmente e mentalmente. Chi non comprende che l’ambiente è una risorsa rilevantissima e preziosa per la nostra terra non può, certamente, rivestire collocazioni di rilievo».

«La Calabria non ha un piano regionale organico per la tutela ambientale e per lo sviluppo turistico – ha denunciato Saccomanno – una miopia che è la conseguenza di una mancanza di sensibilità e di competenza. Dall’altra parte, le Forze dell’Ordine e la Magistratura, che tanto hanno fatto per reprimere i reati ambientali, devono attrezzarsi con reparti speciali e con un pool di magistrati che possano affrontare decisamente e autorevolmente questo settore che fino ad oggi non ha avuto la giusta e dovuta considerazione. La Lega, sarà sempre più incisiva e farà di tutto per ripristinare una legalità pesantemente calpestata da anni di incuria, omissioni e incapacità politica e gestionale. Le risorse finora spese senza alcun risultato dovranno essere addebitate agli amministratori leggeri e forse facenti parte del sistema delle lobby di potere che hanno e continuano a rubare in danno di tutti i calabresi».

«Anche su questo – ha concluso – si chiede una maggiore attenzione da parte degli organi di controllo ed in particolare delle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti. Un’azione unitaria e straordinaria che dovrà ripristinare quella legalità concreta che finora è mancata». (rcz)

Grande successo dell’incontro dei calabresi a Roma organizzato dalla Lega

Grande successo di partecipazione, a Roma, per l’incontro organizzato dalla Lega sul tema Ripartire dopo il Covid – Calabria e Roma: quali opportunità da Bruxelles?, organizzato dall’europarlamentare Antonio Maria Rinaldi e dal commissario regionale Giacomo Saccomanno.

Presenti, anche, il leader della Lega, Matteo Salvini,  il Coordinatore Lega Regione Lazio, Claudio Durigon, il Coordinatore Lega Roma e Provincia, Alfredo Becchetti, il prof. Giuseppe Germanò, Università La Sapienza, e i candidati su Roma Enrico Michetti e Simonetta Matone.

Dopo l’intervento di Matteo Salvini, che ha spronato i calabresi a crederci ed a lottare per il miglioramento della loro terra, il candidato a sindaco Michetti e quello a pro-sindaco Matone hanno evidenziato la necessità che gli amministratori riescano a dare risposte concrete per le comunità.

Il sottosegretario Durigon e Alfredo Becchetti hanno sottolineato la necessità che i candidati siano competenti e capaci, altrimenti nulla potrà cambiare. Il prof. Germanò ha, invece, tracciato il disastro della sanità Calabrese e la necessità di cambiare immediatamente modo di governare. Infine, il prof. Rinaldi ha messo a disposizione della Calabria la propria struttura per poter intercettare nel migliore dei modi i fondi europei, nel mentre il Commissario Saccomanno ha evidenziato di come sia importante creare una rete di correlazioni tra la Calabria, Roma e Bruxelles per sostenere quella crescita necessaria e che le risorse già riconosciute potranno rendere questa attuabile, purché si riesca a presentare liste pulite e con soggetti onesti, competenti e capaci.

Ha, infine, ringraziato il Prof. Germanò per aver dato la sua disponibilità a divenire, provvisoriamente, un punto di riferimento per i calabresi-romani vicini alla Lega. Sono anche intervenuti Anna Larosa e Giuseppe Nisticò.  (rrm)

A Roma con la Lega si discute di “Ripartire dopo il Covid – Calabria e Roma”

Domani pomeriggio, al Teatro Centrale di Roma, alle 17, è in programma l’incontro Ripartire dopo il covid – Calabria e Roma: quali opportunità da Bruxelles?, organizzato dall’Europarlamentare Antonio Maria Rinaldi e dal Commissario Regionale della Lega Calabria Giacomo Saccomanno.

Partecipano il segretario Nazionale della Lega Matteo Salvini, il Coordinatore Lega Regione Lazio, Claudio Durigon, il Coordinatore Lega Roma e Provincia, Alfredo Becchetti, il prof. Giuseppe Germanò, Università La Sapienza, e i candidati su Roma, Enrico Michetti e Simonetta Matone.

