L’OPINIONE / Federico Ferraro: Crotone tra i primi istituti penitenziari per sovraffollamento

di FEDERICO FERRARONel momento in cui vi parlo, come sapete,  il carcere sta vivendo una situazione drammatica. È violentemente tornata  alla ribalta con numeri  maggiori rispetto al solito, la “piaga  sociale” dei suicidi di persone detenute.  Purtroppo quest’anno,  all’elenco  bisogna aggiungere  un detenuto di  31 anni, originario del Marocco, che  si è impiccato in una cella della Casa Circondariale di Cremona. È il 62esimo detenuto dall’inizio dell’anno. A queste morti, vanno aggiunti i sette appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita nel 2024. 

La recente relazione del Garante regionale dei detenuti,  ha  fornito , gli aggiornamenti sui  12 istituti penitenziari  calabresi e sulle loro criticità, e  vede purtroppo Crotone tra i primi quattro istituti penitenziari, per indice di sovraffollamento carcerario con una percentuale del 130,30%. Nella black list figurano al primo posto Locri, seguito da Castrovillari e Cosenza. 

È questo un  dato estremamente preoccupante, specie nei  mesi  trascorsi di calura estiva, con temperature che hanno  superato costantemente i 30°. In numerosi Istituti detentivi non vi è il rispetto della capienza regolamentare, che prevede ad esempio a Crotone,  la possibilità di poter “ospitare” solo 99 detenuti, ed invece attualmente ne ospita ben 134.

Mai come quest’anno la problematica dei suicidi di persone detenute ha toccato livelli di alta criticità, tanto da necessitare  più di un intervento da parte del Presidente della Repubblica, sia in occasione del 18 marzo scorso, incontrando i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria che da ultimo nel mese di luglio.

Tra le criticità generali, nel nostro Paese, vi sono anche le solite carenze di organico di Polizia Penitenziaria: a Crotone, per esempio, a fronte di una dotazione effettiva di 85 unità, vi  sono attualmente soltanto 73 componenti dell’organico amministrativo ed uno scoperto di ben 12 unità!

Rinnovo, congiuntamente al Garante Regionale ed a tutti colleghi territoriali della Conferenza nazionale un forte appello a che le Istituzioni legislative e la politica nazionale agiscano senza indugio. Tra le problematiche non possiamo dimenticare, inoltre, la mancanza di operatori, che gravitano lavorativamente nel  mondo carcere, i quali faticano a farsi carico delle necessità dei detenuti per carenza di organico e formazione a volte inadeguata.

Per quanto riguarda le attività portate avanti nell’ultimo periodo, ricordiamo nel maggio 2023 la mostra inaugurata insieme ai sindaci di Crotone e di Cutro, all’Assessore alla Cultura e alla Presidente della III Commissione Consiliare;   lo scorso 13 settembre, a Roma, la  consegna al Presidente della Repubblica, al Santo Padre ed al Capo del D.AP. delle teche e delle tele contenenti i quadri,  in omaggio alle vittime della tragedia,  avvenuta nelle acque di Steccato di Cutro. 

Ho potuto sollecitare in quella sede una maggiore attenzione verso le progettualità volte a valorizzare e recuperare le capacità dei detenuti  e  di ex detenuti per un vero riscatto sociale!

Non sono mancati nel corso dell’anno momenti di aperto dibattito con  gli operatori del diritto, dai magistrati all’avvocatura,  agli ordini di categoria, come lo scorso dicembre, il seminario giuridico di  formazione forense e contabile, promosso  nel  Palazzo di Giustizia, dall’Ufficio del Garante congiuntamente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone, alla Camera Penale di Crotone e alla Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Crotone, con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Crotone.

Da ultimo, il 18 luglio scorso, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione a livello nazionale lanciate dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali dei detenuti, ho fortemente voluto   a Crotone una manifestazione di sensibilizzazione  per lanciare un appello sul fenomeno dei suicidi in carcere promossa oltre che da me, anche dalla Commissione Pari Opportunità, dalla III Commissione Consiliare, alla presenza del  Sindaco  e dell’Assessore alla Cultura. Importante è stato il meritorio contributo dei giovanissimi componenti del coro polifonico Anna Frank. 

Infine nei  mesi  estivi, sempre con le medesime commissioni consiliari, è proseguita  la campagna di sensibilizzazione pubblica, insieme al mondo dello sport, attraverso il video se bevo non guido, già voluta dalla Polizia di Stato, per la tutela della vita umana, e il contrasto  delle morti del sabato sera. Auspico che tali iniziative  vengano adeguatamente veicolate  e  raggiungano   l’utenza giovanile cittadina  nei momenti  organizzati dall’Amministrazione per i giovani e nei momenti dello  sport  anche con l’ FC Crotone!!

Infine, in riferimento alle problematiche locali devo evidenziare che  si  è registrato  anche  a Crotone un tentativo di suicidio,  avvenuto nei mesi scorsi e che ha visto il  mio pronto intervento, come Autorità comunale di vigilanza  e la richiesta di informazioni, finché la situazione non  è successivamente tornata alla normalità. 

Per quanto concerne l’aggiornamento periodico dei dati: alla data del 12 settembre erano presenti 134 detenuti, di cui 31 in attesa di primo giudizio, 14 appellanti, 5 ricorrenti, 69 definitivi. Del totale, 21 sono di nazionalità estera.

Per quanto attiene alle attività trattamentali in essere nella  locale casa circondariale: vi è stata la conclusione di corsi scolastici, quali il percorso di alfabetizzazione, il percorso alberghiero ed agrario, solo per citarne alcuni. Ci sono stati  progetti con partecipazione di  detenuti ad un concorso artistico dove hanno vinto il primo premio.

Per quanto attiene l’attività lavorativa, sono presenti con avvicendamento periodico n. 32 detenuti lavoratori alle dipendenze della Amministrazione Penitenziaria. Per quanto riguarda le attività sportive sono garantite: la palestra, il campo sportivo, il progetto calcio con incontri di allenamento settimanali. Le attività di culto sono proseguite con celebrazioni periodiche. Vi sono corsi professionali finanziati da Casse e Ammende e dalla Regione Calabria.

Ho sottoposto di recente alcune progettualità sociali all’Istituto  penitenziario e sono in attesa di riscontro, sto seguendo il completamento dell’iter burocratico da parte dell’ente  municipale per la ripresa della convenzione per i lavori  pubblica utilità ex art. 20 ter Ordinamento penitenziario

Infine,  è doveroso esprimere un pensiero di cordoglio  per la prematura  scomparsa del Presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti dei detenuti,  il Prof. Maurizio D’Ettore avvenuta ad agosto a Locri.  (ff)

[Federico Ferraro è Garante comunale dei Detenuti Crotone]

L’OPINIONE / Calduio Aloisio: Senza una visione comune sul futuro di Reggio non si potrà uscire da crisi

di CLAUDIO ALOISIO – Francamente le polemiche, al contrario di quanto pensano in tanti, non mi hanno mai appassionato. Chi mi conosce sa bene quanto per me siano importanti la collaborazione, il concetto di rete, la condivisione, che considero le architravi su cui poggiare la visione di un territorio e le strategie da mettere in atto per supportarla.

Quindi mi perdonerete se sulla “Notte Bianca” che nessuno ha visto non spenderò altre parole neanche a fronte delle dichiarazioni di Paolo Brunetti e Giovanni Latella. Ognuno è responsabile di ciò che afferma e se ritiene di percorrere una strada il cui ciglio si affaccia pericolosamente nel dirupo del ridicolo chi sono io per giudicarlo?
Detto questo, quello che invece ritengo assai pericoloso per il nostro territorio è la mancanza dei concetti a cui facevo riferimento. Senza una reale collaborazione tra tutte le parti che compongono la nostra comunità, senza una visione comune sul futuro di Reggio e della sua Area Metropolitana, difficilmente potremo uscire dalle secche di una crisi che non viene certamente risolta da qualche giorno di lustrini e cotillon, utili se parte di una precisa strategia di sviluppo che al momento, come la Notte Bianca, nessuno ha avuto il piacere di vedere. Inutili e autoreferenziali se organizzati “una tantum”.
Quindi, se evitiamo teatrini che lasciano il tempo che trovano e ci rimbocchiamo le maniche per lavorare insieme così da raggiungere obiettivi concreti che abbiano come unico scopo la crescita della nostra città, bene. Altrimenti noi, come Confesercenti Reggio Calabria, continueremo a operare come stiamo già facendo, supportati dalle tante aziende reggine, associazioni, semplici cittadini e amministrazioni illuminate, che credono in uno sviluppo sostenibile che parte dal basso per arrivare a risultati che generano ricadute positive sul territorio. Gli altri risponderanno alla loro coscienza e all’opinione pubblica di ciò che decideranno di fare e, sopratutto, di come decideranno di farlo. (ca)
[Claudio Aloisio è presidente di Confesercenti RC]

L’OPINIONE / Franz Caruso: Occhiuto aderisca al Referendum contro autonomia

di FRANZ CARUSO – Ancora una volta il direttore della Svimez, Luca Bianchi,  interviene con fermezza sull’Autonomia Differenziata definendola, per come proposta, “ una truffa”. Una definizione che mi trova perfettamente d’accordo in quanto, per dirla in poche parole, non si prevede neanche un euro per attuarla e colmare il divario tra Nord e Sud. Un’operazione, quest’ultima, per la quale servirebbero, sempre secondo fondi Svimez, circa 80 miliardi di euro.