 A seguire una degustazione di prodotti tipici calabresi giunti direttamente dalla Calabria. Gli organizzatori Rinaldi e Saccomanno, pur non essendo un periodo felice sia per il caldo che per l’inizio delle ferie estive, sono più che fiduciosi di una massiccia partecipazione essendo fondamentale per i calabresi-romani sostenere il processo di sviluppo e crescita che passa attraverso i rapporti istituzionali Roma-Bruxelles, consentendo, quindi, la possibilità che la loro terra possa, finalmente, fare un balzo in avanti. Nessun dubbio vi può essere sulla circostanza che ogni processo di sviluppo sia, oramai, incardinato nel Governo italiano e in quello Europeo.

Riuscire a creare una rete con la Calabria vuol dire migliorare il percorso di applicazione del Pnrr -Recovery Plan e di tutte le altre risorse economiche esistenti, e, quindi, superare quel divario che divide da tempo le varie regioni. L’incontro, che diverrà un appuntamento annuale, vuole favorire questa rete di rapporti e consentire, appunto, alla Calabria di poter sviluppare le sue innumerevoli risorse e bellezze ed ai calabresi di Roma di sostenere attivamente questo indispensabile processo.  (rrm)

Saccomanno (Lega): Si intervenga per lo stato di abbandono delle strade principali

Giacomo Saccomanno, commissario regionale della Lega, ha fatto un appello affinché vengano prese iniziative immediate in merito allo stato di abbandono delle strade principali verso le più importanti località turistiche.

«La Calabria – ha spiegato – dovrebbe ottenere un forte contributo economico e di crescita dalle attività turistiche, specialmente dopo quasi due anni di sofferenze e di chiusure conseguenti al Covid. Da tutte le parti si elogiano le caratteristiche della regione, le bellezze naturali, lo splendore del mare, l’eccezionalità della nostra gastronomia, oltre alla rilevanza della storia e dei beni archeologici. Chi viene in Calabria rimane abbagliato di tante bellezze e dell’accoglienza che il popolo calabrese riesce a trasferire ai tanti turisti. Una miscela esplosiva per una crescita complessiva che, però, viene minata dall’evidente stato di abbandono delle vie d’accesso principali verso le più importanti località turistiche».

strada abbandonata

«Strade piene di buche e con le erbe – ha evidenziato – che invadono spesso le carreggiate. Cartelli quasi non più visibili e corsie sempre più ristrette. Certamente, un brutto biglietto da visita per questa meravigliosa, ma abbandonata regione. Oggi ci saremmo aspettati un intervento straordinario da parte delle Province e dell’Anas per rendere i percorsi accessibili e, comunque, decenti e non pericolosi. Ma, invece, regna l’assoluto silenzio e la mancanza di un pur minimo interesse. Perché? Non ci interessa il partito che governa questa o quella provincia, ma le ragioni di tale mancanza di attenzione verso un territorio già debole economicamente e socialmente e che potrebbe, grazie all’azione turistica, fornire occupazione e sviluppo».

«Probabilmente – ha proseguito il commissario regionale – si tratta di miopia di una classe dirigente non all’altezza del compito e di funzionari Anas che non hanno alcun interesse verso la Calabria. Forse qualcuno dovrebbe intervenire per indicare il corretto percorso che una regione deve seguire per valorizzare i propri beni e le proprie risorse. La Lega, comunque, non può che segnalare questa abnorme situazione e fare un appello a tutti coloro che hanno in mano il potere e la possibilità di intervenire e, quindi, di assumere tutte quelle iniziative di competenza, anche sotto l’aspetto sociale e di sostegno a chi ha sofferto e continua a soffrire per il Covid».

«Voltarsi dall’altra parte o non assumere quegli interventi necessari – ha concluso – dimostra la mancanza di responsabilità, con violazione dei propri doveri d’ufficio, oltre a dimostrare di come sia mediocre una classe di burocrati che non hanno a cuore il proprio territorio e le proprie comunità». (rcz)

Stati Generali della Lega, Saccomanno: È stato un grande successo

Con la presenza di oltre 150 dirigenti, si sono chiusi, con successo, gli Stati Generali della Lega, che si sono svolti nei giorni scorsi a Zambrone. Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario regionale, Giacomo Saccomanno, che ha tenuto a chiedere scusa ai tantissimi militanti ai quali ha dovuto negare l’accesso per problemi di normativa anti-covid.