Il governatore del Veneto ha già avanzato richiesta di maggior autonomia nelle nove materie “non lepizzabili” tra cui, rapporti internazionali e con l’Ue della Regione,  commercio con l’estero, Professioni; Protezione civile; Previdenza complementare e integrativa; Coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario che, se confermata, penalizzerà certamente il Mezzogiorno ma contestualmente  avvierà alla disfatta l’intero Paese che vedrà ridotta complessivamente la sua competitività. Aprire, infatti, ad egoismi territoriali significa inevitabilmente venire meno alle politiche di integrazione territoriali e produttive che rispondono ad un modello di sviluppo europeo nonché globale.

Tutto ciò, ovviamente a voler tacere del pericolo oggettivo di veder nascere 20 piccole repubblichette ed al venir meno dei dettami  di solidarietà politica, economica e sociale decantati nella nostra Carta Costituzionale. Per cui, ribadendo che tale tema non può rappresentare terreno di scontro politico/ideologico, tanto meno di contrapposizione territoriale, ritengo che il Governatore Roberto Occhiuto deve ora reagire concretamente, passando dalle parole ai fatti.

Nel mentre altre regioni, tra cui Emilia Romagna e Toscana, hanno chiesto il Referendum per l’abrogazione delle scellerata legge leghista, il presidente Occhiuto deve necessariamente fare chiarezza sulla sua posizione politica. Non basta più esprimere dissenso in qualche manifestazione pubblica, seppur apprezzabile. Oggi è il tempo dei fatti. Aderisca Roberto Occhiuto al Referendum, sarò il primo a rendergliene merito. (fc)

[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

Loiero replica a Scopelliti: «Dopo le mie dimissioni bloccate per anni opere indispensabili per sanità»

di AGAZIO LOIEROCerco di chiudere questa polemica fuori dal tempo per non annoiare i calabresi già afflitti da una sanità diventa per molti di loro ormai inaccessibile. Qualcuno mi ha pure telefonato rimproverandomi di non tenere conto di questa realtà drammatica. Chiedo quindi scusa a tutti i corregionali, specie a quelli che non si possono più curare. Qualche parola quindi sul colonnino de Il Quotidiano dedicatomi stamattina da Scopelliti, dopo un paio di giorni di affannose ricerche e di consultazioni, immagino, di gruppo.

L’ex presidente, come usava fare in passato, non ha risposto al mio rilievo, che  ruotava intorno alla nomina del commissario alla sanità. Ruolo che io ho respinto in una difficile riunione del Consiglio dei ministri e lui già nel luglio del 2010, a pochi mesi dalla sua elezione, ha di buon grado accettato. Di fatto ha accettato il potere che emanava quella nomina, infischiandosene del fardello fiscale e del decadimento della cura che dal provvedimento derivavano e che, ancora, pesantemente gravano sulla pelle dei calabresi. Un ruolo di commissario che lui ha tenuto stretto per ben quattro anni nelle sue mani, fino a quando non fu costretto a dimettersi, interrompendo la legislatura.

Questo è il punto a cui dovrebbe rispondere perché questo è storicamente accaduto.

Scopelliti, invece, svia il discorso fatto a Montepaone e afferma che io avrei chiuso 18 ospedali. Non capisco di cosa parli. All’epoca si avviò una politica non di chiusura ma di conversione e di adeguamento di alcuni piccoli ospedali, che erano diventati spesso luoghi di morte. Gli ospedali con 20 posti letto, come testualmente disse all’epoca il ministro Sacconi «sono un pericolo pubblico» perché privi delle competenze tecniche adeguate per affrontare la malattia. Ma c’è sul tema un secondo elemento che Scopelliti, sbadatamente, dimentica.

In quella fase di costante trattativa con il Governo siamo riusciti, insieme all’assessore alla sanità e all’intera giunta che presiedevo, ad ottenere dal presidente Prodi, molto attento ai bisogni della Calabria, un massiccio finanziamento per la costruzione di quattro nuovi ospedali che abbiamo distribuito strategicamente sulla regione.

Un compenso prezioso ottenuto “solo” dalla nostra regione, a dimostrazione di quanto fosse operativa quella Giunta. Ma c’è di più. A seguito di un lavoro forsennato, ero riuscito a consegnare al mio successore, che era appunto Scopelliti, i progetti dei quattro ospedali pronti per andare in gara. Dopo circa 16 anni non è stata posta per nessuno dei quattro la prima pietra. Non voglio apparire irriguardoso nei confronti di nessuno, ma se c’è un elemento che mi rattrista della mia uscita di scena è il blocco per così tanti anni di opere indispensabili per la vita dei calabresi

L’OPINIONE / Giuseppe Scopelliti: Su commissariamento sanità la verità inconfutabile è un’altra

di GIUSEPPE SCOPELLITI – In risposta a quanto affermato, qualche giorno fa, dall’ex governatore Agazio Loiero che, affidandosi a incaute (a suo dire) “versioni confuse e contrastanti”, è intervenuto sul tema del commissariamento della Sanità calabrese, prendendo le distanze dagli eventi che lo hanno determinato, mi preme precisare alcune cose.

In particolare, ricordo all’on. Loiero e a chi, distrattamente, ha ascoltato il mio intervento pubblico rimestandolo e snaturandolo oltremodo come sia inconfutabile che la Giunta Loiero e i Ministeri dell’Economia e della Sanità, nel lontano 2009, concordarono un Piano di Rientro dai disavanzi sanitari finalizzato ad abbattere l’abnorme debito prodottosi fino a quel momento attraverso la realizzazione di una serie di azioni correttive tra cui la chiusura e la riconversione di un certo numero di ospedali.

È altrettanto inconfutabile che, con una delibera di Giunta del 2009, l’ex governatore Loiero decise di chiudere gli ospedali con un numero di posti letto inferiore a 120 (che erano almeno 18!!). È, infine, ulteriormente inconfutabile che il mancato rispetto delle condizioni contenute nel Piano di Rientro e l’immobilismo della Regione (che quelle condizioni aveva accettato e sottoscritto), determinarono l’avvio della procedura di Commissariamento della Sanità calabrese, su proposta di ben tre ministri quali quello dell’Economia, della Salute e dei rapporti con le Regioni.

Il tema da me pubblicamente sollevato, dunque, non è se l’on. Loiero si sia opposto al commissariamento (mi sarei sorpreso del contrario, vista la delicatezza dell’incarico e la prospettiva di un’imminente campagna elettorale) ma il suo ruolo attivo nella redazione, contrattazione e sottoscrizione del Piano di rientro, approvato con delibera di Giunta regionale n. 845/2009 a integrazione e modifica del documento adottato in precedenza dalla stessa Regione (con delibere n. 585/2009 e n. 752/2009).

Per completezza di informazione aggiungo che l’iter si definì con un’ulteriore delibera della Giunta regionale n. 908/2009 avente ad oggetto: “Accordo per il piano di rientro del servizio sanitario regionale della Calabria ex art. 1, co. 180, L. 311/2004, sottoscritto tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro della Salute ed il Presidente della Regione Calabria il 17 dicembre 2009. Approvazione”. Ciò che ho espressamente sostenuto durante il dibattito che mi ha visto protagonista qualche settimana fa, dunque, è, semplicemente, che la chiusura dei 18 ospedali attribuita alla mia volontà altro non è stata che la conseguenza degli impegni ineludibili presi da Loiero e cristallizzati nel piano di rientro. Tutto qui…

L’on. Loiero ha, dunque, infranto inutilmente il silenzio cui si era saggiamente affidato negli ultimi tempi, tratto in inganno da un improbabile suggeritore e dalla sua ormai depotenziata memoria. (gs)

[Giuseppe Scopelliti è ex presidente della Regione Calabria]

L’OPINIONE / Mons. Claudio Maniago: Carissimi studenti, siete i protagonisti di una storia importante

di MONS. CLAUDIO MANIAGO –Carissimi studenti, mi è caro rivolgere a tutti voi il mio paterno, sentito augurio per il nuovo anno scolastico, per questa nuova affascinante avventura che, come gli anni scorsi è carica di aspettative, di sogni e di aspirazioni.
La Scuola è e resta sempre la sede privilegiata, indispensabile per l’autentico sviluppo della vostra personalità, che fin dalla più tenera età trova in essa le radici della cultura e quindi della civiltà del nostro Paese, unitamente agli stimoli e alle occasioni per conoscere e crescere nella piena coscienza di essere cittadini chiamati ad abitare il mondo con responsabilità e forti dei diritti riconosciuti alla dignità di ogni vita umana.