La sala, infatti, non poteva contenere altre persone e, quindi, con grande senso di responsabilità, ma con tanta amarezza, si è dovuto negare, l’ingresso a centinaia di militanti che volevano essere presenti. L’entusiasmo ed il grande successo non possono che spingere la Lega ad organizzare altri eventi così importanti, sia per la formazione che per l’informazione, oltre che per predisporre la strategia politica e la programmazione per le prossime competizioni elettorali.

«Un caloroso ringraziamento – si legge in una nota – agli intervenuti Andrea Crippa, vice Segretario nazionale, Luca Toccalini, Segretario nazionale giovani, Stefania Pucciarelli, Sottosegretario alla difesa, Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture, Nicola Molteni, Sottosegretario agli Interni, Laura Ravetto, responsabile nazionale Dipartimento Pari Opportunità, Nicola Tufo, responsabile amministrativo nazionale, Domenico Furgiuele, deputato, Nino Spirlì, presidente f.f. della Regione Calabria, ed, infine, a Matteo Salvini, che con la sua presenza ha voluto dimostrare di quanto ci tenga alla Calabria e di come abbia gradito l’iniziativa, che per la prima volta ha visto tutto il partito assieme per discutere, finalmente, di politica».  (rvv)

Dal 4 al 6 giugno a Zambrone gli Stati Generali della Lega in Calabria

Dal 4 al 6 giugno, a Zambrone, sono in programma gli Stati Generali  della Lega Salvini Premier, organizzati dal Commissario Regionale, Giacomo Francesco Saccomanno e dal referente della Provincia di Vibo Valentia, Michele Pagano.

Un evento importante, dato che per la prima volta in Calabria si incontreranno i dirigenti del partito per discutere sui temi rilevanti per la crescita del movimento e delle persone che stanno ricoprendo ruoli dirigenziali. Un momento di informazione e formazione che tenderà, anche, a tracciare le linee e la strategia per le prossime competizioni elettorali. Negli ultimi mesi il partito si è fortemente radicato nel territorio, e si sono avute centinaia di adesioni, anche di amministratori locali.

La manifestazione prevede un ricco programma: venerdì, dopo la registrazione, ci sarà la prima sessione che prevede un confronto tra i dirigenti locali, con l’intervento del deputato Domenico Furgiuele e le conclusioni di Luca Toccalini, segretario Nazionale Giovani, Andrea Crippa, vicesegretario Nazionale, Nino Spirlì, presidente f.f. Regione Calabria e Stefania Pucciarelli, sottosegretario Ministero Difesa.

Sabato, invece, la prima sessione sarà dedicata al Recovery Plan con gli interventi dei Consiglieri regionali Pietro Molinaro e Pietro Raso, oltre a Mario Romano, imprenditore. Le conclusioni sono affidate a Nicola Tufo, amministratore regionale della Lega, e Pasquale Pepe, senatore e responsabile del Dipartimento Mezzogiorno.

La seconda sessione, che tratterà delle pari opportunità e del welfare, prevede gli interventi di Tilde Minasi, capogruppo regionale, di Francesca Porpiglia, Francesco del Giudice e Caterina Cappone, con le conclusioni di Laura Ravetto, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità. A proseguire, la terza sessione, che si interesserà delle infrastrutture, con gli interventi di Cataldo Calabretta, commissario Sorical, Renato Bellofiore, commissario Corap, Filippo Mancuso, consigliere regionale, e Domenico Furgiuele, deputato.

Le conclusioni al viceministro Alessandro Morelli. Domenica mattina la quarta sessione che riguarderà il tema Legalità&Sicurezza, con gli interventi di Billi Simone, parlamentare estero, Gregoria Iannotta, Dipartimento Regionale Giustizia, Lanfranco Calderazzo, Dipartimento Regionale Sicurezza&Legalità&Antimafia. Le conclusioni al Sottosegretario Ministero Interni, Nicola Molteni(rrm)