In un tempo in cui la guerra continua a mietere vittime innocenti in tutto il mondo, la violenza segna tragicamente i nostri giorni, il razzismo sotto varie spoglie crea discriminazioni e spesso odio violento, non potete crescere nell’indifferenza, ma dovete prepararvi a essere protagonisti di un mondo migliore.
Per questo vi auguro che in quest’anno scolastico aumenti la vostra sete: sete di conoscenza, di libertà, di giustizia. Una sete che vi faccia vibrare dentro, che vi scuota, che provochi in voi domande importanti a cui cercare di dare risposte significative con lo studio, la partecipazione, la passione.
Carissimi studenti, dalla scuola dell’infanzia fino ai licei, siete i protagonisti di una storia importante e insieme ai vostri insegnanti costruite il futuro! Per questo spero che il rapporto tra voi e i docenti sia sempre segnato da quella confidenza che si basa sulla fiducia reciproca e da quella “complicità” che è finalizzata a fare qualcosa di importante per il bene comune, per costruire un mondo più solidale e pacifico.

Gesù, amico fedele, non vi farà mancare la sua forza e li suo sostegno in questo cammino affascinante.
Buon anno anche a voi, carissimi Docenti: siete la chiave di volta per innestare li processo di cambiamento e di riscatto; siete i depositari di funzioni essenziali da cui non si può prescindere nell’attuale situazione di emergenza: istruzione, formazione ed educazione. Siete consapevoli che non basta trasmettere i contenuti delle discipline, non basta accertarne l’apprendimento, occorre promuovere ogni azione volta a realizzare l’affinamento delle competenze, e soprattutto svolgere tutte quelle attività finalizzate alla sana crescita ed alla maturazione della personalità.

Gesù, Maestro per eccellenza, vi sarà riferimento e luce per un servizio che accoglie e cura, che ascolta e aiuta.
Infine un pensiero di vicinanza anche a voi cari genitori, insostituibili protagonisti nella crescita dei vostri figli e a tutti voi operatori della comunità scolastica, collaboratori indispensabili nel creare il clima più adatto per una scuola umana e accogliente.
Mi è caro accompagnarvi con la mia benedizione, affidando a Maria Santissima, sede della Sapienza, l’intera Comunità scolastica, perché vi sia vicina, vi protegga e vi conforti. (cm)

[Mons. Claudio Maniago è Arcivescovo Catanzaro-Squillace]

L’OPINIONE / Giacomo Saccomanno: Su linea AV SA-RC tante fake news

di GIACOMO SACCOMANNOÈ seriamente incomprensibile di come si possa dare notizie non veritiere per cercare di disinformare i lettori costringendo ad una rincorsa per tentare di ripristinare la verità, che non sempre, poi, raggiunge tutti coloro che hanno letto fake news. Qui di seguito, pertanto, si forniscono notizie ufficiali di come stiano effettivamente le cose rispetto all’alta velocità. Affermare che non si è fatto nulla vuol dire che i soggetti che hanno declinato ciò non hanno letto nulla oppure tendono, cosa maggiormente credibile, a screditare chi sta cercando di fornire infrastrutture alla Calabria ed al Sud, che la sinistra in 50 anni di gestione ha, totalmente, dimenticato e fortemente danneggiato questi territori.

La nuova linea AV/AC Salerno – Reggio Calabria costituisce la continuità di un itinerario strategico passeggeri e merci per la connessione tra il sud della penisola e il nord attraverso il corridoio dorsale, asse principale del Paese. Il nuovo collegamento consentirà di incrementare i livelli di accessibilità alla rete AV per diverse zone ad elevata valenza territoriale quali il Cilento e il Vallo di Diano, la costa ionica, l’alto e il basso Cosentino, l’area del Porto di Gioia Tauro e il Reggino, oltre che velocizzare anche relazioni di traffico verso Potenza, verso la Sicilia, verso diverse aree della Calabria e, allo stesso tempo, contribuirà in maniera significativa al potenziamento dell’itinerario merci da/per Gioia Tauro.  

L’intero itinerario da Salerno a Reggio Calabria è stato suddiviso in lotti funzionali. Considerando la consistenza e il costo dell’intera opera, lo studio effettuato ha previsto la realizzazione di scenari temporali intermedi, individuando tra i vari lotti quelli prioritari che consentono un maggior ritorno in termini di benefici.

Lotto 1 Battipaglia – Praia e Lotto 1a Battipaglia-Romagnano

La nuova linea AV parte dalla stazione di Battipaglia, si estende per circa 33 km in doppio binario e termina con l’innesto sulla linea storica Battipaglia – Potenza. Il tracciato si sviluppa prevalentemente in galleria/viadotto, ottimizzando l’inserimento dell’opera sul territorio e attraversando i Comuni di Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni e Buccino, in Provincia di Salerno.

Ad oggi, è in corso di corso la fase realizzativa delle opere. 

Lotto 1b e 1c Romagnano-Praia

Il Lotto 1b (Romagnano – Buonabitacolo) realizza una seconda tratta nell’ambito del lotto 1 Battipaglia – Praia. Il tracciato da Romagnano prosegue attraverso il Vallo di Diano, dove è prevista la realizzazione di una nuova stazione. In particolare, a partire dalla zona di interconnessione con la linea Battipaglia-Potenza in prossimità di Romagnano dove è prevista la realizzazione del ramo pari, il tracciato del Lotto 1b prosegue sviluppandosi fino alla nuova stazione nel Vallo di Diano e attraversando i territori di Buccino, Auletta, Caggiano, Polla, Sant’Arsenio, Atena Lucana, Sala Consilina, Padula (Provincia di Salerno), con una lunghezza complessiva di circa 49 km.

Il Lotto 1c (Buonabitacolo – Praia) rappresenta la terza tratta che conclude il Lotto 1 in prossimità di Praia riconnettendo l’itinerario con linea tirrenica esistente a nord di Praia. Il tracciato del Lotto 1c si sviluppa dalla nuova stazione nel Vallo di Diano e si estende fino all’interconnessione di Praia con la linea esistente. Il nuovo tracciato interessa i territori di: Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Casaletto Spartano (Provincia di Salerno), Lagonegro, Rivello, Trecchina, Nemoli e Maratea (Provincia di Potenza), Tortora e Praia a Mare (Provincia di Cosenza), con una lunghezza complessiva di circa 45 km. 

Si prevede di avviare entro l’anno corrente la fase negoziale per il lotto 1b, a seguito del completamento dell’iter autorizzativo ad oggi in corso. A seguire, acquisita la completa copertura finanziaria, potrà essere avviata la fase negoziale anche per il lotto 1c.  A completa realizzazione dell’intero Lotto 1 si avrà un beneficio significativo fino a 30 minuti sui tempi di percorrenza complessivi tra Roma e Reggio Calabria.

Raddoppio Cosenza-Paola/S. Lucido (Galleria Santomarco)

L’intervento realizza una nuova connessione a doppio binario a standard AV fra Paola e Cosenza e si sviluppa per una estensione di circa 22 km, di cui circa 17 km in sotterraneo (galleria Santomarco) mentre i restanti 5 km sono relativi a tratte all’aperto, interessando i Comuni di Paola, San Lucido, Rende, Montalto Uffugo, San Vincenzo la Costa e San Fili, nella Provincia di Cosenza. In prossimità dell’imbocco della galleria lato Cosenza è prevista la nuova fermata, a servizio del territorio e del polo universitario di Rende.

Si prevede di avviare entro l’anno corrente la fase negoziale, a seguito del completamento dell’iter autorizzativo ad oggi in corso. 

Lotto 2 – Praia-Paola

L’intervento presente nel Documento di Fattibilità della Alternative Progettuali (Docfap) ha previsto originariamente un tracciato con uno sviluppo di circa 58 Km con inizio dalla stazione di Praia e termine sulla linea attuale Sibari – Cosenza in prossimità di Tarsia (Itinerario Autostradale). Lo sviluppo del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (Pfte) ha evidenziato significative criticità connesse alla realizzazione delle opere. Pertanto, in relazione al particolare contesto geologico, geomorfologico, idrogeologico e geotecnico, si è reso necessario approfondire anche il corridoio più costiero (cd. itinerario tirrenico), al fine di individuare un tracciato avente una maggiore sostenibilità ambientale e che consenta un miglioramento in termini di: contesto geomorfologico e idrogeologico, possibilità di connessione con la Linea Storica, possibilità di realizzazione dell’intervento per fasi, difficoltà realizzative con minori tempi di realizzazione, tempo di percorrenza fra Praia e Paola dovuto ad una riduzione della lunghezza del tracciato. 

Ad oggi, è in corso di sviluppo il Docfap.

Gli altri Lotti a completamento

Analogamente al lotto 2, in merito agli ulteriori lotti (Lotto 4 Paola-Lamezia Terme, Lotto 5 Lamezia T.-Gioia Tauro, Lotto 6 Gioia Tauro-Villa San Giovanni/Reggio Calabria) per il completamento dell’itinerario Salerno-Reggio Calabria sono in corso le attività di progettazione relative allo sviluppo del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali che permetteranno di avere un quadro aggiornato del tracciato per il successivo opportuno confronto con gli Enti interessati. (gs)

 

 

L’OPINIONE / Franz Caruso: Sul nuovo Ospedale spero non sia uno dei soliti annunci di Occhiuto

di FRANZ CARUSO – Non vorrei ci si trovasse di fronte ad un ulteriore prova di annuncite. Spero solo che non sia uno dei soliti annunci a cui il presidente della Regione ormai ha abituato i calabresi. Un annuncio di sola propaganda e senza fatti reali. Infatti, cautela e diffidenza sono imposte per le stesse parole con cui Occhiuto ha annunciato stamani l’allocazione e i tempi di avvio dei lavori della nuova opera. E poi, egli stesso ha dichiarato che lo studio di fattibilità tecnico-scientifico è ancora in itinere.

Dopo che la Regione ha speso quasi un milione di euro per due studi di fattibilità, di cui il primo aveva indicato il sito di Vagliolise, è lui a stabilire, senza neanche aspettare l’esito del nuovo studio, che l’ospedale si debba costruire ad Arcavacata. Ma ormai, alla Regione, gli sprechi di risorse pubbliche non rappresentano un problema. Sarebbe pertanto doveroso che venissero illustrate le ragioni di una scelta diversa da quella programmata precedentemente dalla stessa Regione e indicata dal Consiglio comunale di Cosenza.

E comunque, per quanto ci riguarda nonostante il Tribunale Amministrativo Regionale abbia riconosciuto il diritto del Comune di Cosenza a partecipare al processo formativo per l’individuazione di dove far sorgere il nuovo ospedale, che di fatto ci legittima ad impugnare una diversa allocazione dal sito di Vagliolise, ribadiamo che la priorità è la garanzia della certezza che il nuovo ospedale si faccia per davvero. Per noi è necessario prima di tutto garantire ai cittadini un presidio ospedaliero accessibile, sicuro e tecnologicamente avanzato.

Chiediamo tempi certi di realizzazione e poi vogliamo che l’annuncio non sia un modo per distrarre l’attenzione dalla necessità di riqualificare l’Annunziata. Non è più accettabile che i cittadini debbano curarsi in quello che è stato definito l’ospedale peggiore d’Italia. Occhiuto provveda subito affinché si elevino i livelli di sicurezza e di qualità dei servizi ospedalieri all’Annunziata. Si attivino i 300 posti letto aggiuntivi autorizzati da anni e si facciano i concorsi per le centinaia di assunzioni di operatori sanitari che richiede il fabbisogno d’organico.

Non è secondario, inoltre, rilevare che la scelta annunciata oggi di voler costruire il nuovo ospedale nei pressi della università è in netta contraddizione con il definanziamento che Occhiuto ha operato della realizzazione della metropolitana leggera. Mi pare a questo punto inevitabile che si provveda tempestivamente e contestualmente a garantire un investimento finalizzato alla immediata realizzazione di un collegamento stabile veloce tra l’università e il centro storico di Cosenza. (fc)

[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

L’OPINIONE / Agazio Loiero: «La mia battaglia per impedire il commissariamento della sanità»

di AGAZIO LOIEROHo appreso con un po’ di ritardo che l’ex presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, in giro in Calabria per presentare il suo libro autobiografico, ha fatto tappa verso la fine d’agosto anche dalle mie parti. Qui, nel narrare alcuni episodi della sua vita, avrebbe fatto due considerazioni sulla sanità calabrese che suonerebbero, più o meno così.

Se è vero che porto la responsabilità del commissariamento della sanità decisa dal governo Berlusconi, un certo coinvolgimento ricadrebbe anche su Loiero. Le versioni riportatemi sull’evento, che non ha registrato un pienone, sono contrastanti e confuse. Se diamo per buona la versione di uno spettatore, non si capirebbe, alla luce dei fatti, da quali abissi della memoria possa emergere anche una mia responsabilità in questa spinosa questione. Ricordo infatti che all’epoca del conferimento ufficiale del commissariamento nella figura di Scopelliti, avvenuto nel 2010 con il suo pieno assenso, io non ero più presidente della regione.

E visto anche che nessuno, neanche Scopelliti, contestò all’epoca la versione ufficiale dei fatti. Ormai viviamo un tempo in cui le frasi che si lanciano nei dibattiti politici non rispondono più alla verità ma, grazie all’ausilio di una memoria trasandata, all’utilità che se ne trae. Da molti anni, per mia scelta, non faccio alcuna polemica con l’ex sindaco di Reggio Calabria. Dal momento però che io considero quella battaglia da me sostenuta in Consiglio dei ministri per evitare il commissariamento della sanità regionale, una delle più importanti della mia vita politica, forse è utile riportarla nel segno della verità in superficie.

Esattamente come all’epoca i calabresi l’hanno letta sulla stampa nazionale e regionale. Quindi anche su “Il Quotidiano”. Procediamo con ordine. Verso la fine del 2009, a pochi mesi dalla fine della legislatura, fui invitato dal premier del tempo, Berlusconi, a partecipare al Consiglio dei ministri, dove si sarebbe discusso del piano di rientro dal debito sanitario calabrese e quindi sarebbe stato nominato un commissario esterno. Un provvedimento inedito in cui la regione fungeva, come spesso le capita, da cavia. Naturalmente in Consiglio dei ministri mi ribellai con tutte le mie forze a questa ipotesi del commissario.

Non intendo soffermarmi a lungo sui dettagli di quell’aspro confronto. Ricordo solo che i ministri della Lega e anche il ministro della sanità mi attaccarono senza alcun riguardo non solo nei confronti della regione che rappresentavo ma anche nei riguardi del luogo istituzionale dell’incontro. Il Consiglio dei ministri non è il Parlamento dove le forze politiche si accapigliano senza andare per il sottile. Avevo notato, nella mia passata esperienza di ministro, che l’ospite convocato in quella sala austera veniva sempre, anche in presenza di dissenso, circondato da un grande rispetto formale. Devo dire che Berlusconi mi tutelò. Mi concesse il tempo di ribattere, richiamando alcuni ministri che m’interrompevano con frequenza.

Aggiungo per onestà che non mi difesi male. Me lo confermò lo stesso Berlusconi quando, alla fine del confronto, mi accompagnò all’uscita. Avevo approfondito un piano di rientro dal debito come uno studente all’esame cruciale della sua vita. L’avevamo approntato in ogni dettaglio insieme con alcuni bravi dirigenti dell’assessorato alla sanità e con i tecnici dell’Agenas. Non la faccio lunga. Alla fine di un’accesa discussione la figura del commissario esterno, che avrebbe rappresentato un’onta per me e soprattutto per la Calabria, fu scongiurata. A questo punto Berlusconi m’invitò a farmi direttamente carico del ruolo di commissario. Una proposta inaspettata che non nascondo mi mise in difficoltà. Non potendomi consultare con nessuno, dopo qualche secondo di smarrimento, presi una decisione rischiosa.

Risposi che non me la sentivo di accettare la proposta perché, se è vero che il commissariamento, attraverso un articolo della Finanziaria, mi avrebbe offerto la possibilità di nominare tutti i manager della sanità senza l’obbligo di passare dalla Giunta, è anche vero che lo stesso articolo mi avrebbe imposto il blocco del turnover, delle assunzioni e l’innalzamento delle aliquote fiscali dei calabresi al massimo consentito. Troppo pesante per la mia regione. A questo punto i ministri della Lega mi assalirono di nuovo. Quando mi fu data la possibilità di ribattere, affermai che se il governo avesse insistito su quella posizione io mi sarei dimesso seduta stante. Berlusconi probabilmente non se la sentì di registrare in Consiglio dei ministri un atto politicamente così grave. Storicamente mai avvenuto prima. Il Commissario non fu nominato.

Dopo poco tempo mi presentai alle elezioni regionali per un secondo mandato. Fui sconfitto da Scopelliti. Il quale accettò quasi immediatamente la proposta del governo e diventò commissario. Aggiunse il fardello della sanità a tutte le altre deleghe trattenute saldamente nelle sue mani all’atto della formazione della Giunta. Una breve digressione di costume politico. Bisogna riconoscere che l’abitudine, così ricorrente, di trattenere presso la presidenza tante deleghe che non possono essere seguite con profitto, rappresenta un’esibizione di forza congeniale, più che agli uomini politici del nostro tempo, agli stregoni inclini ad esibire un potere primitivo nei confronti della tribù. Da quel lontano 2010 i calabresi pagano aliquote fiscali altissime.

Lo fanno in silenzio da 14 anni perché ormai il loro sentimento prevalente è la rassegnazione. Con un’aggravante: non riescono più curarsi. Una tragedia a cui l’autonomia differenziata infliggerà il colpo finale. (al)

[Agazio Loiero è ex presidente della Regione Calabria]

L’OPINIONE / Giusi Princi: Ruolo insegnanti fondamentale, porterò a Bruxelles la vostra battaglia

di GIUSI PRINCI – Buon anno scolastico ai tanti studenti calabresi che oggi tornano tra i banchi!

Cari ragazzi, vivete la scuola con la consapevolezza che saranno gli anni nei quali, attraverso il sapere, imparerete l’alto valore della libertà che vi aiuterà a superare le sfide della complessità e ad essere i protagonisti delle vostre scelte. Studiate consci che traccerete oggi la strada del vostro domani.
Un augurio di buon anno scolastico anche ai docenti e a tutto il personale scolastico degli istituti calabresi. Auguro a Voi di avere sempre l’entusiasmo, la motivazione e la determinazione per sostenere e incoraggiare gli studenti nel loro percorso didattico.
Porterò a Bruxelles la vostra battaglia: mi impegnerò perché la retribuzione dei docenti italiani venga finalmente adeguata a quella degli altri paesi europei. Il ruolo degli insegnanti è fondamentale per la formazione delle coscienze e quindi per lo sviluppo di una società migliore. (gp)
[Giusi Princi è europarlamentare]